Ucraina Russia, news del 18 aprile sulla guerra | Allerta aerea in tutta l’Ucraina, iniziata l’offensiva russa nell’Est

di Lorenzo Cremonesi, Giusi Fasano, Andrea Nicastro, Marta Serafini, Redazione Online

Le notizie di lunedì 18 aprile sulla guerra in Ucraina, in diretta. Missili su Leopoli e Dnipro, Mosca avanza nella regione di Lugansk. L’Europa parla di un default della Russia come di «questione solo di tempo». Nessun accordo tra Mosca e Kiev per corridoi umanitari

La guerra in Ucraina
è arrivata al 54esimo giorno. I bombardamenti di Mosca continuano: colpite Leopoli e Dnipro. A Mariupol, gli ucraini continuano a resistere, ma i russi avanzano nell’Est dell’Ucraina.

• Circa 5000 bambini sono stati deportati in Russia da Mariupol, ha detto il premier ucraino Zelensky. E dalla Crimea è arrivato l’allarme di un gruppo per i diritti umani secondo cui i soldati russi avrebbero portato via con la forza da Mariupol 150 bambini, 100 dei quali erano ricoverati in ospedale, la maggior parte strappata ai genitori.

• Kiev ha annunciato che anche oggi, per il secondo giorno consecutivo, sono sospesi i corridoi umanitari dalle città.

• L’esercito russo ha catturato due soldati britannici che combattevano (come volontari) per Kiev. I due uomini sono comparsi sulle tv russe dove hanno lanciato un appello — sulla cui genuinità ci sono diversi dubbi — in cui chiedono di essere scambiati con Medvedchuk, l’oligarca catturato da Kiev giorni fa.

• Emergono, dopo giorni, le prime immagini, ancora non verificate, di quella che potrebbe essere la Moskva
— la nave ammiraglia della flotta russa — dopo l’attacco missilistico ucraino che ne ha causato l’affondamento.

• Ieri è scaduto l’ultimatum lanciato dai russi ai resistenti a Mariupol: nessuno si è arreso, ma le truppe filorusse hanno annunciato la morte del comandante dei marines asserragliati in città.

• L’Ucraina ha completato il questionario di adesione all’Ue, primo passo per l’ammissione all’Unione europea.

Ore 2.08 Casa Bianca, domani colloquio tra Biden e alleati

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden terrà domani, martedì, una serie di videochiamata con gli alleati e i partner. I colloqui saranno incentrati sul «sostegno all’Ucraina» e sulle iniziative da prendere per «chiedere conto alla Russia delle sue azioni». Lo riporta la Casa Bianca.

Ore 2.02 – Sindaco, 40mila civili deportati da Mariupol


Il sindaco di Mariupol, Vadym Boichenko, ha affermato che circa 40.000 civili sono stati «deportati con la forza» dalla città in Russia o nelle regioni dell’Ucraina controllate dai russi. Lo riporta la Bbc. Parlando alla televisione ucraina, Boichenko ha dichiarato che tali numeri sono stati «verificati attraverso il registro municipale».

Ore 1.08 – Mariupol, in acciaieria molti donne-bimbi e anziani: almeno 1.000 i civili nascosti nei rifugi


Sono almeno 1.000 i civili che si stanno nascondendo nei rifugi sotto l’acciaieria Azovstal, per lo più donne con bambini e anziani- Lo afferma su Telegram il Consiglio comunale di Mariupol. Le autorità della città ucraina sudorientale assediata aggiungono che le forze russe hanno continuato a bombardare l’acciaieria, nonostante i civili si siano riparati sotto di essa.

Ore 00.48 – Ucraina: media,respinti 7 attacchi russi su confine orientale Secondo il sito del giornale The Kyiv Independent le forze ucraine nell’Ucraina orientale hanno respinto 7 attacchi russi. Secondo l’esercito ucraino, il seguente equipaggiamento russo è andato perso: 18 veicoli corazzati da combattimento, dieci carri armati, otto camion, quattro UAV e un caccia SU-30.

Ore 00.35 – Esplosioni a Kharkiv



Pesanti bombardamenti sarebbero in corso a Kharkiv, secondo quanto riporta Ukraina 24.


Ore 23.47 – Usa, possibili nuove sanzioni a Russia

Gli Stati Uniti stanno «considerando sanzioni aggiuntive» contro la Russia per l’invasione dell’Ucraina. «È un processo in corso», ha sottolineato la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, mettendo in luce il fatto che le misure restrittive hanno cominciato ad avere un impatto su «settori reali» dell’economia russa.

Ore 23.05 – Sindaco Mosca, con sanzioni a rischio 200 mila posti lavoro Le autorità di Mosca hanno avviato un «Programma di sostegno per i lavoratori a rischio di licenziamento» che potrà contare su un finanziamento di 3,36 miliardi di rubli e che «è rivolto principalmente a dipendenti di società straniere che hanno temporaneamente sospeso le loro attività o hanno deciso di lasciare la Russia». Lo scrive sul suo sito Sergey Sobyanin, sindaco della capitale, spiegando che «secondo le nostre stime, circa 200 mila persone rischiano di perdere il lavoro». Dal varo delle prime sanzioni – dopo lo scoppio del conflitto in Ucraina – più di 750 aziende straniere hanno bloccato la propria attività sul mercato russo e secondo alcune stime quest’anno la disoccupazione in Russia potrebbe più che raddoppiare e superare il 9% per la prima volta negli ultimi 10 anni. Secondo gli esperti, in totale, le sanzioni hanno messo a rischio circa 2 milioni di posti di lavoro.

Ore 22.06 -Zelensky: iniziata offensiva russa nel Donbass


Come preannunciato da ore, la sera di lunedì è iniziata l’offensiva russa nell’est dell’Ucraina. Lo conferma il presidente Zelensky. Il governatore ucraino della regione di Lugansk ha aggiunto che «è l’inferno». «Ci sono combattimenti a Roubijne e Popasna, combattimenti incessanti in altre città pacifiche», ha riferito su Telegram. «Non importa quanti soldati i russi hanno portato, noi combatteremo. Noi ci difenderemo», ha aggiunto Zelensky. «Sono grato a tutti i nostri combattenti, a tutte le nostre città eroiche nel Donbass, a Mariupol, così come alle città della regione di Kharkiv che si difendono, che difendono il destino di tutta l’Ucraina, frenando le forze degli invasori». Il leader ucraino ha rivolto un pensiero alle città di Rubizhne, Popasna, Zolote, Lysychansk, Severodonetsk, Kramatorsk, «e tutti coloro che sono stati con l’Ucraina in tutti questi anni e per sempre».

Ore 22.00- Sindaco Mariupol: in corso genocidio, 90% città distrutto


A Mariupol, dove sono state uccise almeno 20.000 persone, è un genocidio: lo ha dichiarato il sindaco della città, Vadym Boichenko, che in un’intervista su Rete 4 ha anche affermato che il 90% di Mariupol è distrutto, che il 60% della distruzione è stata provocata dall’artiglieria russa che ha «ucciso la vita delle persone», e che il 40% delle abitazioni colpite non è più recuperabile.

Ore 21.13 – Sindaco Melitopol: grazie Italia, da soli non possiamo
vincere


«Ringraziamo i cittadini e il governo italiano per l’aiuto forte che avete dato e state dando all’Ucraina ma dobbiamo rimanere uniti contro questa guerra perché l’Ucraina da sola non ce la farà». Lo ha detto il sindaco di Melitopol, Ivan Fedorov al Tg2 Post. «I russi ogni giorno sembrano più minacciosi, più arrabbiati, hanno ucciso centinaia di bambini e migliaia di civili», ha aggiunto.Il sindaco ha detto di aver chiesto al Papa «di fare il possibile e l’impossibile per fermare la situazione a Mariupol. L’abbiamo invitato in Ucraina: è molto importante per noi, sarebbe un segnale grandissimo se venisse in Ucraina e pregasse in Ucraina».

Ore 21.12 – Usa, russi hanno rafforzato battaglioni nell’est e nel sud


I russi hanno rafforzato i battaglioni nell’est e nel sud, ne hanno aggiunti almeno dieci a quelli che già avevano». Lo ha detto il portavoce del Pentagono, John Kirby, un briefing con la stampa confermando quanto riferito da un funzionario della Difesa sui movimenti di armi da parte di Mosca in quelle zone. «Gli ucraini continuano a difendersi e lottare nel Donbass e hanno messo al sicuro alcune città», ha aggiunto.

Ore 20.44 – Ucraina, allerta aerea


Questa sera è stata dichiarata l’allerta aerea nella quasi totalità delle regioni dell’Ucraina, a partire da quella di Kiev. Le sirene suonano anche a Odessa, Zhytomyr, Cherkasy, Vinnytsia, Kirovohrad, Zaporizhia, Volyn, Rivne, Ivano-Frankivsk, Poltava, Leopoli, Zakarpattia, Chernihiv, Chernivtsi, Mykolaiv, Ternopil, Khmelnytsky, Dnipropetrovsk, Kharkiv, Donetsk, Kryvyi Rih e Sumy.

Ore 20.26 – Usa, Price: «La Russia ha lanciato campagna del terrore»


«Quello che è successo a Mariupol e gli ultimi bombardamenti a Leopoli mostrano che la Russia ha lanciato una vera e propria campagna del terrore contro l’Ucraina». Lo ha detto il portavoce del dipartimento di Stato americano, Ned Price, in un briefing con la stampa.

Ore 20.24 – Mille civili rifugiati sotto acciaieria Mariupol


Almeno mille civili sono nascosti in rifugi sotto l’acciaieria Azovstal a Mariupol. Lo hanno riferito le autorità della città meridionale, precisando che la presenza di civili non dissuade le forze russe dal continuare a bombardare l’impianto. Nella fabbrica sono trincerati uomini del reggimento Azov, combattenti stranieri e quel che resta della 36esima brigata di fanteria della Marina.

Ore 20.11 – Macron: «Non parlo con Putin da quando ho saputo degli omicidi di massa»


Il presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato oggi di non aver parlato con il presidente russo Vladimir Putin da quando ha scoperto gli omicidi di massa perpetrati dalle forze russe , riferisce la Reuters. Macron era in precedenza in trattative con Putin sul ritiro delle forze russe dall’Ucraina.

Ore 20.00 – Kiev: iniziata l’offensiva russa nell’Ucraina orientale


Lo stato maggiore delle forze armate ucraine ha dichiarato in un aggiornamento su Facebook che l’offensiva russa nell’Ucraina orientale sembra essere iniziata. Lo riporta il Guardian. Analisti militari affermano che la Russia sta aumentando i suoi attacchi contro fabbriche di armi, ferrovie e altri obiettivi infrastrutturali in tutta l’ Ucraina per indebolire la capacità del Paese di resistere a una grande offensiva nel Donbas, la cui cattura è diventata l’obiettivo principale del Cremlino da quando il suo tentativo di assaltare Kiev è fallito. Anche fonti del Pentagono, citate dalla Cnn, riferiscono che la Russia sta muovendo «artiglieria pesante e velivoli» nell’est dell’Ucraina. Al momento, secondo la difesa americana, la Russia sta ancora «preparando il terreno» per un’offensiva.

Ore 19.22 – NyT: Kiev potrebbe aver usato bombe a grappolo


Il New York Times ipotizza che Kiev possa aver usato le bombe a grappolo. Fin dai primi giorni della guerra in Ucraina dal campo di battaglia sono arrivate informazioni sul possibile ricorso da parte dei russi delle bombe a grappolo. Se confermato, l’utilizzo di queste bombe costituirebbe una violazione della convenzione di Ginevra.

Ore 19.20 – Mosca, distrutto deposito armi inviate da Usa-Europa


Mosca ha annunciato di aver distrutto a Leopoli, in un attacco missilistico, un deposito di armi inviate da Usa ed Europa agli ucraini.

Ore 18.54 – Ue condanna bombardamenti indiscriminati russi


L’Unione europea ha condannato i bombardamenti «indiscriminati» sui civili operati dai russi nel corso dell’invasione dell’Ucraina, dopo che altre vittime sono state provocate dal lancio dei missili su Leopoli. «La Ue condanna il continuato, indiscriminato e illegale bombardamento di civili e di infrastrutture civili da parte delle forze armate russe» ha affermato in un comunicato il capo della diplomazia Ue, Josep Borrell.

Ore 18.46 – Kiev, segnali di inizio dell’offensiva russa in Donbass


Nel Donbass ci sono segnali dell’inizio di un’operazione offensiva della Russia. Lo ha riferito lo stato maggiore delle forze armate ucraine su Facebook – secondo quanto riporta l’agenzia Unian – sottolineando che sono in corso gli attacchi missilistici e bombardamenti su infrastrutture industriali e civili. «Si stanno registrando segnali dell’inizio dell’operazione offensiva nella zona operativa orientale. Il nemico ha intensificato le operazioni offensive nelle aree di Severodonetsk, Popasnyansky, Kurakhiv e Zaporizhzhya mentre la battaglia per Mariupol continua, con attacchi al porto», riporta l’Unian.

Ore 18.45 – Moskva, i familiari chiedono risposte


I familiari dei marinai che hanno prestato servizio a bordo della Moskva chiedono risposte poiché il ministero ha cercato di sopprimere le informazioni su ciò che è accaduto alla nave o al suo equipaggio stimato di 510 persone. Lo riferisce il Guardian. Il numero totale di morti, feriti e dispersi rimane un segreto di Stato. Diverse famiglie hanno dichiarato di non poter trovare i loro figli che prestavano servizio a bordo.

Ore 18.30 – Morto comandante della nave russa Alexander Chirva


Dopo l’affondamento dell’incrociatore Moskva la Flotta russa del Mar Nero perde anche uno degli ufficiali più alti in grado. Infatti è morto oggi il comandante della nave da sbarco russa «Caesar Kunikov», Alexander Chirva. Lo annuncia su Telegram il governatore di Sebastopoli, Mikhail Razvozhayev. Il capitano della nave, che fa parte della 197esima brigata da sbarco della flotta russa del Mar Nero, è morto a causa delle ferite riportate verosimilmente in occasione dell’attacco dagli ucraini lo scorso 24 marzo, in cui era stata distrutta un’altra nave da sbarco, la Saratov. In quell’occasione la Caesar Kunikov e la sua «gemella» Novocherkassk erano state viste lasciare il porto di Berdiansk. In una foto la Kunikov, in grado di trasportare tank e reparti di fanteria, era stata ripresa in preda alle fiamme. Chirva, capitano di terzo grado, era nato a Sebastopoli, in Crimea, e aveva combattuto nel 2015 e nel 2016 in Siria.

Ore 18.14 – Usa, con alleati per aumentare pressione economica su Russia


Gli Stati Uniti e gli alleati vogliono aumentare la pressione economica sulla Russia. Lo afferma il Dipartimento del Tesoro americano in vista del G20 dei ministri finanziari e dei governatori delle banche centrali in calendario a Washington nei prossimi giorni a margine dei lavori del Fmi. La segretaria al Tesoro Janet Yellen intanto ha anticipato che non prenderà parte ad alcune delle riunioni di questa settimana con le controparti mondiali se i rappresentanti russi saranno inclusi. I rappresentanti russi dovrebbero partecipare a distanza alla riunione del Gruppo dei 20 mercoledì.

Ore 18.07 – Kiev, inizia la grande offensiva della Russia nell’est


Secondo le autorità ucraine, potrebbe iniziare la prevista grande offensiva della Russia nell’est dell’Ucraina . Reuters riferisce che il comando delle forze armate ucraine afferma che la Russia sta intensificando l’azione in alcune parti delle aree di Kharkov e Donetsk.

Ore 17. 40 – Addio a Olena, una delle 100 combattenti di Mariupol


Olena Kushnir, sergente maggiore e medico della Guardia nazionale ucraina, è morta a Mariupol nel giorno di Pasqua. Era una delle cento donne combattenti rimaste nell’inferno dell’assedio. Quando la battaglia per le strade della città portuale si era fatta più feroce, Olena aveva provveduto a mettere in salvo il figlio piccolo attraverso uno dei pochi corridoi umanitari di Mariupol. Poi però era tornata indietro.«Non compatitemi, sono un medico, una combattente, sono ucraina, faccio il mio dovere», diceva ad un’amica pochi giorni prima di morire.

Ore 17.05- Il punto militare


(Andrea Marinelli e Guido Olimpio) Questa mattina i russi sono tornati a colpire numerose città ucraine, a cominciare da Leopoli, nell’ovest, il cui centro era stato finora risparmiato dai colpi dell’esercito di Vladimir Putin. Quattro missili avrebbero raggiunto edifici militari, ma anche un gommista e forse la stazione: secondo il sindaco, le vittime sarebbero 7 — i primi civili morti in città — e diversi i feriti. Leopoli è uno snodo fondamentale per gli aiuti militari e umanitari in arrivo dall’Occidente, e Mosca potrebbe aver cercato di intercettare le forniture di armi, come aveva minacciato di fare nei giorni scorsi promettendo «conseguenze imprevedibili» se il flusso non si fosse fermato: non a caso, la Difesa russa sostiene di aver colpito nella notte 315 obiettivi militari e di aver abbattuto tre aerei ucraini, due Mig-29 e un Su-25. Qui il punto militare completo.

Ore 17.00 – Bucha, Putin conferisce onorificenza alla brigata dei massacri


Il presidente russo Vladimir Putin ha insignito di una onorificenza la brigata dell’esercito che è stata accusata dei massacri commessi nella cittadina ucraina di Bucha. Il presidente russo ha motivato l’onorificenza con «l’eroismo» della 64esima brigata fucilieri motorizzati. Lo riferisce il Cremlino, informando che Putin ha emanato un decreto che accorda il «titolo onorifico di Guardia» all’unità militare, a seguito dell’«eroismo e della tenacia, della determinazione e del coraggio» dei suoi componenti. L’Ue ha annunciato che stanzierà 7,5 milioni per finanziare l’indagine internazionale dell’Ucraina sui crimini di guerra.

Kremlin is not just calling war crimes fake but now promoting the accused. Putin has now awarded the 64th motor rifle brigade the title of ?Guards.? It was among the units that was reported to be operating in Bucha. pic.twitter.com/KMYmdjG9I5

— Andrew Roth (@Andrew__Roth) April 18, 2022


Ore 16.58 – Guterres sente Erdogan, sostegno a colloqui Mosca-Kiev


Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres in una colloquio con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha espresso sostegno per i colloqui tra Mosca e Kiev a Istanbul e ha ribadito la necessità di creare corridoi umanitari per l’evacuazione dei civili. Lo riportano i media internazionali.

Ore 16.44 – Zelensky, consegnato il modulo di adesione all’Ue


Il premier ucraino Zelensky ha consegnato il questionario compilato per l’adesione all’Unione europea: «Oggi abbiamo fatto un altro passo per l’adesione del nostro Paese all’Unione europea. Ciò verso cui il nostro popolo sta andando e per cui combatte», ha commentato in un video pubblicato sui social. «È un momento molto importante, questo è un passo formale verso l’unione europea», ha osservato Zelensky, ringraziando «Ursula von der Leyen, Charles Michel e Josep Borrell per la velocità con cui ci è stato consegnato il questionario e la nostra squadra, che ha risposto così velocemente». Zelensky ha anche sottolineato in un tweet di aspettarsi un aumento del «sostegno alla sicurezza» per l’ Ucraina da parte dell’Unione europea.

Continued dialogue with President ?? @GitanasNauseda. Informed about the situation on the frontline, the heroic defense of Mariupol. Thanked for the security support. We expect its increase within ??. We need to raise the price of aggression for Russia, to strengthen sanctions.

— ????????? ?????????? (@ZelenskyyUa) April 18, 2022

Ore 16.12 – Sei morti a Leopoli


Almeno sei persone sono state uccise e otto ferite in attacchi missilistici in diverse aree della città di Leopoli, secondo quanto riferisce il Guardian. Le immagini mostrano il fumo che si alza in giro per la città e i vigili del fuoco che affrontano gli incendi. Durante la notte le forze russe affermano di aver attaccato 315 obiettivi ucraini in tutto il paese , distruggendo quattro depositi di armi e attrezzature militari con missili Iskander e abbattendo tre aerei e 11 droni.

Ore 16.00 – Borsa merci Chicago, presso mais ai massimi da 10 anni


Vola del 2,2% il prezzo del mais alla borsa merci di Chicago sui timori di scarsità derivanti dalla guerra in Ucraina e dalle sanzioni alla Russia, forti paesi esportatori. Il future sul mais scambia così a 8,0075 dollari al bushel (staio) superando la soglia degli 8 dollari che non toccava dal 2012 quando aveva raggiunto il massimo storico di 8,49 dollari. Come sottolinea la Bloomberg malgrado cresca la domanda per il prodotto Usa, anche da parte della Cina, il rialzo dei prezzi dei fertilizzanti sta spingendo gli agricoltori americani a sostituire il mais con la soia che ne richiede una minore quantità.

Ore 15.50 – Il reportage da Zaporizhzhia, tra i profughi che scappano dal fronte


Il nostro inviato Lorenzo Cremonesi è stato a Zaporizhzhia, dove convergono i profughi ucraini in fuga sia da Sud, e in particolare da Mariupol, sia dal Donbass. Il videoreportage qui.








Ore 15.19 – Il comandante dei Marine ucraini schierati a Mariupol scrive al Papa: «Aiutateci, non solo con le preghiere»


L’ambasciatore ucraino presso la Santa Sede, Andrii Yurash, ha twittato: «Il Comandante dei marines a Mariupol Serhij Volyna ha scritto una lettera a Papa Francesco chiedendogli di salvare la popolazione della città sotto assedio. “Sono sicuro che Lei non abbia visto cosa stia accadendo. È l’inferno sulla Terra. È il momento di aiutare, e non solo con le preghiere. Salvi le nostre vote dalle mani di Satana”». Il maggiore Serhiy Volyna viene indicato come a capo del reparto dei marines dai media ucraini da mercoledì. In precedenza l’unità era guidata da Volodymyr Baranyuk, che secondo Mosca è stato ucciso a Mariupol prima di Pasqua.

Ore 14.55 – L’ex consigliere di Putin: «La Moskva affondata da un missile fornito all’Ucraina dalla Nato»


Secondo Sergei Markov, commentatore politico ed ex consigliere di Vladimir Putin, il missile che ha colpito e affondato la nave da guerra russa Moskva era della Nato ed era stato trasferito in Ucraina a gennaio. L’esperto di politica estera — allineato al Cremlino e spesso presente sui media Occidentali — lo ha dichiarato in un’intervista alla Bbc. Markov ha ammesso che la perdita della nave è stata uno smacco per la Marina russa, ma l’ha giustificata spiegando che l’esercito russo deve fare i conti non solo l’Ucraina, ma con una coalizione di Paesi di cui fanno parte anche gli Stati Uniti.

Ore 14.20 – Secondo Putin, l’economia russa si sta stabilizzando


Secondo Vladimir Putin, la situazione economica in Russia «si sta stabilizzando», così come l’inflazione. Il presidente lo ha detto ad alcuni membri del suo governo, riferisce Reuters. Le sue dichiarazioni, rilanciate anche dall’agenzia russa Tass, sembrano essere una risposta a quanto detto oggi alla Duma dalla governatrice della Banca centrale di Mosca, Nabiulina.

Ore 13.15 – Nabiullina, governatrice della Banca di Mosca, spiega l’effetto delle sanzioni sull’economia russa


Le sanzioni «cominciano a colpire l’economia russa» e non più solo il mercato finanziario. Vale a dire la vita quotidiana degli abitanti della federazione. Lo ha detto la governatrice della Banca centrale di Mosca Elvira Nabiullina.

«Il periodo in cui l’economia può vivere sulle scorte è limitato», ha sottolineato la governatrice davanti al parlamento aggiungendo che la banca centrale non «proverà ad abbassare l’inflazione a ogni costo perché questo limiterebbe l’adattamento dell’economia» alla nuova situazione caratterizzata dalle sanzioni. La Russia deve affrontare «nel secondo trimestre e nell’inizio del terzo», «cambiamenti strutturali della sua economia» a seguito delle sanzioni imposte dopo il conflitto in Ucraina, cambiando il suo «modello di business» sono sempre le parole di Nabiullina secondo la quale «è finito il tempo in cui l’economia può vivere di riserve». Qui l’articolo completo di Claudio Del Frate.

Ore 13.00 – Tre vittime a Kharkiv


È di almeno 3 morti e 3 feriti il bilancio di un attacco che ha colpito oggi una zona residenziale di Kharkiv, nell’est dell’Ucraina. Lo riferiscono giornalisti di Associated Press sul posto, precisando che una delle persone rimaste uccise è una donna che sembra stesse andando a prendere l’acqua sotto la pioggia: è stata trovata distesa a terra, insanguinata, con una tanica d’acqua e un ombrello vicino al corpo.

Ore 12.14 – Due prigionieri britannici sono comparsi sulla tv russa e chiedono di essere scambiati con Medvedchuk


Due cittadini britannici che combattevano con le truppe ucraine e fatti prigionieri dai russi sono apparsi alla televisione di Mosca. I due

si rivolgono al premier Boris Johnson e chiedono di essere liberati in uno scambio con Viktor Medvedchuk, l’oligarca e deputato dell’opposizione ucraina arrestato nei giorni scorsi dall’intelligence di Kiev. Medvedchuk, intanto, ha lanciato a sua volta un appello, su Telegram, rivolgendosi al presidente ucraino Voldymyr Zelensky e a quello russo Vladimir Putin: propone di essere liberato in cambio di alcuni soldati o residenti di Mariupol catturati. «Chiedo di farmi scambiare dalla parte ucraina con i difensori di Mariupol e i suoi residenti che stanno lì e non hanno possibilità di uscire in sicurezza attraverso i corridoi umanitari», dice l’oligarca in un video. In precedenza, anche la moglie di Medvedchuk aveva fatto appello a Putin perché negoziasse la liberazione del marito nell’ambito di uno scambio di prigionieri.

Molti osservatori hanno segnalato come i video dei soldati britannici trasmessi dalle tv russe siano frutto di un evidente montaggio, sollevando dubbi sulla genuinità del loro appello. Allo stesso modo, anche il video-messaggio di Medvedchuk — che è stato rilanciato sui suoi canali dal servizio di sicurezza ucraino — va letto con cautela: essendo prigioniero, è ragionevole pensare che le sue esternazioni siano a vario titolo influenzate dalle esigenze propagandistiche dell’Ucraina.

Uno dei due soldati britannici si è identificato nel video come Shaun Pinner, l’altro — suggerisce Reuters — potrebbe essere Aiden Eslin. Pinner, 48 anni, era stato catturato mentre combatteva a fianco degli ucraini a Mariupol.

Ore 11.32 – Spari sui civili in fuga da Kreminna


Quattro civili uccisi a colpi d’arma da fuoco e uno ferito mentre provavano a fuggire dalla città di Kreminna, nella regione ucraina di Luhansk. Lo riferisce il capo della regione, Serhiy Haidai, e lo riporta la Bbc. Secondo Haidai, l’esercito russo avrebbe aperto il fuoco sui civili che provavano a lasciare in auto la città.



Ore 11.20 – La Banca centrale russa: le sanzioni si fanno sentire


Le sanzioni imposte dopo il conflitto in Ucraina «hanno colpito in un primo momento il mercato finanziario anche se ora avranno un impatto più forte sull’economia russa». Lo afferma, in un discorso alla Duma, la governatrice della Banca centrale di Mosca Elvira Nabiullina: «Il periodo in cui l’economia può vivere sulle scorte è limitato». La governatrice ha sottolineato come la Banca centrale russa non «proverà ad abbassare l’inflazione a ogni costo perché questo limiterebbe l’adattamento dell’economia» alla nuova situazione caratterizzata dalle sanzioni.

Ore 11.08 – Nessun corridoio umanitario


La vice premier dell’Ucraina, Iryna Vereshchuk, ha annunciato che anche oggi, per il secondo giorno consecutivo, sono sospesi i corridoi umanitari dalle città in prima linea nei combattimenti nell’Est del Paese. Kiev attribuisce la responsabilità delle mancate evacuazioni a Mosca e accusa l’esercito russo di bloccare e bombardare le vie di fuga.

Ore 10.58 – I 200 mila lavori a rischio a Mosca


La sospensione delle attività delle compagnie straniere basate a Mosca potrebbe costare 200 mila posti di lavoro: lo ha dichiarato il sindaco della capitale russa, Sergey Sobyanin. Il primo cittadino ha aggiunto che le autorità moscovite sono pronte a dare supporto alle persone che eventualmente dovessero restare disoccupate, fornendo loro formazione e lavori temporanei.

Tra le compagnie che hanno deciso di chiudere temporaneamente i loro negozi e/o sospendere le attività in territorio russo ci sono Ikea, Ferrari, Generali, McDonald’s, Apple, ma anche Toyota (che ha interrotto produzione nel suo stabilimento di San Pietroburgo dal 4 marzo), Microsoft (che ha annunciato la sospensione delle nuove vendite di tutti i suoi prodotti e servizi in Russia) e Netflix (che ha sospeso le vendite nel Paese).

Ore 10.32 – I russi sono entrati a Kreminna, nella regione di Lugansk


Le forze russe avanzano nella regione di Lugansk, nell’Est dell’Ucraina. Oggi, secondo quanto riporta il governatore regionale Serhiy Gaidayl, l’esercito di Mosca è entrato nel centro abitato di Kreminna. «Sono iniziati i combattimenti in strada. L’evacuazione è impossibile», ha scritto
Gaidayl su Facebook.

Ore 10.15 – Mosca: «Nella notte colpiti 315 obiettivi militari ucraini»


Mosca ha comunicato di avere colpito 315 strutture militari durante bombardamenti effettuati la scorsa notte in Ucraina. Tra gli obiettivi bombardati — precisa il portavoce del ministero della Difesa Igor Konashenkov — anche «quattro depositi di armi». Abbattuti, inoltre, tre aerei ucraini: due Mig-29 e un Su-25.

Ore 09.28 – A Dnipro bombardata la ferrovia: secondo il governatore locale è stata «distrutta»


La ferrovia di Dnipro sarebbe stata distrutta a causa degli attacchi di stamattina nel distretto di Pavlograd: lo sostiene Valentyn Resnichenko, governatore della regione di Dnipro. Nell’attacco missilistico — avvenuto questa mattina, molto presto — sarebbero rimaste ferite almeno due persone.

Ore 08.45 – Secondo l’intelligence britannica, la resistenza di Mariupol ha rallentato l’offensiva russa. Ma la situazione in città è critica


La resistenza di Mariupol — dove da giorni le forze ucraine rimaste si sono asserragliate nei tunnel sotterranei delle acciaierie Azovstal — ha rallentato l’intera offensiva russa in Ucraina, consumando risorse che avrebbero potuto essere impiegate su altri fronti: è l’analisi dell’intelligence militare britannica, diffusa nel suo bollettino quotidiano.

Intanto la situazione nella città — assediata da settimane — è critica, sia a livello umanitario, sia a livello militare. Ieri Mosca ha proposto ai combattenti ucraini che ancora si trovano nell’acciaieria Azovstal di deporre le armi e arrendersi per salvarsi la vita, ma loro hanno rifiutato: intendono resistere. L’esercito russo sostiene di aver ucciso Volodymyr Baranyuk, comandante della 36° Brigata dei marine ucraini, che insieme agli uomini del (controverso) battaglione Azov rappresenta il principale nucleo dei resistenti: Kiev non ha, per ora, confermato la notizia.

La città portuale è uno degli obiettivi principali del Cremlino, soprattutto perché — se conquistata — permetterebbe a Mosca di aprire un passaggio diretto via terra fra la Crimea (annessa militarmente nel 2014) e il Donbass, per lo più controllato dai separatisti filorussi, e quindi alla Russia.


Ore 08.12 – Nei bombardamenti di questa mattina, oltre a Leopoli colpita anche Dnipro


I russi hanno condotto questa mattina alcuni attacchi missilistici anche contro la regione di Dnipro, nell’Ucraina centrale. Lo ha confermato il governatore Valentyn Reznichenko, secondo cui «il 60 per cento dei missili sono stati abbattuti dal sistema di difesa antiaerea dell’Ucraina».

Ore 08.04 – Missili su Leopoli, colpita anche la stazione centrale


«Ci sono morti e feriti a Leopoli. Infrastrutture civili distrutte. Tra i morti c’è un bambino». Così Mykola Kniazhytskyi, un deputato della città che ha seguito gli avvenimenti della prima mattinata. Gli aggiornamenti arrivati dopo la sua dichiarazione parlano di sette morti e undici feriti, fra i quali un bambino. Alle 7.44 era scattato l’allarme. Pochi minuti dopo sono diventati noti i risultati dell’attacco: cinque missili lanciati su vari obiettivi, il più importante dei quali è una struttura ferroviaria nei pressi della stazione centrale, snodo molto importante di tutto il traffico ferroviario occidentale e crocevia di migliaia di profughi. Il sindaco della città, Andriy Ivanovych Sadovyi, aveva pregato tutti di correre nei rifugi temendo il peggio. Maksym Kozytskyi aveva poi confermato i missili. Le esplosioni si sono sentite distintamente in tutta la città e vicino alla stazione si è alzata una lunga nuvola di fumo. L’ultimo attacco missilistico su Leopoli aveva riguardato un deposito di carburante che aveva distrutto in parte anche una scuola e un palazzo residenziale. C’erano stati cinque feriti. La circolazione dei mezzi pubblici è stata modificata per consentire l’intervento dei soccorritori, ci sono ovunque lunghe file di auto bloccate nel traffico.

Ore 7.40 – Telegram: download da record in Russia per aggirare la censura del Cremlino


Il New York Times dedica un lungo approfondimento alla piattaforma di messaggistica Telegram, la più usata, dai cittadini russi, per aggirare le limitazioni imposte dal governo russo alla stampa. Non a caso, secondo i dati di Sensor Tower, citati dal quotidiano statunitense, Telegram è la app più scaricata in Russia da quando è iniziato il conflitto in Ucraina.

«Telegram è l’unico luogo in Russia dove le persone possono scambiare liberamente opinioni e informazioni, anche se il Cremlino è riuscito a infiltrare alcuni canali», commenta Ilya Shepelin, giornalista del canale televisivo russo indipendente Rain, colpito dalla censura di Mosca. Come ha spiegato Cecilia Mussi sul Corriere
, la app — creata nel 2013 dall’imprenditore russo Pavel Durov, allora 29enne — permette di chattare con una singola persona, ma anche di creare o seguire gruppi dove scambiarsi informazioni via messaggi, video, audio.

Nell’ultimo aggiornamento, rilasciato l’11 marzo, sono state aggiunte anche le dirette streaming. Su Telegram si riescono ancora a raggiungere gli articoli e le notizie di testate giornalistiche bollate come “agenti stranieri” dalla legislazione di Mosca, come Meduza o Mediazzzona. Qui il nostro approfondimento su Telegram.

Ore 6.00 – Le prime immagini del Moskva?




Dopo giorni di mistero, emergono in Rete le prime immagini di quella che potrebbe essere la Moskva — la nave ammiraglia della flotta russa — dopo l’attacco missilistico dell’Ucraina, che ne ha causato la distruzione e l’affondamento. Le foto non sono ancora state verificate, e la loro origine non è ancora chiara. Alcuni esperti hanno twittato che molti dettagli sembrano combaciare, e OSINTtechnical — un account che condivide immagini e informazioni di intelligence open source, ha scritto: «Non posso verificarne l’autenticità, ma questo è un incrociatore di classe Slava, e non penso che ce ne sia stato uno distrutto in questo modo prima» del Moskva.

Reportedly the Moskva on 4/15 pic.twitter.com/HstqXYUQJf

— OSINTtechnical (@Osinttechnical) April 17, 2022

Another photo of the Moskva pic.twitter.com/251AOogyKB

— OSINTtechnical (@Osinttechnical) April 17, 2022

Nella giornata di sabato sono emerse le prime immagini dei marinai superstiti: non è chiaro quante siano state le vittime nell’attacco.

Ore 4.16 – Zelensky: «Russia prepara offensiva nell’Est »


Nel suo ultimo video-messaggio, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha avvertito di un’imminente offensiva della Russia nella parte orientale dell’Ucraina. «Le truppe russe si stanno preparando per un’operazione offensiva nell’Est del nostro Paese. Che inizierà nel prossimo futuro», ha detto Zelensky. «Vogliono letteralmente distruggere e mettere finire al Donbass – ha aggiunto il presidente ucraino -. Distruggere tutto ciò che un tempo dava gloria a questa regione industriale. Proprio mentre le truppe russe stanno distruggendo Mariupol, vogliono spazzare via anche altre città e comunità nelle regioni di Donetsk e Luhansk».

Ore 2.46 – Nuovo appello a evacuazione da Donbass


Il capo dell’amministrazione militare regionale di Lugansk, Serhiy Gaidai, ha invitato i residenti della regione a evacuare al più presto. Secondo quanto riporta la stampa ucraina, l’esponente dell’amministrazione ha avvisato la popolazione che «la prossima settimana potrebbe essere difficile. Potrebbe essere l’ultima in cui abbiamo ancora la possibilità di salvarvi». Nella regione di Lugansk, una delle due repubbliche «autoproclamate» il cui riconoscimento da parte di Mosca è stato la premessa per la guerra in corso, ci sarebbero ancora circa 70 mila civili. Ricordando quanto successo a Mariupol, Gaidai ha aggiunto che «le nostre comunità di Rubizhne, Popasna e Mountain corrono gli stessi rischi».

Ore 2.00 – Zelensky: «Il ritardo di armi è un permesso alla Russia di ucciderci»


Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è tornato a chiedere all’Occidente più armi, descrivendo «ogni ritardo» nelle forniture come un «permesso alla Russia di uccidere gli ucraini».

Ore 1.34 – Georgieva (Fmi): «Ottima discussione con Zelensky»


La direttrice operativa del Fondo monetario internazionale (Fmi), Kristalina Georgieva, ha affermato sul suo profilo Twitter di aver avuto «un’ottima chiamata» con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, aggiungendo che «il continuo sostegno economico da parte dei partner dell’Ucraina è essenziale per gettare le basi per la ricostruzione». Poco prima Zelensky aveva reso noto di aver discusso con la Georgieva le modalità per «garantire la stabilità finanziaria dell’Ucraina e i preparativi per la ricostruzione postbellica», aggiungendo di essere sicuro che la cooperazione tra l’Fmi e Kiev «continuerà a essere fruttuosa».

Ore 1.26 – Mariupol, russi chiudono la città in ingresso e in uscita


Un consigliere del sindaco di Mariupol, Petro Andriushchenko, ha detto che le forze russe hanno annunciato che la città assediata sarebbe stata chiusa all’ingresso e all’uscita lunedì, avvertendo che gli uomini che restano in città «saranno controllati» per essere «ricollocati». Lo riporta la Cnn, che ha sottolineato di non aver potuto verificare la dichiarazione in modo autonomo. Il consigliere su Telegram ha detto anche che i russi hanno cominciato a distribuire dei pass per muoversi all’interno della città assediata e ha pubblicato una foto di centinaia di abitanti di Mariupol in fila per ottenere i permessi.

Ore 1.05 – Isw Usa: «Improbabile a breve grande attacco russo a Est»


Si fa meno probabile l’ipotesi che l’esercito russo riesca a «condurre una grande offensiva a Est nei prossimi giorni». Lo scrive nel suo aggiornamento quotidiano l’istituto di analisi Usa Isw, uno dei punti di riferimento degli studi militari e strategici che segue con molta attenzione quanto accade in Ucraina fin dai primi giorni dell’invasione russa. «Le forze russe in via di schieramento nell’Est dell’Ucraina continuano ad avere problemi di morale e di approvvigionamenti e sembra improbabile che intendano o siano in grado di condurre una grande ondata offensiva nei prossimi giorni», scrive l’Institute for the Study of War.

Ore 0.43 – Ong: «150 bimbi strappati ai genitori e portati via da Mariupol con la forza»


Un gruppo per i diritti umani della Crimea ha denunciato che i russi avrebbero portato via con la forza da Mariupol circa 150 bambini, 100 dei quali ricoverati in ospedale, la maggior parte strappata ai genitori. «L’esercito russo ha portato via con la forza circa 150 bambini da Mariupol e li ha trasferiti nella direzione di Donetsk occupata e del Taganrog russo», ha affermato Olha Skrypnyk, capo del gruppo per i diritti umani della Crimea, riferisce Ukrinform.

Lunedì, ore 00.31 – intelligence Kiev;: «Improbabile l’uso di armi nucleari»


Kirill Budanov, capo della direzione principale dell’intelligence del ministero della Difesa ucraino, ritiene improbabile l’uso di armi nucleari da parte della Russia. Lo ha detto parlando al Telethon, ripreso dai media ucraini. «Calmatevi tutti, è solo una minaccia. È un elemento di ricatto verso il mondo intero, e tutti lo hanno capito». Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha affermato che la Russia utilizzerebbe armi nucleari solo in caso di minaccia concreta al territorio russo.

Ore 23.14 – Kiev: Mariupol continua a lottare ma non esiste più


La città di Mariupol «non esiste più» dopo oltre un mese d’assedio da parte della Russia. Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba in un’intervista alla Cbs. «La situazione a Mariupol è terribile da un punto di vista militare e umanitario. La città non esiste più», ha spiegato sottolineando che «quel che resta dei soldati ucraini e dei civili sono circondati dalle forze russe» «Continuano a lottare ma da come si comportano le forze di Mosca sembra che vogliano radere al suolo la città ad ogni costo», ha detto ancora Kuleba.

Ore 23 – Madre membro equipaggio Moskva: morti in 40 sulla nave


Sull’incrociatore russo Moskva, affondato giovedì scorso nelle acque del Mar Nero, sarebbero morti 40 marinai russi, e molti altri sarebbero rimasti feriti, in gran parte con gli arti mutilati. A raccontarlo alla Novaya Gazeta Europe, versione internazionale dello storico giornale indipendente russo per cui lavorava Anna Politovskaya, è la madre di un membro dell’equipaggio sopravvissuto, mentre dalle fonti ufficiali russe continua a non trapelare alcun dato sulle perdite. L’Ucraina sostiene di avere colpito la nave con dei missili, mentre secondo la Russia a causare il naufragio sarebbe stata un’ esplosione accidentale a bordo.

18 aprile 2022 (modifica il 19 aprile 2022 | 02:12)

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