Ucraina: attacco a Odessa, colpiti depositi di carburante. Zelensky: la Russia vuole il Sud e il Donbass

   L’obiettivo dell’invasione russa in Ucraina è il Donbass. Ne è sicuro il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che nel consueto videomessaggio notturno lo ha ribadito: “Le truppe russe vogliono prendere il Donbass e il sud dell’Ucraina. Siamo consapevoli che il nemico ha riserve per aumentare la pressione a est. Qual è il nostro obiettivo? Proteggere la nostra libertà, la nostra terra, la nostra gente.

    Stiamo rafforzando le difese – ha aggiunto – e bisogna elogiare il coraggio e la resilienza di coloro che difendono le città”.

    Poi sferza l’Occidente: “Occorre anche dire che il nostro Paese non ha ricevuto abbastanza moderni sistemi antimissilistici dagli alleati”.

Ascolta “Odessa sotto attacco, il racconto del fotoreporter Carlo Orlandi” su Spreaker.


    Pure il Cremlino ammette che il Donbass è al centro della sua “operazione militare speciale: La sovranità delle repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk – spiega il portavoce Dmitry Peskov – è stata riconosciuta dalla Russia. Abbiamo riconosciuto la loro indipendenza. La nostra operazione è stata avviata su richiesta di queste due repubbliche: uno degli obiettivi principali consiste nel salvarle e ripristinare la loro statualità entro i confini del 2014, entro i confini sanciti dalla costituzione delle repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk”. Secondo Peskov, “l’Ucraina è un paese difficile e ostile per la Russia, è un Paese che di fatto ha completamente proibito qualsiasi media di lingua russa, è un Paese che ha reso la lingua russa secondaria e così via”.

    Sul fronte bellico lo Stato maggiore ucraino sottolinea che “il nemico continua a effettuare sistematici attacchi missilistici e aerei con armi ad alta precisione su obiettivi militari e civili, ma l’intensità è diminuita”.

Missili russi su Odessa, la città è sotto attacco. Alcune fonti giornalistiche sui social media affermano che a essere colpiti sono dei depositi di carburante situati vicino al porto. Richard Gaisford, inviato della britannica Itv, parla di almeno cinque punti di impatto. Nelle immagini da lui postate si vedono enormi colonne di fumo nero che oscurano tutto il cielo. Non ci sono vittime a Odessa, secondo l’ufficiale del comando operativo “Sud” Vladislav Nazarov, citato da Unian. Il vice del consiglio comunale di Odessa, Petro Obukhov, ha chiesto ai cittadini di restare in casa e non interferire coi soccorsi. “Questa mattina missili di precisione guidati dal mare e dall’aria hanno distrutto una raffineria di petrolio e tre impianti di stoccaggio di carburante nelle vicinanze della città di Odessa, che fornivano carburante al gruppo di forze ucraine vicino a Mykolaiv”, ha detto il portavoce del ministero della difesa russo, Igor Konashenkov, come riporta Interfax.

   Proprio per alleviare la pressione sull’importante centro costiero – secondo i media britannici – Boris Johnson è pronto ad inviare missili anti-nave per affondare le imbarcazioni da guerra russe che si trovano nel mar Nero.

    A Mariupol è invece stato ucciso il regista lituano Mantas Kvedaravičius, di 45 anni: stava cercando di lasciare la città sotto assedio quando la sua auto è stata colpita da un razzo. Trasportato d’urgenza in ospedale, è morto poco dopo il ricovero. 

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