Ucraina, Berlusconi: profondamente addolorato da Putin
Il leader di Forza Italia
«Noi non abbiamo avuto alcuna esitazione a schierarci». L’ex premier interviene alla convention azzurra “L’Italia del futuro”
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«Io Putin l’ho conosciuto vent’anni fa. Mi era sempre parso un uomo di gran buon senso, di democrazia, di pace, peccato davvero per quel che è successo…». Dopo oltre un mese di silenzio, Silvio Berlusconi cita in pubblico quello che ha sempre considerato un amico, Vladimir Putin, chiamandolo per nome. Circa 40 minuti, senza alcuna pausa, andando spesso a braccio, spedito, sulla traccia di un discorso di ben 19 cartelle, che lui stesso ha ammesso di aver a tratti abbandonato «perchè molto lungo». L’occasione è la convention azzurra “L’Italia del futuro”.
Sostegno senza distinguo all’esecutivo
Le parole del Cav sono molto dure, di severa condanna. «Oggi siamo di fronte ad una aggressione senza precedenti messa in atto dalla Russia ai danni di un paese neutrale come l’Ucraina, che sta combattendo con valore e determinazione per la propria libertà. Un’aggressione che anziché portare la Russia in Europa l’ha portata nelle braccia della Cina… Peccato, davvero peccato!». La presa di posizione è netta. «Non posso e non voglio nascondere – si rammarica l’ex premier – di essere profondamente deluso ed addolorato dal comportamento di Vladimir Putin, che si è assunto una gravissima responsabilità di fronte al mondo intero. Noi non abbiamo avuto alcuna esitazione a schierarci: la posizione di Forza Italia è quella espressa nella durissima “Risoluzione contro l’aggressione della Russia all’Ucraina” approvata dal Parlamento europeo in seduta straordinaria il primo marzo, risoluzione che io ho convintamente votato. Una posizione tante volte poi ribadita in modo perfetto da Antonio Tajani e dai nostri gruppi in Parlamento. È una posizione di pieno sostegno, senza distinguo, alla linea dell’esecutivo di cui facciamo parte».
Bucha, Russia non può negare responsabilità
Non vengono usati mezzi termini neanche per condannare l’eccidio di Bucha. «Voglio dire ancora di più: di fronte all’orrore dei massacri di civili a Bucha e in altre località ucraine, veri e propri crimini di guerra, la Russia non può negare le sue responsabilità. Dovrebbe al contrario, nel suo stesso interesse, identificare e mettere sotto processo i responsabili di comportamenti che il diritto e la morale considerano inaccettabili anche in tempo di guerra», conclude il presidente di Forza Italia.
Noi leali al governo ma no a colpire la casa
Nel corso dell’intervento toccati anche temi di stretta attualità politica. «Noi siamo leali e lo saremo fino alla fine, ma non possiamo rinunciare alla nostra identità sostenendo provvedimenti che negano i nostri principi. Noi non consentiremo mai a nessun governo, come non lo abbiamo mai consentito, di mettere le mani nelle tasche degli italiani. Noi non consentiremo mai a nessun governo di colpire la casa, che per noi è sacra, è il simbolo dell’unità e della continuità della famiglia». Per Silvio Berlusconi «i provvedimenti che il governo ha preso sinora – anche su nostra richiesta – vanno nella direzione giusta, ma sono ancora insufficienti. C’è ancora molto da fare, per salvare il futuro del nostro Paese. E solo politiche liberali possono riuscirci. Solo un governo credibile in Europa può chiedere alla Banca Centrale Europea, alla Bce, di continuare a ricorrere all’acquisto di titoli di Stato per immettere liquidità nel mercato e per sostenere l’indebitamento degli Stati».