Putin nega gli orrori a Bucha: “Sono un falso, una provocazione”

“Quando hanno inscenato provocazioni in Siria, quando hanno descritto il governo Assad (il presidente siriano Bashar, ndr) come quello che usava armi chimiche, poi si è scoperto che si trattava di un falso, si è rivelata una menzogna. E’ lo stesso tipo di falso di Bucha. Alexander Grigoryevich (Lukashenko, ndr) mi ha consegnato dei documenti che sono stati trasferiti all’Fsb (Federal Security Service, ndr) della Russia. Loro (i bielorussi, ndr) hanno le relative intercettazioni. Sono arrivati in questa città e hanno creato le condizioni per organizzare questa provocazione e questa finta, questa messa in scena”. Così il presidente russo Vladimir Putin, durante una conferenza stampa con il presidente bielorusso Alexander Lukashenko al cosmodromo di Vostochny nell’Estremo oriente russo, respinge e replica alle notizie di centinaia di civili morti nella città ucraina di Bucha, scoperti dopo il ritiro delle truppe di Mosca.

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