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Ucraina Russia, news di oggi sulla guerra | A Kiev riaprono le scuole, in Dad. Zelensky ai militari: «Se è arrivata l’ora di lasciare Mariupol, fatelo»

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di Lorenzo Cremonesi, Andrea Nicastro, Marta Serafini, Giusi Fasano

Le notizie di lunedì 28 marzo sulla guerra minuto per minuto: attacchi missilistici nella notte a Kiev e altre città. Drammatica la situazione a Mariupol, circondata dalle truppe russe. Berlino valuta l’invio di sistemi antimissile

• La guerra è al 33esimo giorno. Forti esplosioni nella notte a Kiev e lanci di missili russi su altre città: il consigliere del presidente ucraino Podoliak riferisce di attacchi a Lutsk, Kharkiv, Zhytomyr e Rivne. L’assedio intorno a Mariupol è sempre più stretto e la situazione in città drammatica (una «catastrofe umanitaria» dice il presidente Zelensky).

• Forniture militari dell’occidente a Kiev: ora Usa e alleati potrebbero considerare l’invio di tank e aerei. Qui l’analisi sui nuovi scenari e sulle posizioni della Nato


• Il caso della frase finale del discorso pronunciato da Biden a Varsavia: dopo le reazioni caute dei leader europei, da Borrell a Macron, lo stesso presidente Usa ha precisato di non aver chiesto un cambio di regime in Russia.

• Il presidente ucraino Zelensky ha rilasciato per la prima volta un’intervista ad alcuni media russi online indipendenti nella quale ha detto di essere disposto a parlare di neutralità ma non di smilitarizzazione.

• Il presidente turco Erdogan sembra, intanto, riuscito a strappare a Putin l’impegno a far ripartire da Istanbul, domani e mercoledì, i colloqui russo-ucraini.

Ore 11.22- Il bilancio dela guerra


Secondo il ministero dell’Economia ucraino, la guerra è costata finora all’Ucraina 564 miliardi di dollari di perdite.

Ore 11.10 – Lavrov: incontro tra Putin e Zelensky? Ora «controproducente»


Il presidente russo Vladimir Putin «non ha mai rifiutato di incontrare» il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ma «un incontro per scambiare opinioni adesso sarebbe controproducente». Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, in un’intervista ai media serbi, secondo quanto riferisce la Tass. Secondo Lavrov, un incontro fra i presidenti sarà necessario solo dopo che sarà stata fatta chiarezza «sulle questioni chiave per la Russia», ovvero «la denazificazione e la smilitarizzazione dell’Ucraina». Solo una volta che i colloqui fra le delegazioni, che riprenderanno in Turchia fra oggi e domani, avranno prodotto «risultati tangibili», i presidenti li potranno «consolidare», ha detto il capo della diplomazia di Mosca. Per il Cremlino, nei colloqui tra Russia e Ucraina non ci sono finora «risultati significativi» mentre giudica «allarmanti» i commenti del presidente Usa Joe Biden sul leader russo Putin.

Ore 10.56 – Corte penale internazionale, 42 i Paesi che chiedono processo per crimini di guerra


Il numero di Paesi che hanno fatto appello alla Corte penale internazionale in relazione ai crimini della Federazione Russa in Ucraina è aumentato a 42. «Se la Cpi riconoscerà i crimini di guerra, le truppe russe responsabili potrebbero essere detenute in qualsiasi Paese che riconosca la giurisdizione di questa corte», ha detto il ministro della Giustizia dell’Ucraina Denis Maluska.

Ore 10.36 – Cina a Biden: dialogo unica via contro la crisi


La Cina vede «il dialogo e la negoziazione» come «l’unico modo corretto per risolvere la questione ucraina: ciò che tutte le parti devono fare urgentemente ora è alleviare la situazione, promuovere i colloqui e porre fine alla guerra, piuttosto che intersificare i conflitti». È il commento del portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin a una domanda alle dichiarazioni del presidente Usa Joe Biden che nel weekend, dalla Polonia, ha detto che il presidente russo Vladimir Putin «non può continuare a restare al potere», definendolo anche un «macellaio».

Ore 10.30 – Mikolaiv, abbattuto un missile da crociera russo


Le forze ucraine hanno abbattuto un missile da crociera russo nella regione di Mykolaiv, nel sud del Paese. Lo ha reso noto su Telegram il comando delle truppe d’assalto aereo dell’esercito di Kiev, secondo quanto riporta Ukrinform. Secondo il vice ministro della Difesa ucraina, Hanna Malyar, le forze russe stanno cercando di ricompattarsi ma non riescono ad avanzare.

Ore 9.35 – Mosca, arrivati oltre 472mila rifugiati


Sono oltre 472mila – secondo le autorità russe – i rifugiati che sono entrati in Russia dopo essere fuggiti dall’Ucraina. Tra loro ci sarebbero 100mila bambini. La maggior parte di loro proviene dalla regione del Donbass. Secondo fonti ufficiali citate dalla Tass «oltre 472mila persone hanno raggiunto la Russia in provenienza dalle Repubbliche di Donetsk e Luhansk, così come dall’Ucraina».

Ore 10.10 – Sotto controllo deposito carburante colpito a Lutsk


È sotto controllo la situazione del deposito di carburante che ha preso fuoco dopo essere stato colpito dai bombardamenti a Lutsk, nel nord-ovest dell’Ucraina, nella regione di Volyn. Lo dicono in un tweet i servizi di emergenza ucraini citati dal Guardian.

Ore 10.00- Confermati i colloqui a Istanbul per lunedì


Tutto pronto per l’incontro dei negoziatori ucraini e russi in vista dei colloqui di pace ad Istanbul, secondo un funzionario turco citato dalla Reuters. Il presidente turco Erdogan e quello russo Putin si sono accordati durante una telefonata ieri: la speranza di Ankara è che questo tavolo possa portare al cessate il fuoco. Secondo indiscrezioni citate da giornalisti di Trt, le delegazioni dovrebbero arrivare in Turchia in serata ed è possibile che i colloqui inizino effettivamente a partire da domani.

Ore 9.50 -Il leader ucraino accusa l’Occidente «senza coraggio»


È via video, ancora una volta, a poche ore dal discorso del presidente statunitense Joe Biden in Polonia, che arriva il rimprovero di Volodomyr Zelensky (qui il servizio di approfondimento di Marta Serafini). L’Occidente manca di «coraggio e gioca a ping pong» mentre «l’Ucraina ha bisogno solo dell’1 per cento degli aerei della Nato e dell’1 dei carri armati». Il tutto mentre il pensiero corre ai «difensori di Mariupol, alla loro determinazione, al loro eroismo e alla loro fermezza».

Ore 9.28 – Kiev, 143 bambini uccisi nel conflitto, 216 feriti


Sale a 143 il numero di bambini uccisi nel conflitto in Ucraina. Lo ha reso noto l’ufficio del procuratore generale dell’Ucraina sul suo sito web. Si aggrava anche il bilancio dei bambini rimasti feriti, che sono adesso 216. Secondo l’ufficio del procuratore, inoltre, i bombardamenti avrebbero danneggiato 733 istituzioni educative, di cui 74 completamente distrutte.

Ore 9.20 -Mariupol, 160 mila persone senza riscaldamento


Secondo le stime del sindaco di Mariupol, la città è sull’orlo di una «catastrofe umanitaria» e deve essere completamente evacuata. Lo ha detto il sindaco della città dell’Ucraina meridionale, Vadym Boichenko, precisando che circa 160mila persone sono intrappolate e senza energia elettrica e riscaldamento. Secondo il sindaco, ci sono 26 bus in attesa di evacuare i civili, ma le forze russe non hanno accettato di garantire loro un passaggio sicuro. La vice premier ucraina, Irina Vereshchuk, conferma: oggi non ci saranno corridoi umanitari per motivi di sicurezza.

Ore 9.17- Truppe russe tentano di avanzare su Kiev


Secondo le forze armate ucraine, le truppe russe stanno tentando di avanzare su Kiev da nord-ovest e da est, conquistando strade e villaggi vicini. Lo scrivono in un post su Facebook le Forze armate ucraine citate dal Kyiv Independent. Le Forze armate affermano che per il momento gli attacchi delle forze russe vengono frenati dall’esercito ucraino (qui la mappa dell’avanzata russa in Ucraina).

Ore 9.02- Morto in battaglia a Mariupol campione kickboxing


Il campione del mondo di kickboxing, Maksym Kagal, è morto in battaglia a Mariupol, faceva parte delle forze speciali di Azov. Lo riportano i media ucraini. «Dormi tranquillo, fratello, la terra è tua, ti vendicheremo», ha detto l’allenatore Oleg Skirt citato da Ukrinform. Kagal era il primo campione del mondo di kickboxing Iska (International sport karate association) tra gli adulti nella squadra nazionale ucraina.

? Ukrainian kickboxer Maksym Kagal, who defended his homeland as part of the Azov special forces, died in the battle for #Mariupol. pic.twitter.com/bjJIBSjXdb

— WithUkraine 24/7 (@With__Ukraine) March 27, 2022

Ore 8.50- Kiev: respinti cinque attacchi in Donbass


La resistenza ucraina ha respinto 5 attacchi russi in 24 ore nelle regioni di Donetsk e Lugansk: lo riferisce su Facebook lo stato maggiore delle forze armate ucraine. Da 33 giorni, le forze di Kiev «stanno resistendo all’invasione della Federazione Russa – si legge – Il raggruppamento delle forze di difesa continua a condurre un’operazione difensiva nelle direzioni orientale, sudorientale e nordorientale». Le battaglie difensive, prosegue l’esercito, «continuano nelle aree degli insediamenti di Topolskoye, Kamenka, Sukhaya Kamenka. Inoltre, i raggruppamenti delle nostre truppe stanno effettivamente frenando l’avanzata del nemico nelle direzioni degli insediamenti di Gulyaipole e Zaporozhye».

Ore 8.30 – A Kiev riaprono le scuole – in Dad


Nella giornata di oggi «le scuole riapriranno nella capitale. Le lezioni saranno tenute online, saranno adattate alle condizioni attuali, e useremo le piattaforme educative disponibili».

Così il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, ha annunciato la ripartenza dell’attività scolastica nella città, da settimane assediata dalle truppe russe. La guerra — secondo le Nazioni Unite — ha costretto più della metà dei bambini ucraini ad andarsene dal Paese.

«È importante che la città possa vivere e lavorare anche in queste condizioni difficili, di legge marziale. Stanno cercando di intimidirci: non funzionerà. Non ci arrenderemo».

Ore 8.00 – Si riparte con i negoziati


Ucraina e Russia tornano al tavolo dei negoziati. Il nuovo vertice si terrà — secondo quanto confermato da entrambe le parti — domani e mercoledì, in Turchia. Negli ultimi giorni, le delegazioni avevano proseguito i colloqui — senza però fare sostanziali passi avanti. Zelensky ha ribadito che l’Ucraina è pronta ad accettare uno status di neutralità, prevedendo però garanzie di sicurezza. Le condizioni russe sono rimaste — all’apparenza — invariate, a partire dalla smilitarizzazione e dalla «denazificazione» del Paese.

Ore 7.48 – Ma Biden ha fatto bene, a dire che Putin se ne deve andare?


«La frase era fuori dal discorso ufficiale, ma riflette il pensiero profondo del presidente e, francamente, di chiunque abbia a cuore democrazia e libertà. Come si può tornare a discutere, accogliendolo di nuovo nella comunità internazionale, con n leader che ha attaccato un Paese di 44 milioni di abitanti per nulla minaccioso, e l’ha distrutto massacrando anche la popolazione civile?»: il punto di vista — al solito informatissimo — di Ian Bremmer, politologo, fondatore e capo del think tank Eurasia, è qui, raccolta da Massimo Gaggi.

Ore 7.30 – I tre scenari per l’uscita di scena di Putin

Le parole (non previste) di Joe Biden a Varsavia — «Per l’amor del cielo, quest’uomo deve andarsene» — hanno, da ore, scatenato un terremoto diplomatico tra Stati Uniti e Russia. Anche se la Casa Bianca ha tentato di chiarire che «non sta cercando un cambio di regime a Mosca», in realtà la frase con cui il presidente Usa ha chiuso il suo discorso in Polonia sembra confermare cosa sperino Biden e la sua amministrazione. È una speranza realistica? Paolo Valentino spiega che al momento Putin resta ancora molto solido: ma ci sono tre scenari per la sua eventuale uscita di scena. E li racconta qui.

Ore 7.14 – La guerra e i risparmiatori italiani


Quanto costerebbe agli italiani un default della Russia? O, in altre parole: quanto sono esposti i risparmiatori italiani? Scongiurato (per ora) il default, le perdite sul cambio sono già al 30-40%: qui Milena Gabanelli e Massimo Sideri iniziano a fare i conti.

Ore 4.17 – Kiev, la Russia «sta polverizzando» Mariupol


Il ministero degli Affari esteri ucraino afferma che le forze russe hanno trasformato «in polvere» la città assediata di Mariupol, mentre descrivono l’attuale situazione umanitaria nella città come «catastrofica». «Mentre Mariupol è assediata e bombardata, la gente lotta per sopravvivere. La situazione umanitaria in città è catastrofica. Le forze armate russe stanno trasformando la città in polvere», ha affermato oggi il dicastero sul suo account Twitter facendo appello a «salvare Mariupol».

Ore 4.09- Kiev, Mosca ritira parte truppe in Bielorussia


La Russia sta ritirando sul territorio della Bielorussia le unità che hanno subito perdite significative durante l’offensiva, per ripristinare la loro capacità di combattimento. È quanto riporta lo Stato maggiore dell’esercito ucraino nel suo ultimo aggiornamento. In particolare, secondo l’ultimo rapporto, alcune unità della 106a divisione aviotrasportata russa sono state ritirate dal territorio della regione di Kiev al territorio della Bielorussia.

Ore 3.03 – Repubblica Ceca congela beni a oligarchi russi


La Repubblica Ceca ha congelato beni per milioni di euro appartenenti ai magnati russi colpiti dalle sanzioni Ue. Lo ha annunciato il primo ministro Petr Fiala, citato dai media internazionali. Fiala ha anche affermato che il governo deve prendersi cura dei cittadini cechi che lavorano in aziende locali di proprietà degli individui russi sanzionati, ma ha escluso l’idea di nazionalizzare le loro attività. Praga è l’ultima capitale europea ad annunciare di aver congelato i beni degli oligarchi russi a seguito delle sanzioni imposte dall’Ue contro Mosca per la guerra in Ucraina.

Ore 2.20 – Scholz,Germania valuta sistema difesa antimissile


La Germania sta valutando l’acquisto di un sistema di difesa antimissile per proteggersi da un potenziale attacco russo, ha affermato il cancelliere Olaf Scholz citato dalla Bbc. «Questo è certamente uno dei problemi di cui stiamo discutendo, e per una buona ragione», ha risposto Scholz all’emittente pubblica Ard quando gli è stato chiesto se la Germania potrebbe acquistare un sistema come l’Iron Dome israeliano. Non ha specificato tuttavia quale tipologia stia prendendo in considerazione Berlino. Alla domanda se la Germania voglia acquistare un sistema di difesa con una portata maggiore rispetto alle sue attuali batterie di Patriot, Scholz ha risposto: «Dobbiamo essere consapevoli del fatto che abbiamo un vicino pronto a usare la violenza per far valere i propri interessi». La Germania – ricorda la Bbc – ha trasformato la sua politica di difesa dopo l’invasione russa dell’Ucraina, annunciando decine di miliardi di dollari in più per l’esercito e impegnandosi a raggiungere l’obiettivo di spesa militare della Nato del 2% del Pil.

Ore 1.48 – Ucraina: Zelensky, cerchiamo pace senza alcun indugio


In un nuovo videomessaggio pubblicato sui social media, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che l’Ucraina sta cercando la pace «senza alcun indugio». Aggiungendo che l’obiettivo «ovvio» di Kiev è il ripristino di una vita normale per il Paese. Il prossimo round di colloqui tra Ucraina e Russia si svolgerà domani e dopodomani in Turchia. «Le nostre priorità nei negoziati sono note – afferma Zelensky -. La sovranità e l’integrità territoriale sono fuori dubbio. Efficaci garanzie di sicurezza per il nostro Stato sono obbligatorie. Il nostro obiettivo è ovvio: la pace e il ripristino di una vita normale nel nostro Paese natale il prima possibile». «Cerchiamo la pace. Veramente. Senza alcun indugio – sottolinea il presidente ucraino nel video -. Come sono stato informato, ora c’è l’opportunità e la necessità di un incontro faccia a faccia in Turchia: non è affatto male, vediamo il risultato».

Ore 1.34 – Ucraina: video, soldati sparano alle ginocchia di prigionieri russi. Kiev: subito indagine. Ma per capo forze armate ucraine è fake


In un video iniziato a circolare online, si vedono quelli che sembrano essere soldati ucraini sparare alle ginocchia a presunti prigionieri russi durante un’operazione nella regione di Kharkiv. Interpellato in merito al video, il consigliere presidenziale ucraino Oleksiy Arestovych ha dichiarato: «Il governo lo sta prendendo molto sul serio e ci sarà un’indagine immediata. Siamo un esercito europeo e non prendiamo in giro nostri prigionieri. Se è accaduto davvero, si tratta di un comportamento assolutamente inaccettabile». Sarebbe tutta una montatura però secondo il capo delle forze armate ucraine Valerii Zaluzhnyi: «Al fine di screditare le forze di difesa – afferma -, il nemico filma e distribuisce video di scena che mostrano il trattamento disumano da parte di presunti `soldati ucraini´ nei confronti dei `prigionieri russi´. Sottolineo che i militari delle forze armate ucraine e di altre legittime formazioni militari aderiscono rigorosamente alle norme del diritto umanitario internazionale».

Ore 1.07 – Vereshchuk, subito missione speciale Onu a Chernobyl


L’Ucraina chiede al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite di adottare misure immediate per smilitarizzare la zona di esclusione di Chernobyl, un raggio di 30 Km dalla centrale nucleare, e istituire una missione speciale dell’Onu lì. Lo ha detto il vice primo ministro ucraino, Iryna Vereshchuk, durante un briefing, secondo quanto riporta la stampa ucraina. «Nel contesto della sicurezza nucleare, le azioni irresponsabili dell’esercito russo rappresentano una seria minaccia non solo per l’Ucraina ma anche per centinaia di milioni di europei- ha sottolineato Vereshchuk – Pertanto, chiediamo al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite di adottare misure immediate per smilitarizzare la zona di esclusione di Chernobyl e istituire una missione speciale delle Nazioni Unite per eliminare il rischio che l’incidente di Chernobyl si ripresenti a causa delle forze di occupazione russe».

Ore 00.58 – Kiev, attacchi missilisti russi in tutto il Paese


Le forze russe stanno continuando in queste ore a effettuare attacchi missilistici in tutta l’Ucraina. Lo afferma Mikhail Podoliak, consigliere del presidente Volodymyr Zelensky. In un post su Twitter, Podoliak cita in particolare le città di Lutsk, Kharkiv, Zhytomyr e Rivne come bersagliate da Mosca. «Sempre più missili ogni giorno. Mariupol sotto un bombardamento `a tappeto´», scrive il consigliere di Zelensky. «La Russia non ha più umanità, civiltà. Solo missili, bombe e tentativi di cancellare l’Ucraina dalla faccia della terra», commenta Podoliak.

Ore 00.51 – Biden, non ho chiesto cambio regime in Russia


«No». Così Joe Biden ha risposto a chi gli chiedeva se nel discorso pronunciato a Varsavia, in cui ha detto che Vladimir Putin «non può restare al potere», facesse riferimento a un cambio di regime in Russia. Lo riferiscono i giornalisti al seguito del presidente americano, che lo hanno interpellato all’uscita dalla messa in una chiesa a Georgetown.

28 marzo 2022 (modifica il 28 marzo 2022 | 11:29)

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