Raccolgono erbe al parco e i vigili le multano
8 Maggio 2022 – 08:26
Le due donne rischiano un procedimento penale, 2mila euro di multa, fino a un anno di carcere per mancanza di documentazione “e tutte le implicazioni che ci sono per avere la fedina penale sporca per un extracomunitario”
Una scampagnata alla ricerca di alcune, innocue erbe si è trasformata in un vero e proprio incubo per due donne di origine cinese che adesso saranno costrette ad andare a processo e a difendersi. La brutta avventura è stata raccontata sul proprio profilo Facebook Francesco Wu, presidente onorario dell’Unione imprenditori Italia-Cina e membro del direttivo della Confcommercio, legato alle signore in questione da un vincolo parentale.
«Lunedì una mia zia e un’altra parente – persone che non hanno studiato sufficientemente in Cina e che sono arrivate in Italia da pochi anni, ormai adulte – sono andate alle 17 al parco Villa Litta ad Affori (nella foto) a raccogliere delle erbe medicinali che usano per fare tisane – è l’esordio di Wu -. Questa erba è la foglia di gelso, quella che mangia il bacco da seta. È una pratica comune in Cina, raccogliere erbe nei boschi e nei parchi e loro non sapevano che qui era vietato. Del resto in alcuni parchi come il Lambro è possibile farlo».
«Da quello che mi hanno raccontato e che ho capito, dopo pochi minuti le mie parenti sono state fotografate e molto probabilmente segnalate, da qualcuno molto zelante, alla polizia locale che in pochi minuti è arrivata sul posto, le ha multate per aver causato danno al patrimonio verde. Spaventate e incredule, ma senza parlare una parola di italiano, le due donne hanno scosso la testa, sono state portate via dalla polizia locale perché non avevano documenti con sé (per gli extracomunitari c’è l’obbligo di esibire il permesso di soggiorno che molti però non si portano dietro per paura di perdere il documento che molto spesso è arrivato faticosamente».
Alle due donne sono stati sequestrati per diverse ore i cellulari in modo che non potessero avvisare neanche i parenti che, spaventatissimi fino alle all’una, solo per un soffio non hanno sporto denuncia di scomparsa.
«Probabilmente alla domanda sulle generalità le due donne hanno scosso la testa» prosegue Wu che immagina come il loro sia apparso alla Locale un rifiuto a comunicare le proprie generalità, un reato penale quindi. «Ma un traduttore al volo non c’è nella Milano del 2022?» si chiede ancora il presidente onorario dell’Unione imprenditori Italia-Cina. E continua: «Bastava che mi avessero chiamato. Già una volta, qualche anno fa, mi era accaduto di essere convocato da un commissariato per collaborare gratuitamente con le forze dell’ordine».
Adesso le due donne rischierebbero un procedimento penale, 2mila euro di multa, fino a un anno di carcere per mancanza di documentazione «e tutte le implicazioni che ci sono per avere la fedina penale sporca per un extracomunitario. Ci saranno cause e avvocati per dimostrare che erano in buona fede – conclude Francesco Wu -. Mi incavolo con loro perché non hanno portato i documenti e perché non ci hanno avvisato subito quando avevano ancora il cellulare. Tuttavia mi sembra tutto assurdo. Quanto zelo da parte della polizia locale! Voi extracomunitari ricordate che se dimenticate il portafoglio con soldi e documenti a casa sono guai seri».