“Tassa pure la morte”, “Ce l’ha col ceto medio”. Levata di scudi contro Letta




31 Luglio 2022 – 18:29




Letta rilancia una patrimoniale mascherata nel suo programma elettorale e dal centrodestra, ma non solo, c’è la levata di scudi in difesa degli italiani












Enrico Letta ha già paventato l’ipotesi di introdurre la patrimoniale nel caso in cui dovesse vincere le elezioni. Un’ipotesi contro la quale i partiti della coalizione di centrodestra combattono da tempo e contro la quale hanno nuovamente alzato gli scudi in difesa dei redditi e dei risparmi dei cittadini. “Letta si conferma ossessionato dai sacrifici fatti negli anni dalle famiglie italiane. Come sempre l’unica ricetta del Pd, da buona tradizione della sinistra, è quella di tassare i risparmi di chi si è rimboccato le maniche alla ricerca della stabilità e per assicurare un futuro ai propri figli“, attacca l’onorevole Licia Ronzulli.

Il Pd e la coalizione di centrodestra, infatti, hanno due obiettivi diversi: se da una parte Enrico Letta sembra già pronto a mettere le mani nelle tasche degli italiani, dall’altra la coalizione guidata da Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia ha annunciato che intende agire in senso opposto, ossia tagliando le tasse. “Nelle tasche degli italiani vanno messi più soldi tagliando le tasse, non le grinfie di uno statalismo sfrenato con il quale si punta a una patrimoniale mascherata. È questa la vera leva moltiplicatrice di investimenti, crescita e sviluppo“, ha spiegato Licia Ronzulli.

Dello stesso avviso anche Anna Maria Bernini, capogruppo di Forza Italia alla Camera, che ha criticato aspramente l’annuncio di Letta: “Letta persevera, con una coerenza degna di altra causa, sulla tassa di successione per dare una dote ai diciottenni, confermando che la vocazione del Pd è quella del partito delle tasse. Il contributo di solidarietà, alias patrimoniale, viene propagandato come uno strumento di equità sociale, ma la realtà è che finirebbe per colpire soprattutto le proprietà immobiliari e i risparmi del ceto medio, un limone già ampiamente spremuto“. L’onorevole ha rimarcato che “ai giovani vanno garantite formazione e opportunità di lavoro, non mance elettorali“.

Anche da Giorgia Meloni è arrivata la stigmatizzazione alla patrimoniale: “Letta lo ammette: la patrimoniale è il pilastro del suo programma. Il 25 settembre gli italiani potranno scegliere: votare il Pd che vuole più tasse e colpire i patrimoni, oppure votare Fratelli d’Italia che non vuole più tasse e che si batterà per tutelare chi produce ricchezza e crea lavoro“. E da parte di Claudio Borghi, deputato della Lega, si sottolinea che “per Letta, la patrimoniale è un’ossessione patologica. Ora pure la tassa sulla morte, come se i contribuenti non ne avessero già abbastanza da vivi“.

Un attacco frontale al Partito democratico è arrivato anche dal suo ex segretario Matteo Renzi, oggi leader di Italia viva: “Lo dico con la morte nel cuore ma il Pd ha iniziato la campagna elettorale in un modo che giudico folle. Si legge che vogliono candidare Di Maio in Emilia Romagna, proprio lui che diceva che il Pd rubava i bimbi alle famiglie. Ieri poi Letta ha detto che bisogna mettere la tassa di successione. Da segretario del Pd ho sempre detto no ad aumentare le tasse. Aumentare quella di successione è folle. Si pagano già tante tasse in questo Paese, possiamo almeno morire gratis?“.
























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