Martina Smeraldi: “Il film che abbiamo girato io e Malena con 70 uomini? Ecco cosa ho fatto dopo”. La pornostar racconta

Sono stata inondata durante un tuo spettacolo“. Così un’ascoltatrice di Radio Deejay esordisce parlando con Martina Smeraldi, pornostar tra le più cercate sui siti specializzati e ospite del programma Say Waaad. Vi state domandando “inondata” in che senso? Ebbene, si parla di squirting e Smeraldi spiega: “Si può farlo a comando. Penso che tutte le donne possano farlo, dalla mia esperienza dico che è una questione di come conosci il tuo corpo, c’è un punto specifico che noi tutte abbiamo, il punto G che se stimolato correttamente.. È importante che una persona si lasci andare, le donne magari pensano ‘mi sta scappando la pipì‘, è una questione molto mentale”. Classe 1999, nata a Cagliari, Smeraldi si racconta nell’intervista a Wad e nonostante ammetta una certa timidezza (che va via appena inizia a girare), racconta del film che lei e Malena hanno girato con 70 uomini: Nessuna sofferenza. Si trattava di nostri fan, non ci aspettavamo fossero così in tanti, è stata una sorpresa, una bella sorpresa. È stato un sacco divertente. Poi sono uscita, sono andata a bere una cosa. Sai, ho 22 anni, molta energia e poi è una cosa innata”. D’altronde Martina è molto chiara: “Regalare piacere è il mio scopo. Il guadagno nel porno non è come pensa la gente, se lo fai per quello non duri nel tempo. Si riesce a vivere, sì, ma non puoi farlo per i soldi”.

Sostieni ilfattoquotidiano.it:
portiamo avanti insieme le battaglie in cui crediamo!

Sostenere ilfattoquotidiano.it significa permetterci di continuare a pubblicare un giornale online ricco di notizie e approfondimenti, accessibile a tutti.
Ma anche essere parte attiva di una comunità e fare la propria parte con idee, testimonianze e partecipazione.

Grazie Peter Gomez

Articolo Precedente

Sesso in Galleria a Milano, coppia “pizzicata” da un passante mentre fa l’amore alla finestra sopra la boutique di Prada

next

Articolo Successivo

Luca trovato morto nell’auto parcheggiata, suo padre il barone Rudatis scrive una lettera: “Non sapevamo dei suoi drammi, mai l’avremmo lasciato lì da solo”

next

Read More