Ucraina
Ancora fuoco sull’Ucraina con un nuovo raid dell’armata russa sulla città di Nikopol. Intanto la stampa cinese scrive di un tentativo di Zelensky di parlare “direttamente” con il leader cinese Xi Jinping per contribuire a porre fine alla guerra con la Russia.
Turchia: “Tre navi cariche di grano pronte a partire domani”
Il ministro della Difesa turco ha fatto sapere che tre navi cariche di grano partiranno domani dai porti ucraini. Lo riferisce l’agenzia di stampa turca Anadolu.
Zelensky, i russi sui negoziati ci offrono la “loro pace”
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, è convinto che i negoziati con la Russia “non siano un dialogo, ma un ultimatum” di Mosca. Nel corso di un incontro online con i rappresentanti dei media africani il leader ucraino ha ricordato che il suo Paese “non ha iniziato questa guerra, ma vi porrà fine” e la fine della guerra sarà “la vittoria”. “Voglio che ci rendiamo conto che il percorso verso questo dialogo è molto lungo e molto sanguinoso, sfortunatamente”, ha poi aggiunto. I russi “dicono di essere pronti per il dialogo. Ma questa è una bugia. Ci legano le mani, ci tagliano la lingua e poi dicono che sono pronti a parlare. Ma non offrono alcun dialogo – ha poi sottolineato -. Ci offrono di arrenderci, di accettare la loro pace, di dimenticare che abbiamo una terra, una bandiera, solo per cancellarci semplicemente”. Lo riporta Unian.
Casa Bianca, Blinken cercherà di parlare con Lavrov di Griner
Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, cercherà di parlare con il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, della condanna a nove anni di carcere in Russia della campionessa di basket americana Brittney Griner. Lo ha detto alla Mnsbc il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Usa John Kirby. “Non ho dubbi che se avrà l’opportunità parlare con Lavrov lo farà. E se non accadrà naturalmente cercherà un modo”, ha detto Kirby. I due ministri si trovano entrambi in Cambogia per partecipare al vertice dell’Asean.
Lettonia, stop accordo cooperazione economica con Mosca
L’accordo tra i governi di Lettonia e Russia sulla cooperazione economica e’ stato sospeso dal primo agosto. Lo ha affermato il ministero degli Esteri lettone. Nel contesto della reazione del Paese Ue all’invasione russa dell’Ucraina, lo stesso giorno è stato sospeso l’accordo tra i governi di Lettonia e Russia per la creazione di una Commissione intergovernativa nei settori della cooperazione economica, tecnologica, umanitaria e culturale, oltre all’accordo del 2010 tra i due Paesi sull’agevolazione degli spostamenti reciproci dei residenti delle zone di confine. Tra gli accordi bilaterali sospesi negli ultimi mesi c’è anche quello per evitare la doppia imposizione e l’evasione fiscale per quanto riguarda le imposte sugli utili e sui capitali.
Kuleba: “Amnesty confonde vittima e aggressore”
Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha definito un rapporto “ingiusto” quello di Amnesty International nel quale l’organizzazione accusa le forze ucraine di aver messo in pericolo la popolazione civile collocando basi e usando armamenti all’interno di centri abitati, anche in scuole e ospedali.
“Questo rapporto di Amnesty International non intende trovare e denunciare la verità al mondo, ma creare una falsa equivalenza tra l’autore del reato e la vittima, tra il Paese che distrugge centinaia e migliaia di civili, città, territori e un Paese che si difende disperatamente”, ha detto Kuleba in un video messaggio.
Russia, non ci sarà conferenza stampa Putin-Erdogan dopo summit
Non ci sarà una conferenza stampa congiunta dei presidenti di Russia e Turchia, Vladimir Putin e Recep Tayyip Erdogan, dopo il loro incontro in programma domani a Sochi: lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ripreso dall’agenzia Interfax. “Non ci sarà alcuna conferenza stampa per motivi di tempo da parte della parte turca. Il loro incontro potrebbe durare più a lungo e devono ancora tornare indietro”, ha detto Peskov secondo Interfax aggiungendo che dopo il vertice i rappresentanti del Cremlino e il vice premier russo Aleksandr Novak parleranno ai giornalisti.
Ucraina, forze ucraine liberano due villaggi in oblast Donetsk
Le forze ucraine hanno liberato due villaggi nella regione di Donetsk. Lo ha annunciato Oleksii Hromov, vice responsabile di un dipartimento delle forze armate ucraine. Lo riporta Ukrinform. “Nel corso della settimana, le nostre truppe hanno migliorato la loro posizione tattica e sono avanzate in profondità nelle linee di difesa nemiche al di fuori degli insediamenti di Mazanivka, Brashkiv, Suluhunivka e Dmytrivka e hanno liberato due insediamenti: Mazanivka e Dmytrivka”, ha detto Hromov. Ukrinform ricorda che i russi stanno cercano di mantenere il controllo delle aree occupate nell’Ucraina meridionale, ma parallelamente si stanno preparando per avanzare fino al confine amministrativo della regione di Kherson.
Ucraina: missile Kiev contro l’auto, muore la prima donna ufficiale russa
Una comandante russa, che si vantava di divertirsi a uccidere gli ucraini, è stata uccisa in un attacco missilistico dell’aviazione di Kiev. Il tenente colonnello Olga ‘Kursa’ Kachura, 52 anni, la prima donna ufficiale russa a morire nella guerra in Ucraina, era colonnello in una divisione di artiglieria missilistica nella Repubblica popolare di Donetsk accusata di aver bombardato civili. E’ morta sul colpo quando un missile ucraino ha colpito l’auto che guidava nella città di Horlivka, nella regione di Donetsk. La sua morte è stata annunciata su Telegram dal sindaco di Goròwka, Ivan Prikhodko.
Nata in Ucraina, si era schierata con i separatisti di Donetsk. Fino al 2011, Kachura aveva prestato servizio nella polizia ucraina come tenente colonnello. Ma nel 2014 si era unita ai separatisti filorussi nell’autoprocmata Repubblica popolare di Donetsk: gli ucraini la consideravano una traditrice e in contumacia era stata condannata a 12 anni di carcere. Vladimir Putin ha firmato il decreto per l’assegnazione all’ufficiale del titolo di Eroe della Russia “per il coraggio e l’eroismo mostrati nello svolgimento del dovere militare”.
Ucraina: in uscita dai Dardanelli prima nave carica di grano
Dopo il via libera ottenuto in seguito all’ispezione avvenuta ieri a Istanbul, la prima nave giunta dall’Ucraina nell’ambito dell’accordo siglato da Russia, Ucraina, Turchia e Nazioni Unite sta per attraversare lo stretto dei Dardanelli per navigare alla volta del porto libanese di Tripoli. Si tratta del primo risultato ottenuto con l’apertura di un corridoio nel Mar Nero per il passaggio delle decine di milioni di tonnellate di cereali bloccate nei porti ucraini.
La nave Razoni, battente bandiera della Sierra Leone, è salpata lunedi mattina dal porto di Odessa e ha attraccato poco dopo le 21 locali del 2 agosto nel porto di Rumeli Feneri, nel Bosforo, con un carico di 26.5 mila tonnellate di grano. Ieri è scattata la prevista ispezione da parte dei membri del Centro di Coordinamento Congiunto stabilito a Istanbul, formato da rappresentanti di Russia, Ucraina, Turchia e Nazioni Unite, 5 per parte. Ispezione che ha avuto esito positivo.
Stoltenberg, con sue azioni Putin ha reso Nato più forte
“Il presidente Putin credeva che attraverso l’uso della forza militare avrebbe ottenuto meno Nato vicino al confine con la Russia. I suoi obiettivi dichiarati, e le sue richieste per la Nato, sono il ritiro delle nostre forze, la rimozione di tutte le infrastrutture militari e il non ammettere più Stati membri. Ha ottenuto il contrario: una Nato più forte e unita, più agile e decisa. Con più forze al confine”. Lo ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg durnte un discorso ai giovan norvegesi ad Utoya. Ora ci sono “Finlandia e Svezia, che presto saranno membri a pieno titolo dell’alleanza. – ha detto ancora Stoltenberg, come riporta il comunicato della Nato – La loro adesione rafforzerà la Nato. Rafforzerà la cooperazione in materia di difesa nella regione nordica. Putin ci definisce una Nato aggressiva ed espansiva. Questa è una versione che non dobbiamo mai accettare. Questi sono paesi liberi e democratici che hanno fatto la loro scelta”.
Kiev replica ad Amnesty: mira a “screditarci e rallentare le forniture di armi”
Mikhail Podolyak, consigliere capo dell’ufficio di presidenza ucraina, ha risposto alle accuse di Amnesty secondo cui le forze armate di Kiev mettono a rischio i civili, assicurando che “l’Ucraina aderisce rigorosamente a tutte le leggi di guerra e al diritto umanitario internazionale”. Per Podolyak, “qualsiasi dichiarazione sulle violazioni da parte dell’esercito ucraino ha la natura di un’operazione di informazione per screditare le forze armate ucraine e minare la fornitura di armi dai partner occidentali”. Podolyak ha ricordato che le autorità ucraine hanno invitato i residenti del Donbass a lasciare la regione e hanno poi dato il via a un’evacuazione obbligatoria. Al contrario, ha aggiunto, è la Russia che “ignora qualsiasi regola e legge” e bombarda le aree residenziali a 500 chilometri dal fronte.
Mosca si augura che l’accordo sul grano “continui a funzionare”
L’accordo sul grano per sbloccare le esportazioni di cereali via mare dall’Ucraina invasa dalle truppe russe “non è un meccanismo che funziona una tantum, (…) quindi speriamo che il meccanismo continui a funzionare con la stessa efficienza”: lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov.
Onu istituirà missione d’inchiesta sull’attacco al carcere di Olenivka
L’Onu istituirà una missione d’inchiesta in risposta alle richieste di Russia e Ucraina dopo l’uccisione di 53 prigionieri di guerra ucraini in un carcere a Olenivka, nella regione di Donetsk sotto il controllo dei russi. Lo riporta il Guardian, ricordando che Mosca e Kiev si accusano a vicenda dell’attacco: la Russia, infatti, sostiene l’utilizzo di missili forniti dagli Stati Uniti, mentre l’Ucraina denuncia il coinvolgimento nel raid dei mercenari del gruppo Wagner, compagnia militare privata legata al Cremlino.
Filorussi: attacco su Donetsk, almeno cinque civili uccisi
Almeno cinque civili sono rimasti uccisi e altri sei feriti nel bombardamento condotto dalle forze ucraine su Donetsk, la città dal 2014 controllata dai separatisti filorussi. Lo hanno denunciato le autorità dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk specificando che l’attacco ha colpito il distretto di Voroshylovskyi.
Kiev: almeno otto morti per bombe su una fermata bus in Donetsk
Un colpo d’artiglieria sparato dai russi ha colpito una fermata dell’autobus nella cittadina di Toretsk, nella regione di Donetsk, uccidendo almeno otto persone e ferendone altre quattro, tra le quali tre bambini. Lo rende noto il governatore dell’oblast, citato dal Kiev Independent.
Amnesty, tattiche forze Kiev hanno messo in pericolo i civili
‘Nel tentativo di respingere l’invasione russa iniziata a febbraio, le forze ucraine hanno messo in pericolo la popolazione civile collocando basi e usando armamenti all’interno di centri abitati, anche in scuole e ospedali. Queste tattiche violano il diritto internazionale umanitario perché trasformano obiettivi civili in obiettivi militari. Gli attacchi russi che sono seguiti hanno ucciso civili e distrutto infrastrutture civili’.
È quanto ha dichiarato Amnesty International al termine di una ricerca durata diverse settimane, tra aprile e luglio, nelle regioni di Kharkiv, del Donbass e di Mykolaiv.
Gazprom: oggi lieve aumento della fornitura all’Europa via Ucraina
Gazprom dichiara che oggi spedirà gas in Europa, attraverso l’Ucraina, con un volume di 41,9 milioni di metri cubi, una fornitura leggermente superiore rispetto ai 41,6 milioni di metri cubi di ieri.
Aiea: la centrale di Zaporizhzhia è “fuori controllo”
La centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia occupata dalle forze russe, la più grande d’Europa, è “completamente fuori controllo”: lo afferma il direttore generale dell’Aiea, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica, Rafael Grossi, le cui parole sono state riprese dai media internazionali. “C’è un catalogo di cose che non dovrebbero mai accadere in nessun impianto nucleare”, ha sottolineato Grossi aggiungendo che “la situazione è molto delicata. Ogni principio di sicurezza nucleare è stato violato in un modo o nell’altro e non possiamo permettere che questo continui”.
Turchia: accordo sui cereali porti a “completo cessate il fuoco”
L’accordo che ha sbloccato l’esportazione di cereali dall’Ucraina attraverso corridoi sicuri nel Mar Nero porti a un “completo cessate il fuoco” nel conflitto tra Mosca e Kiev. Lo ha detto il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, citato dall’agenzia Anadolu, augurandosi che il patto possa essere “sostenibile”.
Ucraina: 30mila bambini tornati nel Paese da maggio
Circa 30.000 bambini sono tornati in Ucraina da maggio: lo ha reso noto il ministro dell’Istruzione ucraino, Serhiy Shkarlet, secondo quanto riporta il Kyiv Independent.
Shkarlet ha stimato inoltre che 641.000 bambini si trovano ancora all’estero, pari al 15% del numero totale di studenti ucraini al 24 febbraio scorso, data di inizio dell’invasione.
L’agenzia dell’Onu per i rifugiati ha reso noto ieri che circa 10,3 milioni di persone hanno lasciato l’Ucraina dall’inizio della guerra.
Dmytro Kuleba: “Prossime navi cariche di grano ucraino pronte a partire”
“Le prossime navi con grano ucraino sono cariche e pronte a partire. Se la Russia manterrà gli impegni assunti nell’ambito dell’iniziativa mediata dalle Nazioni Unite, il grano raggiungerà i clienti stranieri e contribuirà a contenere i prezzi dei prodotti alimentari e a scongiurare la fame. L’Ucraina rimane impegnata a combattere l’insicurezza alimentare globale”: lo scrive in un tweet il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba.
Stampa, Zelensky cerca “colloqui diretti” con Xi
Il leader ucraino Volodymyr Zelensky sta cercando l’opportunità di parlare “direttamente” con il leader cinese Xi Jinping per contribuire a porre fine alla guerra con la Russia. Lo riporta il South China Morning Post. Lo stesso leader ucraino, in un’intervista rilasciata a SCMP, ha esortato la Cina a usare la sua enorme influenza politica ed economica sulla Russia per porre fine ai combattimenti: “E’ uno Stato molto potente. E’ un’economia potente… Quindi può influenzare politicamente ed economicamente la Russia. E la Cina è un membro permanente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite”, ha dichiarato Zelensky.
Kiev, 30% scuole pronto a riaprire in presenza
Circa il 30% delle scuole ucraine è pronto a riprendere l’anno scolastico con lezioni in presenza. Lo ha annunciato il ministro dell’Interno, Denys Monastyrskyi. Lo riporta Unian. Ad essere interessate dalla riapertura degli istituti sono soprattutto le regioni di Leopoli, Ternopil e Transcarpazia mentre resterà la didattica a distanza nei luoghi maggiormente interessati dal conflitto.
Attacco russo su Nikopol nella regione di Dnipropetrovsk
Le forze armate russe hanno effettuato nella notte un attacco sulla città di Nikopol, nella regione di Dnipropetrovsk. Lo ha reso noto il capo dell’amministrazione militare locale Yevhen Yevtushenko. Lo riporta Ukrainska Pravda. “La città di Nikopol è stata bombardata”, ha scritto su facebook.
Zelensky, serve nuova architettura di sicurezza globale
“In questi giorni vediamo molte notizie su situazioni di conflitto e minacce che esistono in altre aree geografiche. Prima i Balcani, poi Taiwan, ora potrebbe essere il Caucaso… Tutte queste situazioni sembrano diverse ma sono accomunate da un fattore, ovvero l’architettura di sicurezza globale che non ha funzionato. Se funzionasse, non ci sarebbero tutti questi conflitti”. Lo ha scritto su telegram il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.