Nations League: Inghilterra-Italia 0-0
Dieci sfide nel sabato di Nations League: oltre all’Italia che pareggia in Inghilterra e resta in testa (gruppo 3 della Lega A) c’è l’Ungheria che ferma sull’1-1 la Germania. Zielinski e Dumfries a segno nel 2-2 tra Olanda e Polonia, Belgio agguantato dal Galles all’86’. Nella Lega B successi per Ucraina (in gol anche Malinovskyi), Irlanda e Romania, pari Montenegro grazie a Marusic. Nella Lega C va alla Turchia lo scontro diretto in Lussemburgo: rete di Calhanoglu su rigore.
L’Italia gioca, spreca, non segna, e resta prima nel girone di Nations League dopo lo 0-0 in casa dell’Inghilterra. Prosegue con profitto – ma senza gol – il lavoro di ricostruzione azzurra di Roberto Mancini. Un debutto di spessore per Gatti in difesa, la verve di Frattesi, la presenza di Scamacca, il senso tattico di Pessina: tanti segnali positivi, a comporre il puzzle di un’Italia più spigliata nel gioco della nazionale di Southgate, che al contrario degli azzurri ai Mondiali ci andra’. Manca però ancora la capacita’ di chiudere il cerchio, ovvero di mettere il pallone in porta, e per stasera non e’ solo sulle spalle dell’attaccante che ricade il peso del problema, riconosciuto a fine gara anche dal Ct. Ora resta, prima della vacanze, l’ultimo impegno a Monaco contro la Germania.
Mancini ci arriva senza Tonali – unico azzurro del nuovo corso al di sotto delle aspettative – che verra’ squalificato. Per quel che vale, servira’ conservare il primato del girone, se non consolidarlo. Inghilterra-Italia si presentava come presunta rivincita della finale di Wembley, ma l’unica eredità è lo stadio senza pubblico per la squalifica Uefa seguita al caos biglietti di quella partita. Tutto diverso il contesto, cambiate le squadre in cerca di nuovi nomi. A giudicare dall’avvio, lo spettacolo non ne perde: manca solo il gol. Mancini, nel turn over continuo cominciato dopo il ko di Londra con l’Inghilterra per rifondare l’azzurro, sceglie un altro esordiente assoluto, Federico Gatti al centro della difesa con Acerbi, e dà fiducia a centrocampo a Frattesi dal primo minuto, dopo il miniscampolo di partita a Bologna. In attacco, e’ l’ora di Scamacca, accompagnato da Pessina e Pellegrini. Gli occhi sono su Tonali. Dall’altra parte, Southgate rende omaggio alla serie A scegliendo, nel 4-2-1-3, Tomori in difesa e Abraham centravanti.
Tutti in ginocchio, come fu un anno fa nella finale dell’Europeo, per il black lives matter, poi via alla sfida di Nations League. L’Inghilterra parte in pressing, l’Italia velocizza il palleggio in verticale e quel che guadagna in profondita’ perde in decisione. Dopo meno di 2′ l’occasione buona capita sul destro di Frattesi: il giovane del Sassuolo chiude largo sul palo opposto il triangolo con Pellegrini che lo libera in area. Nasce invece da un errore di Donnarumma su passaggio arretrato la palla buona per Abraham, rimontato da Locatelli, ed e’ solo il 4′. La partita e’ aperta, Mount trova una posizione tra le linee che mette in difficolta’ gli azzurri e all’8′ chiude sulla traversa – con deviazione di Donnarumma – la triangolazione con Sterling. Lo stesso Sterling ci prova in dribbling al 16′, deviato in angolo da Di Marco, sul corner la girata di Rice e’ di poco alta. Passano i minuti e l’Italia guadagna in precisione di palleggio; mentre le corse di Sterling a destra e Grealish a sinistra sfociano solo in cross, la manovra azzurra si concretizza. Al 24′, tutto parte da Di Lorenzo liberato in area da destra, sul rimpallo Tonali spara a porta spalancata ma e’ murato. Scamacca fa il centroboa più che il centravanti, ma nel fuoco d’artificio azzurro di fine primo tempo (Pessina deviato in angolo da Ramsdale al 44′) c’e’ un pallone buono anche sul suo destro, ma il tiro e’ alto.
Al rientro squadre invariate, e anche il copione. Passano pochi minuti e di nuovo Pessina, su azione tutta verticale, ha dal limite il pallone giusto sul destro ma la battuta al volo e’ ancora alta. Il cross inglese, ancorche’ monotono, provoca agli azzurri un brivido al 6′: Gatti, preciso su Abraham, si perde sottoporta Sterling che svirgola alto, fortuna per Donnarumma. L’attaccante City ingaggia un duello personale col portiere, che ne blocca a terra il rasoterra da dentro area all’8′.Ma se si parla di manovra, bisogna guardare all’altra porta. Al 12′ Pessina, dopo aver sprecato un contropiede, pesca bene Di Lorenzo sul palo lontano ma l’occasione sfuma per l’uscita del portiere. Al 20′ arriva il momento di Esposito e Gnonto per Pellegrini e Locatelli, e dall’altra parte per Kane al posto di Abraham. Gnonto prova subito il tiro, largo. Quando manca un quarto d’ora, Mancini si arrabbia sulla palla rubata a centrocampo da Pessina, e mal sviluppata in contropiede su Scamacca a centro area. E’ l’ultima situazione per la punta, sostituito da un altro Sassuolo, Raspadori. A squadre allungate e stanche, Kane si crea la prima occasione a 10′ dalla fine, ma tira alto.
La chiusura e’ emblematica della serata azzurra: in pieno recupero Gnonto si invola, dribbla e controdribbla, poi pesca Frattesi in area anticipato di fisico da Maguire. Voleva vincere, l’Italia nuova, e ci è andata vicina. Mancando pero’ nell’unica cosa che davvero conta, il gol.