Recensione Apple iPhone 14 Pro

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Recensione iPhone 14 Pro

Dopo mesi di speculazione è finalmente arrivato sul mercato il primo iPhone con Face ID e senza notch. Parliamo di iPhone 14 Pro, uno smartphone pieno di “prime volte”, anche se nella versione europea leggermente ridimensionato. Scopriamo il nuovo top di gamma premium di Apple.

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Nella confezione ancora una volta troviamo solo il cavo USB-C/lightning. Non bisognerebbe festeggiare per questo, ma purtroppo la concorrenza in alcuni casi non include più neanche il cavo. Ogni altro accessorio è da comprare a parte.

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iPhone 14 Pro si distingue nel design rispetto al predecessore solo per la presenza di un blocco fotocamere più vistoso. Per il resto il design è totalmente invariato. Abbiamo il profilo in acciaio (cosa spesso non considerata da molti, ma non indifferente nella pratica) e il retro in un bellissimo vetro satinato. Una nota sulla versione viola: è una viola melanzana molto scura, adatta probabilmente a chiunque cerchi un colore scuro. Il blocco delle fotocamere come abbiamo già detto è diventato ancora un po’ più prorompente, ma non cambia nel complesso l’usabilità del telefono che è solo leggermente più pesante (206 grammi di peso). In mano ancora una volta iPhone 14 Pro garantisce un’eccellente sensazione di qualità. Il design che vince non si cambia. E si risparmia anche. Ricordiamo poi anche quest’anno lo smartphone è resistente ad acqua e polvere secondo lo standard IP68.

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Le novità dal punto di vista hardware sono minori. Abbiamo sì un nuovo processore, l’Apple A16 Bionic esa core da 3,46 GHz, ma nessun salto di potenza “generazionale” che possa giustificare da solo un nuovo prodotto. Abbiamo poi 6 GB di RAM e tagli di memoria che partono da 128 GB e arrivano fino a 1 TB. Apple ha mantenuto il taglio più piccolo forse per non creare un prezzo di partenza troppo inaccessibile, ma è indubbio che per molti utenti Pro sia da considerarsi almeno la versione da 256 GB. Ottima come sempre la connettività: dual SIM con supporto eSIM, Wi-Fi 6, Bluetooth 5.3 e GPS assistito. Non manca l’NFC per Apple Pay, Face ID per lo sblocco istantaneo e davvero sicuro con il volto e un nuovo accelerometro che abilita fra le altre cose il rilevamento degli incidenti in auto. L’audio è ancora una volta stereo.

Le due più grandi novità dal punto di vista hardware non hanno però riguardato la variante europea. Negli USA Apple ha rimosso il carrellino della SIM virando bruscamente verso le SIM virtuali, anticipando probabilmente una tendenza del futuro, come fece già “uccidendo” i floppy disk, i CD e le porte USB-A. Non ce la sentiamo però di lamentarci per questo. Peccato invece per l’assenza della connettività satellitare per i messaggi di emergenza. È qualcosa che interesserebbe solo una piccola parte di pubblico e che verrebbe usato solo in casi eccezionali, ma che potrebbe a tutti gli effetti salvare delle vite. Questa è quella che noi consideriamo vera innovazione. Purtroppo però, immaginiamo per assenza di accordi con i partner, la funzionalità è presente al momento solo in USA e Canada.

Era dal passaggio da iPhone 6 a 6s che Apple non aggiornava la risoluzione della sua fotocamera principale. Questo 2022 è l’anno in cui è di nuovo successo. Il sensore principale è ora da 48 megapixel, con apertura ƒ/1.8 e ovviamente stabilizzazione ottica. Abbiamo poi una fotocamera grandangolare da 12 megapixel e uno zoom sempre da 12 megapixel adesso con un rapporto 3x. L’aumento di risoluzione ha permesso anche di aggiungere una sorta di zoom 2x “ottico” semplicemente ritagliando 1/4 dal sensore principale al centro, aggiungendo così maggiore flessibilità.

Questa nuova fotocamera ha probabilmente “costretto” Apple a ricreare i suoi algoritmi di elaborazione dell’immagine. Questo si può notare in alcuni scatti che appaiono un po’ meno “nello stile Apple” rispetto al passato, soprattutto con una nitidezza superiore. In molti casi è davvero solo una differenza di stile e non di qualità, si tratterà farci l’abitudine. La qualità è invece ancora una volta da camera phone, a tutti gli effetti. Ottimo bilanciamento dei colori, ottima gestione delle luci e un autofocus impeccabile, se non fosse solo per la poca distanza di messa a fuoco da vicino, dove interviene spesso la fotocamera grandangolare che essendo dotata di autofocus funziona anche da fotocamera macro. Tutto il resto non è cambiato molto rispetto al passato e diremmo che è un bene visto che ci sono stati comunque passi in avanti su molte frontiere.

Cambia anche la fotocamera frontale da 12 megapixel che ora è dotata anche di autofocus, migliorando in molti casi la nitidezza dei selfie. Dove iPhone non ha rivali è nel comparto video. Registra ancora una volta eccellenti filmati in 4K a 60fps da tutte le fotocamere, anche se non è ancora possibile cambiare fotocamera durante la registrazione del video. C’è poi anche una nuova modalità ultra stabilizzata chiamata “azione” utile nelle situazioni davvero concitate e che supporta la risoluzione massima di 2.8K. L’effetto è veramente notevole. Infine la modalità cinema, ovvero quella con la sfocatura artificiale dello sfondo, adesso guadagna anche il supporto al 4K. Guardate il nostro (lungo) video campione per capire perché lodiamo così tanto la qualità di questa videocamera.

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iPhone 14 Pro ha un display OLED da 6,1 pollici e risoluzione di 1179 x 2556 pixel. Ancora una volta abbiamo il supporto al refresh rate adattivo fino a 120 Hz, all’HDR10 e una nuova luminosità massima di picco (sotto il sole) di 2.000 nits. Un vero record. Molti occhi si concentreranno però nel nuovo foro oblungo del Touch ID che prende il posto del notch, composto in realtà da due parti diverse e “unite” da una porzione nera del pannello OLED. Esteticamente è più gradevole del notch, ma è comunque una “intrusione” nel pannello del display. Lo schermo è ancora una volta uno standard per il mercato degli smartphone.

iPhone 14 Pro arriva sul mercato con iOS 16. Si tratta di un aggiornamento molto atteso perché porta in dote alcune novità non trascurabili per l’OS di Apple. La prima è la personalizzazione della lockscreen che permette di modificare l’aspetto di una delle parti dello smartphone più “viste” dagli utenti, ovvero il blocco schermo. È possibile anche associare queste sorte di temi ad uno stato di Full Immersion facendo sì quindi che si modifichi in automatico cambiando la modalità di utilizzo dello smartphone. Questa schermata diventerà poi ancora più “vostra amica” su questo specifico smartphone dove è finalmente disponibile l’attesissimo always-on display. Questa schermata mostra non solo l’orario e le notifiche in arrivo, ma anche i widget impostati nel blocco schermo e lo sfondo stesso. Dopo anni di utilizzo di smartphone Android questa schermata sembra quasi troppo “accesa”, quasi inutile. Non ci lamenteremmo se non fosse che dai nostri test ha comunque un’incidenza sull’autonomia.

Con il nuovo sistema operativo arrivano poi anche la percentuale della batteria nell’icona in alto a destra, la vibrazione nella tastiera e la possibilità di scontornare con un tocco figure presenti in foto e video. Per il resto è il solito eccezionale iOS, un po’ più aperto del passato, ma ancora abbastanza “chiuso” da farci sentire sempre “al sicuro” e “a casa”.

Discorso a parte per la Dynamic Island, componente software che si estende all’occorrenza attorno alle fotocamere frontali. È un ottimo modo per esaltare un “difetto” e renderlo utile. Può tornare comodo anche come sistema di multitasking, con avvisi o processi in esecuzione “sotto controllo” ma fuori dall’applicazione di riferimento.

La batteria di iPhone 14 Pro cresce leggermente e arriva a 3.200 mAh. Ci siamo accorti quasi subito che però l’autonomia, a parità di utilizzo, sembra essere diminuita leggermente rispetto al modello precedente, almeno finché l’always-on display è attivo. Funzionalità che però abbiamo trovato molto utile e che sarebbe un peccato perdere. Si arriva a fine giornata comunque con un utilizzo intenso, anche se poi non resta più autonomia per il giorno successivo. Si può invece arrivare ancora con un buon 30% di autonomia residua con un utilizzo medio. Peccato per la ricarica a 20W, lenta per gli standard attuali, anche se con una batteria più piccola rispetto ai concorrenti la ricarica non impiega comunque tempi biblici. La ricarica wireless compatibile MagSafe a 15W è poi ancora presente.

iPhone 14 Pro viene venduto a partire da 1.339€ nel taglio da 128GB, diventano 1469€ per il 256 GB, salendo ancora a 1729€ e 1989€ per quelli da 512 GB e 1 TB. Sono prezzi alti, ancora più alti dello scorso anno, purtroppo in linea con il listino Apple, con il mercato attuale e con l’inflazione corrente.

Foto

Giudizio Finale

Apple iPhone 14 Pro

iPhone 14 Pro è un ottimo smartphone, che porta con sé funzioni come l’always-on display, un kit fotografico che abilita due livelli di zoom diversi, una modalità video imbattibile e nuovo display iconico e un po’ più utile. Non è però l’iPhone 14 Pro degli Stati Uniti e questo è un peccato. È ancora una volta il miglior smartphone sulla piazza per molti, ad un prezzo purtroppo per sempre meno.

Sommario

Costruzione ed Ergonomia 9.5

Voto finale

Apple iPhone 14 Pro

Pro

  • Fotocamera al top
  • Ottimo always-on display
  • Sblocco facciale (3D) ottimo
  • Costruito in maniera eccellente

Contro

  • Autonomia diminuita
  • Ancora senza USB-C
  • Flare la sera nei video
  • Ricarica non velocissima

<img alt="Emanuele Cisotti" data-src="http://www.smartworld.it/img/users/ciso.png" height="100" loading="lazy" src="data:image/svg xml,” title=”Emanuele Cisotti” width=”100″>

Emanuele Cisotti Vivo nel mondo della telefonia dal Nokia 3210 e nel mondo di linux da Ubuntu 5.04. Se potesse vivrebbe anche in un mondo di Lego e in uno di musica elettronica.

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Apple iPhone 14 Pro

  • Display 6,1″ 1179 x 2556 PX
  • Fotocamera 48 MPX ƒ/1.8
  • Frontale 12 MPX ƒ/1.9
  • CPU esa 3.46 GHz
  • RAM 6 GB
  • Memoria Interna 128 / 256 / 512 / 1000 GB Espandibile
  • Batteria 3200 mAh
  • iOS

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