Visti più facili per la Birmania e la Tailandia

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Visti più facili per la Birmania e la Tailandia

Buone notizie per gli amanti del Sud-Est asiatico. Birmania e Tailandia, infatti, hanno annunciato procedure più semplificate per il rilascio e il prolungamento dei visti turistici di soggiorno.

All’origine dell’iniziativa birmana e tailandese vi è la volontà dei due regimi militari di Bangkok e Naypyidaw ( subentrata a Yangun nel 2006 come nuova capitale del Paese) di rilanciare il turismo internazionale nei due Paesi, riavvicinandoli all’Occidente e alla comunità internazionale.

La Birmania propone il visto turistico on line

Da oggi il visto turistico per soggiornare in Birmania potrà essere richiesto on line. La richiesta va formulata sul sito del Dipartimento dell’Immigrazione birmano insieme al pagamento di circa 50 euro, da effettuare tramite carta di credito. Altre condizioni per l’ottenimento del visto sono il possesso di un passoporto con scadenza non inferiore ai 6 mesi, del biglietto di ritorno ed una fotografia 4cm x 6 cm scattata non più di 3 mesi prima. In caso di responso positivo da parte delle autorità birmane, dopo 5 giorni lavorativi verrà confermata l’accettazione della richiesta ed entro 3 mesi il richiedente potrà volare a Yangon, nel cui aeroporto potrà ritirare il visto turistico della durata di 28 giorni.

BirmaniaBirmania

La situazione birmana

Dopo due decenni di dittatura militare la Birmania, chiamata anche Myanmar, il quadro politico sembra indirizzato verso una nuova fase più liberale e democratica. Le riforme avviate in questo senso nel 2010 e le successive elezioni del 2012, che hanno visto la partecipazione del partito di opposizione guidato del premio nobel per la pace Aung Suu Kyi, hanno avuto come conseguenza una maggiore apertura del Paese al mondo.

I templi di Bagan, BirmaniaI templi di Bagan, Birmania

Le ricadute turistiche di questi avvenimenti non si sono fatti attendere: il flusso turistico in Birmania è cresciuto a ritmi impetuosi negli ultimi anni, toccando le due milioni di presenze nel corso del 2013. L’investimento di circa 17 milioni sul nuovo servizio da parte della giunta militare locale rientra in un’ambiziosa strategia che punta a raggiungere nel 2015 la quota di 5 milioni di presenze turistiche, facendo così della Birmania l’ultima nuova frontiera del grande turismo internazionale del Sud-Est asiatico.

Yangon, BirmaniaYangon, Birmania

La Tailandia offre il prolungamento del visto

Nonostante il boom dell’ultimo biennio, i numeri del turismo in Birmania rappresentano ancora 1/5 del flusso turistico annuale del vicino tailandese che tuttavia, a causa delle gravi inondazioni e delle tensioni politche degli ultimi mesi – culminate nel colpo di Stato dello scorso maggio – ha registrato un calo di visitatori rispetto agli anni precedente. Per questo motivo le autorità di Bangkok hanno deciso di offrire ai turisti in visita nel Paese la possibilità di prolungare di un altro mese il visto turistico per soggiornare in Tailandia. Il costo per ottenere il prolungamento dei 30 giorni supplementari, ottenibile in due giorni, è di circa 45 euro. La richesta va inoltrata alle autorità diplomatiche tailandesi prima di entrare nel Paese asiatico.

Yangon, BirmaniaYangon, Birmania

Perplessità sul nuovo sistema di visti tailandese

Il nuovo sistema per il prolungamento della visa segue il divieto imposto ad agosto dalle autorità tailandesi al metodo consolidato tra i turisti di entrata ed uscita dal Paese in giorni contigui, per ottenere un nuovo visto di permenza. Non mancano le perplessità sull’aspetto economico della nuova procedura: il costo del prolungamento è infatti superiore ai circa 30 euro richiesti per la normale visa di durata mensile (la visa con entrate multiple che permette di visitare i Paesi limitrofi e poi rientrare in Tailandia costa invece 120 euro).

Bangkok, Tailandia (2)Bangkok, Tailandia (2)

Avvertenza: la situazione in Tailandia è meno tesa rispetto ai mesi scorsi, ma il quadro politico rimane fluido, come in Birmania. Per questo, prima di partire, vi invitiamo a consultare il sito del Ministero degli Esteri italiano con aggiornamenti continui sulla situazione nei due Paesi e raccomandazioni ai viaggiatori in partenza per quei luoghi.

Quale dei due Paesi asiatici vi affascina di più?

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