Ucciso per debiti dai pusher magrebini: il caso Denny Magina
31 Agosto 2022 – 15:03
Il ventinovenne Denny Mangina è stato trovato morto a Livorno il 22 agosto scorso, dopo esser precipitato dal quarto piano: se inizialmente gli inquirenti sospettavano un suicidio, gli sviluppi delle ultimissime ore portano ad un omicidio compiuto dai pusher magrebini ai quali doveva dei soldi
È scomparso lo scorso 22 agosto, cadendo dal quarto piano di un edificio di un quartiere popolare di Livorno. Se però inizialmente gli inquirenti sembravano seguire la pista che porta ad un suicidio, nelle scorse ore è emersa con forza quella che conduce ad un regolamento di conti: Denny Magina sarebbe stato ucciso dagli spacciatori tunisini ai quali doveva ancora dei soldi.
Sono le ultime novità legate alla vicenda del ventinovenne livornese trovato senza vita una decina di giorni fa, precipitato dalla finestra di un appartamento della città toscana nel quale sarebbe stata più volte segnalata la presenza di pusher originari dell’Africa del Nord. Sul caso stanno indagando i carabinieri (a seguito di alcuni sopralluoghi effettuati anche dalla polizia municipale e la polizia), mentre qualche giorno fa sono intervenuti anche i funzionari di Casalp (la società che gestisce le case popolari della provincia labronica) con una squadra di operai che ha murato le cantine usate come alloggio abusivo da occupanti extracomunitari. E le indagini avrebbero già conosciuto una svolta: se gli investigatori sospettavano all’inizio che il ragazzo avesse deciso di farla finita e si fosse gettato di sua sponte dalla finestra, i nuovi indizi stanno invece portando verso l’omicidio.
Stando a quanto riportato da Il Telegrafo, sembra che Magina fosse stato contattato quella sera da una persona della quale si fidava. Quest’ultima lo avrebbe attirato nell’alloggio di via Giordano Bruno (lo stesso nel quale ha trovato la morte) con il pretesto di trascorrere insieme la serata in attesa dell’arrivo di altri amici. Solo che dopo la mezzanotte sono arrivate sì altre persone, ma probabilmente non quelle che aspettavano: dinanzi ai due si sarebbero palesati gli extracomunitari ai quali Denny doveva migliaia e migliaia di euro. La vittima in tasca aveva solo un acconto, che i creditori reputavano insufficiente. Così, per indurlo a saldare immediatamente il debito, non avrebbero esitato ad usare le maniere forti, aggredendolo.
A quel punto la situazione sarebbe sfuggita di mano: Magina sarebbe stato picchiato e spinto con violenza verso la finestra. Trattandosi di una casa popolare che non era stata oggetto di interventi manutentivi strutturali negli ultimi tempi, l’urto avrebbe distrutto l’infisso. E il ragazzo, dopo avere perso l’equilibrio, sarebbe caduto giù da oltre tre metri d’altezza. Un episodio che ha scosso i residenti, molti dei quali conoscevano bene il defunto. E da allora chiedono giustizia, al pari della famiglia. L’inchiesta sta ad ogni modo proseguendo ed ogni tassello del mosaico dovrebbe andare al proprio posto a brevissimo. Con quella che appare sempre più come una certezza: Danny Magina è stato ammazzato.