Permessi di lavoro extra Ue, Italia a quota 50mila nel 2021
ServizioI dati della Fondazione Moressa
Dopo il blocco del 2020, in tutta Europa nel 2021 l’immigrazione regolare è tornata a crescere. In Italia i titoli di soggiorno per lavoro a cittadini extracomunitari balzano da 10.243 a 50.597 (il 18,5% di quelli rilasciati)
di Valentina Melis
1 settembre 2022
3′ di lettura
I permessi di soggiorno per i cittadini extracomunitari tornano ai livelli pre Covid nella Ue a 27: nel 2021 sono stati quasi tre milioni, in linea con il dato 2019. Anche in Italia, dopo tre anni di calo, i permessi registrano un forte aumento, passando da 106mila a 274mila, il numero più alto degli ultimi dieci anni. E i permessi rilasciati per lavoro aumentano nel nostro Paese da 10mila a oltre 50mila (il 18,5% del totale dei permessi).
È la fotografia dell’immigrazione regolare che emerge dalle elaborazioni curate dalla Fondazione Leone Moressa per Il Sole 24 Ore del Lunedì sulla base dei dati Eurostat riferiti al 2021. In questi numeri, non si vede ancora l’effetto del decreto flussi emanato a fine 2021: si può dunque ritenere che nel 2022 i permessi per lavoro in Italia aumenteranno ancora (si veda qui).
Dopo il calo del 2020, per le restrizioni alla mobilità dovute alla pandemia di Covid, i dati sui permessi di soggiorno rilasciati in Europa nel 2021 offrono dunque un’analisi di come l’economia dei diversi Paesi abbia risposto alla crisi, anche grazie all’apporto di lavoro degli immigrati.
I TITOLI DI SOGGIORNO NELLA UE E IN ITALIA
I permessi nella Ue
In testa ai Paesi europei per numero di permessi di soggiorno rilasciati c’è la Polonia: con 967mila permessi, rappresenta da sola un terzo del totale. Seguono Spagna (372mila permessi, il 12,6% del totale), Francia (285mila, 9,7%) e Italia (274mila, 9,3%). In calo invece la Germania, che con 185mila permessi registra un -40% rispetto al 2020.
I motivi del rilascio
Tra i motivi di rilascio dei permessi di soggiorno c’è una notevole diversità fra la situazione italiana e la media Ue. In Europa, infatti, mediamente il 45,2% dei permessi è rilasciato per motivi di lavoro. Seguono famiglia (24%) e altri motivi (18,8%, in particolare motivi umanitari).