Pensione anticipata e Opzione donna: tutti i requisiti, chi ci guadagna e chi perde
Un cambiamento radicale della legge Fornero e della riforma previdenziale per accedere alla pensione. In particolare, come ricorda il portale ‘La legge per tutti’, sono due le richieste di chi sabato è sceso in piazza che possono essere attuate senza particolari difficoltà: la pensione anticipata con quota 41 e la proroga dell’Opzione Donna. La pensione anticipata, che ha sostituito quella di anzianità, prevede il collocamento a riposo per chi possiede 41 anni e 10 mesi di contributi, se donna e 42 anni e 10 mesi di contributi se uomo, a prescindere dall’età. Requisiti che saranno periodicamente incrementati: di 4 mesi nel 2019 e poi di 3 mesi dal 2021, ogni biennio.
Nel 2018 sarà poi reintrodotta la penalizzazione percentuale per chi va in pensione prima dei 62 anni. Con la proposta della quota 41 si prevede l’accesso alla pensione per tutti con 41 anni di contributi, e l’assenza di incrementi del requisito nel tempo. La proposta non dovrebbe causare difficoltà ma pare di difficile realizzazione poiché i contributi pagati dai lavoratori servono a foraggiare pensionati d’oro e pensionati che percepiscono trattamenti quasi uguali all’ultimo stipendio, nonostante i pochissimi versamenti.
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