Trafugato da Taranto, “Orfeo e le sirene” ritorna in Italia dal Getty Museum

Beni archeologici

È un gruppo scultoreo del quarto secolo Avanti Cristo. Il Museo della città pugliese pronto ad ospitarlo. Apertura di Franceschini

di Domenico Palmiotti

12 agosto 2022

(ANSA)

4′ di lettura

Trafugato dalla Puglia – e precisamente dall’area di Taranto, che nell’antichità fu capitale della Magna Grecia -, finito negli Usa, a Los Angeles, al Paul Getty Museum, il gruppo scultoreo di “Orfeo e le sirene” torna in Italia a settembre. Restituito dallo stesso Getty Museum. E dopo la mostra a Roma, il Museo archeologico nazionale di Taranto (MarTa) si candida a ospitare il gruppo. Un ritorno a casa in buona sostanza. Che trova anche la condivisione del ministro della Cultura, Dario Franceschini.

Il gruppo risale al quarto secolo Avanti Cristo, raffigura un poeta seduto e due sirene e si tratta di figure a grandezza naturale. L’Italia ne rivendicava la restituzione insieme ad altri beni culturali già dal 2006. Le tre sculture, che i Tribunali hanno stabilito provengano da scavi illegali in Italia, saranno spedite a Roma il prossimo mese con un’operazione che il Getty Museum sta coordinando con il ministero della Cultura. Secondo l’Unità per il traffico di antichità dell’ufficio del procuratore distrettuale di Manhattan a New York, «le prove ci hanno persuaso che le statue erano state trafugate illegalmente e che era opportuno restituirle in conformità con la politica del Getty». I reperti sono già stati tolti dall’esposizione del Getty. Lo stesso ufficio giudiziario ha lavorato anche per la riconsegna all’Italia di 142 reperti archeologici, molti dei quali provenienti dalla raccolta di Michael Steinhardt, finanziere di New York.

Operazione speciale per il rientro in Italia

Molto delicato si presenta il rientro in Italia. I tre pezzi del gruppo “Orfeo e le sirene” sono infatti estremamente fragili e per il loro rimpatrio il Museo di Los Angeles pensa ad “attrezzature e procedure appositamente progettate”.

Al rientro del gruppo farà seguito un altro ritorno in Italia dagli Usa. Si tratta di altri quattro pezzi, tra cui una gigantesca testa di marmo di divinità, risalente al secondo secolo dopo Cristo, un bruciatore di incenso dell’epoca etrusca, del quarto secolo Avanti Cristo, uno stampo antico per la fusione di orecchini a pendente e un dipinto a olio dell’800 (“L’Oracolo di Delfi”) del napoletano Camillo Miola, detto Biacca. Questi ultimi pezzi, mai esposti nel Museo di Los Angeles, non erano stati trafugati ma acquistati da Getty negli anni ’70 e nel 1996.

Il ministro: restituiremo l’opera al suo territorio di origine

«Grazie alla collaborazione tra il Comando Carabinieri Tutela del Patrimonio Culturale e le autorità statunitensi, il magnifico gruppo scultoreo Orfeo e le sirene, attualmente al Getty Museum di Los Angeles, rientrerà in Italia, da dove era stato illegalmente esportato in seguito al suo ritrovamento nel corso di uno scavo clandestino nell’area tarantina. Nelle prossime settimane l’opera rientrerà e verrà inizialmente esposta al Museo dell’arte salvata per poi essere presto restituita al suo territorio di origine come è ormai consuetudine», commenta il ministro Franceschini. «Ringrazio le donne e gli uomini del CCTPC e del nostro Corpo diplomatico – aggiunge Franceschini – per l’impegno, la professionalità e la determinazione con cui hanno conseguito questo straordinario risultato, che riporta in Italia un’opera di eccezionale valore».

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