Ucraina Russia, le news di oggi sulla guerra | Usa: nuove sanzioni ai russi Zelensky: trattative continuano
di Lorenzo Cremonesi, Andrea Nicastro, Marta Serafini, Guido Olimpio, Federico Fubini, Redazione Online
Le notizie di martedì 22 marzo sulla guerra: il discorso di Zelensky al Parlamento italiano e la risposta di Draghi. Un giornale russo pubblica il numero di morti tra i soldati: «Quasi 10 mila». Cnn: missile lanciato dalla Crimea
Questo articolo è stato chiuso in redazione all’alba del 23 marzo. Trovate a questo link tutte le notizie di oggi, minuto per minuto, sulla guerra in Ucraina.
• La guerra è al 27esimo giorno: oggi il presidente ucraino Zelensky ha parlato dal suo bunker di Kiev con il Parlamento italiano, accolto da una standing ovation. Vari parlamentari hanno disertato l’Aula.
• Il presidente del Consiglio Mario Draghi, intervenuto dopo Zelensky, ha parlato di una «resistenza eroica» da parte degli ucraini.
• La città di Mariupol — per usare le parole del vicesindaco raccolte da Federico Fubini — è ormai ridotta a «una seconda Hiroshima».
• Joe Biden, che ieri ha incontrato i capi di Stato e governo di Italia, Francia, Gran Bretagna e Germania, ha detto che Putin, «con le spalle al muro», «sta valutando di usare armi chimiche e batteriologiche»
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• Il portavoce del Cremlino, Peskov in un’intervista alla Cnn: «Useremo le armi nucleari solo se verrà minacciata l’esistenza della Russia».
• Giovedì a Bruxelles i vertici Ue e dell’Alleanza. Nella bozza del comunicato finale i 27 capi di Stato e di Governo confermano di essere pronti ad «adottare in maniera rapida ulteriori misure». Anche la Casa Bianca annuncia per giovedì una nuova stretta. Ancora una telefonata Macron-Putin.
Questo articolo è stato chiuso in redazione all’alba del 23 marzo. Trovate a questo link tutte le notizie di oggi, minuto per minuto, sulla guerra in Ucraina.
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Ore 5.51 -Ue, guerra ha conseguenze ben oltre l’Europa
L’«aggressione contro l’Ucraina» del presidente russo Vladimir Putin ha conseguenze ben oltre l’Europa: lo ha detto ieri la presidente dell’Unione europea, Ursula von der Leyen, parlando al Forum umanitario europeo. Lo riporta la Cnn. Von der Leyen ha ricordato che «i bisogni umanitari sono già ai massimi storici», sottolineando che la guerra in Ucraina «minaccia la sicurezza alimentare in tutto il mondo». L’Ue, ha proseguito, contribuirà con 2,5 miliardi di euro fino al 2024 «per aiutare le regioni più colpite dall’insicurezza alimentare e adottare misure speciali per aumentare la produzione alimentare europea».
Ore 5.14 – Zelensky accusa i piloti russi, crimini contro civili
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto che i piloti russi saranno ritenuti responsabili dell’uccisione di civili. Lo riporta la Cnn riferendosi a un discorso pubblicato sulla pagina Facebook del governo ucraino. «Vorrei ripeterlo ancora una volta a tutti i piloti russi, non stanno pensando agli ordini che stanno eseguendo. Perche’ uccidere civili è un crimine».
Ore – 5.08 Zelensky: 100 mila persone bloccate a Mariupol
Quasi 100.000 persone sono intrappolate tra le rovine della citta’ ucraina di Mariupol sotto l’inesorabile bombardamento russo. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Decine di migliaia di residenti sono gia’ fuggiti dalla citta’ portuale meridionale assediata, portando testimonianze strazianti di un «paesaggio infernale gelido crivellato di cadaveri ed edifici distrutti», secondo quanto riporta Human Rights Watch. In un discorso video, Zelensky ha detto che piu’ di 7.000 persone sono fuggite solo nelle ultime 24 ore, ma un gruppo che viaggiava lungo una rotta umanitaria concordata a ovest della città è stato catturato dagli occupanti.
Ore 04.00 Peskov: prove di laboratori biologici Usa
Il portavoce del Cremlino Peskov dice che Mosca ha «solide prove» per dimostrare che gli Stati Uniti «stanno sviluppando progetti biologici militari in laboratori situati in Paesi confinanti con la Russia».
03:20 Intelligence Gb: proteste nelle città occupate, rischio repressione
La popolazione civile ucraina delle città occupate dalla Russia continua a protestare contro il controllo russo. «Gli sforzi russi per sottomettere la popolazione manipolando i media, diffondendo propaganda e mettendo come leader marionette filo-Cremlino sono finora falliti», dice una fonte della Gran Bretagna. «La Russia probabilmente reagirà a questi fallimenti utilizzando misure sempre più violente e coercitive nel tentativo di reprimere la popolazione ucraina».
Ore 3.02 – Cnn mostra video lancio missili dalla Crimea
Un video che mostra il lancio di missili verso l’Ucraina da una nave situata al largo della costa della Crimea, a ovest della città di Sebastopoli è stato geolocalizzato dalla Cnn. «È chiaro che c’e’ una nave in piedi là fuori in lontananza», dice una voce maschile parlando in russo, riporta l’emittente. Il portavoce del Pentagono John Kirby lunedì in un briefing aveva dichiarato che gli Stati Uniti hanno registrato un aumento dell’attività navale nel Mar Nero settentrionale.
Ore 2.33 Kiev: russi sequestrano convoglio umanitario
Un convoglio umanitario di 11 autobus vuoti diretto a Mariupol per trarre in salvo gli ucraini in fuga dalla città è stato sequestrato dalle forze russe insieme agli autisti dei mezzi e a diversi operatori dei servizi di emergenza: lo ha reso noto il governo ucraino, secondo quanto riporta la Cnn. Il convoglio, ha detto la vice premier ucraina Iryna Vereshchuk, è stato fermato a un posto di blocco russo vicino a Mangush, a circa 15 km a ovest di Mariupol, ed è stato portato in un luogo sconosciuto.
Ore 1.36 – Nyt,domani sanzioni Biden a 300 membri Duma
Il presidente americano Joe Biden imporrà nuove sanzioni a centinaia di membri della Duma, la Camera bassa del parlamento russo. Lo riferiscono al New York Times fonti informate sull’annuncio delle nuove misure contro Mosca previsto per giovedì, quando il presidente americano si troverà a Bruxelles per partecipare al vertice della Nato, all’incontro con i leader del G7 e al Consiglio europeo sull’Ucraina.
Ore 1.31 – Fonti difesa Usa, russi a Mariupol ma città resiste
Forze russe sono entrate a Mariupol, tra queste ci sono anche separatisti del Donbass. Lo riferisce una fonte della difesa americana sottolineando che «gli ucraini stanno lottando molto duramente per non far cadere la città» nelle mani di Mosca. Il funzionario ha riferito inoltre che gli Stati Uniti hanno «constastato attività navale russa nel Mar Nero ma questo non significa che un attacco con mezzi anfibi contro Odessa sia imminente».
Ore 00.45 – Zelensky, negoziati difficili ma continuiamo
«Continuiamo a lavorare su diversi livelli per assicurarci che la Russia si convinca che questa guerra atroce debba essere fermata. Continuiamo i nostri difficili negoziati. E’ impegnativo. A volte scandaloso». Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky fornendo un aggiornamento sui colloqui tra Kiev e Mosca sulla pagina Fb del governo. Ha aggiunto: «Sono grato a tutti gli intermediari internazionali che lavorano con noi e mostrano il vero quadro alla Russia e la convincono a vedere la realtà delle azioni di guerra e a capire che il mondo non fermerà la verità, la nostra verità.Lotteremo fino alla fine in modo coraggioso e aperto».
Ore 00.08 – Pentagono: «I russi hanno usato missili ipersonici almeno una volta»
Le forze russe hanno usato missili ipersonici «almeno in un’occasione», ha detto il portavoce del Pentagono John Kirby nel corso di una conferenza stampa. Questo tipo di missile è stato usato «contro un edificio a una distanza relativamente ravvicinata», sono le parole di Kirby riportate dalla Cnn. «È difficile sapere quale fosse esattamente la giustificazione per questo, ma potrebbe benissimo essere legato a problemi di prestazioni che stanno riscontrando rispetto alle munizioni guidate di precisione». Il segretario alla Difesa statunitense Lloyd Austin ha dichiarato domenica scorsa di non considerare «l’uso di questo tipo di arma come una sorta di punto di svolta», ha aggiunto.
Ore 23.51 – Fotoreporter scomparso da giorni
Un fotoreporter ucraino, Maksym Levin, è scomparso in una zona di combattimento vicino alla capitale. Si teme che possa essere stato ferito, ucciso o fatto prigioniero dalle forze russe. L’agenzia di stampa Unian ha riferito che non si hanno sue notizie dal 13 marzo, quando ha contattato un amico di Vyshhorod, vicino a Kiev, secondo cui Levin è andato nella zona per fotografare i combattimenti.
Ore 23.11 – Intelligence Gb: tentativo russo di soggiogare ucraini è fallito, rischio escalation
«La popolazione civile ucraina nelle città occupate dalla Russia continua a protestare contro il controllo russo». Lo riferisce il ministero della Difesa britannico, nell’ultimo aggiornamento di intelligence sul conflitto. «Gli sforzi russi di soggiogare la popolazione manipolando i media, diffondendo propaganda e insediando leader-marionetta pro Cremlino finora sono falliti», si legge nel rapporto. «La Russia probabilmente risponderà a questi fallimenti impiegando misure sempre più violente e coercitive nel tentativo di sopprimere la popolazione ucraina», si legge ancora nel rapporto.
Ore 22.47 – Total annuncia: «Stop a petrolio russo entro fine anno»
TotalEnergies smetterà di acquistare petrolio e prodotti petroliferi russi «al più tardi» entro la fine di quest’anno, come annunciato in una nota il gigante francese dell’energia, citando «il peggioramento della situazione in Ucraina» e «l’esistenza di fonti alternative in Europa». Tuttavia, afferma l’azienda, «a differenza delle forniture di petrolio» le capacità logistiche europee relativamente al gas «rendono difficile fare a meno del gas russo nei prossimi due-tre anni senza colpire le forniture energetiche del continente».
Ore 22.34 – Kiev, oltre 1.200 evacuati oggi da Mariupol
Oltre 1.200 residenti sono stati evacuati oggi da Mariupol, la città portuale dell’Ucraina meridionale assediata dai russi. Lo ha riferito la vicepremier di Kiev, Iryna Vereshchuk, citata dal Kiev Independent, secondo cui gli abitanti sono stati portati a bordo di 15 autobus a Zaporizhzhia.
Ore 21.59 – Zelensky parlerà mercoledì al Parlamento giapponese
Il presidente ucraino Zelensky parlerà domani in video collegamento con il Parlamento giapponese alle 18 locali (le 10 in Italia). Lo ha annunciato con un tweet il ministro Taro Kono.
Ore 21.39 – Blinken, colloquio con Stoltenberg su rafforzamento Nato
Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha parlato oggi con il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg sul rafforzamento delle forze di difesa della Nato in vista del vertice di giovedì. «Importante discussione oggi con Stoltenberg sul rafforzamento delle forze di deterrenza e di difesa della Nato. I leader dell’Alleanza si incontreranno questa settimana per sottolineare il sostegno alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina e l’impegno per la difesa collettiva della Nato», ha scritto su Twitter Blinken.
Ore 21.22 – Pentagono: «I russi hanno problemi di cibo e logistici. Forze Kiev stanno riguadagnando terreno nel sud»
Le forze russe in Ucraina hanno problemi logistici e stanno finendo le loro scorte di cibo. Lo ha detto il portavoce del Pentagono, John Kirby, in un briefing con la stampa. «Tutti abbiamo visto i soldati russi che saccheggiavano i supermercati», ha detto ribadendo che le truppe di Mosca continuano ad avere «problemi sul campo». La Russia «non ha raggiunto nessuno degli obiettivi strategici che si era prefissata», ha sottolineato. Il Pentagono ritiene, inoltre, che le forze ucraine stiano «riguadagnando terreno» nel sud del Paese, vicino a Kherson. «Si stanno difendendo in modo molto intelligente, agile, creativo e da quello che vediamo stanno cercando di riguadagnare terreno nel sud, vicino Kherson».
Ore 21.13 – Cnbc: «Biden vuole tenere più truppe Usa in Paesi Nato vicino all’Ucraina»
Joe Biden potrebbe annunciare nel corso del suo viaggio in Europa che gli Stati Uniti intendono mantenere in modo permanente più truppe nei Paesi Nato vicino all’Ucraina. Lo riporta Cnbc citando alcune fonti, secondo le quali la Polonia è uno dei paesi in cui potrebbero stanziare le ulteriori forze americana.
Ore 20.51 – Telefonata Draghi- Macron su vertici Ue, Nato e G7. Il presidente francese: «Diritto internazionale è calpestato»
«Tutto nell’aggressione dell’Ucraina da parte della Russia è inaccettabile. Il diritto internazionale è calpestato, le infrastrutture civili sono bombardate, delle armi esplosive sono utilizzate in aree densamente popolata e i lavoratori umanitari sono presi di mira». Ad affermarlo è il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, intervenendo in video al primo forum umanitario europeo nell’ambito del Consiglio europeo sottolineando che «il diritto internazionale umanitario è questa linea che separano le barbarie della nostra umanità comune». Il presidente francese ha avuto oggi conversazioni telefoniche con il cancelliere tedesco Scholz e con il premier Draghi, nelle quali — riferisce l’Eliseo — «si è parlato di possibili risposte a breve e medio termine per garantire la sicurezza energetica europea e far fronte al rialzo dei prezzi, nel quadro degli obiettivi fissati al vertice di Versailles (10 e 11 marzo) e in preparazione del Consiglio europeo del 24 e il 25 marzo».
Ore 20.42 – Russia: Usa deplorano condanna Navalny
Il portavoce del dipartimento di Stato Usa Ned Price ha deplorato la condanna a 9 anni dell’oppositore russo Alexei Navalny. Questa decisione «inquietante» è un altro esempio dell’ampia repressione del dissenso e della libertà di espressione che la Russia sta attuando «per nascondere la sua guerra in Ucraina», ha aggiunto.
Ore 20.41 – Conte: «Petrocelli si pone fuori da M5S se non appoggia Governo»
«Il senatore Vito Petrocelli ha frainteso la linea del Movimento 5 Stelle. Se lui dichiara oggi, a dispetto del ruolo che ha avuto – in commissione è stato sempre imparziale – che non appoggerà più questo Governo, evidentemente si pone fuori naturalmente per scelta personale dal M5S». Lo ha detto il leader del M5S, Giuseppe Conte, nella registrazione della puntata di Porta a Porta in onda stasera su Rai1. «Il senatore Petrocelli fraintende evidentemente la linea univoca e chiara del M5S. Noi – ha aggiunto – non abbiamo assunto mai il ruolo di mediatori, abbiamo sempre avuto una posizione di parte, nella misura in cui dall’inizio abbiamo detto: ferma condanna di un’aggressione militare ingiustificata e non provocata. Quindi, non si può essere indifferenti e a metà strada in un conflitto del genere».
Ore 20.34 – Letta, troppi assenti oggi in Aula
«Credo che abbia sbagliato chi non era in Aula» ad ascoltare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, ospite su La7. «Mi sembra che fossero parecchi e troppi», ha aggiunto.
Ore 20.31 – Gabrielli, per Italia pericolo non immediato
«L’Italia è nella lista dei Paesi ostili stilata dalla Russia. Siamo al centro dell’attenzione di chi ha invaso un altro Paese. Dal punto di vista del pericolo immediato non credo si possa ritenere tale». Così il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Franco Gabrielli, intervistato a Di martedì .
Ore 20.25 – Ancora contraerea in azione e sirene in serata a Odessa
Nuovamente in azione la contraerea ucraina in serata ad Odessa. Dall’area del porto è stata sentita prima una raffica e, dopo qualche istante di silenzio, 4-5 colpi della contraerea di Odessa. Poco dopo in città sono tornate a suonare le sirene anti-aeree. Nel porto sul Mar Nero dalle ore 20 (ora locale) vige il coprifuoco. Le strade sono deserte e chiunque sia fuori casa e sia sprovvisto di adeguato pass è considerato dalle autorità ucraine un «nemico».
Ore 20.15 – Zelensky parteciperà da remoto a vertice Nato
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelenskiy, parteciperà da remoto al vertice della Nato che si svolgerà a Bruxelles il 24 marzo. Lo riferisce Reuters. I dettagli sono ancora in corso di discussione, fa sapere l’ufficio stampa di Zelensky.
Ore 20.02 – Cremlino, nuovo colloquio telefonico Putin-Macron
Il Cremlino ha riferito che il presidente russo Valdimir Putin e il presidente francese Emmanuel Macron hanno avuto un nuovo colloquio telefonico. I due leader «si sono scambiati opinioni sulla situazione in Ucraina, compreso l’andamento dei negoziati con Kiev», ha affermato il Cremlino, citato da Tass.
Ore 19.56 – Bozza maggioranza: governo sia attore chiave
«Rafforzare il ruolo dell’Europa nel quadro multilaterale, proseguendo l’impegno a porsi come attore-chiave per una mediazione tra le Parti in sinergia con altri Paesi già attivi su questo fronte e sostenendo ogni iniziativa internazionale e bilaterale utile al raggiungimento di un cessate il fuoco e alla conclusione positiva di un percorso negoziale tra Kiev e Mosca». È uno degli impegni per il governo previsti nella bozza di risoluzione di maggioranza da presentare domani alla Camera dopo l’intervento del premier Mario Draghi in vista del Consiglio europeo.
Ore 19.50 – Biden, l’Occidente è più unito che mai contro Putin
«Domani andrò in Europa per incontrare i nostri alleati e partner esattamente un mese dopo che Putin ha lanciato la sua brutale guerra in Ucraina». Lo ha scritto su Twitter il presidente americano Joe Biden. «In questo viaggio chiariremo che l’Occidente è unito nella difesa della democrazia. Putin pensava che ci avrebbe diviso, ma non siamo mai stati così forti nella nostra storia recente. Siamo con l’Ucraina e continueremo a garantire che Putin paghi un pesante prezzo economico per le sue azioni», ha sottolineato il presidente.
Ore 19.31 – Peskov alla Cnn: «Useremo il nucleare solo se sarà minacciata l’esistenza della Russia»
L’operazione militare speciale in Ucraina sta procedendo chiaramente secondo piani e compiti prestabiliti. Così il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato da Tass. Fin dall’inizio, ha aggiunto, «nessuno pensava che un’operazione militare speciale in Ucraina avrebbe richiesto un paio di giorni». In Russia, «abbiamo un concetto molto chiaro di sicurezza nazionale» che prevede l’uso di armi nucleari «solo in caso di minaccia alla sua stessa esistenza», ha aggiunto, rispondendo alla Cnn, in una lunga intervista alla giornalista Christiane Amanpour.
Ore 19.26 – Von der Leyen: guerra minaccia sicurezza alimentare
«Le conseguenze dell’aggressione di Putin contro l’Ucraina si estendono ben oltre l’Europa. L’Ucraina è il granaio del mondo, che fornisce più della metà della fornitura di grano del World Food Programme. Poiché i bisogni umanitari sono già ai massimi livelli, la guerra del Cremlino minaccia la sicurezza alimentare in tutto il mondo». Così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in un tweet con un messaggio video.
Ore 19.11 – Casa Bianca, giovedì nuove sanzioni a Russia
Giovedì saranno annunciate nuove sanzioni del mondo occidentale contro la Russia per il suo attacco all’Ucraina, come anticipato dalla Casa Bianca. Per giovedì sono previste a Bruxelles le riunioni dei leader Nato e G7 oltre a quella del Consiglio Ue.
Ore 19.03 – Sullivan, Biden in Europa per valutare prossimi passi
Il viaggio di Joe Biden in Europa «ha lo scopo di rafforzare l’unità degli alleati e valutare i prossimi passi» per fermare l’aggressione russa in Ucraina: lo ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan presentando la visita del presidente Usa nel vecchio continente.
Ore 18.53 – Kiev, abbattuti due caccia da combattimento russi
La difesa antiaerea ucraina ha rivendicato l’abbattimento di altri velivoli russi. «Le forze di difesa aerea hanno abbattuto un drone nemico e due aerei da combattimento dell’aggressore», hanno riferito le forze armate di Kiev su Twitter.
Ore 18.46 – Ambasciatore Usa a Mosca: «Restiamo aperti»
Gli Usa non chiuderanno la loro ambasciata a Mosca: lo ha detto l’ambasciatore, John Sullivan, in una intervista a Novaya Gazeta. Sullivan ha aggiunto che il presidente americano, Joe Biden, non ha intenzione di richiamarlo.
Ore 18.43 – Giornalista russo incriminato per notizie su attacco ospedale di Mariupol
Il
Comitato investigativo della Federazione Russa ha aperto un procedimento penale in base ala nuova legge sulla diffusione di informazioni «false» sulle azioni delle forze armate russe contro il giornalista Alexander Nevzorov. Secondo l’indagine, riporta Interfax, Nevzorov «ha pubblicato informazioni volutamente false sul bombardamento deliberato di un ospedale pediatrico nella città di Mariupol da parte delle forze armate della Federazione russa su Instagram, vietato nella Federazione russa il 19 marzo e sul suo canale YouTube».
Ore 18.31 – Lamorgese: «Regolare lo spontaneismo dell’accoglienza»
«Sono 62mila gli ucraini arrivati in Italia, dei quali solo 5mila uomini. Ho avuto un colloquio con il console ucraino, c’è preoccupazione per i minori non accompagnati. L’Italia si è dimostrata accogliente, ma questo spontaneismo deve essere riportato ad unità, deve avere un ordine, un coordinamento generale, altrimenti si rischia di non avere una situazione chiara sul territorio». Così la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, intervenendo al congresso del sindacato di polizia Coisp.
Ore 18.28 – Razzi russi colpiscono stazione ferroviaria a Pavlograd
Razzi russi hanno colpito una stazione ferroviaria nella regione di Dnipro, a Pavlograd. I binari sono stati distrutti e 15 vagoni merci hanno deragliato. Un morto. A causa di questo la stazione è stata chiusa a tempo indeterminato. La notizia è stata annunciata da Valentyn Resnichenko, governatore dell’amministrazione regionale militare di Dnipro.
Ore 18.22 – Pentagono: «Osserviamo forze russe all’interno di Mariupol»
«Continuiamo a osservare un certo numero di forze russe all’interno della città di Mariupol». Lo riportano fonti del Pentagono che aggiungono che «crediamo che almeno alcuni di loro siano le forze separatiste arrivate dal Donbass». «E ripetiamo gli ucraini stanno combattendo con tutte le forze per impedire la caduta di Mariupol», aggiungono, secondo quanto riporta la Cnn, riportando che i russi stanno bombardando la città dal mare di Azov con sette navi da guerra.
Ore 18.18 – Anonymous: attacco a siti russi e messaggi sulla guerra
«Anonymous sta attaccando siti web governativi in Russia, stampando con le loro stampanti, colpendo siti web russi, hackerando telecamere russe e inviando messaggi di testo ai cittadini russi sull’Ucraina e anche facendo trapelare molti dati». Lo rende noto Anonymous su Twitter.
Ore 18.09 – Scholtz: «Necessari negoziati diretti tra Mosca e Kiev»
«Sono necessari negoziati diretti tra Ucraina e Russia per arrivare alla pace, è necessario che ci sia subito un cessate il fuoco ed è necessario il ritiro degli invasori». È quanto detto da Olaf Scholz alla conferenza stampa a Berlino con la presidente dell’Europarlamento Roberta Metsola, rispondendo a una domanda dei giornalisti, ricordando che lo stesso Zelensky ha ribadito la richiesta di un incontro diretto con Putin. A proposito dell’imminente Consiglio Ue, il cancelliere ha ribadito che «ci coordineremo meglio sul tema dei profughi e avremo uno scambio su come rendere l’Ue più sovrana e più resiliente, per proteggere meglio i suoi cittadini». Il cancelliere tedesco ha nuovamente respinto gli appelli al boicottaggio delle forniture energetiche russe. Le sanzioni sono state pensate per essere «tollerabili» per coloro che le impongono, anche a lungo termine, ha affermato Scholz.
Ore 17.54 – I russi liberano la giornalista Victoria Roshchyna
I militari russi hanno liberato la giornalista ucraina Victoria Roshchyna, catturata lo scorso 16 marzo. Lo riferisce Hromadske, la testata online ucraina per cui lavora la cronista, che ora si starebbe recando a Zaporizhzhia dai suoi parenti. Hromadske afferma che i media filorussi hanno diffuso un video nel quale Roshchyna afferma che i militari di Mosca le hanno salvato la vita. «Questa registrazione è stata una condizione per la sua liberazione, è stata girata sotto la pressione degli occupanti russi», sostiene la testata su Twitter, «Victoria racconterà molto presto tutta la verità sulla sua detenzione e prigionia».
Ore 17.38 – Metsola: «Ue deve fare di più»
. Pronte nuove sanzioni
Putin «ha distrutto la pace in Europa. Come Unione Europea abbiamo agito con grande rapidità, abbiamo messo in atto sanzioni dure e mai viste prima. Eppure doppiamo fare di più». È quanto ha detto la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, durante la conferenza stampa a Berlino insieme al cancelliere tedesco Olaf Scholz. Nella bozza delle conclusioni del Consiglio Europeo che si terrà dopodomani a Bruxelles si legge che l’Ue «rimane pronta a muoversi rapidamente con ulteriori sanzioni coordinate» contro la Russia e la Bielorussia.
Ore 17.31 – Combattimenti a Mariupol, abbattuto un aereo russo
La difesa ucraina ha abbattuto un aereo russo: lo comunica il consiglio comunale della città, come riportato dall’agenzia di stampa Unian. Il battaglione ucraino Azov ha diffuso sul suo canale Telegram un video in cui si vedono le immagini di un combattimento per le strade di Mariupol; il battaglione afferma di aver «distrutto quattro carrarmati russi e diverse unità di veicoli corazzati».
Ore 17.24 – Gli 007 di Minsk eliminano una rete di spionaggio ucraina
I servizi segreti bielorussi hanno eliminato una rete di spionaggio ucraina che operava nel Paese «sotto copertura diplomatica», riferisce l’agenzia di Minsk, Belta. «Le azioni di alcuni diplomatici ucraini contengono indicazioni di reati sulla base del codice penale della Repubblica di Bielorussia. Tuttavia, in base all’articolo 31 della Convenzione di Vienna sulle relazioni diplomatiche, queste persone godono di immunità da azioni penali da parte del Paese di residenza», ha riferito il vice responsabile della Commissione investigativa del Comitato per la sicurezza dello Stato (Kgb) di Minsk, Konstantin Bychek.
Ore 17.09 – Drone colpisce istituto scientifico a Kiev, almeno un morto
Almeno una persona è stata uccisa nell’attacco di un drone russo contro un istituto scientifico a Kiev. Il fumo si è alzato da un edificio bianco di sette piani dell’Istituto per i materiali superduri a nord-ovest della capitale, parte dell’Accademia Nazionale delle Scienze dell’Ucraina. «Nel raid le forze armate russe hanno usato i droni Orlan, uno dei quali ha sganciato una bomba, in seguito alla quale i locali hanno preso fuoco», ha detto all’Afp un funzionario dell’intelligence del ministero della Difesa
Ore 17.03 – Telefonata Johnson-Modi: «Rispettare sovranità Ucraina»
Telefonata nel pomeriggio tra il premier britannico Boris Johnson e il primo ministro indiano Narendra Modi. Johnson nel colloquio ha affermato che le «azioni del regime di Putin sono di profondo disturbo e disastrose per il mondo». I due premier hanno concordato sul fatto che «l’intergità e la sovranità territoriale dell’Ucraina devono essere rispettate». L’India si è finora rifiutata di condannare apertamente l’invasione russa.
Ore 16.55 – La multinazionale Novartis limita le attività in Russia
Novartis, la seconda multinazionale farmaceutica al mondo, ha introdotto limitazioni alla sua produzione in Russia. Lo afferma in una nota la stessa casa farmaceutica sottolineando che l’invasione russa dell’Ucraina «danneggia persone innocenti e contraddice la nostra missione di migliorare la salute delle persone in tutto il mondo».
Ore 16.38 – Fonti Nato: la Bielorussia potrebbe unirsi presto alla Russia
Secondo la Cnn la Bielorussia si starebbe preparando a entrare nel conflitto. «Putin ha bisogno di sostegno, qualsiasi cosa è di aiuto», ha detto una fonte della Nato. Fonti dell’opposizione bielorussa hanno spiegato che unità di combattimento di Minsk sono pronte ad entrare in Ucraina nel giro di pochi giorni con migliaia di truppe. Fonti Usa, citate sempre dalla Cnn, sottolineano però che il Pentagono non vede «nessuna indicazione che i bielorussi si preparino a entrare in Ucraina».
Ore 16.26 – Polonia agli Stati Uniti: «Escludere la Russia dal G20»
La Polonia ha chiesto agli Usa di escludere la Russia dal G20 e avrebbe avuto «una risposta positiva». Lo ha reso noto il ministro dello Sviluppo polacco Piotr Nowak in un comunicato in cui ha spiegato che la questione sarà discussa nei meeting in programma a Washington la prossima settimana.
Ore 16.12 – Anonymous hackera database della Nestlé: l’azienda non ha lasciato il mercato russo
Anonymous ha violato il database — con 10 giga di dati — della più grande azienda alimentare del mondo, Nestlé, perché si è rifiutata di lasciare il mercato russo. Lo riferisce l’agenzia di notizie ucraina Unian. Nell’attacco informatico sarebbero stati trafugati 10 Gb di indirizzi e-mail e password.
Ore 15.49 – Deputata ucraina, raccogliere prove stupri e violenze per perseguire responsabili
A proposito delle violenze subite da donne, la deputata ucraina Maria Mezentseva ha detto: «Non possiamo fornire i nomi ma ci sono stati fatti reali, registrati da una procuratrice, una donna che sta gestendo tutte queste denunce. Nelle piccole città vicino capitale ma anche nell’est Ucraina, dove donne fra cui anche anziane che non sono riuscite a fuggire dall’Ucraina hanno subito violenze dalle truppe russe, che non hanno permesso loro di partecipare o entrare in corridoi umanitari. (…) Queste vittime non sono pronte a parlare pubblicamente ma siamo sicure che quando vinceremo questa guerra parleremo e parleremo ad alta voce».
Ore 15.33 – Bombardato ospedale pediatrico a Severdonetsk, bambini evacuati
I russi hanno bombardato l’ospedale pediatrico di Severdonetsk, nella regione di Luhansk. Lo rende noto il Kiev Independent citando il Servizio statale di emergenza ucraino. Il tetto dell’ospedale ha preso fuoco, spiega il servizio di emergenza, aggiungendo che sette bambini e 15 adulti sono stati evacuati.
Ore 15.30 – Biglietti da Mariupol: «Dima, scusami per non aver salvato la mamma! L’ho sepolta nel cortile dell’asilo»
(di Andrea Nicastro, inviato a Leopoli) Uno dei 40.000 sfollati usciti da Mariupol nell’ultima settimana è arrivato con un foglietto in tasca. È scritto da un uomo, forse un ragazzo, forse un soldato ed è indirizzato al fratello con nome cognome numero di telefono, indirizzo, numero di appartamento. Il destinatario del messaggio si chiama Dimitry. E a lui, chiamandolo affettuosamente Dima, il fratello fa sapere che la mamma è morta nel bombardamento e gli invia una specie di mappa per indicargli il luogo dove l’ha sepolta, nel cortile dell’asilo. Istruzioni precise. Perché il fratello di Dimitry sa che potrebbe morire anche lui.
Ore 15.11 – A Odessa missile russo abbattuto da contraerea ucraina
La contraerea ucraina questa mattina ha abbattuto un missile russo. È quanto hanno affermato fonti militari, secondo quanto si legge nel canale telegram Odessa Info. Nella tarda mattinata la contraerea ucraina è stata più volte attivata sparando verso il Mar Nero. Diversi sono stati colpi uditi a ridosso del porto di Odessa.
Ore 15.02 – Distrutto stabilimento farmaceutico Farmak a Makarov
Distrutto da un incendio causato dai bombardamenti russi il magazzino dello stabilimento farmaceutico di Farmak vicino a Makarov, nella regione di Kiev. Lo ha annunciato un membro del consiglio di sorveglianza della società farmaceutica Petro Chernyshov su Facebook citato da Ukrinform. «Per quanto ne sappiamo, c’è stata una battaglia di carri armati in quest’area. E il nostro magazzino è completamente bruciato: l’azienda ha subito perdite ingenti», ha detto. Adesso, secondo Chernyshov, Farmak sta lavorando a una ripresa ma «è difficile, perché tutte le materie prime e l’imballaggio erano nel magazzino», ha aggiunto.
Ore 14.17 – Ministro Agricoltura, costretti a fermare export di fertilizzanti oltre a quelle del grano
«L’Ucraina non ha scelta: dobbiamo limitare le nostre esportazioni per garantire la sopravvivenza. Perché non sappiamo quando avremo la possibilità di portare avanti la nostra stagione agricola. Abbiamo proibito anche l’esportazione di fertilizzanti dall’Ucraina, di azoto, fosforo, tutte le materie che servono per fare i fertilizzanti». Lo ha dichiarato il ministro dell’Agricoltura ucraino, Roman Leshchenko, in audizione alla commissione Agri al Parlamento europeo. «Dobbiamo proteggere il nostro terreno e mantenere per noi i fertilizzanti essenziali per l‘agricoltura», ha aggiunto. Nei giorni scorsi, per evitare una crisi umanitaria, il governo dell’Ucraina aveva già vietato l’esportazione di grano, avena e altri prodotti come miglio, grano saraceno, zucchero e bestiame.
Ore 14.02 – Ministro salute, 10 ospedali completamente distrutti
Dieci ospedali ucraini sono stati completamente distrutti dai bombardamenti. Lo ha detto il ministro della salute ucraino Viktor Lyashko parlando alla televisione nazionale, citato da The Guardian. «Il nemico ha già bombardato 139 ospedali, le cure mediche non possono più essere fornite lì e queste strutture vanno ricostruite da zero. Questa sarà una nuova costruzione, che spero inizi il prima possibile», ha detto Lyashko. Altri ospedali non hanno potuto essere approvvigionati di medicine e altre forniture a causa dei combattimenti nelle vicinanze.
Ore 13.58 – Dl Ucraina bis: mezzo miliardo per accoglienza e sanità
Il decreto Ucraina bis pubblicato in Gazzetta ufficiale stanzia per il 2022 oltre mezzo miliardo di euro sull’accoglienza e l’assistenza sanitaria dei profughi ucraini che arrivano in Italia. 348 milioni sono destinati a coprire le spese d’affitto dei profughi e l’accoglienza diffusa attraverso Terzo settore, enti religiosi e famiglie. Il ministero dell’Interno riceverà risorse ulteriori per 7.533.750 euro per «l«attivazione, la locazione e la gestione dei centri di accoglienza”. Altri 152 milioni sono destinati alle regioni per l’accesso alle prestazioni sanitarie dei rifugiati.
Ore 13.50 – Oms Europa: «368mila rifugiati entrati in Moldavia»
«Finora, 368mila persone sono entrate in Moldova dall’Ucraina. La nostra priorità è aiutare a garantire che questo Paese e tutti gli altri coinvolti nella risposta umanitaria dispongano delle infrastrutture sanitarie, delle risorse e delle competenze per affrontare questa sfida». A sottolinearlo è stato Hans Kluge, direttore dell’Ufficio regionale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per l’Europa, durante una conferenza stampa che si è svolta oggi in Moldavia, con il ministro della Salute del Paese, Ala Nemerenco, per parlare principalmente dell’impegno nell’accoglienza dei rifugiati ucraini.
Ore 13.48 – Contraerea ucraina a lungo in azione a Odessa
Contraerea ucraina in azione per poco meno di un’ora a Odessa. Numerosi e ripetuti colpi sono stati avvertiti dall’inviato dell’Ansa a ridosso del porto della città ucraina. Fonti militari spiegano che è il sistema aereo difensivo ucraino ad essere entrato in azione. La contraerea di Odessa è considerata la migliore del Paese.
Ore 13.40 – Navalny condannato a 9 anni
Alexei Navalny è stato condannato a 9 anni di carcere in una prigione di massima sicurezza. La sentenza di colpevolezza era stata emessa poche ore fa.
Ore 13.30 – I russi hanno «sequestrato 2.389 bambini» nel Donbass
L’ambasciata statunitense a Kiev ha rilanciato una notizia del ministero degli Esteri ucraino secondo cui le forze armate russe hanno portato illegalmente in Russia, dalle province di Donetsk e Luhansk, 2.389 bambini ucraini: «Non è assistenza, è un rapimento», scrivono le autorità americane. Le province di Donetsk e Luhansk, nel Donbass, sono sedi di due repubbliche separatiste filorusse non riconosciute dalla comunità internazionale.
Da giorni si parla di «deportazioni» di cittadini ucraini verso la Russia, come raccontato qui dall’inviato del «Corriere» Andrea Nicastro.
According to the Ukrainian Foreign Ministry, Russian forces have illegally removed 2,389 Ukrainian children from Donetsk and Luhanks oblasts to Russia. This is not assistance. It is kidnapping.
— U.S. Embassy Kyiv (@USEmbassyKyiv) March 22, 2022
Ore 13.15 – I ragazzi e lo yacht di Abramovich, in Turchia
Eclipse, un altro degli yacht dell’oligarca russo Roman Abramovich, è arrivato a Marmara. La Turchia non ha aderito alle sanzioni internazionali decise da diversi Paesi contro la Russia dopo l’invasione. Lunedì era arrivato a Bodrum, sempre in Turchia, lo yacht My Solaris: un gruppo di ragazzi ha tentato di impedire l’attracco.
La Turchia ha criticato l’invasione, ma non ha preso misure contro la Russia, ed è impegnata nell’aiuto a trovare un soluzione negoziale alla crisi.
A group of #Ukrainian kids, members of a yachtsman club, tried to prevent Roman Abramovich?s yacht from docking in ?? Bodrum. The yacht docked only with the help of police.#StandWithUkraine? #RussianOligarchs #putinswar #BanRussia pic.twitter.com/3e3rWqU1xU
— olexander scherba?? (@olex_scherba) March 21, 2022
Ore 13.00 – Come sta andando, sul campo?
(Guido Olimpio) Putin sfoga la sua frustrazione bombardando senza pietà le aree urbane. Il martirio di Mariupol è l’esempio tragico.
Le fonti occidentali ribadiscono: i russi sono in stallo su più fronti, non riescono ad avanzare come avrebbero voluto. Anche i rinforzi avviati verso il fronte non sembrano adeguati o preparati (valutazione di esperti), i mezzi sono vecchi. Kiev gioca tutto sulla resistenza tenace e su una propaganda intensa. Zelensky ha dichiarato che gli invasori avrebbero scorte per soli tre giorni mentre le sue truppe non solo si sono difese ma ora hanno contrattaccato con successo nella zona di Makariv.
Il messaggio è sempre quello di «non perdere». Qualche osservatore corregge i toni e, pur riconoscendo le difficoltà di Mosca, afferma che i russi hanno comunque cambiato passo, si sono adeguati. Martellano con artiglieria, sono più attenti nelle loro incursioni, hanno sparpagliato mezzi per ridurre perdite. È cresciuta l’attività aerea nelle ore notturne con droni e caccia, questo per evitare missili. L’eventuale conquista di Mariupol, una città martire, potrebbe dare al Cremlino la prima «vittoria» (di Pirro) da offrire all’opinione pubblica.
Gli Stati Uniti si preparano a fornire all’Ucraina materiale d’origine russa acquisito con un programma segreto. Probabilmente sono batterie anti-aeree. In realtà non è poi così segreto, il piccolo arsenale è noto agli specialisti.
Resta l’incubo delle armi non convenzionali. Biden ha messo in guardia su uso di quelle chimiche. Altri non hanno escluso neppure il ricorso da parte dello zar a bombe nucleari tattiche, sistemi con raggio limitato ma devastante. Magari nella zona ovest dell’Ucraina dove transitano aiuti o persino in Polonia. Per ora sono scenari, considerati in tanti wargame.
(Questo articolo è apparso su Guerra in Europa, la newsletter speciale dedicata dal Corriere al conflitto in Ucraina)
Ore 12.38 – Pentagono, l’Ucraina sta contrattaccando
«Stiamo vedendo dei contrattacchi delle forze dell’Ucraina contro Mosca». Lo ha detto il portavoce del Pentagono, John Kirby, in un’intervista alla Cnn sottolineando che ci sono dei «segnali» di questi contrattacchi da parte di Kiev. «I russi sono in difficoltà», ha ribadito il portavoce della Difesa.
Ore 12.33 – Sirene anti-aereo a Odessa e colpi in lontananza
Scattano le sirene anti-aereo ad Odessa. L’allarme è suonato attorno alle 13.20 ora locale al termine di una mattinata carica di tensione per la città sul Mar Nero. In lontananza, verso Nord, per due volte si sono sentiti dei colpi che gli abitanti della città attribuiscono alla risposta della contraerea ucraina a quelli che potrebbero essere cannoneggiamenti dal mare. Il centro di Odessa è militarmente blindato.
Ore 12.25 – «Più di 3.000 morti a Mariupol, è una seconda Hiroshima»
(Federico Fubini) Serhiy Orlov, vicesindaco di Mariupol, denuncia dalla città parlando in una videoconferenza con un gruppo di amministratori locali europei: «Metà delle bombe cadute in Ucraina sono state indirizzate a Mariupol. Il 90% della città, delle sue case e delle due infrastrutture, è danneggiato o distrutto. È una seconda Hiroshima, con la differenza che Hiroshima fu distrutta in un giorno solo, invece Mariupol viene distrutta colpo su colpo. Il numero delle vittime civili è salito oltre i tremila, ma non abbiamo più statistiche esatte. La nostra città è presa di mira ogni giorno da quattro navi da guerra ogni giorno. Quello che subiamo è un genocidio e metà di coloro che sono stati uccisi sono di etnia russa. Vladimir Putin e il suo esercito stanno commettendo crimini contro l’umanità».
Ore 12.01 – Bbc, forte esplosione a Kiev
Una forte esplosione è stata udita a Kiev dalla corrispondente della Bbc Orla Guerin. «Un’esplosione molto forte qui negli ultimi minuti. È la prima volta che ho sentito sbattere le finestre nel mio hotel. Non è chiaro se sia stato colpito un obbiettivo o se fosse la contraerea ucraina che abbatteva un missile russo», ha twittato la giornalista.
Ore 11.33 – Draghi, l’Italia vuole l’Ucraina nell’Unione Europea
«A nome del governo e mio personale voglio ringraziare il presidente Zelensky per la sua straordinaria testimonianza». Lo dice il premier Draghi dopo l’intervento in Parlamento del presidente ucraino Zelensky. «La resistenza di tutti i luoghi dove si abbatte la ferocia del presidente Putin è eroica», ha detto il Premier. «L’Ucraina non difende solo se stessa, ma la nostra pace, la nostra sicurezza. L’Italia vi è profondamente grata». Draghi ha aggiunto che «L’Italia vuole l’Ucraina nell’Unione europea»
Ore 11.07 – Standing ovation in Parlamento per Zelensky
Una standing ovation dei parlamentari italiani accoglie l’immagine in diretta proiettata sui video dell’Aula della Camera del presidente ucraino Zelensky: è iniziato l’incontro in videoconferenza con il presidente dell’Ucraina (qui la diretta dall’Aula). «L’invasione russa sta distruggendo le famiglie, la guerra continua a devastare citta ucraine, alcune sono completamente distrutte come Mariupol, che aveva mezzo milione di abitanti, è come Genova, immaginate Genova completamente bruciata»: così ha detto il presidente ucraino in collegamento con la Camera dei deputati.
Ore 11.03 – Spari sui civili in fila al supermercato: ci sono vittime
A Severodonetsk, nella regione di Lugansk, i russi hanno fatto fuoco su persone in coda in un supermercato, provocando morti e feriti. Lo ha denunciato su Facebook il capo dell’amministrazione militare regionale Serhiy Haidai, come riporta Ukrinform. «Ripetizione del caso al supermercato di Kharkiv. Gli occupanti mirano a un negozio a Severodonetsk. Abbiamo morti e feriti, il numero è in via di chiarimento. Gli orchi prendono cinicamente la vita degli ucraini! La gente è venuta solo per i prodotti», ha scritto Haidai.
Ore 11 – Il Papa telefona a Zelensky che lo invita in Ucraina
Papa Francesco ha chiamato al telefono stamane il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che nel corso della conversazione lo ha invitato in Ucraina. Lo riferisce in un tweet l’ambasciatore ucraino presso la Santa Sede, Andryi Yurash.
Ore 10.49 – Parlamentari italiane in aula con nastro fucsia
La maggior parte delle parlamentari giunte a Montecitorio per ascoltare l’intervento del presidente dell’Ucraina Zelensky indossano al braccio un fiocco fucsia, contro gli stupri di guerra. Deputati e senatori hanno cominciato ad entrare nell’emiciclo dalle 10,30.
Ore 10.33 – Ambasciatore cinese: «Cogliere le opportunità in Russia»
L’ambasciatore cinese in Russia, Zhang Hanhui, ha esortato gli uomini d’affari del Dragone a cogliere le opportunità economiche in Russia «nell’attuale crisi». Zhang, in un incontro tenuto domenica a Mosca con una dozzina di imprenditori, ha chiesto di non perdere tempo e di «riempire il vuoto» nel mercato locale, secondo un resoconto dell’Associazione russa per la promozione della cultura di Confucio che non menziona le sanzioni internazionali o il loro rispetto. Zhang ha descritto la situazione come un’opportunità. Gli Usa hanno minacciato «conseguenze significative» con l’assistenza militare ed economica cinese a Mosca
Ore 10.26 – Kiev, i russi sparano sul porto di Mykolaiv
A Mykolaiv le truppe russe hanno sparato contro il porto: l’infrastruttura è danneggiata. Lo ha annunciato l’amministrazione dei porti marittimi dell’Ucraina su Facebook, come riferisce Ukrinform. «L’infrastruttura portuale è stata gravemente danneggiata. Secondo le prime informazioni, non ci sono vittime», si legge nel comunicato. Ieri Mykolaiv ha subito gravi attacchi aerei da parte degli invasori russi. L’hotel, l’ospedale, diverse case e una stazione di servizio sono stati danneggiati, tre persone sono morte e una è rimasta ferita.
Ore 10.19 – Ammiraglio Cavo Dragone: 15mila perdite tra i russi
«Si calcolano intorno a 15mila uomini le perdite russe in Ucraina. Sono numeri abbastanza alti. Putin ha usato truppe che arrivavano da lontano, giovani e poco motivate, mentre gli ucraini combattono per casa propria». Lo ha detto il capo di Stato Maggiore della Difesa, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, in audizione alle commissioni Difesa di Camera e Senato.
Ore 10.09 – Unhcr, oltre 3,5 milioni di ucraini fuggiti dal Paese
Sono 3.528.346 gli ucraini che hanno lasciato il Paese finora di fronte all’invasione russa. Lo ha riferito l’Alto Commissariato Onu per i rifugiati, precisando che oltre due milioni hanno varcato la frontiera con la Polonia.
Ore 10.04 – Più di 80 bombardamenti a Kharkiv nella notte
Più di 80 bombardamenti con artiglieria sono stati registrati a Kharkiv durante la notte. Lo riferisce il capo dell’amministrazione militare regionale Oleg Sinegubov citato da Unian. «Ne abbiamo registrati 84, sono stati colpiti distretti di Saltivka, Danylivka, Kholodna Hora, il distretto Htz», ha detto. In totale più di 600 case a Kharkiv sono state distrutte nei bombardamenti. Un drone da ricognizione russo è stato abbattuto questa mattina nella direzione di Chuguiv.
Ore 9.49 – La Francia aumenterà le sanzioni alla Russia se necessario
«Non esiteremo ad aumentare ulteriormente il livello delle sanzioni ogni qualvolta ciò sia necessario». Lo ha detto segretario di Stato francese agli affari europei, Cle’ment Beaune arrivando al consiglio Affari generali a Bruxelles. «Sono in corso discussioni. Abbiamo già adottato un pacchetto di sanzioni e possiamo rafforzarlo ulteriormente con un messaggio sempre chiaro e sempre semplice, purtroppo necessario nei confronti della Russia. Se la guerra scelta dalla Russia continua, aumenteremo il prezzo da pagare e la pressione».
Ore 9.40 – Un carro armato russo colpisce l’auto di una famiglia, 3 morti
Nella regione di Kharkiv, un carro armato russo ha colpito un’auto che trasportava una famiglia con bambini. Tre persone sono morte, tra cui una bambina di 9 anni. Lo annuncia su Facebook l’Ufficio del procuratore generale, come riferisce Ukrinform. «Nella regione di Kharkiv, un carro armato russo ha abbattuto un’auto con una famiglia con due bambini. La famiglia ha gridato che si trattava di civili, sventolando bandiera bianca, ma invano. I genitori e una bambina di nove anni sono morti e un ragazzo di 17 anni è rimasto ferito», afferma il Procuratore.
Ore 9.35 – Finora 60mila profughi ucraini in Italia
«I profughi ucraini entrati nel nostro Paese ammontano a oggi a circa 60mila. Consideriamo che il 10% di questi “utilizza” l’Italia come Paese di transito per andare in altri stati europei». Si tratta di «un 50% circa di donne, 40% bambini e il rimanente 10% da uomini anziani. Queste persone, voglio ricordarlo, transitano nel nostro Paese per lo più dalla frontiera con la Slovenia». Così il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, su Radio Uno Rai.
Ore 9.30 – Tre corridoi per evacuare i civili da Mariupol
Oggi verranno aperti tre percorsi per permettere l’evacuazione dei civili da Mariupol, come annunciato dalla vice prima ministra ucraina Iryna Vereshchuk su Telegram. «Oggi stiamo lavorando duramente per l’evacuazione dei residenti di Mariupol», afferma, spiegando che a questo fine funzioneranno tre «percorsi», tutti diretti alla città di Zaporizhzhia. La vicepremier fa sapere anche che 21 autobus e camion con aiuti umanitari hanno lasciato Zaporizhzhia diretti a Mariupol.
Ore 9.15 – Punti tampone e vaccino in ogni regione per gli ucraini
«Le regioni stanno rispondendo in maniera importante, diamo loro assistenza sanitaria, mettiamo a disposizione non solo vaccinazioni per il Covid ma anche per polio e morbillo». È una situazione «che dobbiamo monitorare ogni giorno, ma in tutte le regioni sono stati predisposti punti vaccinali e di accoglienza, in cui viene fatto il tampone e data la possibilità di somministrare il vaccino. E diamo massima assistenza anche dal punto psicologico perché arrivano molte persone che hanno bisogno anche di questo». Così il sottosegretario alla Salute Andrea Costa a Skytg24 in merito alla gestione sanitaria dei profughi dall’Ucraina
Ore 9.10 – La Russia risponde a Biden: «Non abbiamo armi chimiche»
Le accuse del presidente americano Joe Biden secondo cui la Russia potrebbe usare armi chimiche e biologiche in Ucraina sono «insinuazioni sbagliate». È la risposta arrivata dal vice ministro degli Esteri russo, Sergei Ryabkov. «Non abbiamo simili armi», ha aggiunto.
Ore 8.52 – Mosca: «L’espulsione dei diplomatici da Sofia è un atto ostile»
La Russia ha condannato come «atto ostile» a cui sarà data «risposta adeguata» l’espulsione decisa dalla Bulgaria di 10 suoi diplomatici sospettati di spionaggio. «L’iniziativa, di dimensioni senza precedenti, è l’ottava di una serie di espulsioni volute dalla Bulgaria di personale diplomatico russo dal 2019», ha commentato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. «Qualifichiamo questa mossa come l’ennesima provocazione, un tentativo di vincere la competizione sulla velocità con cui le relazioni con la Russia possono essere distrutte senza pensare alle conseguenze, agli interessi nazionali o alle aspirazioni del popolo bulgaro», ha concluso la portavoce, avvertendo che «questo atto ostile riceverà una risposta adeguata».
Ore 8 – I russi e l’incontro segreto sul Covid in Italia
«Entrare negli edifici pubblici e sanificare il territorio»: era questa l’intenzione della delegazione russa arrivata in Italia il 22 marzo 2020 per affrontare l’emergenza da Coronavirus.
Lo chiesero in una riunione finora riservata alla quale parteciparono i vertici militari provenienti da Mosca e quelli italiani del Comando Interforze, ma anche del Comitato tecnico-scientifico che collaborava con il governo nella gestione della pandemia.
Ci fu un duro scontro tra le due delegazioni e alla fine gli italiani negarono il via libera. I russi eseguirono comunque una serie di interventi in ospedali e Rsa: molti di loro erano militari.
Ci sono altri dettagli inediti su quella operazione che tre giorni fa l’alto funzionario del ministero degli Esteri Alexei Paramonov ha citato nel suo attacco al nostro Paese minacciando «conseguenze irreversibili» se aderiremo alle sanzioni: li racconta Fiorenza Sarzanini, qui.
Ore 7.40 – Zelensky pronto a parlare anche di Crimea e Donbass con Putin
In quello che potrebbe essere un significativo passo diplomatico, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è detto pronto a discutere di tutto con Vladimir Putin, se accetta di negoziare direttamente con lui: ha citato esplicitamente Crimea e Donbass, e si è dichiarato aperto a «cercare di affrontare tutto ciò che turba e dispiace alla Russia».
«La questione della Crimea e del Donbass è una storia molto difficile per tutti», ha detto: servono «garanzie di sicurezza» e la fine delle ostilità, e «una volta tolto questo blocco, parliamone». «Dobbiamo fare di tutto perché Donbass e Crimea tornino da noi. Questione di tempo? Sì. Ma fermare la guerra ora, questo è il problema».
La Crimea è stata occupata dalla Russia nel 2014; il Donbass è la regione dell’Ucraina orientale dove i separatisti filorussi hanno proclamato due «repubbliche» indipendentiste, riconosciute solo da Mosca.
Zelensky ha ribadito che dovrebbe essere il suo popolo a decidere, tramite referendum, su «alcune forme di compromesso» con la Russia.
Il presidente ucraino ha anche affermato di non volere che «la storia ci renda eroi e una nazione che non esiste».
Ore 7.06 – Zelensky torna a proporre un incontro con Putin
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è tornato a proporre un incontro con il suo omologo russo Vladimir Putin, «con qualsiasi formato», dicendosi disposto a discutere dello statuto delle repubbliche russofone ucraine e della Crimea e sottolineando che «senza questa riunione risulta impossibile capire veramente cos’è che (i russi) sono disposti a fare per fermare la guerra». In dichiarazioni ad un’emittente regionale ucraina, Zelensky ha detto che «senza trattativa non fermeremo la guerra», ma ha aggiunto che il suo Paese «non può accettare nessun ultimatum da parte della Russia». Sono necessarie, ha spiegato «garanzie di sicurezza» e la fine delle ostilità e, «una volta che quell’ostacolo sarà rimosso, parliamo».
Ore 6.49 – Kiev: forniture russe non dureranno più di 3 giorni Milano
Le forniture russe dureranno «non più di 3 giorni». È quanto riferisce l’esercito ucraino, nel rapporto operativo sulla guerra, affermando che le scorte dei russi non dureranno oltre i 3 giorni. I funzionari dell’esercito hanno affermato che la situazione è simile per quanto riguarda la fornitura di carburante e hanno parlato di «incapacità» della Russia di organizzare i rifornimenti delle truppe, segnale di «fallimento logistico» dei russi.
Ore 6.47 – Le sirene antiaeree stanno risuonando in quasi tutte le regioni dell’Ucraina
Sono state attivate negli oblast (equivalenti alle regioni italiane, ndr) di Sumy, Mykolaiv, Ternopil, Poltava, Kirovohrad, Kharkiv, Zaporizhzhia, Lviv, Ivano-Frankivsk, Zakarpattya, Chernivtsi, Dnipropetrovsk, Rivne, Volyn, Cherkasy, Khmelnytsky, Odesa e nelle città di Kiev, Sloviansk e Kramatorsk. Lo riferisce il Kiyv Indipendent.
Ore 5.10 – Kiev: ripreso il controllo di Makariv
Lo Stato maggiore delle forze armate dell’Ucraina ha riferito che «la bandiera ucraina è stata issata sulla città di Makariv» e le forze russe sono state respinte. Lo riporta il Kyiv Independent. Makariv è un insediamento urbano nell’oblast di Kiev, a 60 chilometri a ovest dalla capitale ucraina. Il villaggio aveva contato nei giorni scorsi diverse vittime civili.
Ore 5.08 – L’indiscrezione del Wsj: gli Usa invieranno a Kiev sistemi antiaerei di fabbricazione sovietica
Gli Stati Uniti consegneranno all’Ucraina una serie di sistemi antiaerei di fabbricazione sovietica di cui gli Usa si erano impadroniti decenni fa, nell’ambito di un programma segreto teso ad addestrare il personale militare statunitense. Lo riferisce il quotidiano Wall Street Journal, che cita fonti anonime della Difesa Usa. Secondo le indiscrezioni, i sistemi che verranno consegnati all’Ucraina includono anche un numero imprecisato di SA-8 Gecko: si tratta di un sistema antiaereo semovente su gomma, il primo sviluppato dall’Unione sovietica ad impiegare missili supersonici filoguidati per la difesa aerea delle forze sul campo di battaglia. Gli Stati Uniti sono impegnati in «discussioni in corso» con alleati e partner per fornire all’Ucraina «capacità di difesa aerea a lungo raggio» con strumenti «che sappiamo saranno in grado di usare». Lo ha detto il portavoce del Pentagono, John Kirby, che ha parlato di «consultazioni attive» in tal senso durante la regolare conferenza stampa tenuta nella giornata di ieri, 21 marzo. Il segretario alla Difesa Usa, Lloyd Austin, ha visitato la Slovacchia e la Bulgaria la scorsa settimana, dopo aver partecipato alla ministeriale Difesa della Nato a Bruxelles. Secondo quanto appreso dall’emittente «Cnn», gli Usa hanno discusso con le autorità slovacche la possibilità’ che Bratislava fornisca i suoi sistemi antiaerei S-300 all’Ucraina. Al momento, però, nessun accordo in tal senso è stato annunciato.
Ore 3.38 – Onu, bilancio civili uccisi sale ad almeno 925
Sale ad almeno 925 il bilancio dei civili uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione da parte della Russia, secondo i dati in possesso dell’Ufficio dell’Alto commissario delle Nazioni unite per i diritti umani (Unhchr).
Ore 3.19 – Ucraina: esercito Kiev, russi bloccano accesso a Mar d’Azov Secondo l’ultimo rapporto operativo dell’esercito ucraino appena pubblicato, le forze russe mantengono il corridoio terrestre con la Crimea e stanno bloccando l’accesso al Mar d’Azov. Anche la città di Sumy è parzialmente bloccata, mentre continuano i bombardamenti di artiglieria sulla città di Kharkiv. Il rapporto, citato dal Guardian, afferma inoltre che la Russia sta conducendo «campagne di propaganda aggressiva» rivolte ai militari delle forze armate della Bielorussia affinché si uniscano all’invasione militare dell’Ucraina. Le forze russe continuano a utilizzare la rete di aeroporti della Repubblica di Bielorussia e stanno cercando di ricostruire la sezione ferroviaria da Valuyki a Kupyansk al fine di migliorare la logistica del gruppo, ha aggiunto il ministero della Difesa ucraino. Le forze ucraine affermano di aver sventato ieri 13 attacchi nemici e distrutto 14 carri armati, otto veicoli da combattimento di fanteria, due veicoli corazzati leggeri multiuso, tre sistemi di artiglieria e quattro veicoli generici, mentre le unità di difesa aerea hanno colpito due bersagli nemici. I russi avrebbero perso circa 300 membri del personale.
Ore 2.21 –
Biden: «Russia prepara un attacco hacker agli Usa»
La minaccia di un attacco hacker da parte della Russia è «crescente» ma gli Stati Uniti useranno «ogni mezzo» per prevenirlo. Lo ha detto il presidente Joe Biden, lanciando l’avvertimento di un possibile cyberattacco, come escalation alla tensione internazionale dopo l’invasione russa dell’Ucraina. «La Russia – ha ammesso Biden – sta esplorando alcune opzioni». Il capo della Casa Bianca ha anche chiesto alle compagnie americane, nel corso di una tavola rotonda con alti dirigenti, di «accelerare gli sforzi per bloccare le loro porte digitali». «Avete il potere – ha aggiunto – la capacità e la responsabilità di rinforzare la cyber sicurezza e la resistenza di servizi chiave per il Paese e avete le tecnologie su cui gli americani possono fare affidamento. Noi abbiamo bisogno che ognuno faccia la sua parte». Il presidente ha ricordato che è un «dovere patriottico investire quanto più possibile» sulla sicurezza.
Ore 1.58 – Zelensky, piloti caccia russi inumani senza cuore
In un video caricato su Telegram nelle prime ore di oggi, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha definito inumani i piloti militari russi. «Hanno sicuramente il vuoto al posto del cuore, al posto dell’anima, al posto di tutto ciò che rende umano», ha detto. Citato dalla Cnn, Zelensky ha anche affermato che le truppe di Mosca hanno colpito ieri con razzi la regione di Zhytomyr e che un aereo russo è stato abbattuto nella regione di Kharkiv vicino a Chuhuiv. Il presidente ucraino ha aggiunto che anche i civili sono stati presi di mira nella regione di Zaporizhzhia. «Quattro bambini sono stati ricoverati in ospedale. Due sono in gravi condizioni».
Ore 1.31 – Biden, Putin sta valutando uso armi chimiche e biologiche
Le accuse russe che Kiev ha armi biologiche e chimiche «sono false» e sono un «chiaro segnale» che Vladimir Putin «sta valutando di usarle entrambe» nella guerra in Ucraina. Lo ha ribadito il presidente americano Joe Biden. Putin, ha sottolineato Biden, «è con le spalle al muro e ora sta parlando delle nuove operazioni sotto falsa bandiera che sta preparando».
Ore 1.02 – Esercito Gb, missili ipersonici non decisivi
«È altamente improbabile che lo schieramento di missili ipersonici Kinzhal influisca materialmente sull’esito della campagna russa in Ucraina». Lo afferma il vicemaresciallo della Royal Air Force (Raf) Mick Smeath, addetto militare alla Difesa britannica. Citato dal Guardian, Smeath sostiene poi come sia «molto probabile che le affermazioni russe di aver utilizzato lo sperimentale Kinzhal abbiano lo scopo di sminuire la mancanza di progressi nella campagna di terra» di Mosca. Il Kinzhal (Pugnale, in cirillico), è un missile balistico aviolanciato ipersonico di fabbricazione russa sviluppato negli anni 2010 ed entrato in servizio sperimentale nel 2018 presso le forze aerospaziali di Mosca.
Ore 00.18 – Biden conferma uso missili ipersonici russi
Il presidente americano Joe Biden ha confermato che la Russia ha impiegato anche missili ipersonici nei bombardamenti in Ucraina. «Con le stesse testate impiegate sugli altri missili, non fanno molta differenza, tranne che per il fatto che è quasi impossibile intercettarli», ha detto Biden, citato dalla Cnn.
Ore 00.06 – I tecnici hanno potuto lasciare centrale di Chernobyl
Tutti i tecnici della centrale nucleare di Chernobyl, che erano rimasti bloccati nell’impianto e avevano dovuto continuare a lavorare senza interruzione dal giorno dell’arrivo delle truppe russe, il 24 febbraio, hanno ottenuto il permesso di lasciare la centrale. Ne dà notizia in un comunicato l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), che dice di essere stata informata dalle autorità di Kiev. Metà dei tecnici erano potuti uscire ieri, l’altra metà oggi, eccetto 13 di loro che non hanno voluto andarsene. Quelli che sono smontati sono stati sostituiti da colleghi ucraini e nell’impianto sono rimaste in servizio guardie ucraine. Il danneggiamento di strade e ponti aveva finora ostacolato l’arrivo dello staff che doveva sostituire i colleghi.
Ore 23.04 – Usa, apprezziamo significativi contributi Italia
Gli Usa apprezzano «i significativi contributi che l’Italia ha dato all’Ucraina e a sostegno dell’Alleanza». Lo ha affermato in una nota l’ambasciata americana a Roma. «Contrariamente ai recenti commenti falsi e non attribuiti, l’Italia continua a dimostrarsi un forte esportatore di sicurezza e un robusto contributore alla Nato lungo il fianco meridionale e orientale dell’Alleanza». «Gli Stati Uniti continueranno a lavorare con tutti gli alleati e i partner per impegni futuri verso l’Ucraina in questo momento critico per la sicurezza europea», si legge.
Ore 22.45 – «Mariupol ridotta in cenere»
Nella medesima intervista Zelensky ha dichiarato che «Mariupol è ridotta in cenere». Si è detto comunque sicuro che «la città sopravviverà».
Ore 22.30 – Zelensky rilancia il vertice con Putin
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky insiste la necessità di un incontro nel più breve tempo possibile con Vladimir Putin. Il vertice si rende indispensabile – ha detto Zelensky in una intervista tv – «per fermare la guerra«
Ore 21.30 – Dagli Usa a Kiev armi per difesa aerea «a lungo raggio»
Stati Uniti sono impegnati in «consultazioni» con altre nazioni per fornire all’Ucraina «le capacità di difesa aerea a lungo raggio». Lo ha detto il portavoce del Pentagono, John Kirby. Gli Stati Uniti stanno discutendo con la Slovacchia, dove il capo del Pentagono Lioyd Austin è andato in visita la scorsa settimana, la possibilità che questa fornisca a Kiev i suoi sistemi di difesa anti missilistica S-300 in cambio di altre forniture militari in grado di sostituirli da parte di Washington.
Ore 20.45 – «I russi morti sono 9.800». Poi la notizia viene cancellata
I soldati russi morti nelle prime tre settimane di conflitto sarebbero 9.891. E’ quanto sostiene a sorpresa la Komsomolskaya Pravda, quotidiano russo vicino al presidente Putin. Il giornale cita fonti del ministero della difesa di Mosca. I feriti, secondo la stessa fonte sarebbero oltre 15.000. Fino a pochi giorni fa Mosca non aveva nemmeno mai fatto cenno a caduti russi in Ucraina, nè tantomeno aveva fornito cifre. Il sito della Komsomolskaya Pravda, poche ore dopo minuti dopo la diffusione, ha rimosso cifra e modificato l’articoloe sul suo canale Telegram ha detto che il sito è stato hackerato.
22 marzo 2022 (modifica il 23 marzo 2022 | 06:16)
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