Ucraina
La guerra va avanti senza tregua: siamo al 106mo giorno di combattimenti. Il ministero della Difesa russo ha pubblicato un video sulle esercitazioni della sua Flotta nel Mar Baltico. Nella notte è stato bombardato per due volte dall’esercito russo l’impianto chimico Azot a Severodonetsk, dove si sono rifugiati circa 800 civili, 200 dipendenti e circa 600 residenti. Almeno due officine sono state colpite, tra cui una per la produzione di ammoniaca. Un rapporto dell’Onu ha evidenziato che le condizioni di vita di milioni di persone sono drammaticamente peggiorate a causa del conflitto. Crescono crisi e povertà. Arrivati in Ucraina aiuti Usa per un miliardo di dollari
Guerra Ucraina – Russia, oltre la diretta: cosa c’è da sapere oggi
- L’analisi – Perché in Ucraina è in gioco la libertà del mondo di Ezio Mauro, foto di Paolo Pellegrin
- Il reportage – Tra i soldati del Donbass: “Stiamo perdendo, muoriamo a centinaia”
- Il retroscena – “Putin è malato di cancro”: cosa sappiamo sulla salute dello zar
16.28 Condanna volontari britannici, per famiglie è illegale
Le famiglie dei due ex militari britannici condannati a morte come mercenari in primo grado da una corte dell’autoproclamata Repubblica del Donetsk, denunciano il processo come uno show condotto “in violazione della Convenzione di Ginevra” sui prigionieri di guerra. Lo riporta il Guardian. Mentre l’ex ministro Tory Robert Jenrick, deputato del collegio di uno dei due, accusa “le autorità russe” di averne strumentalizzato “in modo completamente vergognoso” la cattura e di “oltraggio al diritto internazionale”. Ma spera comunque che “in un prossimo futuro” essi possano essere oggetto di uno scambio di prigionieri.
16.16 Putin, la Russia non farà la fine dell’Urss
La Russia “non cadrà nella stessa trappola dell’Urss, la sua economia resterà aperta”. Lo ha detto Vladimir Putin parlando ai giovani imprenditori russi. La sfida ch eoggi ha di fronte il Paese, ha aggiunto, è “tornare e rafforzarsi”.
15.58 I filorussi condannano a morte due volontari britannici e un marocchino
La corte suprema della sedicente Repubblica Popolare del Donetsk ha condannato a morte i combattenti britannici Aiden Aslin, 28 anni, del Nottinghamshire, Shaun Pinner, 48 anni, del Bedfordshire, e Saaudun Brahim, cittadino marocchino, che combattevano per l’esercito ucraino. Lo ha deciso la Corte suprema dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, che li ha riconosciuti colpevoli di “terrorismo” per aver combattuto come “mercenari”. Il processo, che si è svolto a porte chiuse, era iniziato martedì.
Aslin, 28 anni di Newark, e Pinner, 48 anni di Watford, si sono difesi affermando di essere soldati dell’esercito regolare ucraino e rivendicando quindi il diritto di venire trattati come prigionieri di guerra in base a quanto prevede la Convenzione di Ginevra. Gli analisti hanno già parlato di “processo farsa” per “crimini inventati”, finalizzato piuttosto a fare pressione sulla Gran Bretagna e a chiedere uno scambio di prigionieri con soldati russi accusati di aver commesso crimini di guerra in Ucraina.
15.40 Ucraina: la Polonia ha inviato 240 tank e 100 blindati
La Polonia ha inviato finora in Ucraina armi per un valore di quasi 2 miliardi di dollari, inclusi più di 240 carri armati e circa 100 mezzi corazzati, riporta Ukrinform citando il presidente polacco Andrzej Duda “Abbiamo inviato carri armati dalla Polonia all’Ucraina: quasi due gruppi di carri armati da combattimento. Si tratta di oltre 240 carri armati che l’esercito ucraino può utilizzare. Abbiamo inviato quasi un centinaio di veicoli corazzati per il trasporto di personale”, ha detto Duda al quotidiano tedesco Bild in un’intervista. Varsavia, ha aggiunto, ha anche fornito a Kiev armi leggere, munizioni e equipaggiamento militare. “In totale, abbiamo inviato armi per un valore di quasi 2 miliardi di dollari in Ucraina”, ha precisato Duda.
15.17 Portati a Kiev i corpi di 58 combattenti di Azovstal
I corpi di altri 58 combattenti dell’Azovstal sono stati consegnati a Kiev, secondo il Center for Strategic Communications and Information Security ucraino citato da Ukrinform. “I corpi di altri 58 difensori dell’Azovstal sono stati portati a Kiev; quattro di loro hanno probabilmente prestato servizio con il reggimento Azov che sarà coinvolto nel processo di identificazione”, ha detto il servizio stampa del reggimento. I soldati saranno sepolti presso il Memoriale degli eroi caduti di Azovstal, che dovrebbe essere creato sulle colline del fiume Dnipro.
14.56 Mosca, dal primo settembre programmi russi in scuole Donbass
Dal primo settembre le scuole del Donbass seguiranno i programmi del sistema scolastico della Russia. Lo ha annunciato il ministro dell’Educazione di Mosca, Serghei Kravtsov, citato da Interfax. “Sono state prese le decisioni sulla nuova formazione dei docenti, che comincerà il 14 giugno, e sulla fornitura di testi scolastici russi alle scuole delle repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk”, ha aggiunto il ministro.
14.47 Kiev, 3 morti in raid russi su Kharkiv
Almeno tre persone sono rimaste uccise e altre cinque feriti in bombardamenti compiuti la scorsa notte dalle forze russe nella regione nordorientale ucraina di Kharkiv. Lo ha riferito l’ufficio del procuratore generale della regione, citato da Ukrinform, secondo cui i raid hanno colpito il distretto di Novobavarsky.
14.35 Johnson, sarebbe ripugnante costringere Kiev alla resa
Spingere l’Ucraina a un “cattivo compromesso”, a un accordo di pace imposto dalla Russia, sarebbe “ripugnante” e l’Occidente non deve farlo. Lo ha detto il premier britannico Boris Johnson a margine di un intervento pubblico nella contea del Lancashire durante il quale ha presentato un progetto di sostegno all’edilizia nazionale e alla possibilità di acquistare case nel Regno Unito fra le iniziative attraverso cui cerca di riconquistare consenso. Nel discorso il leader Tory ha poi attribuito agli “effetti dell’aggressione di Vladimir Putin” parte della responsabilità dell’impennata dell’inflazione nel Regno e “a livello globale”.
14.15 Kiev, la più grande paura di Mosca è l’unità dell’Occidente
“Avendo assaggiato il sangue dell’Europa una volta, la Russia proverà a berlo tutto.
Intimidendo, umiliando e derubando. L’unica lingua che la Russia comprende è la lingua della forza. La loro più grande paura è la nostra unità. L’unico modo per vincere è avere armi. Il bene deve essere in grado di difendersi”. Lo ha affermato in un tweet il consigliere del capo dell’ufficio del presidente ucraino Mykhailo Podolyak, riportato da Ukrinform.
13.49 Ucraina: Von der Leyen, la ricostruiremo, è nostro dovere
“Questo pomeriggio avremo un dibattito tra il sindaco di Mariupol e gli architetti ucraini” perchè “ricostruiremo l’Ucraina: dobbiamo farlo e lo faremo” perchè “è un nostro obbligo morale” che va messo in atto “nel modo giusto, con lo spirito del nuovo Bauhaus europeo”. Così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, all’apertura del festival Internazionale New European Bauhaus in corso al Maxxi a Roma.
13.37 Mosca mostra le esercitazioni nel Mar Baltico in un video
Il ministero della Difesa russo ha pubblicato un video sulle esercitazioni della sua Flotta nel Mar Baltico. Lo riporta Ria Novosti. Le immagini mostrano le navi da guerra che si muovono da diverse angolazioni, in particolare, le corvette del progetto 20380 e il lavoro degli equipaggi nei posti di combattimento.
12.58 Cremlino, ad Ankara non raggiunto alcun accordo sul grano
Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha detto, parlando con i giornalisti, come riporta il Guardian, che ieri ad Ankara non è stato raggiunto alcun accordo sull’esportazione di carichi di grano ucraino attraverso il Mar Nero. La Turchia spinge per un accordo tra Russia e Ucraina per alleviare la crisi alimentare globale, negoziando un passaggio sicuro per il grano bloccato nei porti del Mar Nero e ieri ad Ankara si è svolto un incontro tra il ministro degli esteri turco Cavusoglu e il suo omologo turco Lavrov.
12.50 Cina: 80% import dalla Russia a maggio, in calo export
Le importazioni della Cina dalla Russia sono aumentate a maggio di quasi l’80% su base annua, mentre le spedizioni verso Mosca, su cui pesano le sanzioni occidentali per l’aggressione ai danni dell’Ucraina, sono calate per il terzo mese consecutivo. Secondo i dati diffusi dalle Dogane di Pechino, che non specificano la tipologia di beni, l’import ha segnato un 79,6%, in accelerata sul 56,6% di aprile e sul 26,4% di marzo. La Cina è uno dei principali acquirenti di greggio, gas, risorse naturali e prodotti agricoli russi e, come è emerso nelle scorse settimane, sta accelerando gli acquisti di petrolio a prezzi scontati.
12.46 Unhcr, almeno 4,8 milioni rifugiati in tutta Europa
Quasi cinque milioni di persone fuggite dall’Ucraina sono state registrate come rifugiati in 44 paesi europei dal 24 febbraio scorso, secondo gli ultimi dati resi noti dall’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr). Circa 7,3 milioni persone sono fuggite dall’Ucraina dal 24 febbraio, data dell’aggressione russa, e 2,3 milioni hanno fatto ritorno nel Paese, precisa l’Unhcr in un cominicato reso noto a Ginevra. I nuovi dati, aggiornati al 7 giugno , indicano che sono stati registrati almeno 4,8 milioni di rifugiati dall’Ucraina in tutta Europa, compresi quelli dapprima giunti nei paesi vicini e che poi sono andati oltre. L’agenzia delle Nazioni Unite osserva che sebbene la situazione in Ucraina rimanga fragile, alcuni rifugiati fanno ritorno nel Paese in conflitto per valutare la situazione, controllare la proprietà, visitare i familiari o aiutarli a partire. Altri si recano nell’Ucraina occidentale e nelle aree intorno a Kiev e Chernihiv con l’intenzione di rimanere, ma tra coloro che sono tornati in patria molti hanno trovato le loro case gravemente danneggiate e una situazione economica devasta e “non hanno avuto altra scelta che andarsene di nuovo”. La guerra in Ucraina ha causato una delle più grandi crisi di profughi e sfollati nel mondo, ricorda il comunicato dell’Unhcr che ha aggiornato l’apposito portale sul suo sito.
Russia, esercitazione militare nel mar Baltico: schierate 60 navi da guerra
11.53 Lavrov, sostegno a militarismo Kiev non porta nulla di buono
“I nostri partner occidentali devono rendersi conto che la connivenza con l’atteggiamento militarista di Kiev non porta nulla di buono”. Lo ha sottolineato il ministro russo degli Esteri Sergey Lavrov, citato dalla Tass, in conferenza stampa dopo l’incontro con il suo omologo armeno Ararat Mirzoyan.
11.45 Mosca: “Non ancora chiaro se Putin sarà a G20 a Bali”
Non è ancora chiaro se Vladimir Putin parteciperà al vertice del G20 che si terrà quest’anno a Bali. Lo ha specificato l’ambasciatrice russa in Indonesia Lyudmila Vorobieva che, citata dall’agenzia Antara – riferisce la Bbc – non ha nè confermato nè smentito la partecipazione del presidente russo. “Non possiamo ancora stabilire se il presidente Putin parteciperà, offline o online… Abbiamo ancora tempo per pensarci e attendiamo sviluppi”, ha detto la diplomatica russa. Lo scorso aprile, durante una telefonata con il presidente indonesiano Joko Widodo, Putin aveva detto che avrebbe preso parte al vertice del G20. Da allora però gli Stati Uniti hanno manifestato la loro contrarietà alla sua partecipazione, affermando che dopo l’invasione dell’Ucraina con Mosca non si può fare come se nulla fosse.
11.41 Kiev, ogni giorno perdiamo 100 soldati, servono armi pesanti
Ogni giorno l’Ucraina perde fino a cento militari, che restano uccisi in battaglia, e fino a 500 vengono feriti. Per questo Kiev ha bisogno di armi pesanti il più rapidamente possibile. Lo ha scritto il Ministro della Difesa ucraino Oleksiy Reznikov su Facebook, citato da Ukrinform, che ha aggiunto: “Il mostro russo ha ancora molti mezzi per divorare vite umane e soddisfare il suo ego imperiale”. “Abbiamo dimostrato di non avere paura del Cremlino, a differenza di molti altri. Ma noi, come Paese, non possiamo permetterci di dissanguarci, perdendo i nostri figli e figlie migliori”, ha affermato Reznikov. Il Ministro si è anche detto “non soddisfatto” del ritmo e dei volumi delle forniture di armi. “Ma allo stesso tempo sono infinitamente grato alle nazioni che ci sostengono. In particolare, gli Stati Uniti, la Gran Bretagna, la Polonia e i nostri amici baltici, così come tutti gli altri Paesi che contribuiscono a frenare la malvagità russa”, ha dichiarato.
11.00 Kiev: “Putin non è supereroe, con Ue possiamo batterlo”
Vladimir Putin “non è un supereroe” e andrà avanti “fin dove gli sarà permesso di andare”. Lo ha detto Olha Stefanishyna, vice premier per l’integrazione europea ed euro-atlantica dell’Ucraina. “Mosca non ha cose che gli altri Paesi, le altre democrazie, non hanno: noi ucraini ed europei, se lavoriamo insieme, possiamo fermare la Russia”. Per quanto riguarda l’andamento della guerra dal punto di vista bellico, Stefanishyna ha sottolineato che grazie al formato di Ramstein l’Ucraina può contare su “un processo coordinato di fornitura di armi” e questo le permette di “pianificare le operazioni e quindi difendere meglio il territorio”.
10.44 Draghi, sanzioni duro colpo oligarchi e economia russa
“Il g7 e la Ue hanno mostrato una notevole unità e solidarietà nel sostenere l’Ucraina e nel mettere pressione sulla Russia per riprendere i negoziati. La Ue da sola ha approvato 6 pacchetti di sanzioni che hanno dato un duro colpo agli oligarchi vicini al Cremlino e a settori chiave dell’economia russa”. Così il premier Mario Draghi aprendo la riunione ministeriale dell’Ocse a Parigi, quest’anno presieduta dall’Italia.
10.40 Filorussi, in corso battaglia per il controllo di Slavyansk
Secondo l’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk è in corso la battaglia per il controllo di Slavyansk, nell’Est dell’Ucraina. Lo riporta la Tass.
10.25 Media, Microsoft chiude uffici in Russia, a casa 400 persone
Microsoft ridimensiona ulteriormente in modo significativo le sue attività in Russia, a più di tre mesi dall’invasione dell’Ucraina. Lo riferisce Bloomberg, secondo cui il colosso di Redmond dopo aver bloccato la vendita di prodotti e servizi nel Paese a inizio marzo, ha deciso di chiudere del tutto i suoi uffici e business, una decisione che impatta su 400 dipendenti.
10.05 Zelensky, milioni persone moriranno se non si sblocca grano
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky avverte che milioni di persone in tutto il mondo potrebbero morire di fame se la Russia non consentirà all’Ucraina di esportare grano dai suoi porti. “Non possiamo esportare il nostro grano, il mais, l’olio vegetale e altri prodotti che hanno svolto un ruolo di stabilizzazione nel mercato globale”, ha detto Zelensky in un discorso video registrato al Time 100 Gala, come riporta Cnn. “Questo significa che, purtroppo, decine di Paesi potrebbero trovarsi di fronte a una carenza fisica di cibo. Milioni di persone potrebbero morire di fame se il blocco del Mar Nero da parte della Russia dovesse continuare”, ha detto il presidente ucraino.
09.35 Kiev, con armi occidentali Severodonetsk ripresa in 72 ore
Con armi a lungo raggio occidentali l’Ucraina potrebbe “ripulire (dalle truppe russe) Severodonetsk in due o tre giorni”. Lo ha scritto su Telegram il capo militare regionale del Lugansk Sergiy Gaidai, spiegando che al momento l’esercito della Federazione assalta con forza la zona industriale ed è impossibile evacuare la popolazione.
09.17 Kiev, ancora bombardamenti nel Lugansk, 4 morti
I russi hanno continuato nella notte a bombardare la regione di Lugansk cercando punti deboli nella difesa di Severodonetsk, uccidendo almeno quattro civili e provocando numerose distruzioni. Lo afferma Sergiy Gaidai, capo dell’amministrazione militare regionale di Lugansk su Telegram. “I russi continuano senza successo la ricerca dei punti deboli nella difesa di Severodonetsk, mentre sparano a quartieri pacifici e strutture industriali nella regione di Lugansk.
Almeno quattro persone sono morte nella regione”.
09.00 Mosca, manovre nel Mar Baltico con 60 navi della Flotta russa
Circa 60 navi della Flotta russa sono state schierate nel Mar Baltico per una esercitazione per sorvegliare e difendere le infrastrutture marittime e le basi della regione di Kaliningrad. Lo ha reso noto il Ministero della Difesa russo citato dall’agenzia Interfax. “Prima dell’inizio delle manovre, la Flotta del Baltico ha tenuto una serie di esercitazioni per mettere le forze in stato di massima allerta”. L’esercitazione coinvolge circa 60 navi di superficie, motoscafi e navi di supporto, più di 40 aerei ed elicotteri e fino a 2.000 armi e pezzi di hardware militare e specializzato della Flotta Baltica. Le manovre continueranno fino al 19 giugno, ha dichiarato il Ministero. “Durante l’esercitazione, i gruppi tattici di navi della Flotta del Baltico sono salpati dalle loro basi e si sono schierati nei distretti designati. L’obiettivo dell’esercitazione è quello di aumentare il livello di preparazione e le capacità dei centri di controllo militare della Flotta Baltica, perfezionare l’interazione tra le navi e le forze costiere e le loro competenze navali e sul campo e consentire ai quartieri generali di comando e controllo della flotta di esercitarsi”, ha dichiarato il Ministero della Difesa.
08.40 Bombardato impianto Azot a Severodonetsk, dentro 800 civili
Bombardato per due volte dall’esercito russo tra ieri sera e la notte scorsa l’impianto chimico Azot a Severodonetsk, dove si sono rifugiati circa 800 civili, 200 dipendenti e circa 600 residenti. Almeno due officine sono state colpite, tra cui una per la produzione di ammoniaca. Lo riferisce il capo dell’amministrazione militare regionale del Lugansk Sergiy Gaidai, riportato da Ukrinform, ma non ci sono informazioni sulla sorte dei civili. Dentro la fabbrica ci sarebbero anche alcune unità militari ucraine che, secondo i combattenti filorussi, sarebbero arretrati in seguito all’assalto dell’esercito di Mosca.
08.24 I russi provano ad avanzare a sud di Izium
“Continuano i combattimenti a Severdonetsk ma, nelle ultime 48 ore, il Gruppo di forze orientale russo ha anche aumentato gli sforzi per avanzare a sud di Izium” dove si erano “bloccati ad aprile, dopo che le forze ucraine avevano fatto buon uso del terreno per rallentare l’avanzata russa”. E’ quanto si legge nel bollettino quotidiano dell’intelligence britannica sulla guerra in Ucraina. “La Russia probabilmente cerca di riguadagnare slancio in quest’area per esercitare ulteriore pressione su Severdonetsk e per avere la possibilita’ di avanzare piu’ in profondita’ nell’oblast di Donetsk”, continuano gli 007.
06.23 Washington: invio di nuovi lanciarazzi solo dopo formazione di militari ucraini
Gli Stati Uniti, che hanno annunciato la spedizione di quattro sistemi di artiglieria di precisione Himars in Ucraina, vogliono assicurarsi che i soldati ucraini abbiano familiarità con i loro sistemi prima di inviarne altri, ha affermato mercoledì il capo del ministero. Occorre formare gli operatori, ma anche i militari addetti alla manutenzione, oltre agli ufficiali e ai sottufficiali, ha spiegato. La Casa Bianca ha annunciato la scorsa settimana l’invio di quattro sistemi Himars (lanciarazzi multipli montati su armature leggere)
05.29 Russi schierano altri carri armati vicino Zaporizhzhia
Le forze russe hanno schierato altri 30 carri armati T-62 a Vasylivka, un villaggio a circa 35 chilometri a sud di Zaporizhzhia. Lo riferiscono i media ucraini, citando un portavoce del ministero della Difesa ucraino.
04.09 La Russia cambia strategia su Severodonetsk
Un consigliere dell’ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy afferma che le truppe russe hanno cambiato tattica nella battaglia per Severodonetsk. Oleksiy Arestovych ha detto mercoledì che i soldati russi si sono ritirati dalla città e ora la stanno martellando con artiglieria e attacchi aerei.
03.57 Usa, impegno a fornire armi ad Ucraina per resistere alla Russia
“Siamo impegnati a fornire tutte le apparecchiature e gli strumenti necessari all’Ucraina per essere in grado di resistere alle avanzate russe e respingerle dove è possibile”. Lo afferma il consigliere alla Sicurezza Nazionale della Casa Bianca Jake Sullivan, secondo quanto riportano i media statunitensi. “Siamo preoccupati da ogni atto di aggressione della Russia, da ogni centimetro di territorio ucraino che occupano, che bombardano e che distruggono”. aggiunge Sullivan. E per questo “siamo impegnati a fornire” le armi necessarie per consentire a Kiev di resistere.
03.14 Trovati altri corpi a Mariupol
Le autorità ucraine affermano che i lavoratori hanno estratto decine di corpi dagli edifici distrutti nella città devastata di Mariupol in una ”carovana infinita della morte’.
02.56 Zelensky: “Russia si sente forte, non è disposta a negoziare”
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky afferma che la Russia non è disposta a negoziare la fine della guerra perché si sente ancora forte. Zelenskyy ha detto mercoledì ai leader delle corporazioni statunitensi che la partecipazione della Russia ai negoziati “Non è possibile ora perché la Russia può ancora sentire il suo potere e ha aggiunto: ”Dobbiamo indebolire la Russia e il mondo dovrebbe farlo.” Il presidente ucraino ha chiesto sanzioni ancora più severe per indebolire economicamente la Russia.
02.24 Kiev: uccisi 30 soldati russi, distrutti 2 veicoli corazzati
Le truppe ucraine hanno ucciso ieri 30 soldati russi ed hanno distrutto tre depositi di munizioni, due veicoli corazzati da combattimento e quattro veicoli militari di Mosca: lo ha reso noto il comando operativo Sud di Kiev, secondo quanto riporta il Kyiv Independent.
01.43 Guterres: “L’invasione russa deve finire”
“L’invasione russa dell’Ucraina deve finire. Ma finché ciò non accadrà, abbiamo bisogno di azioni immediate: 1. Dobbiamo portare stabilità ai mercati alimentari ed energetici globali. 2. Abbiamo bisogno di rendere immediatamente disponibili risorse per aiutare i Paesi e le comunità più povere”: lo scrive in un tweet il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres.
The Russian invasion of Ukraine must end.
But until that happens, we need immediate action:
1. We need to bring stability to global food & energy markets.
2. We need to make resources available immediately to help the poorest countries & communities. https://t.co/j3qZwVry32
— António Guterres (@antonioguterres) June 8, 2022
01.17 Usa: aiuti per 1miliardo di dollari già arrivati in Ucraina
L’Ucraina ha già ricevuto un miliardo di dollari in assistenza dagli Stati Uniti e altri 7,5 miliardi di dollari sono “in arrivo”: lo ha reso noto in un tweet l’ambasciatrice statunitense in Ucraina, Bridget Brink. A fine maggio il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha firmato un pacchetto di aiuti militari e umanitari che prevede quasi 40 miliardi di dollari per l’Ucraina.
01.01 Kiev: oltre 1.100 raid aerei contro russi da inizio guerra
Le forze ucraine hanno lanciato oltre 1.100 attacchi aerei contro l’esercito russo dall’inizio della guerra il 24 febbraio scorso. Lo ha reso noto il comando dell’aeronautica di Kiev, precisando che sono stati colpiti obiettivi come armamenti, truppe e centri logistici. Lo riporta il Kyiv Independent.
00.30 Rapporto Nazioni unite: milioni di persone a rischio povertà a causa della guerra
Un rapporto delle Nazioni Unite afferma che la guerra in Ucraina sta aumentando le sofferenze di milioni di persone a causa dell’aumento dei prezzi di cibo ed energia, che si aggiungono alle difficoltà causate da una crescente crisi finanziaria, dall’impatto della pandemia di Covid e dai cambiamenti climatici. Il rapporto sottolinea che la guerra “ha esacerbato una crisi globale del costo della vita mai vista in almeno una generazione” e sta mettendo a rischio l’obiettivo delle Nazioni Unite di porre fine alla povertà estrema nel mondo entro il 2030.
00.01 Conte: “Ora è il momento del negoziato”
“Abbiamo detto subito no al riarmo. C’era chi voleva prendere 10-15 miliardi per investimenti militari anziché destinarli ai bisogni cittadini, abbiamo detto no e abbiamo bloccato una folle rincorsa al riarmo”. Lo ha detto il leader M5S Stelle Giuseppe Conte, nel corso di un comizio a Catanzaro a sostegno del candidato sindaco del centrosinistra, Nicola Fiorita. “Abbiamo sin da subito offerto sostegno all’Ucraina, ma adesso – ha proseguito Conte – è il momento del negoziato, della pace, non si può andare avanti con un’escalation militare, con un conflitto di dimensioni sempre più vaste. Dobbiamo porre fine a questa folle guerra e l’Italia deve essere in prima fila per imprimere una svolta per ottenere questo risultato. Dobbiamo mettere fine a questo conflitto – ha concluso il leader M5S – con tutte le nostre forze”.