Strage di Viareggio, chieste le prime condanne (per solo disastro ferroviario) nell’Appello bis: 5 anni e 6 mesi per ex ad Trenitalia Soprano

Prime richieste di condanna nel processo di Appello bis per la strage di Viareggio, il disastro del giugno 2009 in cui un treno-cisterna contenente Gpl deragliò nei pressi della stazione della cittadina toscana, provocando un’esplosione e un incendio che uccise 32 persone. Nell’udienza di giovedì, il procuratore generale di Firenze Sergio Affronte ha chiesto pene comprese tra i tre anni e sei mesi e gli otto anni e due mesi per dieci dei 16 imputati: si tratta di manager italiani di Cima Riparazioni e Trenitalia e dirigenti delle società tedesche e austriache Gatx Rail e Officina Jungenthal, addette al controllo e alla manutenzione dei carri merci. Dalle richieste è stata scorporata la porzione di pena relativa all’imputazione di omicidio colposo plurimo, che la Cassazione – l’8 gennaio del 2021 – ha dichiarato prescritta escludendo l’aggravante della violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro: l’unico reato contestato è rimasto quello di disastro ferroviario. Tra gli imputati ci sono gli ex vertici delle Ferrovie italiane Mauro Moretti, Michele Mario Elia, Vincenzo Soprano e Mario Castaldo.

Nel dettaglio, sono stati chiesti sei anni e sei mesi per Uwe Kriebel, l’operaio della Jungenthal che secondo l’accusa avrebbe dovuto rilevare il difetto dell’asse del carro-cisterna deragliato, e per i suoi superiori Andreas Schroter e Helmut Brodel: tutti e tre erano stati condannati a sei anni e dieci mesi al termine del primo processo d’Appello. Di otto anni e due mesi invece la pena richiesta per Peter Linowsky e Rainer Kogelheide di Gatx Rail Germania; sette anni e quattro mesi per Roman Mayer e Johannes Mansbart, dirigenti di Gatx Rail Austria; tre anni e sei mesi per Paolo Pizzadini e Daniele Gobbi Frattini, rispettivamente manager e responsabile tecnico di Cima Riparazioni; cinque anni e sei mesi per l’ex amministratore delegato di Trenitalia Vincenzo Soprano (condannato a sei anni nel primo processo di appello), accusato di aver noleggiato e usato i carri merci tedeschi omettendo tra l’altro di far verificare l’avvenuta esecuzione dei controlli.

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