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Milan in vendita a Investcorp: quali sono i tempi. Elliott ha anche altre offerte

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di Arianna Ravelli

Investcorp e l’interesse per il Milan: la trattativa in esclusiva dovrebbe scadere in 15 giorni, poi ci sarà la prima svolta. Nessuno si aspetta cambiamenti entro la fine del campionato, ma se l’affare si sbloccasse potrebbe anche essere questione di settimane e non di mesi

Che il Milan del fondo d’investimento Elliott fosse destinato un giorno a passare di mano era scritto nelle cose e nella natura del proprietario, che quel giorno sia arrivato è prematuro per dirlo, però lo sviluppo degli eventi sembra aver subito un’accelerazione e nessuno può escludere evoluzioni anche rapide. Quanto rapide? Nessuno si aspetta cambiamenti entro la fine del campionato, ma se l’affare si sbloccasse potrebbe anche essere questione di settimane e non di mesi.

Con ordine. Quello che è sicuro è il forte interesse per il club rossonero da parte del fondo Investcorp, nato in Bahrain ma con sedi in tutto il mondo (13 Paesi), alle spalle il fondo sovrano di Abu Dhabi Mubadala (che ne ha acquisito il 20%), 40 miliardi in gestione, l’obiettivo di arrivare presto a 100 e, chissà, appuntarsi all’occhiello il fiore Milan. Al Corriere risulta però che non è questa l’unica offerta ricevuta da Gordon Singer negli ultimi mesi: qualcuno pensa alla famiglia Usa dei Ricketts, che già in passato mostrò interesse, ma adesso pare sia concentrata sul Chelsea, e almeno a un’altra proposta.

Anche questo non è sorprendente se si pensa a quante proprietà straniere siano sbarcate negli ultimi anni in Italia, all’immensa visibilità che il calcio regala e soprattutto se si considera che pochi club «scalabili» sul mercato hanno le caratteristiche del Milan: ovvero, non avere debiti verso obbligazionisti, aver avviato un consistente risanamento dei bilanci, poter contare su una rosa giovane con un potenziale in crescita, un brand forte, risultati sportivi apprezzabili, con la ragionevole speranza di qualificarsi ancora per la Champions, e un progetto per un nuovo stadio che, se non sicuro, è comunque avviato. Sul tema il Milan negli ultimi mesi ha fatto di tutto per ottenere un’accelerazione o, almeno, tempi certi ed è probabile che il pressing sul Comune di Milano e l’idea di spostarsi a Sesto San Giovanni per costruire il nuovo impianto, nascondessero la necessità di voler dare certezze a potenziali acquirenti.

Ma anche così il Milan è un boccone appetibile e, secondo la Reuters, Investcorp ha avviato una trattativa in esclusiva con Elliott. Fosse confermata, gli sviluppi, in un senso o nell’altro, dovrebbero arrivare presto: l’esclusiva infatti dovrebbe scadere in due settimane. Bloomberg invece ha quotato in 1,1 miliardi il prezzo del passaggio di proprietà: fosse questa la cifra, Elliott (subentrato nel 2018 quando il misterioso Yonghong Li non è stato in grado di pagare i debiti), guadagnerebbe circa 400 milioni dall’affare Milan, avendone investiti (al netto dei due bond emessi al cinese e poi rimborsati) circa 700.

La notizia ha fatto un giro strano: è partita in Francia, sponda L’Équipe, dove però premeva soprattutto accendere i riflettori sull’ipotizzata multiproprietà di Elliott che controllerebbe, oltre al Milan, anche il Lille (Elliott ha sempre smentito nettamente, dicendo di aver fornito solo un prestito al proprietario) con l’Uefa intenzionata ad approfondire ed (eventualmente) a sanzionare. Secondo quest’interpretazione, l’accelerazione per la cessione del Milan sarebbe una conseguenza per togliersi da quest’impiccio. Più probabilmente, può essere un’occasione ghiotta per molti.

16 aprile 2022 (modifica il 16 aprile 2022 | 10:03)

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