Prosegue in Sicilia la ‘guerra’ per il controllo delle Camere di Commercio (e degli aeroporti) della Sicilia
Botta e risposta tra Confcommercio e Confesercenti Palermo dopo che gli uffici dell’assessorato regionale alle Attività produttive hanno ‘corretto’ la spartizione delle poltrone. Ma, al di là di questa vicenda, è interessante osservare quello che sta succedendo in tutta l’Isola. In ballo ci sono soldi e potere all’ombra di tre aeroporti siciliani: Fontanarossa, ‘Falcone-Borsellini’ e Comiso. Vi raccontiamo perché il Governo Renzi ha imposto Leoluca Orlando e Enzo Bianco ai vertici delle Città Metropolitane di Palermo e Catania
Non c’è pace per le Camere di Commercio della Sicilia, oggetto di ‘guerre’, ora nascoste, ora palesi. Ovviamente, ‘guerre’ per controllarle. E, di conseguenza, per controllare quello che le Camere di Commercio controllano, almeno in parte (per esempio, gli aeroporti dell’Isola). E poi i posti di sottogoverno, sempre molto ambiti: Porti, Interporti e via ‘poltroneggiando’.
In queste ore si registra un comunicato diramato dai vertici di Confcommercio Palermo:
“L’assessorato regionale alle Attività produttive, attraverso un decreto – si legge nel comunicato – ha assegnato un ulteriore seggio a Confcommercio Palermo in vista della formazione del Consiglio camerale che andrà ad eleggere il presidente della Camera di Commercio di Palermo ed Enna. Nel precedente decreto, il seggio in più era stato erroneamente assegnato a Confesercenti. Ma in seguito ad una precisa segnalazione da parte di Confcommercio Palermo, l’assessorato regionale Attività produttive ha riconosciuto l’errore di calcolo commesso. Il seggio è stato, quindi, attribuito a Confcommercio Palermo”…………
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