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Valentino Rossi sbaglia il box al Gt World Challenge e chiude 17°

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di Giorgio Terruzzi

Mentre in pista gira la safety car moltissimi piloti vengono richiamati ai box: nella confusione Valentino non trova la sua piazzola di sosta e deve tornare in pista per un altro giro: l’errore ha compromesso la gara

Un doppio fallo in pochi secondi. Valentino è inciampato ai box nel giorno dell’esordio nel GT World Challenge. Mancando la sosta con la complicità dei suoi meccanici, quando si preparava a cedere il volante al compagno di team, slacciando le cinture pochi istanti prima. Due errori in sequenza dovuti all’inesperienza, con grande eccitazione di chi vuole trattare questa avventura di Rossi con diffidenza e ironia. Senza considerare che il comportamento del Dottore in pista è stato brillante, con tempi sul giro e piglio agonistico degni di piloti che nel GT corrono da una vita. Classifica finale: 17° posto, al termine delle 3 ore di una gara vinta dall’Audi del team WRT — lo stesso di Rossi — guidata da autentici fenomeni della specialità, Vanthoor, Van Der Linde e Weerts.

«Porto a casa tanti elementi positivi, ho imparato un sacco di cose anche se in pista c’è un gran caos. Però, che peccato. Un errore stupido ci ha fatto perdere un sacco di tempo. Quando sono rientrato il meccanico con la paletta che segnala la piazzola è rimasto incastrato dal rientro di un’altra macchina, è uscito in ritardo. Io proprio lui aspettavo. Ho guardato, guardato, guardato e quando ho capito di aver passato il mio box mi si è gelato il sangue. Era come in tangenziale nell’ora di punta. Mi spiace, sino a quel punto avevamo fatto tutto per bene, l’obiettivo di entrare nei primi dieci era alla portata»

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La posizione sulla griglia, fila ottava, non autorizzava comunque grandi speranze. Valentino ha affrontato il turno di guida intermedio, ha ricevuto la macchina dal compagno Nico Mueller, 14°, ha recuperato una posizione prima che la corsa venisse neutralizzata dalla Safety car. Il pasticcio è accaduto nel momento della sosta ai box per lasciare il volante a Frederic Vervisch. Rossi dopo aver mancato la piazzola, è stato costretto a percorrere a 50 orari l’intera pit lane, perdendo quattordici posizioni. Vervisch, salito in macchina al giro successivo, ha recuperato furiosamente ma 52 partenti, su una pista che concede rari sorpassi, non permettono grandi rimonte. «Penso che dovrò migliorare soprattutto in qualifica. Ma è stato figo, c’era tanta gente, sembrava una gara di MotoGp. Sino a questa domenica non succedeva nulla del genere per queste gare». Valentino ha rimediato anche una reprimenda dalla direzione gara per aver allentato le cinture in anticipo sulla sosta: «Le mani vanno tenute sul volante e io, per riallacciare le cinture, ho dovuto usarle entrambe. Altra lezione imparata. Comunque, dal punto di vista sportivo è accaduto ciò che mi aspettavo».

Il commento attenua la mortificazione: un perfezionista come lui non tollera certi errori, anche se commessi, come in questo caso, in concorso di colpa. Del resto, voleva un campionato duro e complicato. L’ha avuto, come capita ai giovani che devono farsi le ossa.

3 aprile 2022 (modifica il 3 aprile 2022 | 23:39)

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