“Lockdown all’italiana”
Questa deliziosa commedia all’italiana costituisce un importantissima testimonianza del periodo Covid vissuto da noi tutti attraversando varie fasi emotive e intellettuali che, purtroppo, ci hanno segnato. Due coppie scoprono che ci sono segreti all’interno delle rispettive relazioni, la ricerca di passioni amorose al di fuori della routine sociale rappresenta un preallarme per la fine dei rapporti. Poi, però, arriva la pandemia e, improvvisamente, Roma diventa città blindata, non si può uscire, se non muniti di autocertificazione per fare la spesa o passeggiare il cagnolino. Amori perduti sono costretti a ritrovarsi in case in cui si vuole cominciare a differenziare gli spazi di appartenenza. Tuttavia, ciò che si rinnova non è tanto il rapporto sentimentale quanto la prospettiva umana di osservare i problemi e le situazioni della vita di ogni giorno. Ricky Memphis e Ezio Greggio, insieme a Paola Minaccioni e Martina Stella, interpretano i protagonisti di questo film leggero, ma significativo per le tracce morali che lascia nello spettatore. Il Covid ci ha dato la possibilità di riabbracciarci a livello culturale e soggettivo, condividendo pensieri e sensazioni, scoprendo il piacere di fermarsi ad osservare il trascorrere del tempo, dal giorno alla sera, o la voglia di leggere un buon libro, scegliendo con cura e dedizione il volume da sfogliare dalla propria libreria personale. Quante cose che non facevamo più siamo stati costretti ad affrontare nuovamente per via del lockdown? Ecco, il regista Enrico Vanzina prova a spiegarcelo, con semplicità, assistito da attori di grandissimo livello. C’è un breve momento di recitazione anche per Maurizio Mattioli, che lascia il suo spirito ironico e piacevolmente poetico sulla scena.