Morto Bob Rafelson, tra i registi della New Hollywood anni 70
Cineasta anticonformista dell’era della New Hollywood degli anni ’70, ha collaborato spesso con Jack Nicholson e contribuito alla creazione dei Monkees: è morto, nella sua casa di Aspen in Colorado, Bob Rafelson, regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense, aveva 89 anni. L’annuncio della scomparsa è stato dato dalla moglie Gabrielle Taurek a “The Hollywood Reporter”. Tra i suoi film Il Postino suona sempre due Volte e Cinque pezzi Facili per cui ottenne anche quattro candidature ai premi Oscar: miglior film, miglior attore a Jack Nicholson, miglior attrice non protagonista a Karen Black e miglior sceneggiatura originale. La conferma del decesso ad A Variety dalla sua ex assistente personale, Jolene Wolff. Il cantante e batterista dei Monkees Micky Dolenz, l’ultimo membro sopravvissuto del gruppo musicale, ha fatto una dichiarazione sulla morte di Rafelson domenica pomeriggio. “Un giorno, nella primavera del 1966, ho interrotto i miei corsi di architettura alla LA Trade Tech per fare un’audizione per un nuovo programma televisivo chiamato ‘The Monkees’ Il co-creatore/produttore dello spettacolo era Bob Rafelson”, ha detto Dolenz. “All’inizio, l’ho scambiato per un altro attore lì per l’audizione. Inutile dire che ho ottenuto la parte e ha completamente cambiato la mia vita. Purtroppo, Bob è morto la scorsa notte, ma ho avuto la possibilità di mandargli un messaggio dicendogli quanto gli fossi eternamente grato”. Per Jack Nicholson, Rafleson era “parte della sua famiglia”. Tra Rafelson e Nicholson infatti ci fu un fruttuoso sodalizio artistico come in “Sogni perduti”, “Cinque pezzi facili” (1970), “Il re dei giardini di Marvin”, “Il postino suona sempre due volte” (1981), “La gatta e la volpe” (1992) e “Blood and Wine – Sangue e vino” (1996) – a cui va aggiunto il cult-movie “Easy Rider” (1969), di cui è stato produttore. Nato a New York il 21 febbraio 1933, è stata una figura di spicco tra i “ribelli” che hanno portato a Hollywood lo spirito degli psichedelici anni ’60. Fondò con Bert Schneider e Steve Blauner la Bbs Production, che avrebbe prodotto sia “Easy rider – Libertà e paura” (1969) di Dennis Hopper sia “Cinque pezzi facili” (1970), da lui diretto e scritto insieme a Carole Eastman. Nel film, candidato a 4 premi Oscar, Jack Nicholson è un pianista vagabondo che torna dalla famiglia per salutare il padre in fin di vita. Ne “Il re dei giardini di Marvin” racconta il mondo familiare attraverso la storia di un pubblicitario nevrotico (sempre Nicholson) che tenta di coinvolgere il fratello sognatore (Bruce Dern) in un affare dall’epilogo sanguinoso.
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