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Ucraina

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Il vice primo ministro ucraino Olga Stefanishyna afferma che funzionari russi hanno contattato negli ultimi giorni Kiev per negoziare: la controffensiva ucraina continua, con la liberazione di quasi 8.5mila chilometri quadrati di territorio, i russi sono in ritirata, dopo aver ceduto Kharkiv, ma colpiscono la città di Kryvyj Rih, provocando un rischio inondazione. Il presidente ucraino Zelensky a Izyum si rivolge agli abitanti della Crimea: “Arriviamo!.

In una camera delle torture di Balakliya liberata è stato rinvenuto il ‘Padre Nostro‘ inciso su un muro. Dopo Scholz, anche Guterres sente Putin: “pace ancora lontana”. Per il leader russo, però, non solo la guerra non è stata ‘un errore’, ma la cooperazione con l’Aiea è addirittura ‘costruttiva’ per la sicurezza della centrale nucleare di Zaporizhzhia.

Punti chiave

Russia: “Se Kiev usa missili a lungo raggio Usa entrano nel conflitto”

Gli Stati Uniti saranno trascinati in uno “scontro militare” con la Russia se l’Ucraina dovesse ricevere missili a lungo raggio e colpire il territorio russo. Lo ha sottolineato all’agenzia Sputnik l’ambasciatore russo negli Stati Uniti, Anatoly Antonov. “Particolarmente preoccupante è il fatto che da molti mesi l’Ucraina sollecita la fornitura di missili tattici operativi Atacms, progettati per colpire obiettivi a una distanza massima di 300 km. Se Kiev ottiene tali armi” potrebbero essere colpite “grandi città russe”, così come “infrastrutture industriali e dei trasporti”, ha affermato Antonov, secondo cui un tale scenario “significherebbe il coinvolgimento diretto degli Stati Uniti in uno scontro militare con la Russia”.

Mosca critica intervento video di Zelensky a Assemblea Onu

La Russia condanna la decisione delle Nazioni Unite di permettere al presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, di tenere un discorso videoregistrato all’Assemblea generale dell’Onu: lo ha detto, citato dalla Tass, il rappresentante della Federazione russa all’Onu, Vasily Nebenzya, mentre Mosca lamenta che diversi suoi funzionari non hanno ancora ricevuto il visto d’ingresso negli Stati Uniti per poter partecipare al consesso.


“Questa è l’ennesima violazione delle regole che noi (Paesi membri) dell’Onu abbiamo stabilito. Zelensky non ha alcun problema a viaggiare attraverso il Paese, ha visitato ieri delle regioni, eppure non può venire qui (al palazzo di Vetro, ndr). Se non puoi venire allora manda un tuo rappresentante, che parlerà per te all’Assemblea. Questa è un’altra violazione”.

Kiev, rischi inondazione per danni diga Karachunovskaya dopo raid a Kryvyj Rih

Dalle infrastrutture idrauliche colpite dal raid missilistico russo di questo pomeriggio a Kryvyi Rih, la città natale del presidente Volodymyr Zelensky nel sud dell’Ucraina, si osserva una perdita d’acqua con un volume di 100 metri cubi al secondo. In particolare, i danni principali sono quelli subiti dalla diga Karachunovskaya. Lo ha annunciato su Telegram il vice capo della presidenza di Kiev, Kyrylo Tymoshenko. “Siamo chiaramente consapevoli della portata dei compiti che ci attendono per eliminare le conseguenze degli attacchi missilistici”, ha sottolineato. “Questa è una sfida per tutti noi, ma la situazione è sotto controllo. Tutti i servizi sono coinvolti per eliminare la minaccia” di un’inondazione “il prima possibile”, ha aggiunto.

Lavrov all’Onu: maggior parte della delegazione non ha ricevuto visto

“La maggior parte” della delegazione che accompagnerà il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, all’Assemblea Generale dell’Onu a New York non ha ancora ricevuto il visto. Lo ha dichiarato il rappresentante permanente della Federazione Russa presso le Nazioni Unite, Vassily Nebenzia, nel corso di un punto stampa.”A parte della delegazione che vola con il ministro è stato rilasciato il visto, mentre la maggior parte della delegazione non ha ancora ottenuto il visto, stiamo aspettando. Ora è mercoledì”, ha affermato. L’Assemblea Generale si aprirà il 20 settembre.

(reuters)

Usa, proposta di legge per designare Russis come Stato sponsor del terrorismo

Un disegno di legge bipartisan per etichettare la Russia come Stato sponsor del terrorismo a causa della sua invasione in Ucraina. E’ quanto hanno presentato i due senatori americani, il democratico Richard Blumenthal ed il repubblicano Lindsey Graham, dopo che il presidente Joe Biden si è detto contrario a questo provvedimento. La Russia si è “più che guadagnata il diritto di far parte del club dei paria insieme a Iran, Corea del Nord, Cuba e Siria”, ha affermato Blumenthal durante una conferenza stampa, aggiungendo che “il tempo è poco in questo Congresso, ma siamo assolutamente determinati a fare il più possibile, il prima possibile, e a cercare i voti”. Graham, dal canto suo, ha auspicato che la bozza di legge possa essere approvata entro la fine dell’anno.

Zelensky, attacchi russi a infrastrutture per seminare panico

“Il Paese terrorista continua a combattere contro la popolazione civile. Questa volta con attacchi missilistici alle strutture idrauliche e un tentativo di inondare Kryvyi Rih. Tutto ciò che gli occupanti possono fare è seminare il panico, creare una situazione di emergenza, cercare di lasciare le persone senza luce, calore, acqua e cibo”. Lo ha affermato su Telegram il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, dopo i raid missilistici russi che questo pomeriggio hanno colpito la sua città natale, nel sud del Paese. “Li attenderanno una risposta equa e una punizione? Indubbiamente sì”, ha aggiunto il leader di Kiev.

Kiev, dal 6 settembre liberate 388 località regione Kharkiv

Dal 6 settembre scorso le forze ucraine hanno liberato 388 località nella regione di Kharkiv. Lo ha annunciato la vice ministra della Difesa di Kiev Hanna Maliar, secondo cui si tratta complessivamente di 8.500 metri quadrati e 150mila persone. “I numeri vengono costantemente chiariti perché il processo è dinamico, ha spiegato. Inoltre, i territori liberati necessitano ancora di ulteriori misure di sicurezza e stabilizzazione per potervi vivere in sicurezza”.

Ucraina conferma coinvolgimento delle Nazioni Unite nell’accordo del gasdotto per esportazione di ammoniaca

Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha confermato mercoledì che le Nazioni Unite hanno avviato colloqui per la riapertura di un gasdotto per l’ammoniaca dalla Russia al porto nero ucraino di Odesa. Il gasdotto è stato chiuso a seguito dell’invasione russa dell’Ucraina.


“L’Ucraina non ha avviato questi colloqui; si tratta di un’iniziativa delle Nazioni Unite”, ha dichiarato il ministro durante una conferenza stampa a Odesa, aggiungendo che l’Ucraina non approverà alcun accordo che contraddica i suoi interessi di sicurezza nazionale.

Kherson bombardata da forze Kiev, 3 morti

Kherson è bombardata dalle forze ucraine. Lo riferisce l’agenzia russa Tass precisando che tre persone sono state uccise.

Consiglio Ue, rinnovate sanzioni individuali di 6 mesi contro Russia

“Il Consiglio europeo ha deciso oggi di prorogare di altri sei mesi, fino al 15 marzo 2023, la durata delle misure restrittive nei confronti dei responsabili di aver minato o minacciato l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina“. Lo si legge in una nota. “Le misure esistenti prevedono restrizioni di viaggio per le persone fisiche, il congelamento dei beni e il divieto di mettere fondi o altre risorse economiche a disposizione delle persone ed entità elencate. Le sanzioni continueranno ad essere applicate a 1206 persone fisiche e 108 entità, molte delle quali sono state prese di mira in risposta all’aggressione militare ingiustificata e non provocata della Russia contro l’Ucraina”.

Scholz: Putin ancora convinto guerra non sia stata errore

“Purtroppo non posso dire che abbia maturato l’idea che iniziare la guerra sia stato un errore e non ha accennato al fatto che avrà un nuovo atteggiamento”. Lo ha detto il cancelliere Olaf Scholz, rispondendo a una domanda sulla telefonata di ieri con Vladimir Putin. Il cancelliere ha però sottolineato di essere convinto che “è importante parlare con lui”.

Guterres sente Putin: siamo ancora lontani dalla pace in Ucraina. Il leader russo: ‘cooperazione costruttiva’ con Aiea a Zaporizhzhia

“Ho la sensazione che siamo ancora lontani dalla pace in Ucraina, mentirei se dicessi che può accadere a breve. Le possiblità di un accordo di pace ora sono minime”. Lo ha detto il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres informando i giornalisti al Palazzo di Vetro di aver avuto oggi un colloquio telefonico con il presidente russo, Vladimir Putin. Al centro della telefonata, ha aggiunto, ci sono stati diversi temi, tra cui la situazione intorno alla centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia e l’accordo sull’export di grano. Dall’altro lato Putin, tramite un comunicato stampa del Cremlino, ha fatto sapere che si è parlato anche dello sviluppo intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. Come riportato dalla Tass, il presidente russo ha espresso una valutazione positiva della ‘cooperazione costruttiva’ con l’agenzia e ha parlato delle misure adottate dalla Russia per garantire la sicurezza e la protezione fisica delle strutture all’impianto di Zaporizhzhia”.

(reuters)

Kiev prepara legge per punire chi prende il passaporto russo

Un disegno di legge in preparazione in Ucraina prevede l’introduzione della responsabilità penale per i suoi cittadini che ottengano o anche solo richiedano il passaporto russo nei “territori temporaneamente occupati”. Il documento è stato redatto con la partecipazione di specialisti della Procura generale, del Servizio di sicurezza, del Ministero della reintegrazione, secondo quanto riporta Unian.


Il ministero della reintegrazione ha sottolineato che “l’ottenimento del passaporto del Paese aggressore nei territori temporaneamente occupati è giustificato solo se una persona tenta così di tornare nel territorio controllato dall’Ucraina attraverso la Federazione russa o Paesi terzi”.

Russia, 30 cittadini britannici in ‘lista nera’ Mosca

La Russia vieta l’ingresso nel Paese a 30 cittadini britannici facenti parte di ‘strutture’ attive nel promuovere un’agenda ‘anti-Russia’ e lobbisti della Difesa britannica. Lo scrive la Tass.

Camera delle tortute scoperta a Balakliya, ‘Padre Nostro’ inciso sul muro

Il ministero ucraino della Difesa ha postato su Twitter la foto dell’interno di quella si ritiene fosse una camera delle torture per i prigionieri ucraini degli occupanti russi a Balakliya, città recentemente liberata nell’oblast di Kharkiv. La sala appare spoglia, ma commuove l’incisione sulla parete di una croce e del testo della preghiera del ‘Padre Nostro’, apparentemente fatta dai detenuti.

russian torture chamber in liberated Balakliya.

The Lord’s Prayer was carved on the wall by Ukrainian prisoners.

russia must be held accountable for this blatant genocide. pic.twitter.com/ObQJGjfEQw

— Defense of Ukraine (@DefenceU) September 14, 2022

Consigliere presidenza ucraina Podolyak: altre armi per attacco finale contro ‘impero del male’

“Per accelerare la fine della guerra e cacciare i russi dall’Ucraina abbiamo bisogno di: lanciarazzi Mlrs (distruzione delle retrovie logistiche; carri armati e mezzi corazzati per il trasporto di personale (liberazione del territorio), difese aeree/razzi (protezione delle infrastrutture critiche); droni (per colpire i bersagli)”. Lo scrive su twitter il consigliere della presidenza ucraina, Mikhailo Podolyak, secondo cui è “il momento per l’attacco finale contro l’impero del male”.

To speed up war end and expel ???? from ???? we need:

1. MLRS (destruction of rear logistics)

2. Tanks and armored personnel carriers (territory liberation)

3. Air/rocket defense (critical infrastructure protection)

4. Drones (targeting)

Time for the final strike against Evil Empire.

— ??????? ??????? (@Podolyak_M) September 14, 2022

Russia, lanciati otto missili da crociera contro Kryvyi Rih, città natale di Zelensky

L’esercito russo ha lanciato un attacco missilistico su Kryvyi Rih, città natale del presidente ucraino Zelensky situata nella parte meridionale di Dnipropetrovsk, questo pomeriggio, facendo scattare l’allarme antiaereo in tutta l’Ucraina, ad eccezione della Crimea controllata da Mosca.


Il governatore locale, Oleksandr Vilkul, ha riferito su Telegram, citato da Ukrinform, che alla popolazione è stato chiesto di rimanere nei rifugi e di non filmare o pubblicare nulla sui social media. Alcune immagini di pennacchi di fumo nero in città stanno circolando sui social media. Come riportato dalla Reuters, Kirill Timoshenko, il vice capo dell’ufficio del presidente, ha dichiarato in un post online che non ci sono state vittime civili nell’attacco.

Kiev, possibili attacchi russi su alcune zone fronte Mykolaiv

“L’esercito russo non ha la forza e i mezzi per attaccare con successo Mykolaiv“, nel sud dell’Ucraina, “ma può ricorrere ad azioni offensive in alcune aree del fronte”. Lo ha detto il governatore Vitaliy Kim  a Channel 5, citato da Ukrinform, dopo i pesanti raid missilistici della scorsa notte sulla regione, che hanno provocato almeno due vittime e tre feriti. “Questi” eventuali attacchi “non possono avere successo, ma i rischi ci sono, poiché gli invasori russi hanno ripetutamente fatto ricorso ad azioni illogiche”, ha aggiunto il governatore, secondo cui al momento non è necessaria l’evacuazione dei residenti di Mykolaiv, sebbene le autorità siano pronte per un tale sviluppo.

Oms, 531 attacchi russi a sanità ucraina con 100 morti e 129 feriti

L’Organizzazione mondiale della sanità ha verificato altri 15 attacchi all’assistenza sanitaria in Ucraina. Al 14 settembre il bilancio sale quindi a 531 eventi, registrati tra l’inizio dell’offensiva russa il 24 febbraio e il 3 settembre, che hanno causato 100 morti e 129 feriti. Lo riferisce su Twitter l’Oms, ribadendo che il sistema di cure non dovrebbe mai essere un obiettivo di guerra.

.@WHO has verified 15 additional attacks on health care in #Ukraine.

As of 14 September, 531 attacks on health care have been verified in Ukraine. They took place btw 24 February and 3 Sept & caused 100 deaths and 129 injuries.

Health care should never be a target. #NotATarget pic.twitter.com/M6OrodVTTj

— WHO Ukraine (@WHOUkraine) September 14, 2022

Filorussi, 20.000 cittadini regione Kharkiv fuggiti in Russia

Sono 20.000 i cittadini delle regione di Kharkiv, in Ucraina, che hanno lasciato le loro case per raggiungere la Russia di fronte all’avanzata delle truppe ucraine. Lo afferma l’amministrazione militare-civile del territorio della regione controllato dai russi. “Si tratta”, aggiunge l’amministrazione, citata dall’agenzia russa Tass, “di residenti di Balakleya, Kupyansk, Izyum, Volchansk e altri centri che sono partiti nel tentativo di sfuggire al regime di Kiev”.

 Kiev, soldati russi scappano verso la Crimea, saranno obiettivo facile

I soldati russi dispiegati nel sud dell’Ucraina starebbero ripiegando verso la Crimea. “Vediamo i tentativi degli occupanti di fuggire verso la Crimea dove si stanno raggruppando. Sarà più facile per noi: i raggruppamenti di equipaggiamento militare sono un grande obiettivo”, ha detto in un briefing Natalia Humeniuk, portavoce del comando meridionale ucraino, citata dalla Cnn.

Kadyrov: ridurre vittime al minimo, serve legge marziale perché guerra è con Nato

Gli apparenti fallimenti tattici russi in Ucraina sono legati all’esigenza di “ridurre al minimo” le vittime, “senza sparare indiscriminatamente sui civili”. Lo ha dichiarato il leader ceceno, Ramzan Kadyrov, in un messaggio su Telegram dai toni di inusitata moderazione, considerata la notoria brutalità dei suoi metodi e delle sue dichiarazioni. Il messaggio appare rivolto agli analisti e ai blogger militari russi che stanno rinfacciando con crescente veemenza al Cremlino di non usare la mano pesante e ritardare così il raggiungimento degli obiettivi dell’invasione. “Se dipendesse da me, dichiarerei la legge marziale in tutta la Russia e utilizzerei qualsiasi arma, perché oggi siamo in guerra con la Nato”, ha aggiunto il leader ceceno in merito alla situazione in Ucraina. “Nel nostro grande Stato ognuno può contribuire: inviando volontari o partendo volontario, aiutando a ristabilire una vita pacifica, o almeno sostenendo i nostri impavidi combattenti su Internet”.

Commissione Ue, stanziati 5 mln a sostegno artisti ucraini

La Commissione europea ha pubblicato un invito speciale per l’Ucraina nell’ambito del programma di lavoro annuale di Europa creativa per il 2023. Un totale di 5 milioni di euro sarà destinato a sostenere gli artisti ucraini al di fuori del loro paese d’origine e le organizzazioni culturali in Ucraina, oltre che a preparare la ripresa post-bellica del settore culturale e creativo ucraino.

Kiev, russi tagliano Internet nella regione Lugansk

Le forze russe hanno tagliato Internet nella regione ucraina occupata di Lugansk. Lo ha annunciato il governatore ucraino Sergiy Haigai, sottolineando che “le autorità occupanti continuano a sostenere che niente di minaccioso sta avvenendo nella regione”, ma “Internet per i telefoni cellulari è stato staccato”. “Come ha spiegato l’operatore telefonico, si tratta di un ordine delle autorità occupanti per assicurare la capacità di difesa e la sicurezza”, ha aggiunto.

Zelensky, a Izyum torture come a Bucha

“Non ci si può abituare a queste cose ma dopo Bucha non saremo sorpresi dai passi compiuti dai terroristi russi, perché vediamo la stessa cosa. Di nuovo torture, di nuovo distruzione di scuole, asili… Loro fanno le stesse cose. Non ho visto niente di nuovo”. Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dopo la visita a sorpresa a Izyum, liberata dai russi nei giorni scorsi.

Soldati russi tornano a Kreminna da cui erano fuggiti

I soldati russi sono tornati a Kreminna, città del sud dell’Ucraina che ieri avevano abbandonato. Lo ha detto su Telegram il governatore della regione di Luhansk, Serhii Haidai, spiegando che i soldati hanno stracciato le bandiere ucraine che erano state issate dai partigiani e cercano di “mostrare di avere una grande presenza in città”.


Ieri Haidai aveva riferito che le forze russe avevano lasciato Kreminna, ma che l’esercito ucraino non erano ancora arrivate in città. Partiti gli occupanti erano state subito issate bandiere ucraine.

Mosca: continuiamo massicci attacchi in ogni settore

Le forze aerospaziali, missilistiche e d’artiglieria russe stanno continuando a sferrare “attacchi massicci sulle unità e le riserve delle forze armate ucraine in tutti i settori dell’operazione”. Lo ha dichiarato il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, in conferenza stampa.

Peskov: proposta Kiev su garanzie minaccia Russia

La nuova proposta di Kiev sulle garanzie di sicurezza è vista come una minaccia da Mosca.


Lo ha sottolineato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, secondo il quale “l’adesione alla Nato resta un obiettivo” dell’Ucraina, “quindi la principale minaccia al nostro Paese persiste”. “Una ragione”, ha aggiunto Peskov, “che rende l’operazione speciale militare necessaria, ancora più rilevante”.

Papa Francesco: convertire spese belliche in Ucraina in sostegni a popolazioni

“Il mondo impari a costruire la pace, anche limitando la corsa agli armamenti e convertendo le ingenti spese belliche in sostegni concreti alle popolazioni. Grazie a tutti coloro che credono in questo, grazie a voi e a quanti sono messaggeri di pace e di unità!”. Così papa Francesco nel suo discorso di ringraziamento al termine della Messa celebrata nel piazzale dell’Expo di Nur Sultan nella festa dell’Esaltazione della Santa Croce. “Non abituiamoci alla guerra, unica strada è pace con il dialogo”, ha ribadito il Santo Padre.

(ansa)

Zelensky al fronte, Putin non lo ha mai fatto

Le immagini del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, fra i suoi soldati a Izium, evidenziano la forte differenza con il presidente russo Vladimir Putin che non è mai stato al fronte. A sottolinearlo su Twitter è Shaun Walker, giornalista del Guardian, ricordando che il leader del Cremlino “non è mai stato in alcun luogo vicino al fronte, ha effettuato in maggio una breve vista ad un ospedale militare e altrimenti (per quanto ne sappiamo) non si è avvicinato alle truppe, se non per guardare le esercitazioni da lontano al binocolo”. La riflessione avviene dopo che l’avanzata delle truppe ucraine ha spinto alla fuga i reparti russi. Secondo l’intelligence ucraina, l’esercito russo sta annullando l’invio di unità in Ucraina a causa del rifiuto di massa dei soldati a partecipare alle operazioni di combattimento.

Zelenskiy in Izium is again a sharp contrast with Putin, who hasn’t been anywhere near front, made brief visit to a military hospital once in May, and otherwise (as far as we know) has got no closer to troops than looking at them through binoculars at exercises. (pics AP&Reuters) pic.twitter.com/X66OBTch1R

— Shaun Walker (@shaunwalker7) September 14, 2022

Zelensky a Izyum: “Prima guardavamo in alto per cercare il cielo blu, ora a bandiera dell’Ucraina. Avanti verso la vittoria”

“Prima, quando guardavamo in alto, cercavamo sempre un cielo blu. Oggi, quando guardiamo in alto, cerchiamo solo una cosa: la bandiera dell’Ucraina. Il nostro giallo-blu sventola già nell’Izyum liberata. E così sarà in ogni città e villaggio ucraini. Ci stiamo muovendo in una sola direzione: avanti e verso la vittoria”. Così il presidente ucraino Voldymyr Zelensky arrivato a Izyum, dove ha issato di nuovo la bandiera dell’Ucraina. Alla celebrazione hanno preso parte i rappresentanti delle Forze armate ucraine e di altre forze di sicurezza, che pochi giorni fa hanno liberato la città dai russi.

Alzabandiera per Zelensky a Izyum. E agli abitanti della Crimea lancia un messaggio: “Arriviamo!”

Il presidente ucraino Zelensky stamane ha visitato Izyum dove ha assistito all’alzabandiera, un atto simbolico nella zona da poco liberata dai russi. Rispondendo a una domanda di Repubblica si è rivolto agli abitanti della Crimea: “Arriviamo!”. 

(ansa)

Kiev, attacchi russi su tutta la linea del fronte a Donetsk

L’esercito russo sta attaccando in tutte le aree della regione di Donetsk dove passa la linea del fronte, in particolare, c’è stato un massiccio bombardamento di Avdiivka: lo ha affermato il capo militare regionale Pavlo Kyrylenko. “Ad Avdiivka, i massicci bombardamenti di artiglieria al mattino hanno colpito di nuovo la parte vecchia e centrale della città. Non abbiamo ancora informazioni sufficienti su eventuali vittime e danni”, ha detto.

Kiev: 384 bambini uccisi dall’inzio dell’invasione

 Dall’inizio dell’invasione russa, 384 bambini ucraini sono stati uccisi e 749 feriti. Lo ha dichiarato il servizio stampa della Procura generale di Kiev in un post su Telegram, riporta Ukrinform. Queste cifre – dice la Procura – non sono definitive, poiché sono in corso accertamenti nelle aree di ostilità attive, nei territori temporaneamente occupati e liberati. La maggior parte dei bambini è stata colpita nelle regioni di Donetsk, Kharkiv, Kiev. 

(afp)

Nuovo bombardamento a Kramatorsk

L’esercito russo ha nuovamente bombardato la notte scorsa la città di Kramatorsk, nella regione di Donetsk, come ha riferito il sindaco Oleksandr Honcharenko citato da Ukrinform. “Di nuovo un bombardamento notturno a Kramatorsk, distrutte case”, ha scritto sui social.

Un altro fronte in Asia centrale per Putin: scontri tra Kirghizistan e Tagikistan

Scontri tra le guardie di frontiera del Kirghizistan e del Tagikistan ieri dopo una disputa sul confine tra le due nazioni dell’Asia centrale. La tensione – alla vigilia di una riunione dell’organismo regionale di sicurezza e sullo sfondo dei combattimenti tra Russia e Ucraina, nonché Azerbaigian e Armenia –  è divampata dopo che le guardie di frontiera kirghize hanno accusato i tagiki di prendere posizione in una parte del confine che non è stata demarcato.

Sia il Kirghizistan che il Tagikistan sono alleati con la Russia e ospitano basi militari russe, ma i conflitti per questioni di confine sono frequenti e l’anno scorso è quasi sfociato in una guerra totale tra le ex repubbliche sovietiche.

La parte tagika ha dichiarato che le guardie di frontiera del Kirghizistan hanno aperto il fuoco con colpi di mortaio contro il loro avamposto senza essere provocate: una guardia di frontiera è stata uccisa nell’incidente e altre due sono rimaste ferite, stando all’agenzia di stampa RIA Novosti.

Il Kirghizistan non ha immediatamente parlato di vittime. I leader kirghisi e tagiki dovrebbero partecipare a un vertice dell’Organizzazione per la sicurezza di Shanghai in Uzbekistan questa settimana insieme al presidente russo Vladimir Putin e al leader cinese XiJinping, nonché ad altri leader mondiali.

Papa: Dio conduce sempre alla pace, mai alla guerra

“Dio è pace e conduce sempre alla pace, mai alla guerra. Impegniamoci dunque, ancora di più, a promuovere e rafforzare la necessità che i conflitti si risolvano non con le inconcludenti ragioni della forza, con le armi e le minacce, ma con gli unici mezzi benedetti dal Cielo e degni dell’uomo: l’incontro, il dialogo, le trattative pazienti, che si portano avanti pensando in particolare ai bambini e alle giovani generazioni. Esse incarnano la speranza che la pace non sia il fragile risultato di affannosi negoziati, ma il frutto di un impegno educativo costante, che promuova i loro sogni di sviluppo e di futuro”.

Kiev: dopo controffensiva ora Mosca vuole negoziare

In un’intervista a France 24, il vice primo ministro ucraino Olga Stefanishyna ha affermato che funzionari russi hanno contattato negli ultimi giorni Kiev per negoziare: una mossa che secondo la vicepremier è legata alla recente controffensiva ucraina, che ora Mosca vorrebbe cercare di fermare.


Stefanishyna ha anche ammesso che il suo Paese si stava “preparando allo scenario peggiore” in termini di rappresaglia russa, ma che finora l’Ucraina “non è stata colta di sorpresa”. La vicepremier di Kiev si è detta poi fiduciosa che il Donbass e la Crimea possano tornare sotto il controllo ucraino. Ha esortato dunque i leader europei a imporre più sanzioni alla Russia, prendendo di mira specialmente il settore energetico. Stefanishyna ha infine sottolineato che l’Ucraina ha ora “chiaramente dimostrato di essere un candidato legittimo” per l’adesione all’Ue.

La città di Balakliya

La città di Balakliya (afp)

Biden: “Progressi ma la strada è ancora lunga”

 “Non si può rispondere alla domanda se l’Ucraina è a un punto di svolta. E’ difficile dirlo”. Lo ha affermato il presidente americano Joe Biden, rispondendo ad una domanda dei giornalisti al seguito in Delaware. “È chiaro che gli ucraini hanno fatto progressi significativi. Ma sarà un lungo cammino”, ha aggiunto.

Usa: alcuni soldati russi ritirati da Kharkiv

Il Pentagono ha constatato che “un certo numero di soldati russi” si sono ritirati dalla regione ucraina di Kharkiv. Lo ha detto il portavoce del dipartimento della Difesa americano, il generale Pat Ryder.


“Abbiamo visto un certo numero di forze di Mosca, specialmente nel nordest, nella regione di Kharkiv, attraversare il confine per tornare in Russia”, ha detto il portavoce del Pentagono precisando tuttavia che “i soldati russi si trovano ancora in massa in Ucraina”.

Zelensky: “Prosegue la stabilizzazione dei territori liberati”

“Ad oggi, le misure di stabilizzazione sono state completate nei distretti con un’area totale di oltre 4.000 chilometri quadrati. La stabilizzazione continua nel territorio liberato di circa la stessa estensione. Gli occupanti e gruppi sovversivi vengono individuati, i collaboratori vengono arrestati e viene ripristinata la piena sicurezza”, ha dichiarato il Presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky nel suo discorso serale riportato da Ukrinform. “È molto importante che insieme alle nostre truppe, con la nostra bandiera, la vita normale arrivi nei territori liberati”, ha sottolineato il presidente.

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