“Senza cibo, vestiti e tutti al buio”: dentro l’inferno delle coop gestite da Soumahoro

Condizioni di vita disumane e cicatrici di cibo: dalle parole di una 36enne che lavorava come interprete e cuoca presso un centro gestito dal Consorzio Aid arrivano le prime conferme dei racconti fatti da alcuni ospiti delle strutture riferibili alle cooperative di cui risultano socie anche la moglie e la suocera di Aboubakar Soumahoro …
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