Putin e la guerra del gas. Come agisce Gazprombank, banca al centro dell’affare
Mosca, 31 marzo 2022 – Putin, la guerra in Ucraina e la guerra del gas. Il presidente russo minaccia di interrompere le forniture all’Europa se non saranno pagate in rubli. Di fatto, divide i paesi acquirenti in buoni e cattivi, ostili e no. Insomma una mossa prima di tutto politica. Ma chi è il protagonista economico di questa partita a poker? Segnatevi bene questo nome, Gazprombank. E tenetene a mente anche un altro, Sogaz.
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Gazprombank
È il braccio finanziario del colosso energetico russo. Nel decreto Putin, Gazprombank è la banca – esclusa dalle sanzioni – autorizzata ad aprire conti speciali in rubli per gli acquirenti di gas provenienti da “paesi ostili”. Funziona così: i Paesi considerati ‘ostili’ da Mosca dovranno aprire “conti speciali” nella Gazprombank in rubli e in euro per effettuare i pagamenti del gas russo. Sarà la banca ad acquistare rubli con la valuta depositata alla borsa di Mosca durante le ore di contrattazione.
Si legge nel decreto: “La banca autorizzata (vale a dire Gazprombank, ndr), in risposta a un ordine di un acquirente straniero ricevuto secondo quanto stabilito dalle regole, vende la valuta ricevuta dall’acquirente su tale conto durante le ore di scambio alla Borsa di Mosca”.
Tutta questa complicata spiegazione per dire che alla fine, con questo tecnicismo, di fatto si potrà continuare a pagare il gas in euro o in dollari.
Il meccanismo, prima e dopo
Prima del decreto Putin, secondo quanto spiegano all’Adnkronos fonti informate, i pagamenti avvenivano in euro su un conto di Gazprombank in Lussemburgo. L’escamatoge trovato, sottolineano, permette ora ai Paesi acquirenti di continuare a pagare in euro: Gazprombank convertirà poi automaticamente gli euro in rubli trasferendoli sul conto aperto dai Paesi europei. Quando l’azienda, Gazprom, avrà ricevuto i pagamenti, provvederà ad erogare le forniture di gas. Entro dieci giorni la Banca centrale russa dovrà definire le regole per i conti speciali in valuta destinati ai Paesi acquirenti di gas, come precisa il decreto firmato da Vladimir Putin.
Sogaz
Ma nella galassia del gas incontriamo un altro nome importante, quello di Sogaz, colosso assicurativo russo, compagnia sussidiaria di Gazprom che è il suo maggiore azionista e l’ha fondata nel 1993. Primo assicuratore russo per quota di mercato, Sogaz è nella lista dei soggetti sanzionati dalle Ue il 28 febbraio, nel secondo pacchetto di misure decise dopo l’invasione di Putin e la guerra in Ucraina.