Sparatoria a Treviglio, donna uccide il vicino e ferisce la moglie: il video choc dal balcone, la pistola «in scadenza»

di Maddalena Berbenni e Pietro Tosca

L’omicidio di Treviglio: Silvana Erzembergher, 71 anni, ha sparato a una coppia di vicini cui era ostile, uccidendo Luigi Casati e ferendo gravemente la moglie Monica Leoni

Emanuele urla: «Era da tanto tempo che andava avanti questa storia». Suo padre, Luigi Casati, 62 anni, è steso lungo il vialetto, ucciso da quattro colpi di pistola, tre al petto e uno alla gamba. La madre Monica Leoni, 57 anni, è appena stata trasportata in elicottero in ospedale, ferita all’arteria femorale da un unico proiettile. E la cagnolina Chanel, con il pelo imbrattato di sangue, si fa accarezzare da lui, che non si dà pace, perché, appunto, i problemi con chi ha premuto il grilletto, inchiodata dagli smartphone dei vicini di casa, si trascinavano almeno dall’estate scorsa, quando i carabinieri erano già stati chiamati ai palazzi di via Brasside, quartiere a nord di Treviglio.

I precedenti

In quella occasione Silvana Erzembergher, 71 anni, ora accusata di omicidio volontario e tentato omicidio, aveva colpito con un bastone Leoni e c’era stata una denuncia. Perché la donna aveva ancora la pistola? L’arma era detenuta regolarmente per uso sportivo, Erzembergher la usava al poligono. Il rinnovo della licenza avviene ogni 6 anni, la sua era in scadenza ma le proroghe legate alla pandemia hanno fatto slittare i termini. Comunque, in questura, denunce a suo carico non risultavano e questo perché, quando la pattuglia era intervenuta per l’episodio del bastone, la donna non era stata «compiutamente» identificata. Si era allontanata, pare che sulla denuncia fosse stato indicato il nome della figlia Monica, anche se al momento tutto è in fase di accertamento, è la versione ufficiosa degli inquirenti. Di sicuro, la situazione non doveva essere apparsa così allarmante né sarebbe emerso che in casa ci fosse una pistola. «Ma la signora Casati lo aveva detto alle forze dell’ordine», sostiene una vicina, tra i tanti testimoni di questo omicidio che ha quasi le sembianze di un’esecuzione.

Le due raffiche di spari

Sono le 7.30 quando Luigi Casati scende con la cagnolina al guinzaglio. Nessuno sente urla, a fare affacciare gli inquilini dei quattro caseggiati «Quadrifoglio» sono gli spari. Gianluca Rossoni abita al primo piano della palazzina D, sopra Erzembergher e sotto i coniugi: «Ero in bagno, ho sentito tre colpi e dopo un po’ altri due. Poi mi sono affacciato e ho visto Monica e Luigi a terra». Gli attimi tra la prima raffica e la seconda corrispondono al tempo impiegato da Monica Leoni a scendere di corsa le scale e a inginocchiarsi accanto al marito prono sul vialetto, con Chanel spaventata. Le immagini girate da altri vicini di casa e diventate virali già prima di mezzogiorno sono agghiaccianti.


La ricerca delle munizioni

Dopo avere sparato anche contro la vicina, la 71enne fruga nella borsa che porta a tracolla e nelle tasche, come se cercasse altre munizioni: «L’abbiamo vista tenere puntata l’arma e continuare a premere il grilletto, ma doveva avere finito i colpi», racconta Francesca Turiani. «Non ce la facevo più», ha urlato Erzembergher rivolta verso i balconi. Lo ha ripetuto in caserma dopo il fermo dei carabinieri del Nucleo operativo della compagnia di Treviglio, che l’hanno trovata in casa. Ha aperto la porta e li ha seguiti docilmente: «L’hanno fatta uscire dai garage, li ho accompagnati io perché servivano le chiavi — dice Anna Leoni, un’altra vicina —. A me Silvana è sembrata lucida. Mi ha guardato e mi ha detto “ciao Anna” come niente fosse».

L’odio per i vicini

Vedova da vent’anni, ambulante in pensione, Erzembergher ha due figli e una figlia, accorsa ai palazzi e disperata a sua volta. Assistita dall’avvocato Pamela Nodari, si è avvalsa della facoltà di non rispondere e a metà pomeriggio è stata portata in ospedale in ambulanza per un malore. Quale sia il motivo dei dissidi è tutto da capire. «Sono quattro anni che non dormo di notte, non ce la facevo più», si sarebbe sfogata. Ma il quadro fornito dal vicinato è opposto: «Era fissata con Monica e Luigi — dicono —, si inventava cose che non esistevano contro di loro, non abbiamo mai capito il perché».

29 aprile 2022 (modifica il 29 aprile 2022 | 08:34)

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