Ronaldo e il telefono rotto al bambino tifoso: la caduta del campione robot, le conseguenze
di Luca Valdiserri
CR7 rientrado furibondo nello spogliatoio dopo una sconfitta ha gettato a terra lo smartphone di un ragazzino autistico. Come Will Smith agli Oscar un attimo di isteria può mettere in discussione una carriera curata nei minimi dettagli
Una saggia teoria dice di non ritornare mai nei posti dove un tempo siamo stati felici perché molto probabilmente quei posti sono cambiati e, soprattutto, siamo cambiati noi. Così il «come back» di Cristiano Ronaldo a Manchester, sponda United, dove tra il 2003 e il 2009 aveva segnato 118 gol in 292 partite, si è rivelato un fallimento. Lo United è settimo in campionato e le speranze di qualificarsi per la prossima Champions League (dove Ronaldo è il top scorer di tutti i tempi con 141 gol in 187 presenze) sono minime; è stato eliminato dal Middlesbrough in FA Cup e dal West Ham in Coppa di Lega; i rapporti con il nuovo allenatore Ralf Rangnick sono ai minimi storici.
Stiamo parlando di calcio e una stagione storta ci può stare, anche se quando ti capita a 37 anni e guadagni 23,5 milioni di euro netti in tanti cominciano a pensare e a dire che sarebbe ora di smettere. Il problema di CR7, però, è più profondo ed è esploso sabato scorso, allo stadio di Goodison Park, dopo la sconfitta per 0-1 subita contro l’Everton. In un video che ha fatto il giro del mondo sui social si vede il campione portoghese che, rientrando furibondo negli spogliatoi, prende in mano qualcosa e lo sbatte rabbiosamente a terra. Era lo smartphone di un tifoso avversario. Di 14 anni. Autistico.
L’epic fail non poteva avere più dettagli.
Cristiano Ronaldo ha costruito la sua carriera con la precisione di un robot. Attenzione maniacale negli allenamenti, nella dieta (vedi il caso delle bibite gassate), nel recupero da fatiche e infortuni con la crioterapia. Stessa cura nei particolari della sua immagine, soprattutto rispetto ai più giovani, ottimo mercato. Tutto messo in discussione, ora, da un attimo di isteria. Quasi come Will Smith alla cerimonia degli Oscar, con l’aggravante che questa volta non c’era stata nessuna battuta infelice verso una persona a lui cara. La mamma del ragazzo, Sarah Kelly, ha affermato che suo figlio Jacob Harding era entrato per la prima volta in uno stadio e che lo choc è stato tale che forse non ci vorrà andare mai più. Ha anche postato sugli immancabili social una foto della mano arrossata di Jacob e una dello smartphone andato in frantumi.
«Eravamo vicini al tunnel che porta i calciatori negli spogliatoi e mio figlio li stava filmando tutti. Poi ha abbassato il suo smartphone perché Ronaldo si era tirato giù i calzettoni e le sue gambe stavano sanguinando. È stato allora che Ronaldo, con una rabbia terribile, ha preso lo smartphone dalle mani di mio figlio e lo ha sbattuto a terra. Poi se ne è andato. Ronaldo è un campione, è un’icona. Jacob non ha fatto nulla per dargli fastidio. È un ragazzo autistico ed è stato aggredito da un calciatore. Come mamma, la vedo così». La polizia di Liverpool ha aperto un’inchiesta, anche se ha consigliato ai due club di trovare una soluzione extra giudiziale. La Federcalcio inglese sta indagando sul fattaccio e sentirà prossimamente sia i dirigenti di Everton e United che il calciatore.
Il Manchester United ha deciso di non punire Cristiano Ronaldo perché ha fatto prontamente le sue scuse e ha invitato Jacob a una partita a Old Trafford. Queste le parole di CR7: «Non è mai facile affrontare le emozioni in momenti difficili come quello che stiamo affrontando. Tuttavia, dobbiamo essere sempre rispettosi, pazienti e dare l’esempio a tutti i giovani che amano il bel gioco. Vorrei scusarmi per il mio sfogo e, se possibile, vorrei invitare questo tifoso a guardare una partita a Old Trafford in segno di fair play e sportività». Basterà a chiudere il caso? O l’immagine del calciatore che non sbagliava mai una mossa è stata danneggiata per sempre? Di sicuro Cristiano Ronaldo sta già cercando un’altra squadra per la prossima stagione. Si sconsigliano Sporting Lisbona, Real Madrid e Juventus.
11 aprile 2022 (modifica il 11 aprile 2022 | 14:11)
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