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Ucraina

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Toni durissimi, minacce e accuse reciproche: la guerra in Ucraina continua sul terreno ma anche sul fronte della contrapposizione sempre più netta tra l’Occidente e Mosca. Putin avverte che “se Paesi terzi interferiranno ci sarà una reazione immediata, è già stata decisa” ed evoca ancora una volta lo spettro del conflitto nucleare. La tensione si acuisce inoltre sul piano economico: la Russia taglia le forniture di gas a Bulgaria e Polonia, l’Unione europea trova un accordo sull’embargo al petrolio russo. Washington denuncia: nell’area di Donetsk giustiziati ucraini che volevano arrendersi.

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04.40 Il segretario generale dell’Onu a Kiev

Dopo la sua visita in Russia e l’incontro con Putin, il segretario generale dell’Onu Antònio Guterres è arrivato a Kiev, dove dovrebbe vedere Zelenskiy. Il numero uno del Palazzo di Vetro visiterà la periferia della capitale ucraina, Bucha, Irpin e Borodianka, teatro di alcune delle pagine più sanguinose della guerra. Dopo la sua visita a Mosca, il capo delle Nazioni Unite si è detto “preoccupato per i ripetuti rapporti su possibili crimini di guerra”, dicendo che “richiedono un’indagine indipendente”. E ha riferito di aver chiesto a Putin un cessate il fuoco urgente.

03.04 Nel pomeriggio discorso di Biden

Il presidente americano Joe Biden parlerà alle 10.45 ora locale (le 16.45 in Italia) del “sostegno agli ucraini nella difesa del loro Paese e della loro libertà contro la brutale guerra della Russia”. Lo annuncia la Casa Bianca.

02.38 La tedesca Uniper pagherà il gas tramite un conto russo

La società energetica tedesca Uniper pagherà il gas a Mosca attraverso una banca russa e non più attraverso un istituto con sede in Europa. Lo riferisce il quotidiano Rheinische Post. Anche se la Russia ha richiesto pagamenti in rubli, ha proposto un sistema che prevede l’uso di conti presso Gazprombank, che convertirebbe i pagamenti effettuati in euro o dollari in rubli. Questo offre un margine di manovra che alcuni Paesi potrebbero cercare di usare per continuare a comprare il gas russo senza incappare nel sistema di sanzioni occidentali.

02.06 Casa Bianca: taglio forniture di gas “arma” prevista

“Purtroppo questo è un passo che avevamo previsto, è come se fosse un’arma che sapevamo che la Russia avrebbe potuto usare in questo conflitto”. Così l’addetto stampa della Casa Bianca Jen Psaki ha definito la decisione di Mosca di tagliare le forniture di energia a Polonia e Bulgaria.

“La Nato alza i toni ed invia armi pesanti per far sapere a Putin che non gli consentirà di sconfiggere l’Ucraina”

01.29 Usa: i russi hanno giustiziato chi voleva arrendersi

“Ora abbiamo informazioni credibili che un’unità militare russa operante nelle vicinanze di Donetsk ha giustiziato gli ucraini che stavano tentando di arrendersi, piuttosto che prenderli in custodia”. Lo ha dichiarato alle Nazioni Unite Beth Van Schaack, ambasciatrice degli Stati Uniti per gli affari di giustizia penale internazionale. “Se fosse vero, ciò costituirebbe una violazione di un principio fondamentale delle leggi di guerra, il divieto di esecuzione sommaria di civili e combattenti fuori combattimento in virtù di resa, ferita o altre forme di incapacità”, ha aggiunto. Van Schaak ha poi affermato che gli Stati Uniti hanno “rapporti credibili riguardanti persone uccise in stile esecuzione con le mani legate; corpi che mostrano segni di tortura; resoconti orribili di violenza sessuale contro donne e ragazze”. “Coloro che hanno scatenato, perpetrato e ordinato questi crimini devono essere ritenuti responsabili e le prove di questa criminalità stanno aumentando ogni giorno”, ha affermato.

01.22 Kiev: 90 miliardi di dollari di danni

Dall’inizio della guerra, la Russia ha causato circa 90 miliardi di dollari (più di 85 miliardi di euro) di danni alle infrastrutture ucraine. È il conto fatto dal governo di Kiev secondo quanto riferito dal ministro delle infrastrutture Oleksandr Kubrakov alla riunione del Congresso dei poteri locali e regionali, a cui ha partecipato il presidente Zelensky.

01.03 Truss (Regno Unito): raddoppiare il sostegno a Kiev

La crisi in Ucraina deve essere il “catalizzatore per il cambiamento” perché l’Occidente riveda il suo approccio alla sicurezza internazionale e raddoppi il suo sostegno a Kiev: lo ha detto la ministra degli Esteri britannica Liz Truss. Parlando alla Mansion House di Londra, Truss ha descritto Putin come un “disperato operatore canaglia senza alcun interesse per le norme internazionali” e ha invitato l’Occidente a “scavare a fondo” nei loro inventari di armi.

00.50 Microsoft: Mosca coordina attacchi hacker contro l’Ucraina

Hacker allineati con il governo russo hanno effettuato oltre 230 attacchi informatici contro l’Ucraina da quando Mosca ha invaso il paese: lo ha fatto sapere il gigante tecnologico statunitense Microsoft che sta lavorando con esperti di cybersicurezza ucraini e aziende private per contrastare tali attacchi.

00.45 Giornalista russa arrestata

La giornalista russa Maria Ponomarenko, del portale di notizie RusNews, è stata arrestata per aver riferito del “presunto attacco aereo russo” dello scorso mese di marzo contro il teatro Drama nella città ucraina di Mariupol, dove centinaia di civili erano nascosti. Lo ha riferito l’agenzia di stampa internazionale Sputnik.

00.28 Moody’s: da alta inflazione rischio di tensioni sociali

L’agenzia internazionale di rating Moody’s teme che l’alta inflazione, derivante dall’impatto dell’invasione russa dell’Ucraina, potrebbe esacerbare le tensioni sociali nel mondo e indebolire il debito sovrano. In un rapporto, Moody’s ha ricordato che l’invasione dell’Ucraina sta spingendo i prezzi dell’energia aumentando così le pressioni inflazionistiche che “probabilmente dureranno più del previsto”.

00.03 Kiev: abbiamo chiesto agli Usa droni d’attacco

Oltre all’artiglieria pesante e ai sistemi missilistici, il governo di Kiev ha chiesto agli Usa “droni d’attacco”, in particolare gli MQ-1C Grey Eagle, con “munizioni appropriate” come il missile AGM-114 Hellfire. Lo ha detto in un’intervista a Politico il ministro della Difesa ucraino Oleksij Reznikov sottolineando di aspettarsi “risultati positivi”. L’Ucraina ha già preso contatti con la General Atomics, l’azienda che produce i droni, ma per qualsiasi vendita o trasferimento ci vuole il via libera del governo degli Stati Uniti, in particolare del Dipartimento di Stato e del Pentagono.

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