Morto il cardinale Sodano, Segretario di stato con due Papi
ServizioVaticano
Aveva 94 anni, le sue condizioni di salute si erano aggravate dopo un recente contagio da Covid19. Dal 2005 al 2019 è stato decano del collegio cardinalizio
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È morto a Roma, all’età di 94 anni, il cardinale Angelo Sodano, segretario di Stato emerito e decano emerito del Collegio cardinalizio. Negli ultimi giorni le condizioni di salute dell’anziano cardinale, nato a Isola d’Asti il 23 novembre 1927, si erano aggravate dopo un recente contagio da Covid19. La malattia si è aggiunta ad altre patologie di cui soffriva da tempo il celebre porporato, che era ricoverato alla clinica romana Columbus. Segretario di stato con due Papi, nominato nel 1991 da Giovanni Paolo II, il 15 settembre 2006 Benedetto XVI aveva accettato le sue dimissioni dalla carica. Il 21 dicembre 2019 papa Francesco aveva invece accettato la rinuncia da quella di Decano del Collegio Cardinalizio.
Prete dal 1950, ordinato arcivescovo nel 1978, è stato nunzio in Cile fino al 1988. Cardinale dal 1991, è stato segretario di Stato (1991-2005) di Giovanni Paolo II e quindi (2005-06) di Benedetto XVI.
Con il decesso del cardinale Sodano, scrive Vatican News, il collegio cardinalizio risulta composto di 208 cardinali di cui 117 elettori e 91 non elettori.
Papa: sua dedizione esemplare
«La scomparsa del cardinale Angelo Sodano suscita nel mio animo sentimenti di gratitudine al Signore per il dono di questo stimato uomo di Chiesa, che visse con generosità il suo sacerdozio dapprima nella Diocesi di Asti e poi, per il resto della sua lunga esistenza, a servizio della Santa Sede»: lo afferma papa Francesco nel telegramma di cordoglio inviato a Maria Sodano, sorella del segretario di Stato emerito e decano emerito del Collegio cardinalizio. «Ricordo la sua solerte opera al fianco di tanti miei predecessori – scrive il Pontefice -, che gli affidarono importanti responsabilità nella diplomazia vaticana, fino al delicato ufficio di segretario di Stato».
«Anch’io – sottolinea Francesco – ho avuto modo di beneficiare delle sue doti di mente e di cuore, specialmente nel tempo in cui ha esercitato la funzione di Decano del collegio cardinalizio». «In ogni incarico – aggiunge – si è dimostrato uomo ecclesialmente disciplinato, amabile pastore, animato dal desiderio di diffondere ovunque il lievito del Vangelo».