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«L’utero in affitto diventi reato universale»: via libera alla proposta. Ecco cosa significa

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di Claudio Del Frate

In Commissione passa il testo presentato dal centrodestra. Se approvato, consentirà di processare in Italia chi si reca all’estero per la maternità surrogata. Un fenomeno che riguarda 3-4.000 casi all’anno

La Commissione Giustizia della Camera ha adottato il testo base della legge che propone di perseguire l’utero in affitto come «reato universale». Lo annuncia la relatrice Carolina Varchi (Fdi). In commissione vi erano due proposte di legge assai simili, una di Giorgia Meloni ed una a prima firma di Mara Carfagna. Come testo base è stato adottato il testo di Meloni. Nei prossimi giorni verrà fissato il termine per gli emendamenti. Se il provvedimento dovesse diventare definitivo (ma l’iter è ancora lungo) la giustizia italiana potrà processare chi si reca all’estero per concepire un figlio grazie al «prestito» del corpo di un’altra donna.

La pratica dell’utero in affitto è già proibita attualmente in Italia ed è punita con la reclusione fino a 2 anni. Il nuovo testo prevede che «le pene si applicano anche se il fatto è commesso all’estero» (nella versione proposta das Giorgia Meloni) ma solo se a commettere il reato è un cittadino italiano (nella versione di Mara Carfagna). In commissione hanno votato a favore Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia e parte del gruppo misto.

Il fenomeno della «fuga all’estero» da parte di coppie per effettuare pratiche di fecondazione eterologa resta molto esteso: la Fondazione PMA stimava nel 2019 almeno 3.000 casi. Il Quotidiano Sanità alza questa stima a 4.000. Impossibile stabilire, all’interno di questo numero quanti facciano ricorso in maniera specifica alla maternità surrogata: molte volte si tratta di coppie che vogliono sottoporsi a pratiche consentite anche in Italia e semplicemente «bypassare» i tempi di attesa e le pratiche burocratiche ancora troppo lunghe nei nostri ospedali. Prima dello scoppio della guerra la meta più frequente per queste coppie era l’Ucraina. La «gestazione per altri» è consentita tuttavia anche in Olanda, Repubblica Ceca, Romania. Stati Uniti e Messico.

Quanto al concetto di «reato universale» chiamato in causa dal testo base della nuova legge è un concetto che si applica a crimini ritenuti particolarmente gravi e che consente appunto di superare la barriera dei confini: un singolo Stato può così rivendicare la possibilità di perseguire reati e persone indipendentemente dal luogo in cui i fatti sono avvenuti.

21 aprile 2022 (modifica il 21 aprile 2022 | 16:27)

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