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Turismo, torna la voglia di vacanza ma solo 4 su 10 hanno già prenotato

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Osservatorio di Confturismo-Confcommercio

La maggior parte (85%) resterà in Italia con una spesa media prevista fino a 1.080 euro per soggiorni di almeno una settimana

Garavaglia: turismo, puntiamo a tornare ai numeri del 2019

2′ di lettura

C’è una forte di voglia di vacanza ma molti prenoteranno solo a ridosso della partenza. Se l’indice di propensione al viaggio fa segnare 67 punti (su scala da 0 a 100, a livello del 2019) e 23 milioni di italiani sono intenzionati a partire nel periodo estivo, solo 4 su 10 hanno già prenotato un viaggio, mentre per i restanti rimane un’intenzione che si tradurrà in prenotazione in un momento successivo o “last minute”. La tendenza emerge dall’Osservatorio Confturismo-Confcommercio nella rilevazione di fine aprile.

L’85% farà vacanze in Italia

Il mare si conferma la vacanza preferita ed è in aumento il “raggio degli spostamenti” che di norma indica una maggiore propensione alla spesa: l’85% degli italiani sceglierà mete nazionali, in 6 casi su 10 al di fuori della propria regione, mentre il restante 15% programma un viaggio all’estero che, per più di due terzi, sarà in Europa.

Spesa media di 1.080 euro

Per la vacanza principale, quella di almeno sette giorni, gli intervistati dichiarano che spenderanno in media 1.080 euro, che si riducono a poco più di 600 euro per i break di durata inferiore, da 3 a 7 giorni.

L’albergo prevale sulla casa in affitto

Nella scelta delle strutture ricettive dove trascorrere le ferie, sembra prevalere una logica “post Covid”: se ad aprile 2021 per la vacanza estiva principale, il 34% degli intervistati optava per l’affitto di una casa e il 26% sceglieva un albergo, ora le parti si sono rovesciate: il 31% andrà in una struttura alberghiera e il 21% in case in affitto.

Sangalli: il turismo riparte ma le imprese vanno sostenute

«Dopo due anni di profonda crisi, il turismo sta tornando ai livelli pre-Covid – afferma presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli -. Le prospettive per l’estate sono positive anche se guerra, inflazione e caro energia preoccupano ancora fortemente. Per questo, le nuove misure di sostegno sono fondamentali anche per le imprese del turismo che è il settore da cui davvero può ripartire tutto il nostro sistema economico».

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