Ucraina, missili russi su Kremenchuk. ‘Colpito mall con oltre mille civili’

“L’attacco missilistico contro un centro commerciale in cui c’erano persone a Kremenchuk è un altro crimine di guerra russo. Un crimine contro l’umanità. Un chiaro e cinico atto di terrore contro la popolazione civile. La Russia è uno stato terrorista”. Lo ha scritto su Telegram il governatore della regione di Poltava, Dmytro Lunin, sottolineando che “medici e soccorritori” sono sul posto e si sta cercando di chiarire il bilancio delle vittime.

Almeno due persone sono morte e 20 ferite nell’attacco al centro commerciale di Kremenchuk. Lo afferma Kyrylo Tymoshenko, vice capo dell’ufficio del presidente, stilando un primissimo bilancio del bombardamento russo, come riporta la Bbc.

Almeno 9 dei feriti sono in gravi condizioni, ha aggiunto Tymoshenko. “Stiamo facendo tutto il possibile per aiutare le vittime il prima possibile. Mandiamo ambulanze sul posto, prepariamo gli ospedali di zona per l’accoglienza dei feriti. I soccorritori di tutte le aree circostanti si stanno recando sul posto per spegnere l’incendio”, ha spiegato.

“Siamo vivi!”. Sono queste le parole che si sentono urlare in un video girato all’interno del centro commerciale di Kremenchuk, nella regione di Poltava, nell’Ucraina centrale, colpito questo pomeriggio da un raid russo mentre era pieno di gente. Nelle immagini pubblicate da Anton Geraschenko, consigliere del ministero dell’Interno di Kiev, si vede un uomo che corre tra le macerie dell’edificio in fiamme per una quarantina di secondi, finché non riesce a uscirne. Il video, presumibilmente girato con un telefono cellulare, mostra alcune parti della struttura devastata dal bombardamento.

Le forze russe hanno lanciato questo pomeriggio attacchi missilistici su Kremenchuk,

nell’oblast di Poltava, sulle rive del fiume Dnipro. Lo ha riferito il governatore Dmytro Lunin, citao da Ukrinform. Non si hanno al momento notizie di vittime o feriti. Secondo il sindaco di Poltava, Oleksandr Mamay, le sirene d’allarme aereo hanno suonato anche nella sua città, capoluogo della regione.

Il bombardamento russo su Kremenchuk, nella regione centro-orientale di Poltava,

ha colpito “un centro commerciale, dove c’erano più di mille civili. Il centro commerciale è in fiamme, i soccorritori stanno lottando per spegnere l’incendio, il numero delle vittime è impossibile da immaginare”. Lo ha dichiarato su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, affermando che l’obiettivo non costituiva “nessun pericolo per l’esercito russo” e non aveva “nessun valore strategico”.

L’attacco missilistico russo su Kremenchuk “è avvenuto in un luogo molto affollato”, per questo “ci sono morti e feriti”. Lo ha riferito il sindaco della città Vitaly Maletsky. “L’attacco missilistico su Kremenchuk è avvenuto in un luogo molto affollato, che è al 100% irrilevante per le ostilità. Ci sono morti e feriti”, ha scritto il sindaco sulla sua pagina Facebook, come riporta Unian.

Più di 100 cadaveri sono stati trovati sotto le macerie di una casa di Mariupol ora sotto l’occupazione russa

. Lo afferma, come riporta Ukrinform, il consigliere del sindaco di Mariupol Petro Andryushchenko su Telegram. “Mariupol. Nuove tristi scoperte. Durante l’ispezione degli edifici nel distretto di Livoberezhny in un casa distrutta dall’esplosione di una bomba sono stati trovati più di 100 corpi. I cadaveri sono ancora sotto le macerie. Gli occupanti non hanno intenzione di seppellirli”, ha scritto Andryushchenko.

Come riportato da Ukrinform, l’aggressione russa ha causato una delle più grandi catastrofi umanitarie a Mariupol. La città è stata praticamente distrutta dai bombardamenti degli invasori russi: più del 95% di tutti gli edifici sono stati distrutti, inclusi 1.356 grattacieli. Il sindaco di Mariupol ha affermato che dall’inizio dell’invasione russa nella città sono morti circa 22mila civili. Oggi, circa 100mila persone rimangono nella città temporaneamente occupata.

ll governatore regionale del Lugansk Sergey Gaidai chiede intanto ai civili di lasciare subito Lysychansk, la città gemella di Severodonetsk sotto i bombardamenti russi. “Cari residenti della comunità territoriale della città di Lysychansk – scrive su Telegram – e loro parenti. A causa della reale minaccia alla vita e alla salute, chiediamo l’evacuazione immediata. La situazione in città è molto difficile. Salvate voi stessi e i vostri cari. Prendetevi cura dei bambini. Siate certi che nelle città di evacuazione sul territorio dell’Ucraina ci si prenderà cura di voi”.

Proseguono incessanti gli attacchi delle forze russe, nelle ultime 24 ore venti contro 12 insediamenti nella regione di Donetsk, ed un ragazzino è rimasto ferito. Lo ha reso noto la polizia ucraina su Telegram. Circa 20 strutture civili sono state distrutte, tra cui 11 case.

Due civili sono morti la notte scorsa a causa di bombardamenti nella regione di Kharkiv: lo ha reso noto il governatore regionale, Oleh Synyehubov, secondo quanto riporta il Guardian. E sempre durante la notte un missile russo ha colpito il cortile di una scuola e altri tre civili sono rimasti feriti. 

Intanto lo Stato maggiore ucraino rende noto su Facebook che la Bielorussia ha inviato fino a 20 vagoni ferroviari carichi munizioni in Russia per la guerra contro l’Ucraina. La spedizione inviata nella regione di Belgorod, al confine orientale dell’Ucraina.

LA NATO

“Al vertice di Madrid concorderemo un pacchetto di assistenza globale rafforzato per l’Ucraina. Questo includerà forniture sostanziali di supporto in settori come le comunicazioni sicure, i sistemi anti-drone e il carburante. A lungo termine, aiuteremo l’Ucraina a passare dalle attrezzature militari dell’era sovietica a quelle moderne della Nato e a rafforzare ulteriormente le sue istituzioni di difesa e sicurezza”, ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg nella conferenza stampa di presentazione del vertice di Madrid. A Madrid la Nato approverà il più importante rafforzamento delle proprie capacità dalla fine della Guerra Fredda e porterà le forze ad alta prontezza oltre la soglia delle 300 mila unità.

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