Ucraina: raid su Leopoli, respinto un tentativo di sbarco russo a Odessa
A Varsavia per incontrare i profughi ucraini il presidente americano Joe Biden alza ancora il tiro contro il capo del Cremlino e definisce il presidente russo Putin “un macellaio”. La guerra intanto continua. Nonostante l’annuncio di volersi concentrare sulla “priorità” strategica della conquista dell’intero territorio delle province di Lugansk e Donetsk in Donbass, l’offensiva russa continua a martellare l’Ucraina da sud a nord, spingendosi con gli attacchi missilistici anche nella zona occidentale del Paese, finora la meno coinvolta dal conflitto. Bombardamenti che continuano a mietere vittime, con 1.104 civili uccisi secondo l’Onu.
Le forze russe hanno colpito nuovamente il centro di ricerca nucleare a Kharkiv: lo conferma un tweet del parlamento ucraino, dopo che la notizia era stata data dal Kyiv Independent. Secondo l’Ispettorato nazionale per l’energia nucleare, citato nel messaggio del Parlamento “è al momento impossibile valutare la gravità del danno, in quanto le ostilità continuano nella zona dell’installazione nucleare”.
Nuovi raid russi su Leopoli, nell’ovest dell’Ucraina, vicino al confine polacco, dopo quelli che nel pomeriggio avevano provocato almeno 5 feriti: lo ha riferito l’amministrazione militare regionale su Telegram, citata da Ukrinform, segnalando “altre tre potenti esplosioni” e precisando che “gli allarmi aerei restano”. “Gli invasori russi hanno sparato e danneggiato il memoriale dell’Olocausto di Drobitsky Yar alla periferia di Kharkiv. I nazisti sono tornati. Esattamente 80 anni dopo”, ha scritto su Twitter il ministero della Difesa ucraino. A Kiev è stato deciso e poi annullato un coprifuoco fino a lunedì mattina. E oltre metà degli abitanti è fuggita da Chernihiv, che è completamente distrutta, e 200 civili sono stati uccisi dall’inizio dell’invasione, ha detto il sindaco della città nel nord, vicino al confine con la Bielorussia, da giorni isolata per la distruzione di un ponte stradale sul fiume Desna, cruciale per i collegamenti con Kiev. “E’ più facile contare le case intere che quelle distrutte”, ha detto in conferenza stampa il primo cittadino Vladyslav Atroshenko, citato dall’Ukrainska Pravda, aggiungendo che le evacuazioni sono impossibili. In città, ha aggiunto, manca l’elettricità e scarseggia l’acqua corrente.
Rapito e poi liberato il sindaco di Slavutych dagli occupanti russi che hanno preso il controllo della cittadina del nord del Paese. Il primo cittadino, Yuri Fomichev, è stato visto da residenti nei pressi dell’ospedale locale, anch’esso occupato, dove sono ricoverati alcuni feriti. Uno di essi è stato ferito gravemente nel corso di una manifestazione anti russa quando i militari di Mosca hanno sparato in aria e lanciato granate leggere.
Al confine con l’Oblast di Kherson la guerra tra Ucraina e Russia non conosce soste. Lymany è l’ultima località prima di entrare nei territori occupati dai russi, ed è anche il primo rifugio per gli sfollati ucraini. Il flusso di rifugiati è costante sebbene non abbia più le dimensioni di un esodo. Spesso, tuttavia, chi scappa dalle aeree occupate dai russi è costretto a fermarsi qui, a Lymany. “Non sappiamo dove andare ma di certo non torniamo indietro”, spiega Janna, fuggita nei giorni scorsi da Prybuzke. “La città non c’è più, è stata distrutta dai russi”, aggiunge. I volontari di Mykolaiv stanno aumentando la quantità di aiuti da portare in questa zona di confine, stretta tra il fronte russo e il mare. Anche se, anche da queste parti, c’è la sensazione che l’esercito ucraino stia guadagnando posizioni. “Si, i russi arretrano, ci sono alcuni villaggi che sono zone ‘grige'”, spiega Alex, uno dei tanti partigiani ucraini che hanno imbracciato il fucile a Lymany e nei villaggi vicini.
Fallito nel frattempo un primo tentativo di evacuare un gruppo di persone da Kherson in mattinata. L’evacuazione era stata organizzata da un dall’Osce ma, a quanto raccontano fonti locali, il convoglio umanitario – diretto a Odessa – e’ stato costretto a tornare indietro dal sorvolamento di un bombardiere russo e da alcuni spari esplosi lungo la strada. Il convoglio portava donne e bambini. Kherson è una delle prime città ad essere state occupate dai russi.
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Sull’asfalto la parola ‘Bambini’, come davanti all’edificio bombardato (ANSA)
LE ACCUSE DI ZELENSKY – Torna a parlare il presidente ucraino Zelensky. La Russia sta alimentando la corsa agli armamenti nucleari, ha detto al Forum di Doha. “Vantandosi” delle sue armi nucleari, la Russia sta alimentando una pericolosa corsa agli armamenti, ha detto Zelensky. “Si stanno vantando di poter distruggere con armi nucleari non solo un determinato Paese ma l’intero pianeta”, ha commentato il leader ucraino in un videomessaggio. E parlando all’apertura del Forum di Doha, l’emiro del Qatar, lo sceicco Tamim bin Hamad Al Thani, ha detto che il suo Paese sta con milioni di rifugiati nella guerra “ingiusta” contro l’Ucraina. Secondo quanto reso noto da un alto consigliere del ministero della Difesa di Kiev, Markian Lubkivskyi, citato dalla Cnn, il noto contractor russo di paramilitari sostenuto dal Cremlino, il Wagner Group, ha partecipato ad un presunto piano per assassinare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il vice premier Denys Shmyhal. Secondo il New York Post, tra l’altro, Zelensky potrebbe fare una apparizione video, live o registrata, domenica alla serata degli Oscar e precisa che si sta al momento discutendo proprio se la cerimonia debba rimanere apolitica o meno. Il network americano Abc, che trasmette lo show, sarebbe favorevole a dare spazio al leader ucraino.
“Siamo molto delusi dal risultato dei vertici della Nato e dell’Ue”, ha affermato Andriy Yermak, capo di gabinetto del presidente Zelensky, intervenendo in video all’Atlantic Council di Washington, uno dei principali think tank Usa. Yermak – riporta il Washington Post – ha quindi criticato la linea portata avanti da Stati Uniti ed Europa definendola di “acquiescenza”. “Ci aspettavamo più coraggio, decisioni più forti. Invece la Nato sembra preoccupata più a non provocare la Russia e ad evitare una escalation del conflitto. Mentre noi abbiamo bisogno di cose molto concrete e siamo costretti a ricordarvelo ripetutamente”.
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Secondo il quotidiano, l’attrice di origini ucraine Mila Kunis, che insieme al marito Ashton Kutcher ha raccolto 35 milioni per i rifugiati ucraini, fara’ una dichiarazione politica durante la kermesse (ANSA)
E se il leader ucraino non pone limiti al suo sforzo di sensibilizzazione su scala globale, la risposta dell’Occidente è una nuova ondata di sanzioni: il Wall Street Journal parla di una nuova tornata di misure dagli Usa che dovrebbe essere annunciata all’inizio della prossima settimana e che mette nel mirino le società russe che forniscono prodotti e servizi a militari e di intelligence. Tra le compagnie colpite dovrebbero esserci Serniya Enineering e Sertal, insieme ad alcune società collegate.
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Il presidente Usa incontra i ministri degli Esteri e della Difesa ucraini a Varsavia.’Con l’Ucraina fino alla vittoria’. Promette sanzioni contro Putin e aiuti a Kiev. Biden rassicura il premier polacco Duda: ‘L’articolo 5 del trattato Nato è un obbligo sacro’ (ANSA)