Trieste, duemila persone in piazza per dire No all’ovovia: “Progetto impattante, inutile e antieconomico. Soldi vengano spesi per servizi veri”
Migliaia di persone (oltre 2000 secondo gli organizzatori, 1400 per la questura) hanno manifestato ieri lungo le strade di Trieste ribadendo il proprio no, con musica e balli, al progetto dell’ovovia voluta dal sindaco di centro-destra Roberto Dipiazza e finanziata con fondi del PNRR. “Col rigetto del referendum da parte dell’amministrazione comunale il nostro impegno non viene meno – afferma ai microfoni del fattoquotidiano.it William Starc, presidente del comitato No ovovia –, perché sussistono sempre i presupposti per dire no a un progetto impattante, inutile e antieconomico”. Dopo il successo della raccolta firme, che in poche aveva coinvolto più di un migliaio di persone, il comitato ha scelto la piazza: “Andiamo avanti per cercare di impiegare le risorse disponibili del PNRR per iniziative che riguardino servizi veri, sostenibili e a servizio di tutta la città”.
Nessuna bandiera oltre a quella del comitato, ma le forze politiche di opposizione erano tutte presenti: dal Pd al M5S, dai municipalisti di Adesso Trieste al Movimento 3V. In piazza non potevano poi mancare le sigle ambientaliste: Greenpeace, WWF, Legambiente, fino ai giovani attivisti di Fridays for future ed Extinction Rebellion.
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