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Morta Olivia Newton John: la stella di Grease combatteva contro il cancro da 30 anni

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Il mondo della musica e del cinema perde Olivia Newton John. La cantante australiana, divenuta famosa per aver interpretato il ruolo di Sandy Olsson nel film Grease, è morta oggi dopo aver a lungo combattuto contro un cancro al seno. Da oltre trent’anni l’attrice combatteva contro il male e testimoniava la sua battaglia pubblicamente. Fonti vicine all’attrice raccontano che la sua morte è avvenuta “pacificamente” nel suo ranch in Southern California.

“Olivia – scrive il marito John Easterling su Facebook – è stata un simbolo di trionfi e speranza per oltre 30 anni, condividendo il suo percorso con il cancro al seno. La sua ispirazione nella guarigione e l’esperienza pionieristica con la medicina delle piante continuano con il Fondo della Fondazione Olivia Newton-John, dedicato alla ricerca sulla medicina delle piante e sul cancro. Al posto dei fiori, la famiglia chiede che ogni donazione sia fatta in sua memoria al Fondo Olivia Newton-John Foundation”.

La via del successo: dall’Australia a Hollywood

Olivia, nata a Cambridge il 26 settembre 1948, all’età di 5 anni si trasferisce insieme alla famiglia in Australia dove suo padre, il gallese Bryn, va per insegnare tedesco. E tedesco è suo nonno materno, il vincitore del Premio Nobel per la Fisica del ’54, quel Max Born che fuggì dalla Germania nazista. Olivia, invece, si dedica fin da giovanissima alla musica. A 15 anni entra nella band di sole donne Soul Four e contemporaneamente partecipa a varie trasmissioni televisive. Una di queste è Sing Sing Sing, uno show che le consente di vincere un concorso per cantanti esordienti e il relativo premio che consiste in un viaggio a Londra. Olivia, una volta in Gran Bretagna, nel 1966 incide per la Decca Records il singolo Till you say be mine. Per un breve periodo canta insieme all’amica Patt Carroll, poi tenta la carriera da solista fino al 1970 quando arriva un ingaggio dalla band Tomorrrow con la quale partecipa ad un omonimo musical. Nello stesso anno, dopo lo scioglimento del gruppo, esce il suo primo album dal titolo All Things Must Pass. Nel 1974 ottiene il quarto posto all’Eurovision Song Contest e, grazie al singolo I Honestly Love You, conquista il disco d’oro. Vince persino un Grammy Award per registrazione dell’anno e un Grammy Award per la migliore interpretazione vocale femminile. Un discreto successo lo ottiene anche l’anno successivo con il singolo Have You Never Been Mellow ma la consacrazione arriva nel 1978 con il film Grease dove recita accanto a John Travolta.

Olivia Newton John raggiunge la fama mondiale con Grease

“Era stato un musical di enorme successo a Broadway, sentivamo entrambi la responsabilità di portarlo sullo schermo”, commenterà la Newton John parecchi anni dopo nel corso di un’intervista al Corriere della Sera in cui parla anche del suo rapporto con l’attore italoamericano. “Sempre, da allora, ci siamo consigliati in tutte le diverse fasi delle nostre esistenze e ci rende felici ritrovarci in tante e diverse ricorrenze per celebrare una nuova uscita del nostro film, che non risulta datato perché ci sono e ci saranno sempre ragazzi come il ribelle, ma vulnerabile Danny Zuko e come la mia Sandy, che gli giurava amore eterno scuotendo i riccioli biondi”, spiegherà la Newton John che inizialmente non era affatto convinta di voler accettare quella parte. “Nel 1977 feci l’audizione per la parte di Sandy: avevo 29 anni. Ero più grande di John che fu scelto a 24 anni non ancora compiuti per il ruolo di Danny Zuko. I produttori ci fecero un provino per verificare sullo schermo la nostra alchimia”, rivelerà. Il film è un successo al box office e la sua colonna sonora resta per 12 settimane nella hit parade mentre l’album Totally Hot che la cantante incide nello stesso anno diventa disco di platino. La Newton-John, nel 1979, per la sua prova da attrice in Grease, riceverà una nomination ai Golden Globe come Miglior Attrice Protagonista in una Commedia o Film Musicale e una candidatura agli Academy Awards nella categoria Miglior Canzone per Hopelessly Devoted To You.

Gli anni ’80 tra Grammy e dischi d’oro e di platino

Il 1980 è, invece, l’anno del musical Xanadu dove la Newton-John recita accanto a Geene Kelly e canta la colonna sonora che sarà disco d’oro di quell’anno. Sul set del film conosce il ballerino italoamericano Matt Lattanzi con cui si sposa quattro anni dopo e, dalla loro unione (che durerà una decina d’anni), nasce la figlia Chloe. Nel 1981 esce il singolo Physical e, poi, l’omonimo album con cui la cantante vince non solo diversi dischi d’oro e di platino ma anche il Grammy Award come cantante pop dell’anno, miglior video, miglior singolo e miglior artista. Sempre nello stesso anno interpreta se stessa nella telenovela brasiliana Jogo Da Vida e ‘conquista’ la stella sulla “Hollywood Boulevard Walk of Fame”. Nel 1983 recita nuovamente in coppia con John Travolta nel film Due come noi (Two of a kind), un vero e proprio flop nelle sale ma con una colonna sonora che diventa disco di platino. L’anno seguente apre, insieme all’amica Pat Carroll, una catena di negozi d’abbigliamento chiamata Koala Blue.

Gli ultimi anni di vita: la vita privata e la lotta contro i tumori

Alla fine degli anni ’80 si ritira dalle scene per combattere la sua personale battaglia contro un tumore al seno, sconfitto nel 1992 dopo essersi sottoposta ad una doppia mastectomia e a forti cicli di chemioterapia. In seguito a questo primo episodio, Olivia Newton-John diventata ambasciatrice dello screening del cancro al seno e apre persino un centro a Melbourne, la città australiana in cui ha trascorso la sua infanzia. “Il centro clinico a me intitolato è stato un traguardo per fare ricerche sui tumori che sono sempre e per tanti un rischio. Appena posso vado nell’ospedale, stringo le mani di persone di ogni età, bacio i bambini che combattono senza lacrime il male. La vita vera è questa, non il cinema. Bisogna sempre dirlo, ricordarlo ai ragazzi”, dirà parecchi anni dopo.

Il 1992 è anche l’anno in cui la Newton John si lega sentimentalmente al cameraman Patrick McDermott che nel 2005 si finge morto e, solo nel 2016, si scopre che in realtà si era nascosto in Messico per sfuggire al fisco. Ma gli anni 2000, per la cantante, si aprono con la partecipazione alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Sydney e persino Papa Woijtila vuole che si esibisca in Italia in occasione del Giubileo dello stesso anno. Nel 2001 vince, grazie all’album (2) un altro disco di platino. Olivia, invece, nel 2008 sposa l’imprenditore John Easterling con cui, per svariati anni, ha guidato la Wellness March, una marcia che si svolge a Melbourne a favore della ricerca sul cancro. Cancro che l’ha colpita altre due volte nella sua vita: nel 2013 alla spalla e nel 2018 alla colonna vertebrale. La cantante, anche dopo quest’ultima disavventura, ha voluto tranquillizzare tutti i suoi fan. “Le voci sulla mia imminente morte sono state davvero esagerate. In realtà sto alla grande” ha detto la cantante che ha sempre condotto una vita molto salutista e che ha curato anche il cancro con rimedi naturali.

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