Oscar 2022, i premi in diretta. Non ce la fa Sorrentino, vince ‘Drive my car
La notte più importante dell’anno cinematografico è in corso al Dolby Theater di Los Angeles. La novantaquattresima edizione degli Academy Award è una serata attesissima perché celebra il ritorno del cinema sul grande schermo dopo l’edizione in sordina dello scorso anno ancora in piena pandemia. Eppure anche quest’anno il protocollo antiCovid ha prodotto una serie di forfait come Lin-Manuel Miranda (compositore delle canzoni del cartoon Encanto), assente perché la moglie è risultata positiva, mentre Kenneth Branagh che era rimasto bloccato a New York proprio dal virus è riuscito a negativizzarsi in tempo ed è arrivato sul tappeto rosso dove il suo Belfast è candidato a sette premi. I favoriti però sono Il potere del cane di Jane Campion e Coda – i segni del cuore di Sian Heder.
Un momento di silenzio e di riflessione per l’Ucraina con un messaggio di sostegno #standwithUkraine seguito all’intervento di Mila Kunis, attrice nata a Cernivci, Ucraina. “Nelle ultime settimane, il mondo è rimasto scioccato da un’invasione non provocata e da un atto di aggressione” ha detto la compagna di Ashton Kutcher senza mai nominare il suo paese prima di annunciare il brano Somehow You Do, dal film Four Good Days.
Will Smith e Chris Rock, scontro sul palco per battuta indelicata su Jada Pinkett
Momento di tensione sul palco. Uno sketch tra Chris Rock e Will Smith che sembrava essere uno scherzo, un siparietto divertente è invece degenerato in un quello che è risultato essere un vero scontro con Smith che ha perso le staffe, si è alzato dalla poltrona e ha sferrato un pugno a Rock. Il comico aveva fatto una battuta sulla moglie di Smith Jada Pinkett (“ti prepari per Soldato Jane 2?” con allusione a look di Demi Moore), tempo fa l’attrice aveva spiegato la scelta di rasarsi con un problema di alopecia. La star di King Richard non ha apprezzato la gag, è andato sul palco e dopo aver colpito il collega gli ha intimato: “Tieni il nome di mia moglie fuori dalla tua fottuta bocca”. Inizialmente gli spettatori hanno pensato a una gag, ma pare sia stato un momento di rabbia reale. “Non mi aspettavo che sarebbero stati gli Oscar più eccitanti di sempre”, ha detto il rapper Puff Diddy: “Will e Chris, lo aggiusteremo con amore”.
05:25 La migliore attrice è Jessica Chastain
Anthony Hopkins, vincitore dello scorso anno con The Father ha premiato la migliore attrice: “Will Smith ha già detto tutto cosa altro possiamo aggiungere? È un grande onore essere qui stasera e presentare le cinque attrici di questa sera”. Il premio è andato a Jessica Chastain per Gli occhi di Tammy Faye che ha voluto ringraziare tutti sul set. “Usciamo da un momento difficile di grande isolamente e ci sono tante persone che si sentono sole, il suicidio è una delle cause di morte soprattutto nella comunità lgbtq e ha colpito molte famiglie, compresa la mia – ha detto Jessica Chastain – Siamo di fronte ad una legislazione discriminatoria che porterà violenza e crimini d’odio, in momenti come questo penso a Tammy e ai suoi atti radicali che fa si che tutti siamo collegati e vogliamo farci accettare per quelli che siamo. Per chiunque si sente disperato o solo sappiate che avete l’amore incondizionato per quell’unicità che siete e rappresentato. Mio tesoro Giulietta, ti penso sempre”.
Jessica Chastain è ‘The eyes of Tammy Faye’ – Il trailer
05:10 Il Miglior attore è Will Smith: “Chiedo scusa, l’amore fa fare cose pazze”
Per il suo ruolo in King Richard Will Smith è stato premiato come miglior attore protagonista. “Richard Williams è stato un difensore accanito della sua famiglia in questo momento della mia vita io sono sopraffatto da quello che Dio mi chiede di fare e essere su questa terra – ha detto Smith salendo sul palco mentre la platea era ancora scioccata per quello che era successo poco prima – Per fare questo film ho dovuto proteggere una donna la più forte e delicata e le due attrici che interpretano Serena e Venus. Sono stato chiamato in questa vita ad amare e proteggere le persone ed essere un fiume per le mie persone e per fare quello che facciamo contro quelle persone che non ti portano rispetto e fare finta che vada tutto bene. Denzel mi ha detto ‘nel momento più alto è quando il diavolo viene a tirarti la manica’, ecco. Voglio essere un veicolo dell’amore e voglio ringraziate Venus e Serena e tutta la famiglia Williams per aver affidato la vostra storia. Voglio essere un ambasciatore per questo amore. Vorrei scusarmi con l’Academy e gli altri membri candidati. Questo è un momento bellissimo e non sto piangendo perché ho vinto un Oscar ma perché è possibile fare luce sugli altri e tutto il cast del film. L’arte imita la vita e io mi sto comportando come un papà pazzo come era Richard, l’amore ti fa fare cose pazze. Grazie per questo momento”.
05:00 Miglior regia a Jane Campion
Jane Campion è la terza donna nella storia dell’Oscar a vincere come miglior regia. Dopo Kathryn Bigelow nel 2010 e Chloé Zhao lo scorso anno, è toccato finalmente alla regista neozelandese (già candidata 28 anni fa per Lezioni di piano) aggiudicarsi il premio per il suo western Il potere del cane. Per Lezioni di piano aveva vinto il premio come miglior sceneggiatura. “Volevo dire tanto amore agli altri candidati, avete un grandissimo talento. Io amo fare la regia perché è un tuffo in una storia ma può sopraffarsi, hanno vissuto la sfida di una storia molto profonda. Grazie a tutta la mia troupe, a Netflix, alla mia famiglia. Avete saputo rendere tutto molto divertente. Grazie a un uomo che non ho mai conosciuto, Tomas Savage che ha scritto della crudeltà e del suo opposto la gentilezza”.
‘The power of the dog’. Il ritorno al cinema di Jane Campion
04:58 La migliore canzone è No time to die
Billie Eilish e Finneas O’Connell hanno vinto l’Oscar per la migliore canzone originale per il film 007 No Time to Die di cui sono autori di musica e testo. Gli altri nominati erano Be Alive (per King Richard), Dos Oruguitas (per Encanto), Down to Joy (per Belfast) e Somehow you (Four Good Days).
04:45 Omaggio al Padrino
Gli Oscar hanno reso omaggio al Padrino per i 50 anni dall’uscita del primo film della trilogia nelle sale: una standing ovation ha accolto Francis Ford Coppola e le due star della saga dei Corleone, Al Pacino e Robert de Niro, sul palco dei premi dell’Academy. Coppola ha dedicato “dal profondo del cuore” l’omaggio a due persone che non ci sono più: lo scrittore Mario Puzo e il produttore Robert Evans con cui era stato a lungo ai ferri corti durante la realizzazione dei film”Viva l’Ucraina”. Sono le parole di Francis Ford Coppola sul palco degli Oscar con a fianco Al Pacino e Robert De Niro per celebrare i 50 anni de ‘Il Padrino’.
00:40 L’in memoriam è musical
Un omaggio alla nostra compianta Lina Wertmueller da parte di Jane Campion e Greta Gerwig prima del tradizionale In memoriam che quest’anno è stato realizzato in forma musical con un coro sul palco e con l’intervento di ricordi come quello di Bill Murray per Ivan Reitman o Jamie Lee Curtis per Betty White.
04:30 Il miglior documentario è Summer of soul
Summer of Soul (…Or, When the Revolution Could Not Be Televised) ha vinto l’Oscar come miglior film documentario. È diretto da Ahmir “Questlove” Thompson e racconta l’annata 1969 dell’Harlem Cultural Festival. Nel ritirare il premio il regista e musicista Questlove è stato scosso dalla commozione.
04:00 La migliore sceneggiatura non originale è quella di Coda
Il premio per la miglior sceneggiatura non originale è andato al film Coda – i segni del cuore remake del francese La famiglia Belier. “Sono veramente felice, sembro una palla da discoteca” ha detto la sceneggiatrice e regista Sian Heder con riferimento al suo vestito argentato e luminoso. “È stato un film difficilissimo da fare, un film indipendente per cui voglio dire grazie ai miei produttori che hanno creduto in me e nel progetto. Scrivere questo film è stata un’esperienza che mi ha cambiato la vita come artista e essere umano. Grazie alla comunità dei sordi, a tutta la troupe e ai miei genitori artisti che hanno reso un’artista anche me”.
04:00 La migliore sceneggiatura originale è Belfast di Kenneth Branagh
Primo Oscar dopo otto nomination per il regista irlandese Kenneth Branagh che con Belfast ha realizzato il film più personale. Ambientato nell’Irlanda degli scontri tra cattolici e protestanti degli anni Sessanta il film è tutto raccontato dal punto di vista di un bambino di nove anni. “É un grande onore per la mia famiglia e un tributo per una grande città – ha detto Branagh – Questa storia è la ricerca della felicità e della speranza. Abbiamo perso persone che non dimenticheremo mai nel raccontare questa storia e questa bellissima isola, l’Irlanda”.
03:45 I migliori costumi sono di Crudelia
Jenny Beavan ha vinto l’Oscar per i costumi di Crudelia. Niente da fare quindi per l’Italia anche l’ultima chance per i nostri artisti con la candidatura del costumista Massimo Cantini Parrini è andata buca. Il costumista però sportivamente ha abbracciato e baciato la collega prima che salisse sul palco. Questo è il terzo Oscar per Beavan.
03:30 Il miglior film internazionale è il giapponese Drive my car
Come da previsione il film giapponese Drive my car si è portato a casa il premio come miglior film internazionale, era il favorito (candidato anche come miglior film tout court) e aveva quattro nomination. Un po’ di delusione per l’Italia che ha sperato fino all’ultimo con Paolo Sorrentino e il suo È stata la mano di Dio che si è detto però molto felice di essere tornato lì dove nel 2014 aveva trionfato con La grande bellezza. Sorrentino sul red carpet aveva detto: “Sarei felice se ci fosse il collegamento con Zelensky. Anche se siamo qua pensiamo a cose più serie”, sottolineando la scelta della spilla sull’abito: “Sono felice, contento, felicissimo di essere qui, tengo tanto al mio film”.
‘Drive my car’, il film di di Ryusuke Hamaguchi candidato agli Oscar – Il trailer
03:20 Il miglior attore non protagonista è Troy Kotsur
Troy Kotsur, papà della protagonista di Coda – I segni del cuore, ha vinto come miglior attore non protagonista. È la prima volta che accade che un attore non udente vince l’Oscar dal 1986 quando la collega Marlee Matlin lo vinse per Figli di un dio minore. “È bellissimo essere qui, far parte di questo viaggio fantastico e che il nostro film abbia raggiunto tutto il mondo, ci hanno persino invitato alla Casa Bianca a fare un giro e ho provato a insegnar loro qualche parolaccia, ma mi hanno detto di contenermi. Voglio ringraziare i teatri per sordi che mi hanno permesso di sviluppare la mia arte e mio padre e i miei più grandi fan, mia moglie e i miei figli. Questo Oscar è dedicato alla comunità sorda”. Tutta la sala in piedi ha alzato le mani nell’applauso da non udente.
Tutta la gioia della Colombia: il nuovo film Disney è proprio un ‘Encanto’
03:03 Il miglior cartoon è Encanto
Niente da fare per il film dell’italiano Enrico Casarosa con Luca. Il miglior film d’animazione è la favola musical colombiana Encanto, prodotto da Disney. Tutti i produttori e i registi sul palco a ringraziare perché “con un film sulla famiglia non possiamo non rigraziare i nostri familiari”. Ad assegnare l’Oscar per il miglior film d’animazione sono state tre principesse Disney: Lily James, Cenerentola di Branagh, Naomi Scott, Jasmine di Aladino e la prossima Sirenetta, Halle Bailey.
02:50 Omaggio a James Bond
Un montaggio con sessant’anni di film di James Bond per celebrare la saga che quest’anno ha avuto un grande finale con lo 007 Daniel Craig con No Time to die. Il primo film infatti è uscito esattamente 60 anni fa, il 5 ottobre del 1962: era Agente 007 – Licenza di uccidere con Sean Connery e Ursula Andress.
02:38 ‘Dune’ arriva a sei statuette
Il film di fantascienza Dune vince anche la miglior fotografia assegnato a Greig Fraiser. Siamo già a cinque statuette sulle dieci candidature. A Dune anche i migliori effetti speciali.
02:20 Miglior attrice non protagonista: Ariana DeBose: “Io ragazzina gay, di colore sono arrivata fino a qui”
Daniel Kaluuya, vincitore lo scorso anno per Judas and the Black Messiah, ha consegnato il premio come miglior attrice non protagonista a Ariana DeBose per il musical di Steven Spielberg West Side Story in cui interpreta Anita, il personaggio che sessant’anni fa aveva premiato Rita Moreno con la stessa statuetta. Emozionatissima come da tradizione salita sul palco con la statuette si è chiesta: “Ma questo cosa è? Adesso avete capito perché Anita dice voglie essere in America, perché anche in questo mondo folle si possono realizzare i sogni. Se dovessi ringraziare tutte le persone che mi hanno portato qui staremmo insieme fino ai prossimi Oscar. È il massimo della vita, un grazie lo devo a te Steven, non ti liberi più di me, e a Rita Moreno che è stata fantastica. Grazie alla mia mamma che è qui con me stasera. Immaginate questa ragazzina seduta sul sedile posteriore di una Ford Focus, vedete una ragazza gay, latina, di colore che ha trovato il coraggio nell’arte e ora è qui e festeggia. Per chi ha mai messo in dubbio la vostra identità vi ricordo che c’è un posto per noi, c’è un posto per tutti”. DeBose è la prima attrice nera apertamente gay a vincere l’Oscar, mentre è la prima volta che due attrici vincono l’Oscar per lo stesso ruolo in due film differenti.
02:13 Tre presentatrici “perché costiamo come un uomo”
Per la prima volta nella storia dell’Academy lo show è condotto da tre attrici, tre comiche da stand up, per condurre – ognuna un segmento – la serata. Sono Wanda Sykes, Amy Schumer e Regina Hall e insieme hanno fatto partire la serata: “dedicata agli amanti del cinema tutti insieme a guardare la tv. Perché ingaggiare tre donne costa meno che prendere un solo uomo” ha detto Schumer. Regina Hall: “Sono entusiasta di essere qui a rappresentare le donne nere, che fanno rumore”. Amy Schumer: “Io rappresento quelle donne insopportabili che chiamano la polizia quando si fa rumore”. Per “due anni abbiamo avuto a che fare con il Covid vedi Chalamet… non lo vedo benissimo” hanno scherzato sul look del protagonista di Dune. In chiusura del segmento comune le tre comiche hanno augurato a tutti: “una bellissima serata e per chi è in Florida sarà una serata particolarmente gaia”.
02:00 Al via la diretta: le sorelle Williams e Beyoncé
Ad aprire lo show sono le sorelle Williams, tenniste di fama mondiale ma anche produttrici del film Una famiglia vincente – King Richard sulla loro vita e carriera. Venus e Serena Williams introducono Beyoncé candidata all’Oscar con il brano Be Alive. Corpo di ballo e orchestra che abbracciano la popstar tutti con un look verde limone come il campo da tennis dove è ambientato il numero di apertura.
01:45 I primi premi (fuori dalla diretta): quattro statuette a Dune
Nonostante la cerimonia in diretta televisiva non sia ancora iniziata i primi premi sono già assegnati all’interno del teatro: il primo Oscar infatti è andato al team del suono di Dune, il miglior documentario corto è The Queen of Basketball di Ben Proudfoot, il miglior corto d’animazione è The Windshield Wiper Alberto Mielgo e Leo Sanchez, mentre il miglior cortometraggio live action è The Long Goodbye di Aneil Karia and Riz Ahmed. La miglior colonna sonora è quella di Dune del maestro Hans Zimmer e al film di Denis Villeneuve va anche l’Oscar per il miglior montaggio e la miglior scenografia. Quindi prima ancora di iniziare la diretta il pallottoliere segna quattro statuette per il film di fantascienza con Timothée Chalamet.
‘Dune’, Timothée Chalamet verso il suo destino nel deserto di Arrakis – trailer
Il miglior trucco e parrucco è andato al team di Gli occhi di Tammy Faye. La scelta di assegnare otto premi fuori dal live cast per rendere lo show televisivo più snello è stata oggetto di polemiche all’interno della comunità degli artisti, tanto che molte star – prima fra tutte – Jessica Chastain ha fatto solo una breve apparizione sul tappeto rosso per poter essere presente quando sarebbero stati assegnati questi riconoscimenti. E ha fatto bene visto che lei è produttrice esecutiva oltre che protagonista del film su Tammy Faye.
Sul tappeto rosso alcune delle star – da Jamie Lee Curtis alla compositrice candidata Dianne Warren – hanno scelto di appuntare all’abito un nastro blu a sostegno dei rifugiati. Il produttore dello show Will Pecker sul tappeto rosso ha detto: “Avremo sicuramente un momento di riflessione dei tempi tumultuosi in cui ci troviamo in questo momento e di riconoscimento del popolo ucraino”.