Tesla: frazionamento azionario con rapporto di 3 a 1

Con un valore per azione inferiore, Tesla punta a rendere l’acquisto delle proprie azioni alla portata di un maggior numero di investitori. Il frazionamento azionario con il rapporto di 3 a 1 è avvenuto mercoledì, nell’after-hour dopo la chiusura delle negoziazioni, dopo aver ricevuto l’approvazione degli azionisti di Tesla all’inizio del mese. Il prezzo delle azioni Tesla è così passato dai circa 900 dollari di martedì ai circa 300 attuali.

Con lo stock split, il secondo in due anni per Tesla, ogni investitore ha guadagnato due azioni aggiuntive. Il frazionamento azionario non influisce sul valore complessivo di un’azienda, ma solitamente consente di ottenere vari tipi di benefici a breve termine: non solo fornisce una spinta al prezzo delle azioni, ma rende le quote dell’azienda più accessibili agli investitori e ai dipendenti.

L’annuncio del frazionamento è avvenuto nel mese di giugno e da quel momento il valore delle azioni Tesla è aumentato di circa il 25%. L’approvazione definitiva è invece arrivata il 4 agosto durante l’assemblea nazionale dell’azienda che si è svolta ad Austin. Due anni fa, invece, il valore delle azioni aumentò di oltre il 70%. Dal momento del primo stock split avvenuto nell’agosto 2020, il valore delle azioni di Tesla è cresciuto di circa il 200%. Il mese scorso, inoltre, Tesla ha riportato un fatturato di 16,9 miliardi di dollari, in crescita del 42% rispetto a un anno fa, ma in calo rispetto al record di 18,7 miliardi di dollari fatto registrare nel trimestre precedente.

Dal 1980, la performance nei 12 mesi successivi al frazionamento azionario è più che raddoppiata rispetto a quella dell’S&P 500. Nonostante questi dati positivi, tuttavia, alcuni critici indicano che le azioni Tesla continuano a essere sovraprezzate, con alcuni analisti che si aspettano un crollo consistente a breve.

Tesla non è l’unica azienda ad aver provveduto a uno stock split nel 2022. Anche Amazon e Alphabet hanno deciso di effettuare un frazionamento delle loro azioni con un rapporto di 20 a 1. È avvenuto rispettivamente a febbraio e marzo.

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