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Ucraina Russia , news di oggi sulla guerra | I russi attaccano bus per l’evacuazione a Kharkiv: 7 morti. La Cia: «Putin disperato potrebbe usare armi atomiche»

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di Lorenzo Cremonesi, Giusi Fasano, Andrea Nicastro, Marta Serafini, Redazione Online

Le notizie di venerdì 15 aprile sulla guerra in Ucraina, in diretta: la Russia riconosce l’affondamento della nave ammiraglia Moskva. Potenti esplosioni nella notte a Kiev. Zelensky: «Resistiamo da 50 giorni, Mosca ce ne dava 5». Il sindaco di Bucha: «Quasi l´85% dei cadaveri ha fori di proiettile»

La guerra in Ucraina è arrivata al cinquantunesimo giorno.

La Russia ha confermato l’affondamento dell’incrociatore Moskva, la nave ammiraglia dello flotta russa nel mar Nero. Resta da vedere come l’episodio inciderà sull’andamento della guerra.

Il presidente americano Joe Biden ha detto di essere pronto a recarsi a Kiev, ma gli Usa non hanno ancora deciso chi inviare in Ucraina.

La Ue sta cercando di mettere a punto una strategia per dichiarare l’embargo sul petrolio russo.

Ore 13.18 – I DATI: 17.657 studenti profughi accolti in scuole italiane


«Sono 17.657 gli studenti ucraini accolti nelle scuole italiane. Di questi, 3.728 bambini nella scuola dell’infanzia, 8.196 nella scuola primaria, 4.203 ragazzi nella scuola secondaria di primo grado e 1.530 in quella di secondo grado». Sono questi gli ultimi dati riportati nella nuova circolare del ministero dell’Istruzione sull’accoglienza scolastica per gli studenti provenienti dall’Ucraina, inviata agli uffici scolastici regionali. «Il 45% degli studenti profughi frequenta le scuole di Lombardia (22%), Emilia-Romagna (12%) e Campania (11%). Tale situazione, come noto, è in continua evoluzione», si puntualizza nel documento.

Ore 13.16 – LA TESTIMONIANZA – Il ministro della Salute: «Regione Luhansk senza ospedali, sono tutti distrutti o danneggiati»


Non c’è un solo ospedale integro in tutta la regione di Luhansk: tutti sono danneggiati, molti distrutti. Così il ministro della Salute Viktor Lyashko, assicurando allo stesso tempo che le cure mediche nella regione sono ancora disponibili. «Gli operatori sanitari continuano a lavorare nella regione di Luhansk, fornendo assistenza medica. Siamo coinvolti in alcune evacuazioni di pazienti, ma ci sono persone che non vogliono andarsene e non possiamo allontanarle forzatamente. Pertanto, gli ospedali operano ancora, ma solo dove non ci sono ostilità in corso, grazie ai medici militari».

Ore 13.14 – L’Armenia ha iniziato a pagare il gas russo in rubli


L’Armenia ha iniziato a effettuare pagamenti per il gas russo in rubli, come annunciato il ministro dell’Economia, Vagan Kerobyan, citato dal Guardian. «Dobbiamo spostarci verso le valute nazionali… Per quanto ne so, gli ultimi pagamenti sono stati in rubli, ma al tasso appropriato», ha affermato.

Ore 13.08 – La posizione di Mosca: l’adesione Finlandia-Svezia a Nato «non aumenterà la loro sicurezza»


«L’adesione di Finlandia e Svezia all’Alleanza Atlantica non contribuirà al rafforzamento della loro sicurezza. Si troveranno nella “prima linea” della Nato». Così la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.

Ore 13.07 – Moglie Medvedchuk: «Torturano mio marito»


La moglie dell’oligarca ucraino vicino a Putin, Viktor Medvedchuk, ha accusato i servizi speciali di Kiev di star torturando il marito, arrestato nei giorni scorsi. «Lo stanno per torturare o lo stanno già torturando», ha detto Oksana Marchenko in conferenza stampa, sottolineando di non sapere dove si trovi l’uomo e ribadendo che il presidente ucraino Zelensky non ha risposto alla richiesta di rilasciarlo. La donna ha aggiunto che Medvedchuk non ha lasciato il territorio ucraino «nemmeno per un giorno» dall’inizio dell’invasione russa, resistendo alle insistenze della stessa moglie che voleva convincerlo a lasciare il Paese.

re 13.04 – Intercettato in Donetsk: «Russia ha colpito Bryansk»


«L’esercito russo ha deliberatamente sparato contro il villaggio di Klimovo nella regione di Bryansk per incolpare l’Ucraina», riporta l’agenzia stampa Ukrinform, che riferisce di conversazioni telefoniche tra un russo a Donetsk e la moglie e a disposizione dei Servizi segreti ucraini (SBU). «Questi sono i nostri che sparano», spiega alla moglie il russo, che si trova nella regione di Donetsk. Alla domanda della donna: «Perché farlo?», risponde: «È necessario. Lo fanno per fingere che gli ucraini li provochino. Ed è per questo che sparano», riferiscono gli 007 ucraini, che hanno anche descritto il Cremlino come «indifferente non solo all’esercito russo, ma anche ai civili russi». Mosca, ieri, era tornata ad accusare le forze di Kiev di aver preso di mira alcuni villaggi in territorio russo vicino al confine, bombardando edifici residenziali nella regione di Belgorod e Bryansk, senza provocare vittime. Accuse che le autorità militari di Kiev continuano a respingere al mittente come un tentativo di «alimentare un’isteria anti-ucraina in Russia».

Ore 12.51 – Peskov: «Nessuna riunione Putin su Moskva»


Il presidente Vladimir Putin non ha intenzione di tenere alcun incontro per discutere dell’affondamento dell’incrociatore Moskva. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dalla Tass: «No, il presidente non ha in programma incontri del genere. Questa è una prerogativa dei militari». Peskov ha chiarito come al momento non sono state fissate scadenze per il pagamento in rubli di altri beni esportati da Mosca, oltre al gas, come ad esempio carbone e petrolio. Infine, il portavoce ha ribadito come Mosca ritiene l’eliminazione dei battaglioni nazionalisti in Ucraina una priorità della sua operazione militare speciale. «L’operazione continua e gli obiettivi sono ben noti, devono essere e saranno raggiunti. Non ci devono essere dubbi su questo».

Ore 12.35 – Una nuova strage di civili in fuga dal conflitto


Sette civili ucraini sono rimasti uccisi e altri 7 sono rimasti feriti in un attacco russo contro gli autobus usati per le evacuazioni vicino a Kharkiv, nell’Ucraina orientale.

A dirlo è l’Ufficio del procuratore generale ucraino, secondo cui l’attacco è avvenuto nella giornata di ieri.

Si tratterebbe dell’ennesimo attacco a civili in fuga dal conflitto dopo quello — devastante — avvenuto giorni fa a Kramatorsk, quando i proiettili russi colpirono la stazione colma di persone, uccidendone 57 e ferendone oltre 100.

Ore 12.32 – LA TESTIMONIANZA | «Russi hanno bombardato anche un cimitero. Orrore nell’orrore»

«I russi non si sono fermati nemmeno davanti a un piccolo cimitero, hanno bombardato quello di Teterivs’ke, un paesino nella regione di Kiev, che viveva di agricoltura e che contava circa 2mila abitanti prima della guerra. Adesso i morti che riposavano lì sono stati sbalzati fuori dalle bare per colpa delle bombe e sono sotto gli occhi di tutti. Orrore nell’orrore». A dirlo all’Ansa è Tamara Senyushko che sta portando aiuti in tutta l’Ucraina dall’inizio della guerra.

Ore 12.22 – Da Fmi fondi di emergenza per aiuti


La direttrice del Fmi Kristalina Georgieva in una intervista all’agenzia ucraina Ukrinform ha reso noto che il Fondo monetario internazionale ha aumentato i fondi di emergenza di 1,4 miliardi di dollari per aiutare l’Ucraina, oltre ad aver lanciato un conto speciale per ulteriori finanziamenti e sta lavorando con i partner internazionali per preparare la ricostruzione su larga scala.

Ore 12.21 – Sindaco di Bucha: «Quasi l’85% cadaveri ha fori di proiettile»

Ore 12.11 – Papa Francesco: «Stampa argentina allineata con Putin»


«Sempre in quell’informazione ci sono alcuni dei peccati in cui tendono a cadere i giornalisti: disinformazione, calunnia, diffamazione, coprofilia». Così il Papa ha preso posizione contro un parte della stampa argentina che ha espresso posizioni filorusse in una lettera al giornalista argentino Gustavo Sylvestre, che gli esprimeva appunto solidarietà per queste fake news, definite così dallo stesso giornalista televisivo amico del pontefice. «E mi è stato detto che alcuni autori di articoli vengono pagati per questo – ha proseguito – triste! Una vocazione così nobile come quella di comunicare così sporcata».

Ore 12.07 – Rudolph Giuliani: «Putin un barbaro»


«In questo momento vediamo la parte terroristica, vediamo la brutalità, vediamo un governo barbarico. Non dovrei nemmeno parlare di governo, non credo che il popolo russo sia rappresentato da un governo perché Putin sta mostrando di essere un barbaro, che provoca, porta avanti e perpetra atti assolutamente cruenti. Questo ha delle ripercussioni sulla società, vengono uccisi bambini. Non dovrebbe essere parte della Comunità delle Nazioni. È un grande pericolo per tutti noi». Lo ha dichiarato l’ex sindaco di New York e avvocato dell’ex presidente Donald Trump, Rudolph Giuliani, intervistato a Dritto e Rovescio su Retequattro.

Ore 12 – Cina: «Usa provocano, non accettiamo la sfida»


La Cina ha accusato gli Usa di diffamazione e di voler provocare uno scontro, dopo le dichiarazioni del direttore della Cia William Burns, secondo cui Pechino intende rimpiazzare gli Stati Uniti come «potenza preminente» nell’Indo-Pacifico ed è un «partner silente» della Russia nell’invasione dell’Ucraina. «Gli Stati Uniti hanno diffamato la Cina e provocato lo scontro per sfruttare le opportunità», ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri Zhao Lijian, invitando ancora una volta Washington a «riflettere sulle responsabilità nella crisi in Ucraina».

Ore 11.51 – Usa a Russia: «Conseguenze se continuerete ad armare Kiev»

Ore 11.41 – Ambasciatore Francia: «Non è escluso un allargamento della crisi nei Balcani»


L’ambasciatore francese in Italia Christian Masset ha dichiarato all’Adnkronos che la crisi in Ucraina potrebbe allargarsi ai Balcani. «Per questo pensiamo, come presidenza di turno del Consiglio Ue, che sia necessario investire sui Balcani occidentali perché la loro stabilità è importante – ha proseguito – . Dobbiamo politicamente ed economicamente reinvestire sui Balcani occidentali». E ha aggiunto: «Il rallentamento dell’economia che stiamo vedendo e il rischio di crisi alimentare sono le conseguenze dell’aggressione, non delle sanzioni».

Ore 11.40 – Kiev: «Morti 20.000 soldati russi, distrutti 756 tank»


Il bollettino quotidiano dello Stato maggiore ucraino pubblicato su Facebook annuncia che dallo scorso 24 febbraio – data di inizio del conflitto – le perdite russe ammonterebbero circa 20.000 uomini, 756 carri armati, 1976 mezzi corazzati, 366 sistemi d’artiglieria, 122 lanciarazzi multipli, 66 sistemi di difesa antiaerea. I dati sono in aggiornamento, ma comprenderebbero anche 163 aerei, 144 elicotteri, 1.443 autoveicoli, 8 unità navali, 76 cisterne di carburante e 135 droni.

Ore 11.39 – Mosca: «I militari controllano acciaieria Ilyich a Mariupol»


Il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, ha dichiarato che i militari russi hanno ottenuto il pieno controllo dell’acciaieria Ilyich di Mariupol.

Ore 11.35 – Mosca a Usa: «Conseguenze» da invio armi sensibili a Kiev


La Russia ha inviato a Washington questa settimana una nota diplomatica formale avvertendo che le spedizioni Usa e Nato di sistemi d’arma «più sensibili» all’Ucraina stanno «alimentando» il conflitto e potrebbero portare a «conseguenze imprevedibili»: lo riporta il Washington Post, che ha visionato una copia del documento. L’iniziativa segue l’approvazione da parte del presidente americano Joe Biden dell’invio di nuove armi, inclusi elicotteri Mi-17 e Howitzer da 155 mm, per altri 800 milioni di dollari.

Ore 11.32 – Media Kiev: «Russi sparano a Vasylivka, un morto e 5 feriti»


Le truppe russe avrebbero sparato con l’artiglieria contro la città di Vasylivka, nella regione di Zaporihzhia, uccidendo un civile e ferendone cinque. Lo riportano diversi media ucraini. L’attacco avrebbe provocato il danneggiamento di diverse case nel centro della città, di un negozio e di un deposito presso la stazione di Tavrysk.

Ore 11.30 – Finlandia, adesione alla Nato più rapida possibile


«È altamente probabile che la Finlandia entri nella Nato, il processo di candidatura dovrebbe essere il più rapido possibile»: così il ministro finlandese per gli Affari europei Tytti Tuppurainen in un’intervista a Sky News
. Parlando da Helsinki, Tuppurainen ha osservato che ora c’è un profondo cambiamento nelle relazioni tra Russia e Finlandia, che la «rattrista». Poi ha descritto le azioni della Russia come una guerra «brutale» e «un campanello d’allarme per tutti noi».

Ore 11.29 – Anpi: «Mai stati equidistanti, siamo con aggrediti. Bandiere Nato inappropriate a manifestazione 25 aprile»


«Non siamo mai stati equidistanti. Siamo dalla parte degli aggrediti». Così il presidente dell’Anpi, Gianfranco Pagliarulo, presentando le celebrazioni organizzate dall’associazione per il 25 aprile. «Nelle riunioni che ci sono state per preparare la manifestazione di Milano si è parlato di inopportunità di portare le bandiere della Nato. Dovremo fare il possibile per evitare incidenti. Le bandiere della Nato sono inappropriate in questa circostanza. Dobbiamo parlare di pace e non mi sembra che la Nato sia una organizzazione di pace», ha aggiunto.

Ore 11.25 – Governatore Donetsk: «Almeno 20miliardi per ricostruire Regione, colpita ovunque»

Ore 11.21 – Mosca minaccia «aumento» offensiva su Kiev dopo denunce attacchi oltreconfine


Il ministero della Difesa di Mosca avverte che «aumenterà» il numero di attacchi e la portata dell’offensiva contro la capitale ucraina Kiev in risposta al presunto attacco attribuito agli ucraini nella cittadina russa di Klimovo, nella regione di Bryansk. Ieri la Russia ha accusato l’Ucraina di aver lanciato attacchi oltreconfine, negli oblast di Bryansk e Belgorod. Secondo il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, i sistemi di difesa aerea russi hanno abbattuto l’elicottero ucraino, un Mi-8, responsabile dell’attacco, come riporta la Tass. Il Servizio di sicurezza dell’Ucraina (Sbu) ha accusato oggi la Russia, sulla base di conversazioni telefoniche intercettate, di aprire il fuoco contro il suo stesso territorio e incolpare Kiev. «Viene fatto per affermare che è una provocazione» degli ucraini, è l’affermazione nella telefonata attribuita a un soldato russo secondo quanto riporta Ukrinform.

Ore 11.08 – Bombardata Senkivka, al confine con Russia-Bielorussia


Il servizio delle guardie di confine ucraine ha riferito al Kiev Independent che le truppe russe stanno bombardando il villaggio di Senkivka, passaggio di frontiera terrestre a tre vie tra l’Ucraina con la Russia e la Bielorussia sul lato ucraino, nella regione di Chernihiv. I colpi arriverebbero da mortai con base in territorio russo.

Ore 11.05 -A Uzhgorod 58 strade intitolate a personaggi russi verranno rinominate


Secondo quanto riportato dal media ucraino Nivekta, a Uzhgorod, città dell’Ucraina occidentale al confine con la Slovacchia e l’Ungheria, 58 strade intitolate a personaggi russi famosi verranno rinominate, con la conseguente cancellazione del nome russo.

Ore 11.00 – Klimov: «L’operazione speciale in Ucraina finirà presto»


«L’operazione militare speciale della Russia in ucraina finirà presto, non la allungheremo». Lo afferma il vice presidente della Commissione Affari Esteri del Consiglio della Federazione Russa Andrei Klimov, secondo Ateo Breaking.

Ore 10.54 – Francia, Le Pen: «No ad altre sanzioni alla Russia»


La candidata alle presidenziali francesi Marine Le Pen ha dichiarato che non ha intenzione di introdurre nuove sanzioni contro la Russia. Per quanto riguarda la strage di Bucha, Le Pen non parla mai di genocidio ma sollecita «il rispetto del diritto internazionale».

Ore 10.50 – Kiev: «Russi tentano di catturare Popasna e Rubizhne»


Secondo quanto riferito dallo Stato maggiore delle forze armate ucraine, l’esercito russo si starebbe concentrando sul tentativo di conquista dei centri di Popasna e Rubizhne, nella regione di Lugansk.

Ore 10.48 – L’mbasciata russa in Bielorussia smentisce la presenza di soldati russi feriti nell’ospedale di Gomel, «notizie false»

Ore 10.36 – Mosca: «Colpita fabbrica di armi nei pressi di Kiev»


Il portavoce del ministero della Difesa russo Igor Konashenkov ha dichiarato che le forze russe nella notte avrebbero colpito una fabbrica di armi a Kiev lanciando missili Kalibr dal mare.

Ore 10.33 – Di Maio: «Non possiamo pagare il gas in rubli, si aggirerebbero le sanzioni»


«Noi non possiamo pagare in rubli – ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio a Radio 24 intervenendo sulla questione del gas russo – la Russia ha istituito anche questo sistema del doppio conto, euro rubli, non è possibile perché significa aggirare le sanzioni che sono state imposte alla Banca centrale russa».

Ore 10.17 – Berlusconi: «Operato Governo ineccepibile, mai avuto colloqui con Putin»


«Il modo in cui ha operato in questa crisi il Governo italiano di cui facciamo parte è ineccepibile ed ha il nostro convinto consenso». Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi ha commentato al Giornale.it la gestione del conflitto da parte del Governo italiano. Non è la prima volta che l’ex Cavaliere condanna l’amico Putin, precisando anche che le voci su presunti colloqui telefonici avuti con il presidente russo dall’inizio del conflitto sono «del tutto infondate». Si è poi detto «profondamente addolorato dalla guerra» definita da lui stesso «una guerra di aggressione di un Paese sovrano». L’ex presidente del Consiglio ha concluso facendo presente il rischio che, rompendo tutti rapporti con l’Occidente, la Russia si avvicini alla Cina: «Io avevo fatto di tutto per evitarlo. Ovviamente la Cina sta sfruttando questa situazione per consolidare il suo ruolo. Non dobbiamo mai dimenticare che il vero competitore sistemico dell’Occidente nel 21mo secolo è la Cina».

Ore 10.10 – Mosca: «Uccisi almeno 30 mercenari polacchi»


L’agenzia russa Ria Novosti ha riportato le dichiarazioni di Mosca secondo cui l’esercito russo avrebbe ucciso almeno 30 mercenari polacchi a Izyum.

Ore 10.02 – Kherson, frammento di bomba a grappolo uccide giovane


Il media ucraino Vgoru ha comunicato la morte di un adolescente e il ferimento di un secondo a causa dell’esplosione di un frammento di bomba a grappolo. I due ragazzi l’avrebbero trovato a Novovorontsovsk, nella regione di Kherson e uno dei due l’avrebbe messo in tasca. Il movimento prodotto dalla camminata ne avrebbe poi causato la detonazione.

Ore 9.45 – Kiev: oggi aperti altri corridoi umanitari, anche da Mariupol La vicepremier dell’Ucraina, Iryna Vereshchuk, ha riferito che per oggi sono stati concordati nove corridoi umanitari per consentire l’evacuazione dei civili, di cui uno anche da Mariupol. Chi è rimasto nella città portuale potrà partire con un auto privata, ha detto la vicepremier. Ulteriori corridoi umanitari saranno aperti da Berdiansk, Tokmak, Enerhodar e Sievierdonetsk.

Ore 9.20 – Mosca: presa l’acciaieria di Mariupol, gli attacchi su Kiev aumenteranno


Il ministero della Difesa russo ha detto che l’esercito russo a Mariupol ha preso completamente controllo dell’Ilyich Steel Plant, l’acciaieria della città. Mercoledì aveva fatto sapere che 1.026 soldati ucraini della 36a Brigata Marine, di cui 162 ufficiali, si erano arresi vicino all’acciaieria. Mariupol è sottoposta all’assedio delle truppe russe da settimane. Inoltre ha fatto sapere che il numero e l’entità degli attacchi missilistici su obiettivi a Kiev aumenteranno in risposta a quelli delle forze ucraine contro il territorio russo.

Ore 8.45 – Di Maio: «Dobbiamo far ripartire colloqui di pace, spero in un cessate il fuoco per la Pasqua ortodossa»


«Dobbiamo fermare l’escalation, fermare la guerra in Ucraina. Bisogna far ripartire il processo di dialogo tra Ucraina e Russia. Zelensky ha fatto delle aperture importanti, ora è Putin che deve parlare», ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio a Radio24. E sulla riapertura dell’ambasciata in Ucraina: «Passeremo la Pasqua anche lavorando per riportare l’ambasciatore italiano a Kiev in sicurezza. Subito dopo Pasqua sarà pienamente operativa e sarà un altro segnale per dire siamo vicini alle istituzioni ucraine». Il ministro degli Esteri poi ha detto che spera in un cessate il fuoco per la Pasqua ortodossa: «Speriamo possa essere un’occasione per convincere i russi ad un cessate il fuoco. Ci stiamo lavorando perché è l’unica strada per evacuare dall’est dell’Ucraina – dove gli attacchi si stanno intensificando – i civili, svuotare gli orfanotrofi, mandare via i bambini, via dalle bombe russe».

Ore 8.40 – Sale a 198 il numero dei bambini uccisi in Ucraina


Sale ad almeno 198 il numero di bambini ucraini rimasti uccisi dall’inizio dell’invasione russa, il 24 febbraio scorso. Lo rende noto l’ufficio del procuratore generale ucraino, secondo quanto riporta Ukrinfor. I minori che sono in qualche forma rimasti feriti sono almeno 355.

Ore 8.25 – L’Armenia ha iniziato a pagare il gas russo in rubli


L’Armenia ha iniziato a fare pagamenti per il gas russo in rubli. Lo ha detto il ministro dell’economia, Vagan Kerobyan, citato dal Guardian. «Abbiamo bisogno di muoverci verso le valute nazionali. Per quanto ne so, gli ultimi pagamenti erano in rubli, ma al tasso appropriato», ha detto Kerobyan. Il ministro ha chiarito che il prezzo sarà in dollari, ma il pagamento sarà effettuato in rubli.

Ore 8.20 – Gb, dopo la perdita della nave ammiraglia «Moskva» il Cremlino rivedrà la sua posizione nel Mar Nero


La Russia rivedrà probabilmente la sua posizione nel Mar Nero dopo la perdita dell’incrociatore missilistico Moskva, che si aggiunge alla perdita – lo scorso 24 marzo – della grande nave d’assalto Saratov durante l’attacco ucraino al porto occupato di Berdyansk. È il parere dell’intelligence britannica, secondo cui la Moskva aveva un «ruolo chiave» come nave di comando e nodo di difesa, riporta il ministero della Difesa di Londra nel suo consueto aggiornamento sulla situazione in Ucraina. L’intelligence ricorda inoltre che l’incrociatore affondato ieri era stato commissionato nel 1979 ed aveva ripreso le missioni l’anno scorso, dopo un ampio refit volto a migliorarne le capacità.

Ore 8.10 – Zelensky: resistiamo da 50 giorni, Mosca ce ne aveva dati 5

«Abbiamo già resistito 50 giorni. 50 giorni di invasione russa, anche se gli occupanti ci avevano dato un massimo di cinque». Sono le parole del presidente ucraino Zelensky nel suo ultimo discorso nazionale, citato questa mattina dal Guardian. «Cinquanta giorni della nostra difesa sono un risultato. Un risultato di milioni di ucraini», ha aggiunto. «Durante i 50 giorni di questa guerra, l’Ucraina è diventata un eroe per tutto il mondo libero. Per coloro che hanno il coraggio di chiamare le cose con il loro nome. Per coloro che non sono avvelenati dalla propaganda».

Ore 7.50 – L’oppositore di Putin Kara-Murza arrestato perché «camminava in modo sospetto»


(Marco Imarisio) «Alla vista degli agenti di Polizia, ha cominciato a camminare, accelerando il passo». Pomeriggio dell’undici aprile, ore 18.30 circa. «Il cittadino Vladimir Kara-Murza dopo aver notato la pattuglia, si è comportato in maniera inadeguata, cambiando la traiettoria dei suoi movimenti, e cercando poi di dileguarsi entrando in uno stabile della città di Mosca». Poco importa che lo stabile fosse casa sua. E che poche ore prima, la Cnn avesse trasmesso una sua intervista nella quale definiva il Cremlino «un manipolo di criminali». Queste sono senz’altro coincidenze, scrive Marco Imarisio nell’articolo.

Ore 7.40 – Kiev rilascia 4 prigionieri in cambio di 5 ucraini


Si tratta del quinto scambio di prigionieri tra Ucraina e Russia: secondo quanto ha reso noto il Comando operativo meridionale ucraino – riporta il Kyiv Independen
t – il governo di Kiev ha rilasciato quattro soldati russi in cambio di cinque ucraini.

Ore 7.35 – Esplosioni a Kiev nelle prime ore di oggi


Sono state sentite delle esplosioni nelle prime ore di oggi, venerdì 15 aprile, a Kiev e nella regione della capitale ucraina.

Ore 7.15 – Vindman: «Putin non si fermerà a Est. Va sconfitto in 4 settimane o l’Occidente rischia di essere trascinato in guerra»


(Viviana Mazza) L’ex consigliere e poi testimone chiave dell’impeachment di Donald Trump, Alexander Vindman, crede che l’invasione dell’Ucraina sia stata incoraggiata dalla percezione russa di debolezza Usa. Ora è tra gli esperti che chiedono a Biden di inviare a Kiev aiuti militari decisivi, inclusi quelli per controllare i cieli e colpire anche i magazzini di aerei e missili russi poco oltre confine. «Le prossime 4 settimane sono critiche. Se Putin si assicura l’Est e Mariupol, la guerra non finirà lì: continuerà a spingere verso Ovest. L’unico modo in cui può finire è se nelle prossime 4-5 settimane la Russia viene sconfitta sistematicamente, battaglia dopo battaglia, impedendo loro di continuare grosse operazioni di combattimento». Qui l’intervista completa.

Ore 7.10 – La strategia dell’Ucraina: così abbiamo colpito l’incrociatore


(Lorenzo Cremonesi) «Abbiamo ottenuto un successo rilevante. Colpire con due missili Neptune e sostanzialmente mettere fuori gioco l’incrociatore lanciamissili Moskva, la nave ammiraglia della flotta russa del Mar Nero, significa danneggiare fortemente la marina militare di Putin e l’intero apparato d’attacco contro l’Ucraina», sostiene il 66enne Oleg Zhdanov, ex alto ufficiale prima dell’esercito sovietico, quindi ucraino, docente di cose militari considerato tra i commentatori più esperti a Kiev. Qui l’intervista integrale.

Ore 6.55 – L’Europa e l’embargo in vista su gas e petrolio


(Luca Angelini) A fare cambiare davvero le sorti del conflitto sarebbe un embargo europeo su gas e petrolio russi. «La Commissione Ue — scrive Federico Fubini — sta preparando delle linee-guida da inviare rapidamente alle imprese europee, perché sappiano che il decreto di Mosca sul pagamento del gas in rubli viola le sanzioni contro la Russia. Lo scenario di un blocco dei flussi appare dunque, in questo momento, più concreto che mai».

Putin rimane però convinto che l’Ue non arriverà a tanto: «Il dittatore scommette sulle incertezze degli europei sperando che, pur di non rinunciare al gas, esitino ad applicare le loro stesse sanzioni contro la banca centrale russa. A quel punto, Putin avrebbe dimostrato che le misure di Bruxelles non sono credibili perché applicate solo in modo selettivo e opportunistico».

Va detto che anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky non fa mistero di temere teme che il fronte europeo si spaccherà sull’embargo di gas e petrolio, per colpa, a suo avviso, soprattutto di Germania e Ungheria. Il New York Times ieri ha scritto che la Commissione europea ha iniziato a stendere la bozza per un embargo graduale sul petrolio russo, aggiungendo che sarà resa nota dopo il secondo turno delle Presidenziali francesi (il 24 aprile). La prova di tenuta, per il fronte Ue, potrebbe non essere lontana.

Ore 6.45 – Il generale pioggia contro i carri armati russi


(Andrea Nicastro) Piove? Governo ladro. Non in Ucraina. Piove? I carri armati russi non possono lasciare le strade. La «terra nera», la terra che ne fa dell’Ucraina il granaio d’Europa, terra grassa, fertile, dove l’aratro affonda gentile, entra in guerra a favore di Kiev. È già stato così con l’armata napoleonica e poi quella nazista.

Il «mare di fango» allora giocò a favore dei «grandi russi» moscoviti. Ora lavora per gli ucraini, non più «piccoli russi». Il cordone ombelicale tra Kiev e Mosca è stato tagliato. La crudeltà e l’inutilità di questa guerra ha fatto da forbice. Piove, e l’Ucraina esulta.

E piove soprattutto nel Donbass: secondo un alto rappresentante del Pentagono, il fatto che i convogli russi non potranno uscire dalle strade battute li renderà vulnerabili agli attacchi ucraini, con sistemi come i Javelin o gli NLaw. «Il meteo sarà sicuramente un fattore, in questa guerra».

Ore 6.30 – Cosa succede, dopo l’affondamento del «Moskva»?


(Luca Angelini) Che sia stato colpito da due missili Neptune, come dicono gli ucraini, oppure vittima prima di un incendio a bordo e poi di una tempesta, come sostengono i russi, l’affondamento — confermato ieri sera da Mosca — dell’incrociatore missilistico «Moskva» è un duro colpo per il Cremlino. Stando agli esperti, la nave ammiraglia della flotta militare russa del Mar Nero avrebbe dovuto coordinare l’attacco su Odessa.

E, oltre a quello strategico, c’è anche il valore simbolico: era stato il Moskva, con la nave Vasily Bykov, a intimare la resa ai doganieri ucraini dell’Isola dei Serpenti, diventati eroi nella guerra della propaganda — celebrati anche da un francobollo — per aver risposto: «Nave russa, andate a farvi fott..».

Basterà, la fine ingloriosa del Moskva («un ferro vecchio, simbolo delle lacune della Marina russa di superficie», secondo il generale Vincenzo Camporini) a cambiare, in favore di Kiev, le sorti del conflitto? Andrea Marinelli e Guido Olimpio, nel loro punto militare, invitano alla prudenza: «Il Cremlino si muove da grande potenza, tuttavia la vede “contestata” ogni giorno. Ciò non vuol dire che ha perso, ma solo che deve tenere conto di chi è dall’altra parte della barricata, un avversario spesso cancellato dalla propaganda e dalla sottovalutazione».

Nelle file ucraine, molti temono che Mosca vorrà «vendicare» con un supplemento di ferocia lo smacco subito nelle acque del Mar Nero. Colpendo Odessa, ad esempio.

Intanto Mariupol è sempre più vicina alla capitolazione. E l’inviato Andrea Nicastro riferisce che sarebbe già in corso una «operazione Potëmkin», dal nome dell’amante di Caterina la Grande che faceva mettere facciate posticce sui palazzi per abbellirli al passaggio dell’imperatrice: «Il ruolo di Potëmkin oggi spetta al sindaco filorusso di Mariupol, Kostyantyn Ivashchenko. Tocca a lui ripulire strade e palazzi da inquadrare per la sfilata del 9 maggio (giorno in cui Putin prevede, o pretende, di poter festeggiare la vittoria in Ucraina, ndr). Il copione prevederebbe prigionieri “nazisti” tra ali di cittadini di Mariupol festanti. Una replica della sfilata moscovita del 1945 voluta da Stalin per i prigionieri tedeschi» (qui un commento di Antonio Carioti).

Ore 6.15 – Putin disperato potrebbe usare l’arma atomica, dice la Cia


Le battute d’arresto della Russia durante l’invasione dell’Ucraina potrebbero spingere il presidente russo Vladimir Putin a usare armi nucleari tattiche o a bassa resa. Lo afferma il direttore della Cia William Burns.

«Data la disperazione del presidente Putin e della leadership russa, viste le battute d’arresto che hanno affrontato militarmente finora, nessuno di noi può prendere alla leggera la minaccia del potenziale uso di armi nucleari tattiche o a bassa resa», ha avvertito Burns in un discorso ad Atlanta. Al momento, tuttavia, la Cia non ha segnali precisi che lascino pensare che Mosca si stia preparando a un attacco di questo tipo.

«Ovviamente — ha aggiunto — siamo molto preoccupati. E so che il presidente Biden è profondamente preoccupato di evitare una terza guerra mondiale, di evitare la soglia in cui un conflitto nucleare diventa possibile».

Ore 5.18 – Parlamentari repubblicani Usa visitano l’Ucraina


Due parlamentari statunitensi, esponenti del partito repubblicano, il senatore Steve Daines del Montana e la deputata di origini ucraine dell’Indiana, Victoria Spartz, hanno annunciato di aver concluso una visita in Ucraina, la prima da parte di membri del Congresso Usa dall’inizio del conflitto militare in quel Paese. I due repubblicani hanno tenuto conversazioni con funzionari ucraini sul campo e hanno visitato «vari siti teatro della distruzione arrecata dalla guerra». In particolare, Daines e Spartz si sono recati da Kiev a Bucha.

Ore 5 – Mosca: incrociatore lanciamissili Moskva è affondato


L’incrociatore missilistico Moskva, in fiamme da ieri sera e che Kiev ha rivendicato di aver colpito, «ha perso stabilità ed è affondato mentre veniva rimorchiato durante una tempesta». Lo ha reso noto il ministero della Difesa russo, confermando ufficialmente l’affondamento della nave ammiraglia della flotta russa.

Ore 1.01 – Media ucraini: Esplosioni a Kiev


Sono state segnalate esplosioni a Kiev e nell’oblast della capitale. Lo riferisce Kyiv Independent. Intanto è scattato anche l’allarme aereo in molte zone del Paese.

Ore 00.47 – Bombardamenti a Kharkiv e ostilità attive intorno a Izium


Diverse aree residenziali di Kharkiv sono state bombardate, ha affermato Oleh Syniehubov, capo dell’amministrazione militare della regione. «Queste sono aree esclusivamente pacifiche dove non ci sono infrastrutture militari», ha dichiarato alla televisione nazionale. «Il nemico sta cercando di destabilizzare la nostra popolazione». Intorno a Izium, da cui le forze russe stanno cercando di avanzare verso il Donbass orientale, «sono in corso ostilità attive e le nostre forze armate stanno trattenendo il nemico in modo che non possano trasportare le loro attrezzature nelle regioni di Luhansk e Donetsk», ha spiegato, aggiungendo che le autorità stanno tentando di condurre una «evacuazione organizzata» di Barvinkove e Lozova, due città nel sud della regione di Kharkiv.

15 aprile 2022 (modifica il 15 aprile 2022 | 13:29)

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