Economia

Profughi ucraini, l’accoglienza diffusa stenta a decollare

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I nodi

Molti posti offerti dal Terzo settore sono in zone in cui non ci sono rifugiati da spostare dagli alberghi e l’erogazione dei fondi non è partita

di Bianca Lucia Mazzei e Valentina Melis

Ucraina: Presentato il docufilm di Lo Presti “In cammino. L’esodo dei profughi visto con gli occhi di una Onlus

3′ di lettura

Procede a rilento il nuovo sistema dell’accoglienza diffusa per i profughi ucraini in fuga dalla guerra, introdotto dal decreto legge 21/2022 e che fa perno sul coinvolgimento del Terzo settore. Con l’arrivo della stagione turistica, cresce però la necessità di spostare i rifugiati accolti nelle strutture alberghiere (circa 8mila persone).

Innanzitutto, la metà dei 17mila posti messi a disposizione dagli enti del privato sociale è al Sud e nelle Isole, cioè in luoghi diversi da quelli con la maggiore affluenza. Tanto è vero che la Protezione civile ha appena deciso di congelare le proposte di accoglienza arrivate da Sicilia, Calabria e Basilicata. Inoltre, la necessità di siglare un accordo di programma con i Comuni, per far partire le convenzioni, si sta rivelando un punto critico: molti Comuni, infatti, non hanno ancora dato il via libera a questi accordi.

LE PRESENZE E I POSTI OFFERTI DAL TERZO SETTORE

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I fondi stanziati per l’accoglienza diffusa non sono stati dunque ancora erogati. A disposizione ci sono 318 milioni, che comprendono anche le risorse per il contributo di sostentamento agli ucraini che hanno trovato una sistemazione autonoma.

Infine, è ormai chiaro che dal sistema dell’accoglienza diffusa rimarrano fuori le famiglie che, in questi mesi, hanno già accolto i profughi, facendosi carico delle spese.

La situazione attuale

Sono ormai 131.417 gli ucraini arrivati in Italia, per la maggior parte ospitati da privati. Di questi, 111mila hanno chiesto il permesso di soggiorno per protezione temporanea Ue, che ha consentito a 45.658 persone di presentare la domanda per il contributo da 300 euro al mese, previsto per un trimestre.

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