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Stefano Tacconi ricoverato in prognosi riservata per un’ischemia all’ospedale di Alessandria

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di Filippo Bonsignore e Paolo Tomaselli

Momenti di apprensione per Stefano Tacconi: l’ex portiere di Juventus e Nazionale è ricoverato in prognosi riservata nel reparto di Neurochirurgia. Il post del figlio: «Papi sei un leone»

Sono momenti di apprensione per Stefano Tacconi
: l’ex portiere di Juventus e Nazionale, 64 anni, è ricoverato all’ospedale di Alessandria in Neurochirurgia e in prognosi riservata in seguito a un’ischemia. Tacconi aveva partecipato a un evento ad Asti venerdì sera, il «Giorno delle figurine», e poi ha avuto un malore nella mattinata di sabato. «Riprenditi papi, sei un leone, vincerai anche questa battaglia», ha scritto su Instagram il figlio Andrea con cui l’ex calciatore aveva cenato la sera prima di sentirsi male (qui parla il titolare del locale in cui l’ex campione ha dormito la sera prima del malore: «Questa mattina ha preso un caffè verso le 10. Ha detto di non sentirsi molto bene. Aveva mal di testa e ha chiesto un analgesico»).

Tacconi in bianconero, dove è arrivato nel 1983, ha vinto tutto: decisivo anche nella Coppa Intercontinentale contro l’Argentinos juniors, «il ricordo più bello», come ha sempre detto lui. Poi tante parate, qualche guaio, attore e personaggio in tv con L’Isola dei famosi, amori e quattro figli.

Tacconi è tuttora l’unico portiere che è riuscito ad aggiudicarsi tutte le competizioni Uefa con la Juventus: dalla Coppa dei Campioni all’Heysel, alla Coppa delle Coppe di Basilea contro il Porto, fino alla Uefa nel 1990. Nulla nella sua carriera è stato banale: grandi vittorie, grandi parate, polemiche, donne, canzoni, film e naturalmente – prima di ogni altra cosa — la pesantissima eredità di Zoff raccolta all’inizio con comprensibile difficoltà e poi tenuta sulle spalle larghe nei nove anni trascorsi a Torino. È celebre il suo scambio di battute con Gianni Agnelli: «Avvocato, mi manca Zoff» disse Stefano. «Sapesse quanto manca a noi», fu la risposta, fulminante come sempre.

Ma Tacconi, agli antipodi dello stesso Zoff come stile tecnico e non solo, era l’uomo giusto: personalità debordante, grande fisicità e gusto per la parata e l’uscita scenografica, ingaggiò un dualismo con Walter Zenga per la maglia della Nazionale, vinto dall’interista. A Tacconi, lo stesso Zoff affidò la maglia della Nazionale Olimpica poi con Rocca commissario tecnico a Seul. Ma quella spedizione è rimasta nella storia per la sconfitta 4-0 con lo Zambia.

Di Tacconi però restano negli occhi le imprese, come appunto quella nella Coppa Intercontinentale del 1985 in Giappone contro l’Argentinos, uno dei successi più belli dei bianconeri: ai calci di rigore il portiere neutralizzò due penalty degli argentini, consentendo a Platini di segnare il gol del trionfo. Oltre a tutte le coppe internazionali, Tacconi ha conquistato due scudetti con Madama (1984-1986) e la Coppa Italia del 1990, proprio con Zoff in panchina.

(articolo in aggiornamento)

23 aprile 2022 (modifica il 23 aprile 2022 | 23:37)

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