Recensione ASUS Zenfone 9: super compatto, ma non teme confronti
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Chi cerca una rivoluzione probabilmente rimarrà deluso, ma con Zenfone 9 ASUS presenta uno smartphone capace di sorprendere: grandi prestazioni, surriscaldamento delle componenti hardware tenuto sotto controllo, grande autonomia. Il tutto in uno smartphone che è fra i più piccoli della sua generazione, unico nel suo genere fra i top di gamma Android
di Nino Grasso pubblicato il 28 Luglio 2022 nel canale Telefonia
ASUSZenfone
Rimane solo il compatto con caratteristiche da top di gamma nella gamma consumer di smartphone ASUS, con l’innovativo modello con fotocamera basculante che viene quindi fatto fuori. E’ questa la strategia ASUS per quest’anno, che riduce di uno gli smartphone proposti in commercio dopo aver eliminato tutte le fasce più basse rispetto al segmento flagship nelle precedenti generazioni
Sono tre, quindi, gli smartphone con cui il produttore taiwanese si affaccia sul mercato della telefonia: ROG Phone 6 e ROG Phone 6 Pro, per i gamer, ASUS Zenfone 9 per tutti gli altri. Come avveniva l’anno scorso si tratta di un flagship compatto, dalle dimensioni che possiamo considerare quasi anacronistiche. Compromesso? Ce n’è qualcuno, ma sul piano delle prestazioni il nuovo dispositivo può contare su Qualcomm Snapdragon 8 Gen 1, il massimo disponibile sulla piazza oggi. Lo abbiamo provato e vi raccontiamo com’è andata.
- ASUS Zenfone 9: specifiche tecniche
- ASUS Zenfone 9: prezzo
- Come va ASUS Zenfone 9?
- Considerazioni finali
ASUS Zenfone 9 è uno smartphone dalle dimensioni estremamente ridotte, e questo lo si nota sin da subito. Rispetto al suo predecessore cambia un po’ l’estetica, a nostro avviso migliorandosi soprattutto nei due moduli fotografici e nelle fattezze più squadrate che offrono una grande sensazione di robustezza. ASUS ha utilizzato per il retro un materiale polimerico antiscivolo piacevole al tatto e che non trattiene le impronte, scelta che bada al sodo. Le fotocamere sporgono parecchio e, anche se si installa la custodia fornita nella dotazione originale, Zenfone 9 tende a dondolare quando viene posizionato su una scrivania.
Inutile dire che l’ergonomia è sin da subito il punto di forza di questo nuovo dispositivo, anche grazie al ritrovato (e migliorato) Tasto smart: Zenfone 9 si utilizza comodamente con una sola mano, senza richiedere le ormai tipiche contorsioni a cui ci obbligano quasi tutti i modelli della concorrenza per via delle dimensioni elevate.
Il tutto con pochissimi compromessi, che snoccioliamo subito: ci sono solo due fotocamere al posteriore, una grandangolare e una ultra grandangolare, anche se l’assenza del teleobiettivo è comune a molti altri smartphone di pari fascia di prezzo; la ricarica rapida si ferma a “soli” 30W. Per il resto ASUS punta a non far sentire alcuna altra mancanza ai suoi utenti con questo nuovo mini smartphone. Nonostante le dimensioni compatte lo smartphone può godere della certificazione IP68, proprio come il suo predecessore.
Specifiche tecniche
OS (al lancio) |
Android 12 con ZenUI 9 |
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Processore |
Snapdragon 8 Gen 1 (4-nm) |
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RAM |
8 o 16 GB |
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Storage |
128 o 256 GB |
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Display |
5,9″ AMOLED |
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Fotocamere posteriori |
Wide: 50 MP f/1.8, 26 mm, OIS |
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Fotocamere frontali |
Wide: 12 MP, f/2.5 |
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Registrazione video |
8K@24fps |
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Connessioni |
5G / 4G LTE-A
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Audio |
DAC 32-bit/384kHz |
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Sicurezza |
Sensore d’impronte laterale |
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Batteria |
4.300 mAh |
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Dimensioni |
146,5 x 68,1 x 9,1 mm |
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Peso |
169 grammi |
ASUS Zenfone 9 prezzo
In Italia verranno lanciate tre varianti dello smartphone, con 8 o 16 GB di RAM e 128 o 256GB di spazio di archiviazione non espandibile. Da notare che la versione base verrà proposta in promo lancio a 729 su eShop per le colorazioni Sunset Red, Starry Blue, Moonlight White e Midnight Black. Presso Unieuro e altri store arriverà solo nelle colorazioni Moonlight White e Midnight Black, con la disponibilità all’acquisto che è prevista per la prima metà del mese di luglio.
- ASUS Zenfone 9 8 128GB: 799 (tutte le colorazioni)
- ASUS Zenfone 9 8 256GB: 849 (solo bianco o nero)
- ASUS Zenfone 9 16 256GB: 899 (solo in colorazione nera)
Info, prezzi e offerte sul sito ufficiale eShop ASUS
La dotazione prevede una custodia protettiva, molto sottile e che non appesantisce quasi di nulla lo smartphone, e il caricabatterie per la ricarica rapida a 30W più il cavo USB-A / USB-C.
I nuovi accessori dedicati
Zenfone 9 è il primo smartphone ASUS a implementare il sistema proprietario di accessori modulare Connex. Gli utenti possono personalizzare la cover agganciando gli accessori Connex nella sua metà inferiore: Connex Smart Stand fornisce un comodo stand per posizionare lo Zenfone in orizzontale e può essere personalizzato per avviare un’app o un gioco a scelta quando lo si apre, Connex Card Holder permette invece di tenere sempre a portata di mano le carte di credito o i propri biglietti da visita. Smart Backpack Mount consente invece di fissare lo smartphone alla tracolla di uno zaino per l’utilizzo in viaggio: gli utenti possono inserire o estrarre facilmente il telefono dal supporto magnetico, con l’accessorio che è stato progettato per l’utilizzo a una mano.
Come va ASUS Zenfone 9?
Come avviene ormai da alcune generazioni, il nuovo smartphone ASUS può offrire al suo utente un’esperienza d’uso priva di fronzoli o di inutili appesantimenti sul piano grafico. Di fatto lo smartphone utilizza una versione quasi stock di Android 12 che presenta solo qualche miglioria e un’app fotocamera ridisegnata.
In primo piano nell’esperienza d’uso dello smartphone è il Tasto smart, che non è altro che un tasto di accensione sotto steroidi: oltre attivare o disattivare lo stato di stand-by dello smartphone può eseguire diverse operazioni e può essere configurato dall’utente attraverso le Impostazioni Avanzate.
Rispetto a Zenfone 8, oltre a impostare due azioni diverse per le azioni “premi due volte” e “tieni premuto” si può anche impostare un’operazione per l’azione “scorri”: eseguendo uno swipe verso il basso, ad esempio, possiamo abbassare il menu delle notifiche, mentre scorrendo verso l’alto si può alzare e nascondere nuovamente. Molto comodo!
Il Tasto smart funge anche da sensore di impronte, che quindi diventa laterale e non più sotto il vetro del display: meno comodo ma nelle nostre prove si è rivelato assolutamente fulmineo a riconoscere la nostra impronta, oltre ad essere posizionato in maniera ottimale lungo la cornice laterale del dispositivo.
L’interfaccia ASUS al solito consente di intervenire in diversi modi, con le Twin Apps (per installare due istanze della stessa app e usare due account diversi), Game Genie, che viene aggiornata con nuove feature per gestire la riproduzione dei videogiochi. E c’è anche il supporto all’Always-On Display, che mostra informazioni utili su data, orario e notifiche in arrivo.
Non mancano le personalizzazioni, sia per quanto riguarda il tema di sistema con la possibilità di scegliere un colore di base o abilitare la modalità scura, sia per quanto riguarda il risparmio energetico, la gestione della ricarica, la estione delle risorse hardware, e alcune modalità che facilitano l’uso con una mano. Ritorna anche AudioWizard, che consente di gestire l’audio secondo tantissime modalità, fra cui anche un equalizzatore a 10 bande. Nelle Impostazioni del display è presente la voce Attenuazione CC bassa luminosità, che riduce il flickering visibile al buio con luminosità del display al minimo o a valori molto bassi (funziona solo a 60Hz).
Grazie al DAC Qualcomm Aqstic WCD9385 Zenfone 9 supporta l’Hi-Res Audio a 32-bit e 384kHz ed è dotato di jack audio da 3,5mm per le cuffie, avvalendosi inoltre della tecnologia Dirac HD Audio che consente di ottimizzare l’audio in tempo reale. Sono due gli speaker integrati: nella parte superiore dello smartphone è presente un altoparlante da 10×12 mm, mentre l’altoparlante nella parte inferiore è grande 12x16mm ed è integrato in una piccola cassa riempita con “foam Dbass” per enfatizzare la resa sulle basse frequenze. Il risultato è quello di un audio corposo e dall’ottimo volume massimo, soprattutto in considerazione dei limiti fisici cui sono costretti ad attenersi gli altoparlanti dalle dimensioni così ridotte.
Le prestazioni sono estremamente elevate grazie alla presenza del processore Qualcomm Snapdragon 8 Gen 1: vedere un device compatto nel mondo Android non è roba di tutti i giorni, e vederlo sfrecciare a 120Hz in tutte le schermate aumenta ancor di più il piacere di utilizzo. Si nota una leggera tendenza al surriscaldamento con attività molto pesanti, ma non in maniera più marcata rispetto ad altri modelli dalle dimensioni di molto superiori.
Il SoC è sviluppato con processo produttivo a 4-nm e si basa al solito su un’architettura di tipo big.LITTLE con otto core dal consumo e dalle prestazioni diverse. Sono tre i cluster di core, con un setup 1 3 4:
- il core Prime è basato su architettura Cortex-X2 dalla frequenza operativa massima di 3,19GHz, con 1MiB di cache L2 privata;
- i core intermedi sono tre, e si basano invece su architettura Cortex-A710, operano a 2,75GHz e sfruttano un quantitativo di 512KiB di cache L2
- infine abbiamo quattro core “efficiency”, basati su Cortex-A510 e operanti a 1,8GHz. Questi core sono suddivisi in coppie, con il quantitativo di cache L2 che non è stato specificato da Qualcomm;
- tutti i core possono attingere a 6MiB di cache L3 condivisa e 4MiB di cache a livello di sistema sul controller di memoria (con interfaccia 64-bit LPDDR5-3200 e un totale teorico di 51,2GB/s di bandwidth)
Al suo interno è presente la GPU Adreno 730, forse il vero valore aggiunto in termini di prestazioni rispetto ai chip della generazione precedente. Per quanto riguarda le prestazioni, le migliorie sul predecessore si notano soprattutto nei giochi con grafica tridimensionale pesante. Come avveniva con Zenfone 8, comunque, sorprende notare tutta questa riserva di potenza di calcolo all’interno di uno smartphone dalle dimensioni ormai anacronistiche, e sorprende ancor di più il fatto che Zenfone 9 tende a surriscaldare meno rispetto ad altri smartphone con hardware simile, ma dimensioni notevolmente superiori (quindi anche più spazio per le componenti delegate alla dissipazione termica).
ASUS sostiene di aver totalmente rivoluzionato il sistema di dissipazione integrato sullo smartphone, ottimizzando gli spazi a disposizione: Zenfone 9 abbandona le heat pipe a favore di un sistema basato su camera di vapore, abbinato a un dissipatore che utilizza fogli in rame e grafite e all’uso di pasta termica per mantenere il più possibile a contatto le varie componenti. I risultati sono davvero interessanti, con Zenfone 9 che si è rivelato uno degli smartphone meno caldi di questa generazione, tendendo solo a diventare tiepido quando sottoposto a stress pesanti.
Benchmark
Di seguito riportiamo i benchmark che abbiamo eseguito con il terminale.
Display
Zenfone 9 adotta un display Samsung con formato da 20:9 con diagonale di 5,9″, vera e propria peculiarità di questo modello. E’ capace di raggiungere una frequenza di aggiornamento massima di 120Hz, con una frequenza di campionamento al tocco pari a 240Hz. ASUS promette il 112% della copertura del gamut DCI-P3, e una luminanza di picco massima di 800 nit con la schermata interamente bianca e di 1100 nit di picco. Noi abbiamo misurato una luminanza di 1066 nits con un APL del 15%, in linea con quanto dichiarato dall’azienda. Ottimo il rapporto di contrasto, non misurabile per via della capacità degli AMOLED di spegnere i pixel per “riprodurre” il nero. Sul piano della luminosità ormai 1000 nits sono la prassi per gli smartphone di ultima generazione, un valore comunque eccellente che garantisce piena visibilità anche sotto la luce del sole.
Oltre alla modalità scura a livello di sistema abbiamo la possibilità di attivare il DC Dimming per ridurre il flickering quando la luminosità è impostata a livelli bassi (Attenuazione CC bassa luminosità) e come già detto il supporto all’Always-on Panel. L’utente può personalizzare lo scaling delle app e la velocità delle animazioni, oltre a selezionare cinque diverse calibrazioni:
- Ottimale: fa riferimento allo standard DCI-P3 con un bilanciamento del bianco che non segue lo standard D65, tipicamente utilizzato nelle produzioni cinematografiche.
- Naturale: è in realtà la meno naturale. Spinge al massimo la saturazione dei colori, fin quanto permesso dai limiti del pannello.
- Cinematic: fa riferimento allo standard DCI-P3 seguendo lo standard D65, al netto della precisione della calibrazione di fabbrica, per il bilanciamento del bianco.
- Standard: fa riferimento al meno esteso standard sRGB, anche per l’interfaccia utente.
- Personalizzato: l’utente può stabilire l’ampiezza del gamut, partendo dal bianco e nero fino ad arrivare alle capacità massime del pannello in fatto di saturazione dei colori.
Analisi gamut (saturazioni massime)
Cinematic
Naturale
Analisi RGB (bilanciamento del bianco)
Cinematic
Naturale
Analisi curva di gamma (progressione scala dei grigi)
Cinematic
Naturale
Analisi DeltaE (fedeltà cromatica saturazioni intermedie)
Cinematic
Naturale
ASUS intende offrire con le diverse modalità una risposta efficace per tutti i palati. Abbiamo riportato qui in alto i grafici delle modalità Cinematic, la più precisa, e Naturale, la più estesa in termini di saturazioni massime. La prima offre gamut e bilanciamento del bianco molto precisi, con una lieve digressione nella progressione tonale della scala dei grigi rispetto al riferimento. Il gamma medio è di circa 2,4 (rispetto allo standard 2.2), con il pannello che quindi tende a offrire immagini più scure e contrastate rispetto ai riferimenti. Il DeltaE medio è di 2,9 con il Color Checker Macbeth, un valore ottimo per quanto riguarda la riproduzione dei contenuti, abbastanza buono per l’elaborazione di immagini e video. Su Cinematic otteniamo un DeltaE medio simile, a fronte di un’estensione cromatica ben maggiore e un punto di bianco che presenta una notevole dominante fredda. In entrambe le modalità risultano visibilmente errati alcuni toni caldi, per via del gamma aggressivo scelto da ASUS.
Riproduzione HDR
Gamma
Gamut
E’ ottima anche la riproduzione HDR su ASUS Zenfone 9, in linea con quella espressa da altri dispositivi di fascia alta. Con i contenuti ad ampia gamma dinamica troviamo su questo smartphone un buon bilanciamento del bianco, insieme alla capacità di coprire pienamente il gamut secondo lo standard DCI-P3, ampiamente utilizzato nel cinema. La curva di gamma risulta imprecisa, come abbiamo visto su molti altri smartphone di pari fascia di mercato: ASUS sceglie di effettuare un tone mapping “schiarendo” alcuni dettagli dei grigi fra il 30 e il 65%, per poi smorzare la resa dei grigi fra il 70 e il 95% fino ad arrivare al clipping a 920 nit circa, un valore molto elevato anche per gli standard dei telefoni più costosi. Non la resa più precisa, insomma, ma fra le più gradevoli nel panorama mobile.
Durata della batteria
Zenfone 9 presenta una batteria da 4.300 mAh, 300 in più rispetto al predecessore, con supporto alla ricarica rapida da 30W con tecnologia Power Delivery 3.0. Da questo punto di vista non ci sono grossi stravolgimenti, il che non è per forza una brutta notizia. Nonostante le sue dimensioni, il nuovo device ASUS garantisce un periodo di utilizzo effettivo fra i più elevati in questa generazione: il secondo assoluto nel nostro test realizzato con luminosità del display impostata a 200 nit, eseguendo uno script automatizzato che simula l’interazione umana fra diverse pagine web.
Nell’uso di tutti i giorni viene confermata questa capacità dello smartphone, con anche ottimi tempi in idle. E’ enorme l’aiuto dato dal display di dimensioni compatte, che garantisce consumi energetici ben inferiori rispetto ai modelli implementati sulla stragrande maggioranza dei device concorrenti.
ASUS offre poi moltissime modalità per gestire in maniera capillare i consumi energetici del dispositivo. Abbiamo diverse modalità di sistema:
- Prestazioni elevate che, oltre a offrire le performance più alte come si evince dal nome, mantiene stabilità massima per le reti. L’utente può personalizzare alcune feature individualmente.
- Dinamico, la modalità predefinita che consente al sistema di scegliere come configurare automaticamente le varie componenti per offrire sempre prestazioni ottimizzate.
- Duraturo, lascia invariato il livello delle prestazioni delle app, ma ne inibisce l’attivazione a display spento. Da utilizzare in quei giorni in cui si intende utilizzare massicciamente lo smartphone ed è anch’essa personalizzabile in alcune feature.
- Ultra resistente, oltre alle limitazioni di Duraturo, riduce i tempi di attesa per l’ibernazione del sistewma quando lo smartphone viene messo in standby e regola in maniera aggressiva le connessioni.
E’ inoltre possibile rallentare la carica attraverso un’opzione dedicata, e pianificare quando avviarla in base agli orari in cui serve realmente. Infine si può impostare un limite di ricarica, da 80% fino a 100%, al fine di prolungare la durata della batteria nel corso degli anni. Insomma, l’utente più esigente può mettere le mani sopra qualsiasi aspetto legato alla batteria e al processo di carica, ottenendo anche una valutazione sulla frequenza delle ricariche che informa l’utente sulle migliori modalità di utilizzo.
Fotocamera
Lo smartphone ASUS utilizza due fotocamere al posteriore caratterizzate da sensori Sony.
- La fotocamera principale nello specifico fa affidamento a un sensore Sony IMX766 da 50 MP e a un obiettivo f/1.9 con FOV di 85°. L’ottica è inoltre stabilizzata con un sistema definito Hybrid Gimbal Stabilizer, che utilizza un sistema meccanico e uno digitale per stabilizzare foto e riprese e che va immancabilmente a rendere più spesso il box fotografico. Integrato nel sistema anche un filtro colore Quad Bayer, che consente di scattare a 16 MP sfruttando tutti i pixel aggiuntivi per raccogliere ulteriore luce ambientale. ASUS promette inoltre uno zoom 2x digitale senza perdita di qualità. Questo modulo può essere utilizzato anche per la registrazione di video 8K a 24 fps o 4K fino a 120 fps.
- La fotocamera secondaria è una ultra grandangolare con FOV di 113°. Usa un sensore Sony IMX363 da 12 MP e può beneficiare di una tecnologia digitale per la stabilizzazione di foto e riprese video. Supporta la registrazione fino alla risoluzione 4K, anche a 60 fps.
- La fotocamera frontale è invece da 12 MP, con sensore Sony IMX663 e obiettivo f/2.45 con campo visivo di 76°. Può registrare video in 4K a 30 fps o Full HD a 60 fps e supporta la stabilizzazione elettronica (EIS).
Zenfone 9 è molto completo per quanto riguarda le modalità di scatto e di ripresa, offrendo anche una modalità Video Pro che consente di impostare manualmente tutti i valori di registrazione.
E’ stata implementata anche la modalità HyperSteady, che assicura una stabilizzazione estrema per risultati simili a quelli delle produzioni cinematografiche utilizzando sia la stabilizzazione ottica che algoritmi digitali (che croppano l’immagine). Lo Slow Motion è possibile a 480fps in HD e fino a 120fps in 4K. La modalità Pro è disponibile chiaramente anche per le Foto, mentre fra le modalità automatiche creative segnaliamo l’introduzione di Scia luminosa, che consente di eseguire scatti creativi imprimendo nell’immagine le scie degli oggetti in movimento (ad esempio i fari delle auto, il movimento delle acque delle cascate, o l’andamento delle stelle nel cielo).
Clicca sulle anteprime per vedere le foto originali
Principale
Ultra grandangolare (volti oscurati digitalmente)
Ultra grandangolare (volti oscurati digitalmente)
Il sensore Sony IMX766 da 50 MP si rivela anche in questo caso un’ottima scelta, con Zenfone 9 che non solo riesce a offrire scatti di ottima qualità in tutte le circostanze, anche aiutato dall’ottima stabilizzazione integrata nel dispositivo, ma che anche è in grado di sfornare scatti con zoom 2x digitale molto convincenti. Il risultato degli ingrandimenti con crop è infatti comparabile a quello che potremmo ottenere con i moduli ottici da 50mm integrati su diversi smartphone anche di fascia più alta, e non li fa rimpiangere più di tanto. ASUS si dimostra inoltre ancora una volta molto convincente con gli scatti ultra grandangolari, che offrono risultati estremamente coerenti con le foto scattate con il modulo principale. In ogni caso si può notare una gestione abbastanza aggressiva dei dettagli, con una maschera di contrasto che diventa ben visibile ai crop più spinti. Il risultato finale delle foto è comunque eccellente sul display dello smartphone, per immagini molto gradevoli sul piano cromatico che possono essere anche stampate nei formati delle dimensioni più consuete.
E’ di ottimo livello anche la fotocamera frontale, capace di gestire anche le situazioni più difficili. Nello scatto da noi riportato, effettuato in controluce, Zenfone 9 è riuscito a imprimere su file sia tutti i dettagli dello sfondo e del cielo, sia quelli del soggetto. Certo, i colori sono quelli tipici delle modalità HDR più spinte con una sovrasaturazione evidente sia per lo sfondo sia per il soggetto, ma lo scatto è facilmente utilizzabile nonostante le difficilissime condizioni (soggetto in ombra, sfondo con luce ambiente a mezzogiorno), e può essere rifinito ulteriormente in postproduzione per smorzarne la sovrasaturazione.
Considerazioni finali
L’anno scorso si potevano intuire i piani di ASUS con Zenfone 8 e Zenfone 8 Flip: sebbene quest’ultimo fosse il top di gamma il produttore puntava di più sul compatto. E di fatto l’abbandono del “Flip” nel 2022 non è stata una grande sorpresa, con l’azienda che oggi offre solo il modello di dimensioni ridotte. Zenfone 9 si migliora in ogni aspetto rispetto al suo predecessore: design a nostro avviso più riuscito, hardware più potente, fotocamere molto convincenti, display di qualità certosina (anche se non LTPO). Si potrebbe pensare che lo smartphone imponga notevoli compromessi rispetto ai modelli più grandi, ma non è così.
L’autonomia in uso di Zenfone 9 è di altissimo livello, nei nostri test si è rivelata infatti sensibilmente superiore rispetto a quella di altri modelli che devono alimentare display di dimensioni maggiori. Anche l’assenza dello zoom ottico (ASUS ci ha sottolineato come non ci fosse fisicamente lo spazio per un terzo modulo posteriore) è controbilanciata dalla presenza di un sensore principale di ottima qualità, il Sony IMX766, che può essere utilizzato anche per effettuare scatti ravvicinati di buon livello. E le prestazioni? Su Zenfone 9 lo Snapdragon 8 Gen 1 è gestito addirittura meglio che sui device di dimensioni maggiori.
Banalmente, il compromesso più evidente di Zenfone 9 è relativo alle dimensioni del display. Se da una parte infatti alcuni utenti gridano a un ritorno alle origini, o quasi, ricercando smartphone compatti, dall’altra la stragrande maggioranza degli utenti si fa ingolosire facilmente dai modelli più grandi. Chi è abituato a display da 6,6 o più pollici, insomma, difficlmente può tornare “indietro” ai 5,9 pollici di Zenfone 9, che offre meno spazio per i contenuti e alcune operazioni possono risultare leggermente più frustranti. Si torna indietro però solo su quello, dal momento che l’esperienza d’uso che riesce a offrire è ai massimi livelli nella categoria e il piccolo Zenfone 9 non teme nessun confronto con i giganti della concorrenza.
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