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Timori di attacchi chimici, Kiev ordina antidoto. Mosca: armi Occidente? Rischio guerra Usa-Russia

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Roma, 9 aprile 2022 – Nuove stragi in Ucraina, nuovo orrore, toni sempre più alti tra le potenze mondiali. Il massacro di Kramatorsk lascia un altro segno indelebile, Mosca avverte gli Usa sul rischio di uno scontro diretto e intanto riorganizza la macchina militare per i nuovi obiettivi: nel mirino, ormai da giorni, c’è soprattutto l’Est del Paese. Ma le truppe russe continuano a fare difficoltà nella creazione di un corridoio tra Crimea e Donbass. “Come il massacro di Bucha, come tanti altri crimini di guerra russi, l’attacco a Kramatorsk deve essere inserito tra le accuse che saranno portate in tribunale, cosa che dovrà accadere”. Così in un videomessaggio il presidente ucraino Volodymyr Zelensky commenta la strage di ieri alla stazione di Kramatorsk, dove sono morti oltre 50 profughi. Nel timore di armi chimiche, riporta il Wsj, l‘Ucraina ordina circa 220mila fiale di atropina, sostanza che può essere utilizzata per contrastare eventuali effetti di armi chimiche come gli agenti nervini.

Ucraina, il recupero dei corpi a Kramatorsk (Ansa)
Ucraina, il recupero dei corpi a Kramatorsk (Ansa)

Sommario

Gli obiettivi delle truppe russe

I raid aerei russi dovrebbero aumentare nel Sud e nell’Est dell’Ucraina a supporto delle operazioni nel Donbass, a Mariupol e Mykolaiv appoggiate dai continui lanci di missili da parte delle forze navali di Mosca, scrive il ministero della Difesa britannico nel suo consueto aggiornamento dell’intelligence. Tuttavia, sottolinea Londra, la resistenza ucraina continua ad ostacolare le ambizioni russe di stabilire un corridoio via terra tra la Crimea e il Donbass. Ora l’esercito di Mosca prevede spostamenti a Kharkiv. Il capo dell’intelligence militare ucraina, il generale Kyrylo Budanov in un’intervista alla Cnn spiega: le truppe russe si “raggruppano” prima di avanzare verso la città. Budanov ha spiegato che si stanno “raggruppando verso la città chiamata Izium via Belgorod”. 

Lo scontro Usa-Russia

Da Mosca arriva un avvertimento: le forniture di armi e munizioni all’Ucraina da parte dell’Occidente causano “ulteriore spargimento di sangue”, sono “pericolose e provocatorie” e possono portare “gli Stati Uniti e la Federazione Russa sulla via del confronto militare diretto”. A dirlo in un’intervista a Newsweek l’ambasciatore russo negli Stati Uniti, Anatoly Antonov, sottolineando che Mosca fa tutto il possibile per evitare vittime civili e danni all’infrastruttura dell’Ucraina.

Intanto gli Stati Uniti continuano ad aumentare la pressione sulla Russia: Joe Biden ha firmato la legge che vieta le importazioni di energia dalla Russia e quella che interrompe le normali relazioni commerciali con Mosca. L’Ue invece non è pronta: l’embargo al petrolio russo dovrà aspettare. La questione non sarà trattata dai ministri degli Esteri dell’Ue lunedì. Il rating del debito russo in valuta estera a lungo termine è stato declassato da S&P da CC a SD, cioè in default selettivo.

Amnesty International

E Agnès Callamard, segretaria generale di Amnesty International, replica alla chiusura della sede locale da parte di Mosca. Le autorità russe – dice – “si sbagliano profondamente se credono che chiudendo il nostro ufficio a Mosca interromperanno il nostro lavoro di documentazione e denuncia delle violazioni dei diritti umani”, “raddoppieremo i nostri sforzi per denunciare le clamorose violazioni dei diritti umani da parte della Russia, sia in patria sia all’estero”. Misura analoga dal Cremlino anche sull’altra ong Human Rights Watch.

Bucha, von der Leyen e Borrell sconvolti

Bucha, von der Leyen e Borrell sconvolti

Le radiazioni a Chernobyl

La Cnn ha avuto accesso esclusivo alla centrale di Chernobyl per la prima volta da quando è tornata sotto il controllo degli ucraini. Nella stanza in cui i soldati russi vivevano durante l’occupazione – racconta l’emittente – i livelli di radiazioni sono ora più alti del normale. Nella stanza non è visibile la fonte del materiale radioattivo, ma secondo i funzionari ucraini viene dalle piccole particelle e dalle polvere che i soldati hanno portato dentro l’edificio. “Sono andati nella Foresta Rossa”, l’area intorno a Chernobyl che è tuttora la zona più contaminata del pianeta in seguito al disastro nucleare del 1986, “e hanno portato dentro” la centrale “il materiale attraverso le loro scarpe”, spiega il soldato ucraino Ihor Ugolkov. I funzionari dell’impianto spiegano all’emittente americana che i livelli nella stanza usata dai soldati russi sono solo leggermente superiori a quelli che l’Associazione nucleare mondiale descrive come radiazioni presenti in natura: un contatto singolo non è pericoloso, ma l’esposizione mette a rischio la salute. In un’area sicura ai margini della foresta la Cnn ha anche trovato un contenitore col pranzo dei soldati con livelli di radiazione 50 volte di quelli naturali.

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