Ucraina

È il 56° giorno di guerra. Il terzo della nuova offensiva di Putin ad est. Mariupol è sotto una pioggia di bombe e per Kiev la situazione rimane “brutale e immutata”. Kiev accusa che la città è stata trasformata in un ghetto: “I residenti si possono spostare per la città solo se indossano al braccio dei nastri bianchi”. Nel Donbass gli ucraini “continuano a respingere i tentativi di avanzata delle forze russe che si fanno sempre più insistenti”, secondo quanto riferiscono i servizi inglesi. A giudizio degli analisti  può essere questa la battaglia decisiva. Raggiunto un accordo per attivare corridoi umanitari. Zelensky è tornato a chiedere aiuti militari: “Se avessimo accesso a tutte le armi di cui abbiamo bisogno avremmo già posto fine alla guerra”. Dagli Usa sono in arrivo forniture militari per 800 milioni di dollari. Il presidente Biden e gli alleati tutti d’accordo su nuove sanzioni e a isolare Mosca. Il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, è arrivato a Kiev. E Mosca annuncia: “Inviata a Kiev bozza con chiara proposta di accordo”.

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12.05 Ripresa colloqui, Mosca: “Inviata a Kiev una bozza di documento cristallina” 

“La Russia ha consegnato all’Ucraina una bozza di documento sui colloqui formulata chiaramente e attende la risposta. Ora la palla è nel campo di Kiev”. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov. “A partire da questo momento, la nostra bozza di documento, che contiene parole cristalline, è stata presentata alla squadra ucraina. La palla è nel loro campo e stiamo aspettando la loro risposta”, ha detto Peskov alla stampa che chiedeva un commento sull’andamento dei negoziati di pace tra le delegazioni di Russia-Ucraina.

11.58 Kiev: “Di Maio ha confermato l’invio di armi”

“Il ministro Luigi Di Maio ha confermato che ci saranno trasferimenti di armi” verso Kiev e “finora ci sono stati 85 aerei di armi mandati all’Ucraina” da tutti i Paesi che sostengono lo Stato sotto attacco. Lo ha dichiarato all’Agi Maria Mezentseva, deputata ucraina di Kharkiv e vice presidente della commissione parlamentare sull’Integrazione con l’Unione europea. All’indomani della trasferta in Italia, dove Mezentseva ha incontrato il ministro degli Esteri Di Maio, la deputata oggi ha partecipato a un’audizione al Parlamento europeo. Il sostegno all’Ucraina, ha aggiunto Mezentseva, “è senza precedenti” visto che “dopo soli quattro giorni dall’inizio della guerra abbiamo ricevuto 110 milioni di euro destinati al bilancio ucraino”.

11.42 Wimbledon, verso esclusione dei tennisti russi e bielorussi

Niente Wimbledon per i tennisti russi e bielorussi. Lo scrive il New York Times spiegando che gli organizzatori del torneo dovrebbero annunciare la decisione nelle prossime ore. Un’esclusione ovviamente legata alla guerra in Ucraina e che è stata confermata da un “importante dirigente del tennis internazionale” che ha voluto mantenere l’anonimato “perché non autorizzato a parlare a nome dell’All England Club”. Se così sarà Wimbledon, che inizierà il 27 giugno a Londra, escluderà dal torneo il numero 2 del mondo, Daniil Medvedev, e il numero 8 Andrey Rublev. In campo femminile tre le tenniste russe e bielorusse tra le prime 20 del ranking Wta: Aryna Sabalenka (4), Anastasia Pavlyuchenkova (15) e Victoria Azarenka (18).

11.17 Mickey Rourke: fornire armi all’Ucraina

L’attore americano Mickey Rourke ha esortato a gran voce sui social i leader mondiali a fornire le armi necessarie all’Ucraina per la lotta contro l’invasione russa.”22.000 anziani, bambini e loro famiglie sono morti a Mariupol a causa dei bombardamenti indiscriminati con i missili. E per peggiorare le cose la Russia invia il generale molto famoso Aleksandr Dvornikov. La sua reputazione è ben nota per la guerra in Siria con i massacri di anziani, bambini e civili non combattenti. L’uomo è uno spietato macellaio senza cuore”, ha scritto sul suo profilo Instagram l’attore che sta girando un film con Roman Polanski.

11.13 Kiev: grande amarezza per il discorso di Scholz

Il discorso del cancelliere tedesco Olaf Scholz sull’Ucraina è stato accolto con “grande delusione e amarezza” a Kiev. Lo ha detto alla Dpa l’ambasciatore ucraino in Germania, Andrij Melnyk. L’Ucraina ha accolto con favore la volontà della Germania di fornire a Kiev ulteriori finanziamenti per gli armamenti, ma non le dichiarazioni di Scholz secondo cui le capacità di export delle forze armate tedesche sono esaurite.

11.02 Ucraina, Soliani: “Il mio Anpi stia con i resistenti di Kiev”

L’Anpi deve rivedere le sue posizioni sulla guerra in Ucraina e sul sostegno armato ai resistenti. È quanto afferma la vicepresidente dei partigiani Albertina Soliani in un’intervista a La Repubblica dopo le critiche piovute sul presidente Gianfranco Pagliarulo per i suoi passati post filo russi e per il No alle armi. “Non condivido le sue prese di posizione sulla guerra della Russia all’Ucraina – afferma la sua vice -. Ritengo che l’Anpi dovrebbe riconoscere decisamente la resistenza del popolo ucraino”. “L’Anpi sta dalla parte dei resistenti”, rimarca l’ex senatrice, oggi anche presidente dell’Istituto Cervi.

10.55 Kiev: dal giorno dell’attacco morti 20.900 russi

Ammonterebbero a 20.900 le perdite fra le fila russe dal giorno dell’attacco di Mosca all’Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente. Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di circa 20.900 uomini, 815 carri armati, 2087 mezzi corazzati, 391 sistemi d’artiglieria, 136 lanciarazzi multipli, 67 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 171 aerei, 150 elicotteri, 1504 autoveicoli, 8 unità navali, 76 cisterne di carburante e 136 droni.

10.47 Kiev: “Mariupol trasformata in ghetto, civili costretti a indossare i nastri bianchi”  

“Gli occupanti russi stanno trasformando la città di Mariupol in un vero e proprio ghetto, costringendo i residenti a spostarsi per la città solo se indossano al braccio dei nastri bianchi”. Lo denuncia il consigliere del sindaco della città ucraina Petro Andryushchenko su Telegram, secondo quanto riporta l’agenzia ucraina Unian. “Gli occupanti sono passati da offerte ‘morbide’ di far indossare nastri bianchi ai civili, alle minacce dirette di aprire il fuoco su chiunque si trovi per strada senza tali segni”, ha scritto Andryushchenko. I russi stanno gradualmente trasformando la città in un vero ghetto per gli ucraini, usando i civili come esca, ha aggiunto.

10.38 Mariupol: seimila civili da evacuare 

Nel corridoio umanitario previsto per oggi da Mariupol, l’Ucraina punta a evacuare 6 mila civili su 90 autobus, secondo quanto dichiarato dal sindaco della città. Vadym Boychenko, secondo quanto riporta Reuters, ha riferito che 100 mila civili rimangono nella città assediata e che decine di migliaia sono stati uccisi. 

L’appello dei marines ucraini di Mariupol: “Queste sono le nostre ultime ore, salvateci”

10.30 Mosca: non ci fidiamo più dei negoziatori ucraini

La Russia “non si fida più” dei negoziatori ucraini. Lo ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, in un’intervista al canale televisivo Rossiya-24, rilanciata dalla Tass. “Non c’è più fiducia in queste persone da molto tempo”, ha detto, commentando i colloqui di pace tra Russia e Ucraina. La portavoce ha poi ribadito l’accusa di “incoerenza” nella posizione negoziale di Kiev già avanzata anche dal Cremlino. “Da parte dell’ufficio di un uomo che si fa chiamare presidente dell’Ucraina ed è dotato di poteri adeguati, è stata avanzata la richiesta di condurre negoziati”, ha ricordato Zakharova, “la Russia non ha rifiutato questa richiesta. Poi, come sempre, è iniziato un circo, letteralmente e in senso figurato, dal regime di Kiev: prima vengono, poi non vengono, a volte partecipano, a volte no. Mosca era pronta a questo”. “E’ uno schema classico, che dice che il regime non è indipendente, è controllato. E in secondo luogo, che i negoziati sono usati come distrazione”, ha denunciato la portavoce.

10.18 Mosca: colpite più di mille strutture militari

L’esercito russo ha colpito più di mille strutture militari in Ucraina in un giorno. Lo ha affermato il portavoce del ministero della Difesa russo Igor Konashenkov citato da Ria Novosti.”Le forze missilistiche e l’artiglieria hanno attaccato 1.053 infrastrutture militari ucraine. Tra questi, sono stati distrutti 31 posti di comando, sei magazzini di carburante, 910 punti di concentrazione di armi nemiche e 106 postazioni di tiro dell’artiglieria.

10.12 Kharkiv, morti i due dipendenti rimasti nell’ecoparco ad accudire gli animali

Avevano scelto di restare nel parco per accudire gli animali, ma hanno pagato con la vita questa scelta. Sono stati infatti ritrovati in un ripostiglio del Feldman Ecopark di Kharkiv due dipendenti di cui non si avevano più notizie dall’inizio di marzo. Lo ha riferito il servizio stampa del parco, ricordando che i due avevano scelto di rimanere nella struttura per nutrire gli animali: l’Ecopark ospita infatti più di 2.000 animali di 200 specie. Dopo essere tornati nel parco – finito nel mirino dei russi come il resto della seconda città ucraina – i gestori hanno cercato i due per poi trovarli ieri, “colpiti dai nemici”. L’ecoparco di Kharkiv è stato quasi distrutto dai bombardamenti russi.

10.06 Guerra in Ucraina, il Papa: “Grato per misericordia della Polonia, cuori generosi” 

“Cristo ci insegna che l’uomo non solo sperimenta la misericordia di Dio, ma è anche chiamato a mostrarla al suo prossimo. Vi sono particolarmente grato per la vostra misericordia verso tanti rifugiati dall’Ucraina, che hanno trovato in Polonia porte aperte e cuori generosi. Che Dio vi ricompensi per la vostra bontà”. Così Papa Francesco al termine dell’Udienza Generale, nei saluti ai fedeli di lingua polacca.

10.04 Bombe su Mykolaiv: distrutto l’ospedale

I bombardamenti della notte hanno distrutto l’ospedale di Mykolaiv. Lo riporta Ukrinform.

09.50 Oslo invia 100 missili antiaerei all’Ucraina

Il governo norvegese ha annunciato l’invio di cento missili antiaerei in Ucraina per rafforzare le capacità militari di Kiev a fronte dell’offensiva russa. L’esecutivo norvegese aveva già inviato 4mila missili anticarro ed altro equipaggiamento militare; in questo caso si tratterà di missili Mistral che sarebbero stati sostituiti, “pur essendo armi efficaci e moderne” simili ad altre già inviate a Kiev da alti paesi, ha sottolineato il ministro della Difesa norvegese, Bjorn Arild Gram.


09.45 Il Times: aereo spia Usa era in volo sul Mar Nero durante attacco missilistico ucraino al Moskva

Secondo il Times un aereo spia statunitense si sarebbe trovato in volo sul Mar Nero, in quella che è stata definita una missione di pattugliamento, poche ore prima dell’attacco missilistico ucraino che ha portato all’affondamento dell’incrociatore Moskva, vanto della flotta russa. Si tratta di una notizia che potrebbe avere ripercussioni pesantissime sui già precari rapporti tra Mosca e Washington. Il velivolo in questione è un Boeing P8 Poseidon che si trovava entro 100 miglia dal Moskva il giorno in cui l’incrociatore russo ha subito danni catastrofici. Si suppone che in seguito all’attacco con missili Neptune, centinaia di marinai russi siano morti. Il suo affondamento ha ridotto drasticamente la probabilità di uno sbarco a Odesa e ha inferto un duro colpo alle capacità della Russia nel Mar Nero. Il P8, che costa circa 330 milioni di sterline, ed è il più sofisticato aereo per la caccia ai sottomarini e la localizzazione delle navi da guerra nell’arsenale statunitense. 

Incrociatore Moskva: il video del rogo dell’ammiraglia russa affondata

09.35 il sindaco di Mariupol: “Qui vivono ancora 130 mila persone”

Sono circa 130mila le persone che vivono ancora a Mariupol e che si trovano bloccate sotto assedio da oltre 50 giorni. Lo ha detto alla Bbc il vice sindaco di Mariupol, Sergei Orlov.

09.30 attacco senza sosta nel Luhansk 

Nella regione di Luhansk continuano gli attacchi dei russi: colpita Nividruzhesk nel distretto di Severodonetsk, dove sono stati bersagliati diversi edifici e case e dove hanno colpito il gasdotto. Lo comunica su Telegram il servizio per le emergenze nazionale ucraino, aggiungendo che a Hirske i soccorritori hanno salvato due persone e a coloro che rimangono ancora nella regione vengono portati acqua e cibo.

09.26 Il Regno Unito: aumenta presenza militare russa al confine orientale dell’Ucraina

La presenza militare russa al confine orientale dell’Ucraina continua ad aumentare, mentre i combattimenti nel Donbass si stanno intensificando: lo riporta l’intelligence britannica nel suo ultimo aggiornamento sulla situazione in Ucraina pubblicato dal ministero della Difesa di Londra. Secondo i servizi britannici, inoltre, è probabile che l’attività aerea russa nell’Ucraina settentrionale rimanga contenuta dopo il ritiro di Mosca dal nord di Kiev. Tuttavia, esiste ancora il rischio di attacchi con armi di precisione contro obiettivi chiave in tutta l’Ucraina. Gli attacchi russi contro le città del Paese, conclude il rapporto, mostrano l’intenzione di Mosca cercare di interrompere il flusso dei rinforzi e delle armi ucraine nell’est del Paese.  

08.57 Michel è arrivato in treno a Kiev

Il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, è arrivato stamane a Kiev. Lo ha reso noto lui stesso postando una foto del suo arrivo alla stazione della capitale ucraina accompagnata dalla seguente didascalia :”Nel cuore di un’Europa libera e democratica”. Michel è stato accolto nella stazione di Kiev dalla ministra per l’Integrazione europea, Olha Stefanisyna. In giornata vedrà il presidente ucraino Volodymy Zelensky.

08.18 In Ucraina morti 205 bambini dall’inizio della guerra

Resta stabile il bilancio dei bambini morti in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa, mentre aumentano quelli feriti. E’ quanto emerge dagli ultimi dati diffusi dall’Ufficio del Procuratore generale di Kiev. “La mattina del 20 aprile, il numero ufficiale dei bambini morti non è cambiato: 205. Il numero dei feriti è cresciuto a 373” (erano 367 ieri), riferisce l’Ufficio del Procuratore su Telegram.


08.10 Accordo per corridoio umanitario a Mariupol

E’ stato raggiunto un accordo preliminare per l’attivazione di un corridoio umanitario a Mariupol. Dovrà servire a consentire l’uscita dalla città di bambini, donne e persone anziane. La notizia dell’accordo è stata riferita ai media ucraini da fonti del governo di Kiev.


7.30 Forze russe verso Lyman

Le truppe russe si stanno raggruppando per proseguire la loro offensiva verso la città di Lyman, nella regione di Donetsk (est): lo ha reso noto su Facebook l’Esercito ucraino, secondo quanto riporta Ukrinform. “Il nemico sta cercando di continuare le sue operazioni.

07.00 Intelligence Gb: Mosca stringe la morsa a Est

La Russia continua rafforzare la sua presenza nelle regioni orientali ucraine e ad intensificare gli attacchi sul Donbass. Lo riferisce l’intelligence britannica nel suo ultimo aggiornamento, secondo il quale è probabile che il numero degli attacchi aerei nel Nord dell’ucraina resti limitato dopo il ritiro delle truppe di Mosca dalla regione di Kiev, ma tuttavia c’è ancora il rischio di attacchi di precisione contro obiettivi prioritari in tutto il Paese.

06.30 Cina: invio di armi allontana la pace

“Continuare a mandare armi più offensive” in Ucraina “non porterà pace, non farà che prolungare il conflitto e determinarne un’escalation e aggravare la catastrofe umanitaria” e “il congelamento arbitrario delle riserve valutarie di altri Paesi costituisce una violazione di sovranità ed equivale a usare come arma  ‘interdipendenza economica”. È quanto ha detto l’ambasciatore della Cina presso le Nazioni unite, Zhang Jun, parlando al Consiglio di sicurezza Onu.

04.05 Il capo delle truppe ucraine nell’acciaieria Azovastal: “Sono gli ultimi giorni per noi”

Le truppe ucraine asserragliate nell’acciaieria di Azovstal stanno vivendo “gli ultimi giorni, se non ore. Il nemico ci supera di 10 a uno”. Così su Facebook Serhiy Volyna, comandante della 36a brigata dei marines che difendono Mariupol, aggiungendo: “Ci appelliamo e imploriamo a tutti i leader mondiali di aiutarci. Chiediamo loro di utilizzare la procedura di estrazione e portarci nel territorio di uno stato terzo”.

03.40 Ultimatum russo ai combattenti nell’acciaieria di Mariupol

Le forze russe hanno dato ai combattenti ucraini che resistono nell’acciaieria di Azovstal a Mariupol un’altra scadenza per la resa. Se le truppe ucraine smetteranno di combattere alle 14 di oggi (le 13 in Italia), secondo quanto riferisce il Washington Post citando media russi, saranno “garantite la vita, la sicurezza e le cure mediche”. Così il colonnello generale Mikhail Mizintsev, capo del Centro di controllo della difesa nazionale russo, aggiungendo che “la fine dei soldati ucraini sarà amara in caso di rifiuto”. Il comandante degli ucraini a Mariupol ha detto proprio in un’intervista al Post che non si arrenderanno e continueranno “a condurre operazioni di combattimento e a completare i nostri compiti militari finchè li riceveremo”

02.50 Il Canada invierà artiglieria pesante a Kiev

 “Il Canada invierà artiglieria pesante in Ucraina”, ha detto in una conferenza stampa il primo ministro canadese Justin Trudeau citato dall’agenzia Ukrinform. “Siamo stati in stretto contatto con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sin dall’inizio e siamo molto sensibili a ciò di cui hanno specificatamente bisogno”, ha affermato Trudeau. Gli ucraini “stanno combattendo per i valori che sono alla base di così tante nostre società libere e democratiche. Ecco perché il mondo deve continuare a farsi avanti, perché il Canada continua a stare con l’Ucraina”, ha sottolineato il primo ministro.

01.50 Esplosioni udite a Mykolaiv

Esplosioni udite a Mykolaiv durante la notte. Lo riferisce il quotidiano Kiev Independent, spiegando che il sindaco di Mykolaiv Oleksandr Senkevich ha chiesto ai residenti di stare lontani dalle finestre e di dirigersi verso i rifugi più vicini.

01.45 Chernobyl, Aiea ristabilisce le comunicazioni con la centrale

Le comunicazioni dirette tra l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA) e la centrale nucleare di Chernobyl sono state ripristinate in tarda serata.


Lo annuncia il direttore generale dell’Aiea Rafael Mariano Grossi in una nota. Le forze russe hanno tenuto Chernobyl per cinque settimane prima di ritirarsi il 31 marzo. L’Aiea ha perso i contatti con il sito nucleare il 10 marzo. “Questa chiaramente non era una situazione sostenibile, ed è un’ottima notizia che l’autorità di regolamentazione ora possa contattare direttamente l’impianto quando necessario”, ha affermato Grossi, annunciando che una “missione di esperti dell’Aiea” prevede di visitare il sito entro la fine del mese per “condurre valutazioni di sicurezza nucleare, sicurezza e radiologiche, fornire apparecchiature vitali e riparare i sistemi di monitoraggio di sicurezza a distanza dell’Agenzia”.

01.25 Ucraina: aviazione, distrutti 9 bersagli aerei russi

Nove “bersagli aerei” russi sono stati abbattuti dall’aviazione ucraina, secondo quanto riporta l’aeronautica militare citata dal Kiev Independent. Le unità di difesa aerea hanno abbattuto un aereo, un elicottero, un missile e cinque mezzi a pilotaggio remoto.

00.40. Zelensky: Russia fonte del male, esercito barbaro 

La Russia sarà ricordata come una “fonte del male” per aver preso di mira i civili in Ucraina. Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un video pubblicato sui social questa sera. “Per sempre l’esercito russo sarà scritto nella storia come l’esercito più barbaro e disumano del mondo”, ha detto Zelensky, “l’uccisione mirata di civili e la distruzione di edifici residenziali con tutti i tipi di armi, comprese quelle vietate dalle convenzioni internazionali, è solo un marchio di fabbrica dell’esercito russo e questo segnerà davvero la Federazione Russa come la fonte del male”. Il presidente ucraino ha anche parlato della situazione sul campo, spiegando che l’intensità del fuoco russo verso le regioni di Kharkiv e del Donbass è “aumentata in modo significativo”. A Mariupol, la situazione rimane “brutale e immutata”, con le forze russe che stanno bloccando i corridoi e le evacuazioni.

00.15. Zelensky, se avessimo armi necessarie guerra finita

“Se avessimo accesso a tutte le armi di cui abbiamo bisogno, che i nostri partner hanno, avremmo già posto fine a questa guerra”. Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, secondo quanto riportato dal Kiev Independent. Zelensky ha rinnovato le richieste di armi all’Ucraina, dicendo che “non è giusto che l’Ucraina sia ancora costretta a chiedere ciò che i suoi partner hanno immagazzinato per anni”.

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