Ucraina, allarme Onu per la centrale di Zaporizhzhia. Ma Mosca: “Funziona regolarmente”
Kiev, 8 agosto 2022 – E’ ancora allarme per la centrale nucleare di Zaporizhzhia , negli ultimi giorni al centro di attacchi militari nella guerra tra Russia e Ucraina per il controllo dell’area. Il segretario generale delle Nazioni Unite , Antonio Guterres, ha chiesto l’immediata sospensione di ogni operazione militare “suicida” all’impianto e di garantire l’ accesso degli ispettori dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica ( Aiea ) per poter la situazione.
Secondo il capo dell’amministrazione installata dalla Russia dell’omonimia regione occupata, Yevgeniy Balitsky, la centrale funziona regolarmente . “Abbiamo informazioni dai militari e dai rappresentanti dell’agenzia russa Rosatom, che sono qui per monitorare la situazione. Abbiamo informazioni da loro che tutto sta funzionando in modalità normale, due reattori funzionano a pieno regime”, ha detto Balitsky ai microfoni di canale Russia-24 (VGTRK) aggiungendo che l’impianto è sotto il controllo di “strutture russe”.
Kiev invece sostiene le forze di Mosca hanno bombardato per la seconda notte consecutiva la cittadina di Marhanets , sulla sponda nord del fiume Dnipro, a soli 10 km da Zaporizhzhia . Nel mirino dell’aviazione russa resta anche Kharkiv, colpita di nuovo secondo quanto reso noto da Oleg Sinegubov, capo della regione militare locale.
Intanto le truppe ucraine hanno nuovamente bombardato nella notte un importante ponte a Kherson, la città nel Sud occupata dai russi e che il governo di Kiev punta a riconquistare vista la posizione strategica per la Russia. La regione infatti confina con la penisola di Crimea, annessa da Mosca nel 2014. Occupando la regione, la Russia è riuscita a costruire un ponte terrestre per collegare la Crimea al territorio russo e ad altre regioni occupate dagli ucraini. Le autorità di occupazione filorusse stanno anche programmando un referendum sull’annessione di Kherson e della vicina regione di Zaporizhzhia.
Escluso, per il momento, un incontro tra i presidenti russo Vladimir Putin e ucraino Voldymyr Zelensky . Per il portavoce del Cremlino , Dmitri Peskov, “è possibile solo dopo che i negoziatori avranno completato i compiti a casa”, quindi “non ci sono i prerequisiti” al momento per organizzarlo.