Svolta in Germania: calciatori transgender decideranno se giocare con uomini o donne
23 Giugno 2022 – 15:17
Il regolamento approvato dalla Federazione entra in vigore dalla prossima stagione e riguarda i campionati giovanili e il futsal amatoriale
La Federcalcio tedesca ha approvato un nuovo regolamento che consentirà alle persone transgender, intersessuali e non binarie di scegliere in autonomia se far parte di squadre femminili o maschili.
In particolare, i calciatori transgender potranno cambiare squadra in qualunque momento del proprio percorso di transizione, oppure decidere di rimanere in quella in cui già stavano giocando. La nuova regola sarà applicata a partire dalla prossima stagione e verrà inclusa nel regolamento delle partite, in ambito giovanile e nel futsal amatoriale.
Nel regolamento si legge infatti che “finché l’attività sportiva, durante l’assunzione di farmaci, non pregiudica la salute della persona interessata, l’atleta può prendere parte al gioco, motivo per cui il nuovo regolamento esclude la rilevanza del doping”. La Federazione indica anche che “al fine di mantenere l’accesso a bassa soglia, le associazioni statali e regionali devono nominare persone di fiducia che supportino i giocatori con la voce di stato civile diverso o nessuna informazione nel concedere il diritto al gioco, e li sostengano in caso di episodi di violenza e discriminazione”.
Le reazioni nel mondo calcistico tedesco sono state più che positive. La dirigente responsabile del calcio femminile, Sabine Mammitzsch, ha dichiarato: “Da tempo le associazioni statali e regionali, ma anche importanti persone singole, segnalavano incertezze su come gestire la partecipazione sportiva di persone transgender, intersessuali e non binarie. Quindi accogliamo con favore l’introduzione di una regola nazionale e globale sul diritto di praticare sport”.
Un messaggio condiviso anche da Thomas Hitzlsperger, ex calciatore con un passato alla Lazio, ora ambasciatore per la diversità della Dfb: “Il calcio è sinonimo di diversità e anche la Dfb si impegna in questo. Con la regolamentazione della legge sul gioco, stiamo creando ulteriori importanti prerequisiti per consentire a giocatori di diverse identità di genere di giocare”.
Una svolta clamorosa sui diritti Lgbt e sulla parità di genere arrivata in controtendenza rispetto alla decisione presa invece dalla Federazione internazionale di nuoto (Fina) e dalla Lega internazionale di rugby, che hanno recentemente imposto il divieto per le donne transgender di partecipare alle gare e alle competizioni femminili. Un rapporto scientifico commissionato mesi fa dalla Fina sembra infatti aver rilevato come atlete transgender conservino un vantaggio significativo a livello prestazionale rispetto alle colleghe, anche dopo aver ridotto i propri livelli di testosterone.
Inoltre lo scorso novembre il Comitato olimpico internazionale (Cio) ha lasciato che le regole di ammissibilità venissero stilate dalle singole federazioni, ma ha anche dichiarato che “fino a quando le prove non determinano diversamente, gli atleti non dovrebbero essere considerati come beneficiari di un vantaggio competitivo ingiusto o sproporzionato a causa delle loro variazioni di sesso, aspetto fisico e/o stato transgender”. Ora però le cose sembrano essere cambiate, e anche la Fifa ha annunciato che rivisiterà a breve il proprio regolamento.
Segui già la nuova pagina Sport de ilGiornale.it?