TikTok condividerà i ricavi pubblicitari con i creator: in arrivo il programma TikTok Pulse
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A partire da giugno, e inizialmente solo negli Stati Uniti, ma con estensione prevista anche ad altri mercati, prenderà il via il programma con cui TikTok corrisponderà il 50% delle entrate pubblicitarie ai creator
di Andrea Bai pubblicata il 05 Maggio 2022, alle 10:31 nel canale Web
TikTok
TikTok sta iniziando a proporre una nuova strada di monetizzazione
per i creator. La società ha deciso di dare il via ad un programma
di condivisione delle entrate pubblicitarie (revenue sharing, in altri
termini) con i migliori creator quando i loro video vengono pubblicati
assieme a determinati annunci.
Il nuovo programma si
chiama TikTok Pulse e permette di pubblicare annunci in modo
specifico accanto al “miglior 4% di tutti i video su TikTok” spiega
la società. Più precisamente, i creator e gli editor con almeno 100 mila
follower avranno la possibilità di ricevere una porzione delle entrate
quando vengono inclusi i loro video.
Secondo quanto si apprende il programma Pulse verrà avviato a giugno
inizialmente solo negli Stati Uniti, con previsione di espansione ad altri
mercati nel corso dell’autunno. I creator con i requisiti idonei per
partecipare al programma Pulse riceveranno il 50% delle entrate
pubblicitarie legate agli annunci pubblicati accanto ai loro contenuti.
Non si tratta di un modello inedito: YouTube ha già all’attivo da diverso
tempo un modello simile per consentire ai creator di monetizzare le
proprie produzioni, corrispondendo loro il 55% delle entrate
pubblicitarie.
Il nuovo programma TikTok Pulse potrebbe portare ad una monetizzazione
più sostanziosa per i creator rispetto a quanto avviene attualmente.
L’unico modo che TikTok ha messo in atto fino ad ora per compensare i
creator è il suo “Creator Fund”, che corrisponde un compenso ad alcuni
utenti selezionati sulla base della popolarità dei loro contenuti. I
creator hanno però sottolineato in varie occasioni che i pagamenti
corrisposti con questo sistema possono essere di scarsa entità e
frammentari, senza riuscire ad offrire un flusso di entrate sostenibile
come invece può accadere con il programma pubblicitario di YouTube per
alcuni canali.