Roscosmos continua i test per il razzo Soyuz-5 e razionalizza la produzione di componenti
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Roscosmos ha annunciato che i test per i serbatoio di propellente del razzo Soyuz-5 stanno continuando come previsto. Il primo lancio potrebbe avvenire nel 2023. Nel mentre si punta a razionalizzare la produzione di componenti.
di Mattia Speroni pubblicata il 12 Giugno 2022, alle 14:40 nel canale Scienza e tecnologia
Roscosmos
Con la guerra in Ucraina e le sanzioni internazionali, il programma spaziale russo (come tutta l’economia della nazione) sta cercando di affrontare il cambiamento. Nonostante le difficoltà, sembra che la Russia e Roscosmos vogliano dare l’impressione di voler continuare ad avere un ruolo di primo piano per non rimanere indietro rispetto agli USA e dare un’immagine positiva agli alleati (come la Cina).
Un esempio sono le novità relative alla nuova stazione spaziale ROSS che stanno continuando a emergere nel corso dei mesi (e delle scorse settimane). Questo però non è l’unico progetto al quale guarda la Russia e si parla anche del nuovo lanciatore medio Soyuz-5. Questa soluzione è ancora in fase di sviluppo e servirà ad aggiornare le tecnologie di lancio del paese. Si tratta di un punto importante, un po’ come nel caso delle nuove capsule per l’equipaggio per l’orbita bassa e per le missioni lunari.
I test per il nuovo razzo Soyuz-5 di Roscosmos
Come scritto sopra, siamo ancora in una fase di test e in particolare ci si è concentrati sui serbatoi per il propellente. Come riportato in questi giorni sono stati effettuati una serie di test di resistenza dei materiali e la distribuzione delle sollecitazioni negli elementi di resistenza strutturale oltre alla rigidità.
In una nota stampa di Roscosmos si legge che “è stata confermata la resistenza statica della parte inferiore del serbatoio del carburante con l’anello di alimentazione del blocco del primo stadio del razzo Soyuz-5, progettato per prove criogeniche e di accensione”.
Le prime prove di accensione dovrebbero avvenire almeno nel terzo trimestre di quest’anno dopo che in queste settimane saranno completati un’altra serie di test. Nelle intenzioni di Roscosmos c’è quella di sostituire i razzi della serie Zenit ma ci vorranno diverse evoluzioni per avere il prodotto completo. Si inizierà dai motori RD-171MV per poi passare agli RD-120. In generale il primo volo è atteso non prima del 2023 con tre lanci nel periodo fino al 2025 dal Cosmodromo di Bajkonur. Il razzo dovrebbe rimanere in produzione almeno fino al 2036 con due lanci all’anno per questa tipologia di razzo.
Avere un vettore medio dovrebbe consentire di aumentare la cadenza di lancio di Roscosmos. Come dichiarato più volte da Dmitry Rogozin (direttore generale) la Russia ha bisogno di un maggior numero di satelliti in orbita (anche con finalità militari e di difesa). Per farlo si punterà anche sulla razionalizzazione della produzione di componenti per satelliti.
Dopo gli embarghi a livello internazionale nei confronti della Russia, la nazione si è trovata in difficoltà non avendo più accesso a molte componenti ad alta tecnologia. Per questo ha dovuto rivedere i suoi piani e ora sembra che standardizzare la produzione di componenti dedicate ai satelliti ridurrà il tempo che si perderà in test accessori mantenendo alta la qualità.
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