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Ucraina: ultimatum all’acciaieria di Mariupol. Decine di attacchi russi nel Donbass

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Mosca ha lanciato la sua offensiva sull’Est dell’Ucraina.”E’ un inferno”, ha dichiarato il governatore della regione di Lugansk, Sergei Gaidai. Iniziata la seconda fase dell’operazione speciale, comunica Mosca. Ultimatum di Mosca alla resistenza dell’acciaieria di Mariupol, “Deponete le armi”. Sul fronte diplomatico, la Casa Bianca ha fatto sapere che oggi pomeriggio il presidente americano Joe Biden terrà una videochiamata sulla crisi ucraina con i suoi alleati e partner. Nessun corridoio di evacuazione per i civili è previsto per oggi in Ucraina, per mancanza di accordo con la parte russa, e questo per il terzo giorno consecutivo. Pechino: ‘La Cina continuerà ad aumentare il coordinamento strategico con la Russia a prescindere dalla volatilità internazionale’

Agenzia ANSA


Macron: “Tornerò a Kiev, ma per apportare qualcosa di utile” (ANSA)


ULTIMATUM ALL’ACCIAIERIA DI MARIUPOL – Il Ministero della Difesa russo esorta i militari ucraini asserragliati nell’acciaieria Azovstal di Mariupol ad arrendersi entro mezzogiorno. Lo riferisce l’agenzia russa Interfax. “Basta a questa resistenza insensata”, “deponete le armi”, è l’appello lanciato dai Russia secondo quanto riporta l’Afp.L’assalto all’acciaieria Azovstal di Mariupol da parte di gruppi speciali russi è iniziato. Lo ha detto il rappresentante della Milizia popolare del Donetsk Eduard Basurin al canale televisivo Rossiya 24, riportato dall’agenzia di stampa russa Ria Novosti. Un rappresentante della Milizia ha negato che nell’acciaieria si nascondano anche civili.

Invece su Telegram, il Consiglio comunale della città portuale afferma che sono almeno 1.000 i civili che si stanno nascondendo nei rifugi sotto l’acciaieria Azovstal, per lo più donne con bambini e anziani. E il sindaco Vadym Boichenko ha detto che circa 40.000 civili sono stati “deportati con la forza” dalla città verso la Russia o le regioni dell’Ucraina controllate dai russi. Numeri che sono stati “verificati attraverso il registro municipale”, ha spiegato il primo cittadino. 

Un video che mostra donne e bambini ucraini che si rifugiano nel seminterrato dell’acciaieria Azovstal nella città portuale assediata di Mariupol è stato pubblicato su Telegram ieri sera dal battaglione nazionalista Azov. Lo riferisce la Cnn. Il comandante del reggimento, il tenente colonnello Denys Prokopenko, ha anche detto che le forze russe stavano sparando sull’impianto. L’acciaieria è una delle ultime aree sotto il controllo ucraino nella città.

164MILA BIMBI ARRIVATI IN RUSSIA –

“Da febbraio quasi 880 mila persone, di cui 164 mila bambini, sono arrivate in Russia dall’Ucraina e dalle repubbliche autoproclamate del Donbass. Lo scrive l’agenzia russa Tass citando fonti istituzionali. “Il loro numero è aumentato di quasi 18.000 persone nelle ultime 24 ore. 713.000 persone sono state evacuate in Russia dal Donbass, il resto è arrivato dal territorio dell’Ucraina”.

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 MACRON: TORNERO’ A KIEV – Il presidente francese Emmanuel Macron, parlando al canale tv France 5, ha risposto invece a chi gli chiedeva come mai non si rechi a Kiev sull’esempio di altri leader europei. “Ci tornerò, ma per apportare qualcosa di utile: per dimostrare semplicemente il mio supporto non ho bisogno di recarmi lì. Se andrò a Kiev, dovrà essere per fare la differenza”, ha detto Macron aggiungendo di non aver più parlato con il presidente russo Vladimir Putin dalla scoperta delle uccisioni di massa a Bucha e in altre città ucraine.

 5MILA RIFUGIATI NEGLI USA –  Sono saliti intanto a 5.000 i rifugiati ucraini arrivati negli Stati Uniti dall’inizio della guerra, secondo i dati delle autorità americane. La maggior parte è entrata negli Usa tramite i vari programmi varati per accogliere i profughi fuggiti dall’invasione della Russia. Per coloro che sono restati in Ucraina, l’Unicef lancia l’allarme acqua: oltre 4,6 milioni di persone hanno un accesso limitato a questo bene primario a causa della guerra, con oltre sei milioni di persone che lottano ogni giorno per l’accesso all’acqua potabile.  

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